Siracusa: controlli della Polizia nei locali pubblici, due titolari denunciati e sanzionati

Recenteme, la Polizia di Stato di Siracusa, su disposizione del Questore Roberto Pellicone, ha sanzionato i titolari di due locali nelle zone marine per violazioni di sicurezza.

Il gestore di un locale è stato sanzionato per serate danzanti non autorizzate, mentre l’altro per aver superato il limite di capienza consentita.

Continuano i controlli degli agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, disposti dal Questore, nei confronti dei locali pubblici di Siracusa e provincia. Nel corso delle ultime verifiche, eseguite insieme a personale dell’ARPA, due locali, siti nei pressi delle zone marine dell’Arenella e di Contrada Isola, sono stati trovati non in regola con le vigenti normative poste a presidio della sicurezza nei locali pubblici e di intrattenimento.
In specie, il titolare di un locale dedito alla somministrazione di alimenti e bevande, sito all’Arenella, è stato denunciato per aver organizzato una serata danzante senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità poste a tutela dell’incolumità degli avventori. Lo stesso locale è stato anche sanzionato amministrativamente per aver organizzato attività musicali e di ballo senza la necessaria licenza.
Un altro titolare di un locale sito in Contrada Isola, seppure provvisto di licenza per l’organizzazione di una serata da ballo, ha consentito l’ingresso di un numero superiore di avventori rispetto alle autorizzazioni possedute e, pertanto, è stato denunciato. Il locale era autorizzato per l’ingresso di 200 persone e, al momento del controllo, il pubblico presente era di 530 persone.

 

Intensificati i controlli a San Berillo: sequestri di droga e multa per infrazioni stradali

Nel weekend, a San Berillo, è stata svolta un’operazione di controllo intensificato che ha portato a sequestri di droga e multe per infrazioni stradali.

Sono state identificate 156 persone e controllati 57 veicoli , con sequestri per assenza di assicurazione e documenti.

Nel corso del fine settimana, il Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale” ha coordinato, nell’ambito di un ormai consolidato modulo denominato Controllo Integrato del Territorio, disposto dal Questore di Catania, un servizio dedicato a quelle vie e piazze del centro ove maggiormente si registrano delle criticità, che necessitano di una più visibile presenza delle Forze dell’Ordine.
A scendere in campo sono stati gli agenti del Commissariato, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile dell’U.P.G.S.P., insieme al personale della Polizia Locale.
In particolare sono state oggetto di pattugliamenti dinamici e di posti controllo le vie attorno al rione San Berillo, con l’obiettivo di costituire un’azione deterrente specie per i reati predatori che vedono colpiti più frequentemente i cittadini nonché autovetture, di residenti e turisti, parcheggiate in zona.
In via VI Aprile, via Tezzano, via Cristoforo Colombo e Piazza Borsellino sono stati istituiti posti di controllo al fine di intercettare i più corposi flussi di veicoli in circolazione in ingresso in città e verso il centro storico.
Su via Tezzano, particolare attenzione è stata rivolta all’attività di prevenzione e contrasto all’esercizio della prostituzione su strada, che causa sempre grave intralcio alla circolazione. L’attenzione dei poliziotti si è concentrata anche sulle prevenzione di episodi di furti e rapine in strada commessi proprio in quella zona.
I controlli alla circolazione stradale hanno consentito l’identificazione di 156 persone, di cui 11 con precedenti, il controllo di 57 veicoli. Sono state contestate 6 infrazioni al codice della strada, con due sequestri di vetture, per assenza di assicurazione e per guida di veicolo già sottoposto a fermo amministrativo.
In particolare il conducente di un veicolo è stato sanzionato su segnalazione di una cittadina che aveva richiamato l’attenzione di un equipaggio delle volanti in quanto la sua macchina, regolarmente parcheggiata in via Cristoforo Colombo, era rimasta bloccata da un’altra auto lasciata in doppia fila. Alla vista degli agenti il proprietario è ritornato a prendere la propria vettura, adducendo come scusante che stava facendo la spesa nel vicino mercato.
Dagli accertamenti condotti sul posto dagli agenti è emerso che l’auto non avrebbe potuto circolare in quanto sottoposto a sequestro, per cui al conducente, oltre alla contestazione di verbali per un importo complessivo di circa 1.900 euro, è stato nuovamente sequestrato il veicolo, questa volta per la successiva confisca.
Durante il servizio, altri agenti hanno eseguito mirati controlli nelle vie interne al quartiere San Berillo, ove sono state identificate decine di persone, in gran parte straniere.
Nel corso di tale attività un soggetto è stato trovato in possesso di 14 grammi di marijuana, che è stata sequestrata, mentre l’uomo è stato segnalato alla Prefettura in quanto assuntore.
L’approfondita verifica delle vie limitrofe, con l’unità cinofila, ha permesso al cane antidroga Ares di rinvenire, in una intercapedine di un muro sulla pubblica via, altra marjuana, per un peso complessivo di 54 grammi che è stata sequestrata.

Rinascita a Caltagirone: la pista di pattinaggio ritorna a splendere

Ci sono storie che toccano il cuore e che dimostrano che con impegno e dedizione si può trasformare uno spazio abbandonato in un luogo di comunità e felicità.

È il caso della pista di pattinaggio di Caltagirone, un luogo che, dopo anni di abbandono e degrado, è rinato grazie all’iniziativa di Gabriele Russo con l’aiuto dell’amico Vincenzo Ragusa e del suo staff dell’associazione Skaters Caltagirone  composto da Giosuè Alberghina, Carlo Velardita, Giuseppe Giuse Tringali, Giuseppe Messina, Ivan Mazzei, Simone Mazzone, Michele Russo Giacomo Jack Ins Barrano, Rachele Mingiardi, Gabriel Orto.
La pista di pattinaggio, un tempo punto di riferimento, per giovani e sportivi, versava in condizioni disastrose, era diventata una discarica abusiva, frequentata da spacciatori e tossicodipendenti.

Gabriele Russo, che aveva gestito la pista in passato, non poteva restare indifferente. Così, insieme a un gruppo di volontari ha deciso di rimboccarsi le maniche e riportare in vita questo luogo.
La prima operazione è stata quella di ripulire l’area dalle erbacce e dai rifiuti. Successivamente, hanno lavorato sulle strutture, ricostruendo quelle danneggiate. Grazie anche all’intervento del sindaco Fabio Roccuzzo e del personale del Comune di Caltagirone, il progetto ha iniziato a prendere forma.
L’entusiasmo ha contagiato anche i commercianti locali, che hanno offerto sponsorizzazioni in cambio di pubblicità. Durante l’evento di riapertura, che si è tenuto il 31 Luglio, striscioni con i nomi dei sostenitori adornavano la pista. Le donazioni sono state utilizzate anche per offrire bevande gratuite a tutti i partecipanti, creando un’atmosfera di festa e solidarietà.
La manifestazione di riapertura ha visto la partecipazione di artisti, band locali, maestri di skate e pattinaggio, oltre a numerosi bambini che hanno potuto usufruire delle attrezzature messe a disposizione.
Oggi, la pista di pattinaggio è tornata a essere un luogo vivo e pulsante. L’area è costantemente sorvegliata dai vicini e dai membri dello staff. Grazie all’illuminazione fornita dal Comune, la zona è sicura anche di sera.

Gabriele Russo ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto: “grazie a voi il mio sogno si è realizzato” rivolgendosi ai presenti intervenuti all’evento inaugurale e sottolineando l’importanza del sostegno ricevuto dalla comunità.

Questa storia è un esempio straordinario di come l’impegno e la collaborazione possano riportare alla vita uno spazio abbandonato, trasformandolo in un centro di aggregazione per tutta la comunità.
La speranza è che altri seguano questo esempio, contribuendo a rendere Caltagirone un luogo sempre più accogliente e vivibile.

Fonte facebook associazione Skaters Caltagirone
Foto di Gabriele Russo

 

Caltagirone: al via i lavori da 180 mila euro per incrementare la portata d’acqua

Oggi sono iniziati i lavori , nel pozzo in contrada Bellia, che hanno come scopo quello di aumentare la portata d’acqua per Caltagirone di 10 litri al secondo.

Finanziato dalla Protezione Civile Regionale questi lavori vedranno il loro completamento entro agosto.

Sono cominciati stamani, in contrada Bellia, in territorio di Piazza Armerina, su un terreno di proprietà del Comune di Caltagirone, i lavori per la manutenzione straordinaria del pozzo che costituisce una delle principali fonti di approvvigionamento del prezioso liquido per la nostra città.
Gli interventi sono il frutto di un finanziamento di 180mila euro della Protezione civile regionale e sono fra i primissimi a partire in Sicilia.

In occasione dell’avvio dei lavori, il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Paolo Crispino, i vertici della Sie (Servizi idrici etnei), gestore unico nella provincia di Catania – il direttore Giovanni Rao e il direttore tecnico Francesco Nicosia, entrambi ingegneri – hanno effettuato un sopralluogo. Con loro i progettisti dell’ufficio tecnico della Sie, gli ingegneri Francesco Mantegna e Vincenzo Campisi.

Come sottolineato dalla Sie, i lavori consentiranno di arrivare a una profondità di 150 metri e saranno ultimati entro il mese di agosto, permettendo di aggiungere circa 10 litri di acqua al secondo – il 10% in più della portata oggi a disposizione – alla risorsa idrica oggi complessivamente fornita a Caltagirone.

Interventi utili e significativi – hanno dichiarato Roccuzzo e Crispino -, riconducibili alle sinergie messe in campo da Comune, Sie e Protezione civile regionale e capaci di incrementare a breve la portata del prezioso liquido a beneficio della nostra città“.

Altri due progetti della Sie potrebbero essere finanziati dalla Protezione civile regionale:  286mila euro, per la manutenzione straordinaria del pozzo Ramione 6 per accrescere ulteriormente la portata d’acqua per Caltagirone;  186mila euro, per la manutenzione straordinaria del pozzo Valerio con cui aumentare le risorse idriche per la comunità di Licodia Eubea.

Caltanissetta: emessi nove provvedimenti di prevenzione dal Questore Pinuccia

Recentemente, il Questore di Caltanissetta ha emanato nove provvedimenti preventivi contro persone coinvolte in comportamenti antisociali.

Inoltre è stata proposta una misura di sorveglianza speciale per un arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Ianus”.

Il Questore della provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della locale Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso nove provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di gravi condotte antisociali.
Sei provvedimenti di “ammonimento”, per violenza domestica e atti persecutori, sono stati emessi nei confronti di un 31enne, per aver posto in essere condotte moleste mediante continue chiamate e messaggi sull’utenza dell’ex moglie, non rassegnandosi alla fine della relazione; di un 70enne, per aver cagionato lesioni aggravate alla propria moglie; di un 36enne, per aver minacciato, in più occasioni, la propria compagna con aggressioni verbali e fisiche alla presenza di minori; nei confronti di un 53enne, per aver causato lesioni personali alla propria moglie e al figlio minore, alla presenza di altri minori; di un 25enne, tossicodipendente, per aver minacciato i propri genitori che si rifiutavano di consegnargli del denaro; di un 34enne, tossicodipendente, per aver minacciato la propria madre, danneggiando suppellettili di casa.
Due provvedimenti di “avviso orale” sono stati emessi nei confronti di un 36enne, tratto in arresto dai Carabinieri di Caltanissetta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza ad un pubblico ufficiale e di un 19enne, denunciato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela per porto di armi.
Ad un 42enne, con foglio di via obbligatorio, è stato ordinato di lasciare il territorio di San Cataldo con divieto di farvi ritorno per un periodo di due anni. Il predetto è stato tratto in arresto lo scorso mese di luglio dai Carabinieri della Tenenza per essersi reso autore dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Con i provvedimenti di prevenzione emessi dal Questore i predetti sono stati tutti invitati a cambiare condotta.
Il Questore, congiuntamente al Procuratore della Repubblica, ha, inoltre, avanzato proposta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza al locale Tribunale nei confronti di un soggetto arrestato dalla Squadra Mobile nel corso dell’operazione antimafia “Ianus”.

 

Siccità: in funzione il secondo impianto di sollevamento al lago Biviere di Lentini

Per far fronte alla siccità che colpisce la Piana di Catania, ieri è stato attivato il secondo impianto di sollevamento dell’acqua con cui è possibile prelevare circa mille litri di acqua al secondo.

Grazie al finanziamento della Regione Siciliana e alla realizzazione del Consorzio di Bonifica di Catania, è adesso  possibile fruttare una risorsa idrica che prima era inutilizzabile.
Un secondo impianto di sollevamento di acqua del lago Biviere di Lentini è in funzione da ieri. Ne dà comunicazione il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta.

La prima pompa era stata attivata una settimana fa: adesso, insieme, possono prelevare acqua per mille litri al secondo da utilizzare per irrigare oltre mille ettari di terreni della Piana di Catania, una delle aree agricole che maggiormente sta soffrendo per la siccità.

Le pompe sono state attivate grazie a un intervento della Regione Siciliana che ha stanziato 600 mila euro e ha affidato la realizzazione al Consorzio di Bonifica di Catania. L’acqua viene prelevata da un invaso che ha una notevole disponibilità di risorsa, ma fino alla settimana scorsa non era possibile utilizzarla per l’assenza di impianti di sollevamento.

Fonte foto: Regione Siciliana

La Polizia di Stato segnala all’Autorità Giudiziaria due cittadini italiani per truffa informatica

Recentemente, gli  agenti della Polizia Postale di Enna,  attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e delle movimentazioni bancarie, sono riusciti a individuare i presunti responsabili di una truffa informatica. La vicenda mette in luce l’importanza di essere attenti e diffidenti nei confronti di comunicazioni sospette.

La Polizia di Stato, in esito a una complessa attività di polizia giudiziaria, ha identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Enna due cittadini italiani per il reato di truffa commessa attraverso l’uso di dispositivi informatici.
La Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Enna, ricevuta la querela da parte della persona offesa, è riuscita a risalire, anche attraverso l’analisi dei tabulati telematici e delle movimentazioni bancarie, ai presunti autori della condotta criminosa.

Dopo aver ricevuto un sms apparentemente proveniente da Poste Italiane che lo avvisava di un’anomalia sul sistema di home banking, l’utente veniva contattato da un falso operatore del servizio antifrode che lo induceva a trasferire il denaro su un conto corrente dichiarato sicuro ma che, in realtà, era in uso ai truffatori.

La Polizia Postale consiglia di diffidare da messaggi o telefonate con cui vengono richiesti codici personali, bancari o trasferimenti di denaro, anche se provenienti da utenze telefoniche apparentemente riconducibili a istituti di credito esistenti, potendo queste essere mascherate dai truffatori attraverso la c.d. tecnica dello spoofing. Si raccomanda in questi casi di contattare il servizio clienti ufficiale per accertarsi della veridicità delle problematiche riscontrate.
Si specifica che il procedimento penale pende in fase di giudizio e che gli imputati non possono essere ritenuti responsabili sino all’emissione di decreto penale o di sentenza di condanna irrevocabile.

Catania: arrestato un uomo di 58 anni per possesso di fucile artigianale

Oggi 1 agosto 2024 un uomo di Ramacca, pregiudicato per  diversi reati tra cui  droga e armi, è stato arrestato per detenzione illegale di un’arma clandestina.

A seguito di una accurata  attività investigativa, i militari hanno perquisito l’abitazione dell’uomo trovando un fucile artigianale.

I carabinieri di Palagonia (Ct), hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato 58enne di Ramacca, responsabile di detenzione illegale di arma clandestina. Al riguardo, l’attività dei militari era stata preceduta da un attento lavoro info-investigativo, che li aveva indirizzati proprio su quell’uomo, una loro vecchia conoscenza per reati contro il patrimonio, droga e armi. Le informazioni raccolte lo indicavano come possessore di uno strano e pericoloso fucile, che il 58enne avrebbe nascosto nella sua abitazione, nella periferia del paese. La perquisizione ha confermato le ipotesi dei militari. Lo stesso 58enne, infatti, messo oramai alle strette durante le operazioni di ricerca, ha confessato ai Carabinieri di essere in possesso dell’arma, composta da varie componenti nascoste in più nascondigli. In particolare i Carabinieri, nell’area davanti il garage dell’abitazione, hanno trovato la canna costituita da un tubo idraulico con un manico, mentre all’interno della sua auto, sotto il sedile del guidatore, è stato recuperato il blocco culatta – otturatore con il meccanismo di percussione. L’arma, una volta ricomposta, sarebbe stata in grado di sparare cartucce cal. 12 nonostante la fattura artigianale. L’uomo è stato è stato portato nel carcere di Caltagirone.

Adrano: un uomo finisce in manette per spaccio di droga

In una recente operazione di contrasto al traffico di droga,  la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di Adrano per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’intervento ha portato al sequestro di una notevole quantità di droga e altri materiali illeciti. segnando un importante successo nella lotta contro il narcotraffico locale.

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un 31enne adranita per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Nello specifico, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, a seguito di un’intensa attività info-investigativa, hanno appreso che presso un’abitazione delle case popolari della parte alta della città vi era della sostanza stupefacente destinata ad attività di spaccio; pertanto, si è intervenuto organizzando uno specifico servizio con la preziosa collaborazione delle unità cinofila della Polizia di Stato.
Pianificato l’intervento, si è proceduto a intercettare il sospetto mentre usciva da un appartamento nella sua disponibilità.
Nell’occasione, l’uomo, colto di sorpresa dall’improvviso intervento dei poliziotti, ha avuto comunque modo di gettare via un involucro contenente della sostanza stupefacente, probabilmente cocaina che, causa rottura, si spargeva per terra, motivo per cui è stato bloccato in modo da procedere a efficace perquisizione personale; a seguito della quale è stata rinvenuta la somma di euro 454,55, in banconote di piccolo taglio e monete. La perquisizione si è estesa anche all’appartamento di cui l’uomo aveva le chiavi.
All’interno dell’abitazione, grazie anche al fiuto di Maui e Ares della predetta unità cinofila, sono stati rinvenuti 25 grammi di stupefacente del tipo cocaina, suddiviso in due involucri di plastica, nonché diverso materiale atto alla suddivisione e al confezionamento della sostanza stupefacente per la successiva vendita in dosi.
Dunque, l’uomo è stato arrestato e lo stupefacente e il denaro sequestrati; è stato, altresì, perquisito un altro soggetto, con precedenti di Polizia, che, nel susseguirsi degli eventi, si era poco prima incontrato con l’arrestato, ma un accurato controllo dava esito negativo. Notiziato il P.M. di turno, ne ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari in attesa di direttissima, a seguito della quale è stato convalidato l’arresto confermando la permanenza agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Catania: minorenne arrestato dalla Polizia di Stato per possesso di numerose dosi di cocaina

Nella notte del 27 luglio un minorenne è stato trovato in possesso di cocaina a seguito di un importante operazione  contro il traffico di stupefacenti.

L’intervento della Polizia ha avuto luogo in un quartiere di Catania che ha portato all’arresto del minorenne.

Questo risultato evidenzia l’importanza delle operazioni  preventive per combattere il crimine legato alla droga.

La Polizia di Stato – Squadra Volante (U.P.G. e S.P.) – ha arrestato un minore per detenzione di cocaina ai fini di spaccio.
Il fatto è accaduto sabato notte, quando i poliziotti della Squadra Volante hanno effettuato l’ennesimo servizio di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti in via Capo Passero nel quartiere di San Giovanni Galermo; non appena gli agenti hanno fatto ingresso all’interno dell’area dove insistono le abitazioni popolari, numerosi giovani si sono dati alla fuga. Uno dei ragazzi è stato inseguito dai poliziotti e, una volta bloccato, è stato trovato in possesso di decine di dosi di cocaina pronte per essere vendute.
La perquisizione personale ha permesso di sequestrare anche denaro provento dell’attività di spaccio ed una radio ricetrasmittente di quelle solitamente utilizzate per comunicare l’arrivo della Polizia permettendo la fuga degli spacciatori.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, l’arrestato è stato associato al centro di prima accoglienza.
La droga, ultimate le analisi da parte del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, sarà distrutta per ordine dell’Autorità Giudiziaria.
Ancora una volta l’attività della Squadra Volante ha permesso di assicurare alla giustizia uno spacciatore e di sottrarre droga e denaro alle organizzazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti.