Autore: Anita Spampinato

Scuola: graduatoria terza fascia ATA “con riserva”
Attualità, Italia, università

Scuola: graduatoria terza fascia ATA “con riserva”

Sono state pubblicate in questi giorni le graduatorie terza fascia ATA, sia provvisorie che definitive, e molti aspiranti hanno trovato lo stato di inclusione della propria domanda con la dicitura "con riserva" Cosa vuol dire? Si tratta di una novità entrata in vigore quest' anno e fa riferimento a tutti gli aspiranti inseriti in graduatoria ma che non hanno conseguito la Certificazione di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), titolo di accesso a tutti i profili eccetto quello di collaboratore scolastico. E' comunque possibile conseguire la certificazione entro il 30 Aprile 2025 e inserirsi a pieno titolo nella graduatoria. L' ammissione con riserva non comporta l' inserimento in coda o l' eliminazione dalla graduatoria e l' aspirante può svolgere le proprie mansioni, se convocato. ...
A Marzamemi la terza edizione del CineFest, un intreccio di radici e nuove culture
Attualità, cinema e spettacolo, Cultura, Sicilia

A Marzamemi la terza edizione del CineFest, un intreccio di radici e nuove culture

A settembre, il borgo marinaro di Marzamemi si trasforma in un multisala all' aperto, da Piazza Regina Margherita fino al lungomare Starrabba, per la proiezione di una selezione di film in occasione del festival del cinema. L' evento, denominato " Marzamemi CineFest, Festival Internazionale delle Identità del Mediterraneo",  ha lo scopo di intrecciare le radici identitarie e le contaminazioni culturali che si sono succedute nel Mediterraneo e ne hanno definito l' "identità GloCal" (Globale e Locale). Il festival, che si terrà dall' 11 al 15 settembre, sarà imperniato sul tema "Radici, Identità, Nuovi Innesti", mettendo la Sicilia al centro di un dialogo che va oltre i confini locali e accoglie contaminazioni culturali provenienti non solo dal Mediterraneo.     ...
Salute, Società

Chi dorme non piglia pesci: un mito da sfatare

In passato dormire era considerato quasi una perdita di tempo, probabilmente perchè c' era la necessità di "sfruttare" al meglio la giornata e renderla produttiva. Si lavoravano i campi quindi ci si alzava molto presto. La vita era più semplice, si stava all' aria aperta, si mangiava sano e le giornate erano scandite dai ritmi naturali delle stagioni. Tutto era più lento e silenzioso e non si aveva l' impressione di essere travolti dalla frenesia della vita moderna. La vita era faticosa ma si dormivano "sonni tranquilli" che permettevano un riposo ristoratore per affrontare con energia le attività del nuovo giorno. Oggi non è più così: il lavoro, le scadenze, le responsabilità, il traffico, il dover essere sempre pronti e sempre all' altezza di ogni situazione sono diventati fo...