Siisl: Sicilia, Puglia e Sardegna in testa alle ricerche per il nuovo Sistema Informativo sull’Inclusione Lavorativa

Sicilia, Puglia e Sardegna in testa nelle ricerche di informazioni sul Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.

Il nuovo modo di ricerca del lavoro sembra interessare i cittadini. Nei due giorni che hanno preceduto l’apertura generalizzata della nuova piattaforma, infatti, l’acronimo Siisl è risultato essere uno dei termini più ricercati in rete. Secondo Google Trends (strumento per conoscere l’andamento delle ricerche online), le regioni in cui “Siisl” è stato maggiormente digitato sono quelle del Sud, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna che, nell’arco di tempo preso in considerazione (16 e 17 dicembre), occupano i primi posti.

Fonte: AGI

Giubileo 2025: Un Anno Santo di Speranza e Rinnovamento per la Diocesi di Caltagirone

Giubileo 2025: Un Anno Santo di Speranza e Rinnovamento anche per la Diocesi di Caltagirone.

Il Giubileo del 2025 è alle porte e rappresenta un’occasione straordinaria per riscoprire il dono della misericordia divina e rinnovare la nostra fede. Papa Francesco ci invita a vivere il 2024 come un anno di preparazione e preghiera, un tempo speciale per riflettere e camminare insieme come “Pellegrini di speranza”, pronti a varcare la Porta Santa e accogliere la grazia di Dio.

La diocesi di Caltagirone si prepara con entusiasmo a questo evento universale, proponendo un ricco programma di incontri, celebrazioni e momenti di preghiera che coinvolgeranno tutte le comunità. Il Comitato diocesano per il Giubileo 2025 ha già predisposto strumenti e sussidi per guidare i fedeli in questo cammino di conversione e riconciliazione.

Che Cos’è il Giubileo?

Il Giubileo, o Anno Santo, è un tempo speciale di riconciliazione, conversione e remissione dei peccati. È un cammino spirituale che invita a superare confini interiori ed esteriori, proprio come il pellegrinaggio, simbolo per eccellenza del Giubileo. Dalla prima celebrazione nel 1300 con Papa Bonifacio VIII, il Giubileo ha assunto nel tempo nuovi significati e tradizioni, come l’apertura della Porta Santa, gesto che segna l’inizio ufficiale di questo anno di grazia.

Il Simbolo della Porta Santa

Attraversare la Porta Santa non è solo un rito, ma un atto di fede. Gesù stesso ci ricorda: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato” (Gv 10,9). Questo gesto invita i pellegrini a rinnovare la propria vita e a riconoscere Cristo come guida e pastore.

Calendario degli Eventi: Un Percorso di Fede e Comunità

La diocesi di Caltagirone propone un fitto calendario di appuntamenti per accompagnare i fedeli durante tutto l’Anno Santo. Ecco alcuni momenti chiave:

Eventi Diocesani

  • 29 dicembre 2024: Apertura del Giubileo in Diocesi, con la celebrazione eucaristica in Cattedrale.
  • 11 marzo 2025: Catechesi Mariana al Santuario Maria SS. del Ponte.
  • 19 luglio 2025: Giubileo dei Giovani e dello Sport.
  • 10-12 ottobre 2025: Pellegrinaggio Diocesano a Roma.
  • 28 dicembre 2025: Chiusura del Giubileo in Diocesi.

Eventi Internazionali

  • 24 dicembre 2024: Apertura della Porta Santa a San Pietro.
  • Maggio 2025: Giubileo delle Famiglie, dei Bambini e degli Anziani.
  • Luglio 2025: Giubileo dei Giovani.
  • Novembre 2025: Giubileo dei Poveri.

Un Invito per Tutti

Il Giubileo del 2025 non è solo un evento per i credenti, ma una chiamata universale alla speranza, alla pace e alla misericordia. La diocesi di Caltagirone invita ogni cittadino a partecipare attivamente a questo cammino di fede, riscoprendo il valore della preghiera, della carità e della comunità.

 

Contrasto al gioco illegale, controlli interforze coordinati dalla Polizia di Stato: 8 denunciati e sanzioni per 200 mila euro

Nell’ambito di un’attività disposta dal Ministero dell’Interno, finalizzata a prevenire e reprimere il gioco illegale e a garantire la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, la Questura di Catania ha coordinato un’attività interforze che si è sviluppata attraverso mirati controlli che le Forze di Polizia della provincia di Catania hanno compiuto congiuntamente tra la fine di novembre e la prima settimana di dicembre.

L’intensa attività ha coinvolto sinergicamente la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane ed i Monopoli (ADM).

L’attività è stata orientata principalmente alla verifica del rispetto delle normative vigenti in tema di contrasto dell’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, al gioco lecito, alla tutela dei minori, nonché alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico.

Nel mirino delle forze di polizia scese in campo sono finite ben settanta centri di gioco e agenzie di raccolta scommesse, distribuite su tutto il territorio provinciale.

L’attività ispettiva ha consentito di scoprire otto agenzie di scommesse abusive e di denunciare all’Autorità Giudiziaria i rispettivi responsabili, nonché di contestare numerose sanzioni amministrative, principalmente perché all’interno dei locali sono state rinvenute apparecchiature telematiche, per giochi legali, non collegate alla rete autorizzata dall’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In questo caso, oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative, per un ammontare di circa 200 mila euro, è scattato anche il sequestro amministrativo delle apparecchiature.

L’azione sinergica tra le forze scese in campo, alla luce dei risultati conseguiti, si inserisce nella costante azione di prevenzione e monitoraggio di un fenomeno che, per la sua portata, si ripercuote negativamente non solo sulla sicurezza della collettività ma anche sulla stabilità economica di interi nuclei familiari.

Lavoro, Regione assume 246 nuovi dipendenti

Nuova linfa nell’ amministrazione della Regione Siciliana: stamattina, nella sede dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica, sono stati accolti dalla dirigente generale Carmen Madonia 246 nuovi dipendenti chiamati a firmare il contratto di lavoro a tempo indeterminato alla presenza del presidente Renato Schifani.

Si tratta di 134 funzionari che saranno dislocati negli assessorati, 96 istruttori da destinare ai Centri per l’impiego, 11 stabilizzati del Fondo Coesione e 4 centralinisti non vedenti. Tutte le assunzioni sono state rese possibili grazie all’accordo con l’esecutivo nazionale del 2023 che ha sbloccato concorsi e scorrimenti di graduatorie sulla base del percorso di risanamento dei conti pubblici intrapreso dal governo Schifani. Senza questa intesa, non sarebbe stato possibile raggiungere questo numero di nuove assunzioni.

Schifani: «Nuova linfa per modernizzare la pubblica amministrazione»

«Oggi è una giornata importante per tutti voi, ma lo è anche per me, per questo ho voluto essere qui nonostante gli impegni legati alla discussione della legge Finanziaria – ha detto Schifani – . La vostra  assunzione rappresenta un’ iniezione di nuova linfa nella nostra pubblica amministrazione. Conto sul vostro contributo per la sua modernizzazione, perché funzioni sempre nel segno dell’efficienza.

Credo fermamente nei giovani e nel loro potenziale  – ha aggiunto – per contribuire al futuro della nostra Regione e anche per questo ho chiesto con forza al governo nazionale lo sblocco delle assunzioni, obiettivo che abbiamo raggiunto grazie al lavoro di risanamento dei nostri conti. Un risultato storico visto che abbiamo azzerato quasi del tutto il disavanzo grazie all’aumento delle entrate tributarie. La Sicilia, come ci dice la Banca d’Italia ma anche la Svimez e altri, è la regione che cresce più di ogni altra in Italia, da oggi anche voi potrete dare il vostro apporto per renderla migliore». 

«Queste assunzioni – ha aggiunto l’assessore regionale della Funzione pubblica Andrea Messinarappresentano un passo fondamentale per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini siciliani. Sono fiducioso che questi nuovi ingressi contribuiscano in modo significativo all’ obiettivo di una pubblica amministrazione più dinamica e moderna. Finalmente torniamo ad assumere, dopo un lungo periodo di stasi e sono certo che questo porterà benefici tangibili a tutta la comunità siciliana. Andremo avanti anche l’anno prossimo con nuovi concorsi, per colmare i vuoti d’organico dovuti alle migliaia di pensionamenti degli ultimi anni. Sono convinto che investire nel capitale umano sia la chiave per avere una macchina amministrativa al servizio della comunità e al passo dei tempi». 

Finanziaria, alcune agevolazioni e molti tagli sulle ristrutturazioni edilizie. Ecco quali

La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli che chi ha intenzione di avviare una ristrutturazione edilizia dovrà imparare a conoscere.

Ecco la sintesi:

DA FINESTRE A SCHERMATURE, ECOBONUS AL 50% O AL 36%: la legge di bilancio ridefinisce innanzitutto l’Ecobonus, l’agevolazione per l’efficienza energetica attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, che raggiungeva anche l’85% per alcuni interventi nei condomini. Dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Le aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che fino a quest’anno davano luogo ad una detrazione più alta, come appunto gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.

CALDAIE A GAS ESCLUSE DALLE AGEVOLAZIONI: la nuova detrazione prevista dalla disciplina di ecobonus esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.

AL 50% ANCHE IL BONUS RISTRUTTURAZIONI: stesso schema dell’ecobonus anche per il bonus ristrutturazioni che resterà al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000 euro. Le aliquote scendono sulla scia dell’ecobonus nel 2026 e nel 2027.

STRETTA SUL SISMABONUS: un netto ridimensionamento arriva anche per la detrazione oggi fino all’85% per lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi: scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni.

BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI (MADE IN EUROPE): Il fronte è in questo caso duplice: in caso di ristrutturazione di un immobile viene confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa da 5.000 euro; viene poi introdotto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus sale a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. È possibile beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

SUPERBONUS IN VIA DI ESAURIMENTO: la maxi agevolazione nata con la pandemia passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condominii, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali. La manovra apre inoltre alla possibilità di detrarre il 10 anni le spese del 2023 rimaste finora escluse dall’opzione.

Foto: Confcommercio 

Natale a Lentini: Magia, Tradizioni, Luci e Musiche

Il Natale 2024 a Lentini offre un ricco programma di eventi e tradizioni. Durante il periodo natalizio, le strade sono animate da musiche tradizionali, esibizioni di zampognari e decorazioni luminose, creando un’atmosfera magica e coinvolgente per residenti e visitatori.

Lentini si prepara a celebrare il periodo natalizio con un ricco calendario di eventi che trasformeranno la città in un magico scenario festivo per oltre un mese. Le celebrazioni hanno preso il via il 7 dicembre con l’apertura dei tradizionali mercatini di Natale in Piazza Duomo, dove fino al 6 gennaio 2025 i visitatori potranno immergersi nell’atmosfera natalizia tra bancarelle di artigianato locale e prelibatezze gastronomiche del territorio.

Uno degli eventi più suggestivi sarà il presepe vivente, che nelle giornate del 25 e 29 dicembre e del 6 gennaio trasformerà il centro storico in un autentico borgo dell’epoca della Natività. Dalle 17:00 alle 21:00, figuranti in costume daranno vita a scene della vita quotidiana dell’epoca e alla rappresentazione della nascita di Gesù, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

La musica sarà protagonista con una serie di concerti nelle chiese cittadine, culminando nel Gran Concerto di Natale del 18 dicembre alle 19:00 presso la Chiesa Madre. Per gli amanti della gastronomia, il 28 e 29 dicembre le vie cittadine ospiteranno lo “Street Food – Christmas Edition”, un evento che unirà le specialità culinarie locali a musica e intrattenimento.

Non mancheranno le iniziative dedicate ai più piccoli, con la Festa del Giocattolo che porterà in città giochi, gonfiabili, animazioni e dolciumi, insieme alla presenza speciale di Babbo Natale. Le festività si concluderanno il 6 gennaio 2025 con l’arrivo della Befana, che distribuirà dolci e piccoli doni ai bambini, segnando la fine del periodo natalizio con un ultimo momento di gioia e condivisione.

Cos’è la Novena

La novena è una pratica di devozione cristiana che consiste nel recitare preghiere, come il rosario, ripetute per nove giorni consecutivi a Dio, a un santo o ai defunti.
La novena di Natale ricorda i nove mesi di Gesù nel grembo di Maria. Il 16 dicembre inizia la Novena di Natale 2024 che termina alla Vigilia. Nove testi e preghiere che vengono recitate dai fedeli per invocare la venuta di Gesù, così com’era stato profetizzato nell’Antico Testamento. E’ una tradizione lentinese che, dopo un lungo periodo di abbandono, negli ultimi anni ha avuto un notevole risveglio, anche da parte dei giovani. Molte sono le Novene che a dicembre, nei giorni che precedono il Santo Natale, vengono allestite sulle facciate delle case soprattutto del centro storico della città.

È costituita da un altarino, composto da un quadro della Sacra Famiglia sostenuto da una mensola sulla quale sono posti tre bicchieri: uno colmo di acqua posto davanti a San Giuseppe (segno di purezza, indispensabile come l’acqua per la vita), uno colmo di una soluzione azzurra posto davanti alla Madonna (benedetta tra le donne, immacolata, regina del cielo e della terra), uno colmo di vino posto davanti al Bambinello (il sangue che sarà versato da Cristo per la redenzione dei nostri peccati); una corona di pungitopo, che rappresenta le spine della corona di Cristo crocifisso, con fiocchi di cotone, che stanno a significare il freddo e la neve, il tutto circondato da frutta siciliana di stagione (arance, limoni, mandarini, uva, meloni, melagrane, ficodindia) e frutta secca (fichi secchi, noci) che trasmettono messaggi misteriosi, pieni di fascino e di significato. Conta poco se l’altarino sia piccolo o grande, semplice o ricco: l’importante è allestirlo con amore.

Dal 16 al 24 dicembre gli altarini rimangono esposti alla venerazione dei fedeli e ai suoni dei zampognari che, spostandosi da una novena all’altra, intonano le tipiche melodie di Natale, mentre la gente prega. Il progetto è quello di fare diventare Lentini la “Città delle Novene”.

“Cose vive” di Elisa Cappello 

Il 4 Gennaio alle ore 18:00 ci sarà un incontro con i versi e le musiche dell’autrice siciliana Elisa Cappello. “Cose Vive”, pubblicato da Le Fate Editore nel 2023, è una raccolta di poesie che esplora temi universali come la vita, la morte, il dolore e la memoria. Con uno stile poetico chiaro e profondo, l’autrice celebra la natura umana come luogo di connessione tra l’immanente e il trascendente. Il libro invita a riscoprire ciò che resta intensamente vivo nelle esperienze quotidiane e nei momenti di sofferenza, proponendo un viaggio emozionale verso una rinascita dopo il dolore.

Emergenza Trasporti in Sicilia: Il drammatico stato delle Infrastrutture ferroviarie. La Catania-Caltagirone-Gela la peggiore d’Italia

La tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, lunga circa 140 km, rappresenta una delle linee più problematiche del sistema ferroviario siciliano, caratterizzata da infrastrutture obsolete e servizi inadeguati, come evidenziato dal Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente.

La rete ferroviaria siciliana si estende per 1.490 km, di cui l’85% (1.267 km) è a binario unico, mentre il 46,2% (689 km) non è elettrificato. Questa configurazione limita significativamente l’efficienza e la velocità dei collegamenti. Ad esempio, per percorrere la tratta da Trapani a Ragusa sono necessarie oltre 13 ore, con quattro cambi di treno. Alcune linee ferroviarie sono inattive da anni, aggravando l’isolamento di diverse aree, come la Palermo-Trapani via Milo, chiusa dal 2013 a causa di smottamenti.

Nonostante queste criticità, l’attenzione politica e gli investimenti si concentrano su grandi opere come il Ponte sullo Stretto di Messina, con una spesa autorizzata di 11,63 miliardi di euro. Legambiente critica questa scelta, ritenendo più urgente destinare risorse al potenziamento delle linee esistenti, all’acquisto di nuovi treni e all’elettrificazione della rete, e sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a considerare prioritario il miglioramento del trasporto ferroviario nel Sud Italia, in particolare in Sicilia.

Stato Attuale della Linea Catania – Caltagirone – Gela 

La sezione tra Caltagirone e Gela è sospesa dal 2011 a causa del crollo del Ponte Carbone, lasciando inattivo un segmento cruciale per i collegamenti regionali. I lavori di ripristino sono iniziati solo nel 2022, con una previsione di completamento entro il 2026. Sul fronte infrastrutturale, quindi, qualcosa inizia a muoversi, grazie all’assegnazione del primo lotto, del valore di 66 milioni di euro, utilizzando i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, permangono incertezze riguardo al secondo lotto, Niscemi-Gela, rischiando di lasciare incompleti i miglioramenti previsti per questa ferrovia.

Attualmente, il servizio tra Catania e Caltagirone è limitato a due treni al giorno per direzione, da Caltagirone a Catania: partenze alle 5:55 e alle 16:21, e da Catania a Caltagirone: partenze alle 14:08 e alle 19:30. Il tempo di percorrenza medio è di circa un’ora e cinquanta minuti, mentre gli autobus di linea coprono la stessa distanza in metà tempo, evidenziando l’inefficienza del servizio ferroviario attuale.

Prospettive Future

Nel Contratto di Programma 2022-2026 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sono previsti investimenti per studi di fattibilità riguardanti la tratta Catania-Gela, con particolare attenzione agli snodi di Ragusa-Vizzini Scalo e Caltagirone-Enna. Questi interventi mirano a migliorare i collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Catania e a rafforzare la connessione tra Caltagirone e Gela, integrando la tratta Palermo-Catania, ma il progetto prevede solo l’ammodernamento senza elettrificazione, senza un secondo binario e senza alcun miglioramento della velocità attuale di 42 km/h da Catania a Caltagirone.

Conclusione

La tratta Catania-Caltagirone-Gela necessita di interventi urgenti e significativi per garantire un servizio efficiente e competitivo. È fondamentale che le istituzioni competenti accelerino i lavori di ripristino e potenziamento, assicurando adeguati finanziamenti e una pianificazione che preveda l’elettrificazione e il raddoppio dei binari, al fine di offrire ai cittadini un’alternativa valida al trasporto su gomma.

Fonte: Legambiente

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Militello il prossimo 7 gennaio

Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a inaugurare il plesso scolastico Pietro Carrera di viale Regina Margherita.
Lo ha reso noto il sindaco di Militello, on. Giovanni Burtone e deputato regionale del Pd, che riceverà il prossimo 7 gennaio, in visita alla comunità e all’istituzione locale, il Capo dello Stato.

“È per me una grande emozione poter dare notizia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in visita nella nostra città di Militello Val di Catania il prossimo 7 gennaio. Non penso ci siano parole adeguate per esprimere questa gioia”.

“Il Capo dello Stato, l’Istituzione più importante della nostra Repubblica a Militello. Basta questo a rendere straordinario questo evento per la nostra comunità e per tutto il comprensorio”.

“Inaugureremo alla sua presenza – annuncia Burtone – la nostra ristrutturata scuola Pietro Carrera e lo accoglieremo come merita per la sua storia, per il suo valore, e per come ogni giorno con equilibrio esercita la funzione di garante della nostra Carta Costituzionale”.

Il plesso scolastico Pietro Carrera di viale Regina Margherita, è stato ristrutturato e consegnato, dallo scorso settembre, dopo tre anni di lavori, all’utenza delle Primarie e Secondarie di primo grado.

Militello Val di Catania, definito uno scrigno prezioso di arte e storia, rappresenterà l’intera Sicilia nella competizione del Borgo dei Borghi edizione 2025. La manifestazione, inserita nel programma domenicale “Kilimangiaro” su Rai 3, offre una straordinaria opportunità per promuovere le bellezze dei piccoli borghi che rendono unico il territorio italiano, con la possibilità di accedere a circuiti turistici più ampi e attrarre nuove iniziative e attività sul suo territorio.

Grazie al suo straordinario patrimonio monumentale, Militello Val di Catania è stato incluso nel 2002, insieme ad altre sette città tardo barocche del Val di Noto, nella lista dei siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Fonte: ANSA

Bonus a Imprese e Professionisti che assumono. Particolare attenzione a Giovani, Donne e Over 50

L’ARS ha approvato ieri lo schema di regolamento per l’attuazione della norma prevista in finanziaria per la concessione di bonus occupazionali alle imprese che assumono a tempo indeterminato o trasformano da tempo determinato a tempo indeterminato i contratti, con particolare attenzione a quelli che riguardano i giovani, le donne e gli over 50.

La norma, che prevede la concessione di contributi alle aziende fino a 30 mila euro aumentabili ulteriormente fino a 40 mila per alcune categorie di lavoratori e lavoratrici, era stata inserita in finanziaria su proposta di Marianna Caronia.

Per la deputata di “Noi Moderati”, il voto di ieri segna un momento importante per dare attuazione ad una norma che incentiva l’occupazione nella nostra Regione, sostenendo al contempo le imprese.

L’incentivo di base, che sarà cumulabile con eventuali misure nazionali di sostegno alla nuova occupazione, sarà pari a 30.000 euro, incrementato di ulteriori 10.000 euro per l’assunzione di donne o lavoratori con più di 50 anni, riconoscendo così un’attenzione particolare all’inclusione sociale e alla parità di genere.

Il provvedimento è finanziato con risorse regionali per un totale di 50 milioni di euro annui.
Un elemento di novità è l’estensione del bonus anche agli ordini professionali, che potranno beneficiare degli incentivi per assumere praticanti con contratti a tempo indeterminato.

Più lavoro significa anche sviluppo e crescita dell’economia

“Abbiamo voluto dare una risposta concreta ai nostri giovani – spiega Marianna Caronia offrendo loro non solo un accesso più agevole al mercato del lavoro, ma anche la possibilità di crescere professionalmente con contratti stabili e qualificati”.

“Questo intervento è un segnale chiaro – conclude Caronia – della volontà di rendere il mercato del lavoro siciliano più equo, inclusivo e dinamico. Favorire l’occupazione stabile significa creare condizioni di sviluppo per i lavoratori e per le imprese, dando una prospettiva di crescita sostenibile alla nostra economia.”

Sarà ora il Dipartimento per il lavoro ad emanare l’avviso pubblico per l’accesso agli incentivi.

Nuovo rilancio delle aree industriali del Calatino

Luce nella zona industriale di Caltagirone. All’Irsap confronto serrato sulle iniziative e le opportunità in campo: amministratori e imprenditori chiedono un’inversione di rotta e il ritorno agli strumenti di programmazione del territorio.

L’assessore allo Sviluppo delle risorse territoriali Piergiorgio Cappello ha partecipato, lunedì scorso , a un incontro svoltosi, su iniziativa dell’Irsap, nella sala conferenze del Centro direzionale, nella zona industriale di Caltagirone.

Nel corso della riunione è stata ufficializzata la conclusione dei lavori di riqualificazione della rete viaria e della pubblica illuminazione realizzati, per un importo di 3,5 milioni di euro, grazie a un accordo tra la Regione siciliana, l’Irsap e il Comune di Caltagirone. E cosi, nella zona industriale calatina, è arrivato il momento del “Fiat lux”.

Al centro degli interventi del direttore generale dell’Irsap Gaetano Collura e del dirigente dell’ufficio periferico Irsap di Caltagirone, Salvatore Callari, le strategie di sviluppo economico della Regione e il piano industriale 2024-2026, le opportunità di finanziamento e le iniziative pubbliche per il rilancio delle aree industriali e gli strumenti per la digitalizzazione e l’efficienza operativa, grazie alla piattaforma dedicata alle imprese.

Due nuovi interventi nel Calatino

Annunciato dai vertici Irsap il finanziamento, con risorse Fsc all’approvazione della Regione, di due interventi importanti per il territorio: il completamento delle opere di urbanizzazione primaria nell’area industriale di Scordia (6 milioni) e la realizzazione del primo stralcio dell’asse di spina attrezzato nell’agglomerato industriale di Mazzarrone (4,6 milioni).

Dagli amministratori del Calatino – per Caltagirone lo stesso assessore Piergiorgio Cappello, per Grammichele il sindaco Pippo Greco, per Scordia il sindaco Francesco Barchitta – le richieste di una ripresa del cammino di programmazione sul territorio e di una cabina di regia che metta insieme i diversi soggetti.

Un’inversione di rotta che restituisca speranza

Dal commissario liquidatore degli ex consorzi Asi Salvatore Nicotra, l’auspicio di nuove metodologie imprenditoriali. Dagli imprenditori e dalle associazioni di categoria – intervenuti Carlo Piraneo e il presidente nazionale ceramisti Cna Andrea Branciforti, presenti pure Giuseppe Carnibella di Confartigianato e Domenico Palazzo di Cna – è partito l’invito a un’inversione di rotta che restituisca speranza al territorio e ai suoi operatori.