Caltagirone, Grave incidente sulla SS 683 bis, scontro tra trattore e auto

La squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Caltagirone è stata chiamata a intervenire la scorsa sera, poco dopo le ore 20:00, per un grave incidente stradale avvenuto sulla SS 683 bis.  L’incidente ha coinvolto un trattore con carrello al traino, alla guida un 40enne e una fiat punto a bordo della quale viaggiava un uomo di 68 anni.

Una volta sul posto, i Vigili del Fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a eseguire un controllo sui due mezzi coinvolti. È stato accertato che uno dei veicoli, probabilmente il trattore, presentava una preoccupante perdita di carburante.

Il sinistro si è verificato sulla strada sopraelevata che collega il cimitero di Caltagirone con San Michele di Ganzaria. Le cause dell’incidente non sono ancora chiare, ma l’impatto tra i due veicoli ha richiesto l’intervento della volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone.

Il conducente dell’autovettura, è stato trasportato in ospedale in prognosi riservata. Il conducente del trattore ha riportato solo alcune escoriazioni, secondo quanto riferito dai sanitari presenti sul luogo dell’incidente.

Furti d’auto a Fontanarossa e arresti per maltrattamenti: il resoconto della Polizia in Sicilia

A Catania, Continuano i furti di parti d’auto parcheggiate in aeroporto Fontanarossa

  • Gli accertamenti condotti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine hanno consentito al Questore di Catania di emettere un provvedimento di “Avviso orale” a carico del 50enne beccato mentre asportava parti di un’auto in sosta in un parcheggio dell’aeroporto di Fontanarossa.L’uomo, era stato denunciato dagli agenti della Polizia di Frontiera che, dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, erano riusciti a risalire alla sua identità, attraverso l’incrocio di una serie di elementi che hanno consentito poi di denunciarlo per furto aggravato, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria.Dopo una complessa attività di indagine, gli agenti della Polizia di Frontiera, impegnati quotidianamente a garantire la sicurezza in tutta l’area aeroportuale, sono riusciti anche a recuperare e riconsegnare al legittimo proprietario le parti dell’auto rubate.L’avviso orale è stato emesso sulla base della condotta pregressa e attuale del 50enne, attesi i suoi precedenti specifici per aver commesso reati contro il patrimonio, ritenuto che lo stesso possa essere considerato persona pericolosa per la sicurezza pubblica, dedita ad attività illecite dalle quali trae, anche se in parte, i proventi per il proprio sostentamento. Per queste considerazioni l’uomo è stato “avvisato” di tenere una condotta conforme alle leggi. In caso di violazione di tale provvedimento potrebbe essere sottoposto alla più grave misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza.

A Niscemi  arrestato 43enne per maltrattamenti in famiglia, lesioni minacce tentata estorsione

  • La Polizia di Stato di Niscemi, lo scorso 10 settembre, ha tratto in arresto un 43enne niscemese per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce e tentata estorsione.

    I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, a seguito di richiesta pervenuta sulla linea di emergenza, sono intervenuti presso un’attività commerciale di quel centro, in quanto il richiedente era stato minacciato dal proprio figlio. La vittima ha riferito agli agenti che poco prima il figlio, a seguito dell’ennesimo rifiuto di denaro da lui richiesto, lo aveva aggredito fisicamente strattonandolo e minacciandolo di procurargli ulteriori danni fisici se non avesse ottemperato alle sue richieste.

    Il padre, oramai stanco delle incessanti richieste di denaro da parte del figlio ed estremante preoccupato per l’incolumità sua e della propria famiglia, ha sporto ulteriore denuncia; infatti, il giorno prima, negli uffici del Commissariato, aveva già denunciato il figlio per maltrattamenti famigliari, attivando la procedura denominata “Codice Rosso”.

    Al termine degli adempimenti di rito, notiziato il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Gela, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

    L’arresto è stato convalidato dal Gip presso il Tribunale di Gela, che ha applicato all’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

    Le accuse, al momento, risultano provvisorie in forza del principio di non colpevolezza e fino a sentenza definitiva di condanna.

Polizia di Stato, Controllo e contrasto alla criminalità unitamente alle pattuglie dei Carabinieri  e della Guardia di Finanza

  • La Polizia di Stato di Enna, nella settimana tra il 9 e il 15 settembre scorso, nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, ha attuato, nel comune di Centuripe, interventi integrati multi livello di controllo del territorio mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di polizia.

    Gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio con l’intendimento di contribuire a restituire alla collettività un senso profuso di rispetto della legalità.

    I controlli effettuati, hanno permesso di conseguire i seguenti risultati: n. 91 veicoli e n. 126 persone controllate e elevate n. 20 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, di cui n. 3 carte di circolazione sospese e n. 1 controllo a persone sottoposte ad obblighi.

Sezione Polizia Stradale di Messina al via la campagna Europea “Safety Days” 

  • Dal 16 al 22 settembre la Polizia Stradale di Messina sarà impegnata nell’operazione  “Safety Days”, che prevede il controllo delle ordinarie condizioni di sicurezza di ogni tipo di veicolo,  anche a due ruote, considerato il notevole aumento di veicoli italiani e stranieri che attraversano le  strade di questa provincia. Nei suddetti giorni, la Polizia Stradale ha programmato servizi specifici e dedicati, durante  ogni fascia oraria e lungo le principali arterie stradali e autostradali che collegano le principali località  di questa provincia, che prevedono il controllo delle condizioni dei veicoli, della sistemazione del  carico, delle inefficienze tecniche, della regolarità dei documenti del conducente e del veicolo,  nonché dell’inosservanza dell’uso dei sistemi di ritenuta anche per i minori, al fine di prevenire e  garantire la sicurezza stradale. In particolare, in occasione di tale operazione, verranno predisposti servizi mirati volti alla  riduzione delle principali cause di incidentalità, individuabili nella elevata velocità, nel mancato  utilizzo dei dispositivi di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e del casco protettivo e nell’uso di telefoni cellulari alla guida (principale fonte di distrazione).Commissione Europea, si inserisce nel quadro della “Settimana Europea della Mobilità” (16-22  settembre 2024), con lo scopo di ottenere, a livello europeo, una giornata a zero vittime sulle strade. Ulteriori e collaterali scopi di della campagna ROADPOL “SAFETY DAYS” sono quelli di: 
    • aumentare la consapevolezza sociale sul fenomeno della mortalità ed incidentalità grave sulle strade europee, oggi più che mai in aumento; 
    • richiamare l’attenzione degli utenti della strada sulla necessità di riallinearsi all’obiettivo europeo della riduzione del 50% del numero di vittime sulle strade, per il 2030; 
    • dimostrare che, con un ampio sostegno da parte della collettività, si può essere in grado di ridurre il numero delle vittime e dei feriti gravi sulle strade europee. 

    L’attività di controllo e contrasto si accompagnerà, per l’intero mese di settembre, allo svolgimento  di iniziative di sensibilizzazione e (in) formazione rivolte ai cittadini della provincia di Messina. 

    Al termine dell’operazione verranno resi noti i risultati.

La Polizia di Stato oggi a Catania, controlli del territorio e lotta contro i vari furti

A Catania: Lui le nasconde il passaporto, lei gli incendia la casa, denunciata

  • I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato in stato di libertà una donna di 30 anni, di nazionalità camerunense, responsabile di aver appiccato un incendio nell’abitazione del suo compagno.

    Nel corso del servizio di controllo del territorio, gli agenti della Volante del Commissariato, sono intervenuti per la segnalazione di un incendio in un appartamento in un condominio di via Rosso di San Secondo. Appena giunti sul posto hanno subito constatato che i Vigili del Fuoco, presenti al loro arrivo, avevano già sedato le fiamme.

    All’interno dell’abitazione hanno trovato una donna, compagna del proprietario di casa, in quel momento assente perché a lavoro, la quale ha riferito che l’incendio è stata la conseguenza di un incidente domestico. In particolare, la stessa ha raccontato ai poliziotti che dopo aver accesso un fornello per cucinare si è affacciata al balcone per parlare al telefono accorgendosi, successivamente, che dalla finestra dell’abitazione fuoriusciva del fumo.

    La ricostruzione fornita dalla donna, tuttavia, non ha convinto i poliziotti poiché dai rilievi effettuati le fiamme risultavano essersi propagate dal divano dell’abitazione e non dal fornello.

    Nel salone, peraltro, sono stati rinvenuti dei bidoncini di bioetanolo, sostanza liquida altamente infiammabile. Per di più la donna, mentre la casa bruciava, non si sarebbe preoccupata di richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, che invece sono stati chiamati dai vicini.
    Pertanto, gli agenti hanno raccolto le testimonianze dei vicini e del compagno della donna.

    In particolare, quest’ultimo, ha raccontato che quella mattina, mentre si trovava a lavoro, è stato chiamato al telefono dalla sua compagna che lo ha minacciato di dar fuoco alla sua abitazione, accusandolo di avergli nascosto il passaporto, ragione per cui non aveva potuto ritirare il permesso di soggiorno. Dopo qualche minuto la donna avrebbe anche fatto una videochiamata all’uomo inquadrando un bidoncino di bioetanolo e il divano in fiamme.

    Gli agenti, ricostruita la dinamica dei fatti, l’hanno denunciato la donna per i reati di incendio e minaccia.

 Dopo aver rubato una costosa bicicletta vengono sorpresi immediatamente dalla Polizia di Stato

  • Rubano una bicicletta di notevole valore ma pochi minuti vengono intercettati dalla Polizia di Stato e per questo arrestati.
    È la vicenda che vede protagonisti due giovani catanesi di 19 e 25 anni arrestati dagli agenti della Squadra Volante della Questura di Catania per il furto di una bicicletta e la ricettazione di uno scooter.

    Nel corso del fine settimana un gruppo di ciclisti si prepara per iniziare il solito allenamento, quando uno di loro si accorge che è stato derubato della bicicletta del valore di oltre 7.000 euro.

    La vittima si è subito rivolto alla Polizia attraverso il numero unico di emergenza 112. La sala operativa, ricevuta la notizia, ha diramato la nota a tutte le pattuglie presenti sul territorio, fornendo la descrizione della bicicletta.

    Dopo pochi minuti i poliziotti motociclisti hanno intercettato un giovane a bordo della bicicletta, corrispondente alle descrizioni, seguito da uno scooter condotto da un altro ragazzo noto ai poliziotti per i suoi precedenti.

    Dopo un breve inseguimento, all’interno del dedalo di vie di San Berillo, dove hanno provato a far perdere le loro tracce, entrambi i ragazzi sono stati bloccati dai poliziotti.

    Il giovane a bordo della bicicletta ha subito ammesso di averla rubata, mentre l’altro tentava di eludere il controllo ma dagli accertamenti condotti sullo scooter è emerso che il motociclo era da ricercare in quanto rubato in precedenza, pertanto, gli agenti hanno rintracciato il proprietario che è andato subito a riprenderselo.
    I due giovani sono stati arrestati e su disposizione della Procura della Repubblica sottoposti agli arresti domiciliari.

    Energia elettrica gratis: 13 denunciati dalla Polizia di Stato per allaccio abusivo alla rete pubblica

  • Nell’ambito degli accertamenti condotti dalla Questura di Catania, finalizzati a contrastare e prevenire azioni di criminalità diffusa e ogni forma di illegalità, nei giorni scorsi i poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza Librino hanno eseguito mirati controlli in alcune abitazioni della zona di competenza.

    In particolare, gli agenti del Commissariato, su delega dell’Autorità Giudiziaria, attraverso il supporto di personale ENEL, hanno condotto una serie di verifiche tecniche che hanno interessato, in particolar modo, il viale Moncada e il viale Grimaldi. I controlli della Polizia di Stato hanno permesso di scoprire illeciti prelievi di energia elettrica, con allaccio diretto alla rete pubblica.

    Gli accertamenti nascono a seguito di una denuncia presentata da un funzionario del Comune di Catania che si è accorto che l’ente riceveva dal gestore del servizio elettrico alcune fatture commerciali senza avere mai aver stipulato specifico contratto di fornitura.
    Gli importi delle fatture, degli ultimi tre anni, complessivamente, superano l’importo di oltre un milione di euro. 

    Sono state così denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria ben 13 persone, alcune delle quali occupavano abusivamente gli immobili.

    Le attività di verifica in argomento sono inserite nel più ampio contesto dei controlli che la Polizia di Stato sta realizzando in tutta la provincia di Catania. Ulteriori servizi sono stati programmati e verranno effettuati, proprio nei prossimi giorni, dagli agenti del Commissariato di Librino, interessando diversi punti della città che ricadono nella zona di competenza.

 

Dai Domiciliari al carcere, per un 76enne di Acireale

  • Gli agenti della squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania e un’ordinanza dell’Ufficio di Sorveglianza di Catania nei confronti di un 76enne pregiudicato in quanto condannato in via definitiva alla pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione.

    Originariamente, all’esito del processo, l’uomo era stato ammesso all’affidamento in prova ai servizi sociali, ma, una volta riconosciuto colpevole in via definitiva, il cumulo di pene, superiore ai quattro anni di reclusione, previsti per poter essere ammessi al beneficio della misura alternativa al carcere, ha comportato la cessazione dell’affidamento in prova. Pertanto, i poliziotti del Commissariato di Acireale hanno rintracciato il condannato presso la sua abitazione e, dopo aver notificato i provvedimenti restrittivi, l’hanno trasferito nel carcere di Piazza Lanza di Catania dove l’uomo sconterà il residuo della pena comminatagli.

Il bilancio dell’attività della Polizia di Stato in ambito ferroviario

in Sicilia nella prima settimana di settembre

  • 3958 persone controllate, 1 persona arrestata e 11 indagate, 46 treni presenziati, 2 contravvenzioni elevate e 404 pattuglie impegnate nei servizi di vigilanza in stazione, a bordo treno e lungo la linea ferroviaria: è questo il bilancio delle principali attività di controllo, effettuate dalla Polizia Ferroviaria in tutta la Sicilia dall’inizio di settembre.

    Per contrastare le attività illecite in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni eversive o terroristiche, nella giornata del 5 settembre u.s. si è svolta l’operazione “Stazioni Sicure”, che ha visto un massiccio dispiegamento di forze e di mezzi su tutta la regione.

    L’intensificazione dei servizi in ambito stazione ha portato con i controlli degli ultimi giorni all’arresto a Catania di un uomo ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria di diversi soggetti.

    In particolare, è stato tratto in arresto un 48enne italiano destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso, nel mese di maggio, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. L’uomo, sottoposto a controllo mentre si trovava all’ingresso della stazione centrale del capoluogo etneo, deve infatti scontare una pena di 1 anno, 11 mesi e 27 giorni, inflitta per un furto pluriaggravato in concorso commesso più di dieci anni fa in provincia di Catania.

    Un nigeriano di 34 anni, trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo circa 17 cm, poi sequestrato, è stato invece denunciato per resistenza e lesioni personali aggravate poiché si è scagliato violentemente contro gli agenti, ferendone uno. L’uomo è lo stesso che una settimana prima era stato arrestato dagli agenti della Polfer di Catania sempre per violenze ai danni degli agenti a seguito di controllo effettuato poichè sorpreso ad attraversare i binari.

    Altri due soggetti di nazionalità tunisina sono stati denunciati per il furto di una bicicletta elettrica nelle adiacenze della stazione centrale di Catania. Gli agenti della Polfer sono risaliti ai due presunti responsabili dalla visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della stazione. In ulteriori attività d’indagine, uno dei due è stato individuato anche quale presunto autore di due furti, perpetrati unitamente ad altro soggetto per ora rimasto ignoto, a bordo di due auto in sosta da cui avevano alcuni oggetti.

    Sempre a Catania, un 40enne italiano è stato denunciato perché colto in fragranza mentre imbrattava con un pennarello colorato un pilastro della locale stazione e, sottoposto a perquisizione personale, gli sono state rinvenute e sequestrate 65 matite colorate e 3 pastelli a cera.

    In questo caso, gli accertamenti condotti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine hanno consentito al Questore di Catania di emettere il “Foglio di via obbligatorio”, provvedimento con il quale il soggetto è stato allontanato con l’espresso divieto di fare ritorno, senza la preventiva autorizzazione, nel comune di Catania per tre anni.

    Il provvedimento è stato emesso sulla base della condotta pregressa e attuale del 40enne, attesi i suoi precedenti, ritenuto che la sua condotta abbia arrecato grave turbamento ai servizi pubblici e di pubblica necessità, per cui la sua presenza nel Comune di Catania costituisce un concreto ed attuale pericolo.

    Un altro italiano invece è stato denunciato, a seguito della visione delle immagini del sistema di videosorveglianza della stazione, per aver rubato un cellulare ad un ferroviere, poggiato sul desk informativo, approfittando di un momento di distrazione dello stesso.

    Ancora, una cittadina polacca è stata denunciata per sostituzione di persona ed insolvenza fraudolenta per essersi impossessata dell’identità di un’altra persona per compiere una truffa. Gli agenti, a seguito di una denuncia ricevuta per un mancato pagamento di un soggiorno usufruito da una viaggiatrice, hanno ricostruito la rete della truffa in cui era incappato l’oste nonché un’ignara donna pugliese, a sua volta vittima di truffa, cui era stata rubata l’identità.

La Polizia di Stato oggi a Catania contro lo spaccio il lavoro nero, l’evasione domiciliare e furti

Spaccio a San Berillo, pusher 24enne fugge e urta contro uno scooter della polizia

  • Un 24enne originario del Gambia, fermato dalla polizia per un controllo, si è dato alla fuga tra i vicoli del quartiere San Berillo, nel tentativo di nascondere la droga ed il denaro che aveva con se. Gli agenti della sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile della Questura di Catania avevano notato il giovane aggirarsi in modo sospetto in piazza Turi Ferro. Alla loro vista, lui ha affrettato il passo, facendo insospettire ancora di più gli agenti che si sono avvicinati per fermarlo.

All’improvviso il 24enne ha deciso di scappare tra gli stretti vicoli del quartiere, fino a che non è stato nuovamente raggiunto e bloccato, dopo avere urtato intenzionalmente contro il paravento di uno scooter della polizia. All’interno del marsupio nascondeva un panetto di hashish, già parzialmente frazionamento, del peso complessivo di circa 65 grammi, e la somma in contanti di 485 euro, suddivisa in banconote di vario taglio e ritenuta provento dell’attività illecita di spaccio. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ai beni dello Stato. Dopo le formalità di rito, è stato accompagnato in carcere, come disposto dall’autorità giudiziaria.

Catania, lavoratore in nero in un lido balneare: sanzione di quasi 4 mila euro

  • Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato negli stabilimenti balneari della fascia costiera catanese, in particolar modo quelli frequentati dalla movida, così come disposto dal Questore a tutela del rispetto delle regole e della sicurezza dei frequentatori dei locali. Nello specifico, nei giorni scorsi, gli agenti della Divisione Polizia Anticrimine e della Divisione Polizia Amministrativa hanno effettuato alcuni controlli nei lidi del litorale di viale Kennedy, unitamente a personale dello Spresal, dell’Asp Igiene pubblica e Veterinaria, del Corpo Forestale della Regione – Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare e dell’Ispettorato del Lavoro.

Tra i controlli eseguiti in un lido sono state riscontrate alcune irregolarità legate al rapporto di lavoro di un solo dipendente. In particolare, è emerso un caso di lavoro nero, come appurato dall’Ispettorato del Lavoro. Infatti, un lavoratore è risultato non regolarizzato, per cui è stata contestata una sanzione di 3900 euro. A riguardo, lo Spresal effettuerà ulteriori accertamenti sia in merito alla regolarizzazione o meno del lavoratore, entro i termini di legge, e sia sulla posizione di tutti gli altri lavoratori, in particolar modo sulla documentazione legata a corsi di aggiornamento, buste paga e certificati di varia natura.

L’attività di controllo integrato, operata da più enti, ha consentito di raggiungere negli ultimi mesi importanti risultati in ordine al rispetto di tutte le normative, soprattutto, a tutela dei cittadini.

L’azione sinergica tra le forze scese in campo ha permesso, altresì, di operare controlli meticolosi tali da assicurare anche il rispetto delle normative sui luoghi di lavoro, a tutela degli impiegati e per la sicurezza degli avventori.

Controlli  nel quartiere  San Cristoforo, denunciato 53enne per evasione dagli arresti domiciliari

  • Non è stato trovato in casa al momento dei consueti controlli svolti degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” per verificare il rispetto delle misure cautelari o di prevenzione. Per questa ragione, un catanese di 53 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato denunciato per evasione.Il servizio rientra tra le attività di controllo integrato del territorio, coordinate dal Commissariato “San Cristoforo” ed eseguite unitamente a due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e ad un equipaggio della Polizia Locale “Viabilità”.Diversi i posti di controllo fissi effettuati lungo via Cristoforo Colombo per prevenire fenomeni di illegalità diffusa. Il pattugliamento dinamico delle aree limitrofe, da piazza Alcalà a via Acquicella Porto, ha permesso di identificare, complessivamente, 82 persone, di cui 18 con precedenti, e di controllare 44 autoveicoli.Gli agenti hanno riscontrato alcune irregolarità al Codice della strada, dalla mancanza di documenti di varia natura alla mancata revisione periodica, con la contestazione delle sanzioni previste a riguardo.

Ruba parti di un’auto in sosta in aeroporto, 50enne denunciato dalla Polizia di Stato

  • Si è intrufolato in uno dei parcheggi dell’aeroporto di Catania con l’obiettivo di rubare parti di auto in sosta. Il ladro, un catanese di 50 anni, è stato individuato e denunciato dagli agenti della Polizia di Frontiera dopo una non facile attività di indagine. Il 50enne è stato beccato grazie all’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, monitorati costantemente dai poliziotti per garantire la sicurezza in tutta l’area dello scalo aeroportuale. Il ladro è riuscito a mettere a segno il colpo, dopo aver preso di mira un’auto in sosta nel parcheggio aeroportuale, asportando parti del mezzo per poi darsi alla fuga.I poliziotti sono riusciti a risalire all’uomo incrociando una serie di elementi che hanno consentito di identificarlo e di denunciarlo, in stato di libertà, per furto all’Autorità Giudiziaria.Le parti rubate all’auto parcheggiata nella zona dell’aeroporto sono state riconsegnate al proprietario del mezzo.

I fatti di cronaca di oggi da Caltagirone a Catania

A Caltagirone è stato beccato dai carabinieri mentre saccheggia un appartamento: arrestato 36enne

  • Un uomo di 36 anni di Caltagirone è stato denunciato dai carabinieri della sezione radiomobile per tentato furto. L’episodio è avvenuto nella mattinata, quando un cittadino, allarmato da strani rumori provenienti da un’abitazione lungo via Roma, ha contattato il numero di emergenza 112. Il testimone ha riferito di aver notato che la porta d’ingresso dell’abitazione era stata forzata.La centrale operativa ha inviato prontamente una pattuglia sul posto. Giunti all’indirizzo segnalato, i carabinieri hanno verificato che la serratura del portone era stata manomessa e che c’erano vetri rotti nelle vicinanze. Entrati nell’abitazione con cautela, hanno sorpreso l’uomo sul fatto, mentre cercava di rubare vari oggetti, causando ingenti danni alla struttura.

Il ladro, già arrestato lo scorso giugno per il furto di una borsa durante una funzione religiosa, aveva ammassato elettrodomestici e utensili, tra cui un televisore e un compressore d’aria, vicino all’ingresso per facilitarne il trasporto. Aveva persino smontato la rubinetteria dei servizi igienici. Durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Il proprietario dell’abitazione e la sua famiglia non erano presenti al momento del tentato furto.

Fermato un motopeschereccio con 540 chili di cocaina: cinque arresti

  • La scoperta durante un controllo quotidiano delle acque tra Catania e Ragusa della Guardia di Finanza. I cinque membri dell’equipaggio, quattro italiani e un cittadino serbo, sono stati arrestati con l’accusa di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo. I militari del comando provinciale di Catania della Guardia di Finanza, supportati dalle unità del reparto Operativo Aeronavale di Palermo e del comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare, in collaborazione con il servizio centrale investigazioni criminalità organizzata (S.c.i.c.o)Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata, hanno sequestrato un ingente carico di cocaina, pari a 540 chilogrammi e un valore stimato in oltre 100 milioni di euro è stata sequestrata dalla Guardia di finanza.

    L’operazione è stata condotta dalle unità specializzate del Nucleo (Pef)  Polizia Economico-Finanziaria di Catania nell’ambito di una campagna di prevenzione volta a monitorare i traffici marittimi per individuare comportamenti sospetti. Grazie alla sinergia tra le Fiamme Gialle di Catania, la componente Aeronavale della Guardia di Finanza e il (S.c.i.c.o), è stato possibile effettuare un controllo quotidiano delle acque tra Catania e Ragusa, identificando movimenti anomali di un motopeschereccio.Quest’ultimo è stato intercettato e sottoposto a un’ispezione, che ha portato alla scoperta di 18 colli, ognuno pesante circa 30 chili, imballati con particolare cura per evitare infiltrazioni d’acqua e assicurare il galleggiamento. Le modalità di confezionamento e recupero hanno subito fatto sospettare la presenza di droga. L’analisi del contenuto ha confermato che si trattava di cocaina.

    L’operazione, coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania, ha evitato che la droga,  raggiungesse le piazze di spaccio, infliggendo un duro colpo al traffico di stupefacenti. I provvedimenti di sequestro e arresto sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria etnea.

Rimane bloccato con la mano sotto la ruota che stava cercando di rubare

  • Un uomo di 44 anni, pluripregiudicato catanese, è stato sorpreso dagli agenti della Squadra Volante della questura di Catania mentre tentava di rubare le ruote di un’automobile in via Plebiscito. Nel corso del furto, l’uomo è rimasto con la mano sinistra incastrata sotto la ruota posteriore destra del veicolo, immobilizzandosi nel tentativo di smontarla.I poliziotti, impegnati in un servizio di pattugliamento volto a prevenire attività illegali nella zona, hanno notato movimenti sospetti e si sono avvicinati per un controllo. Qui hanno scoperto l’uomo accovacciato accanto all’auto, con la mano intrappolata. Dopo aver liberato la mano, gli agenti hanno richiesto l’intervento del personale del 118 per fornire le cure necessarie a causa delle ferite riportate.Dalle indagini sul posto è emerso che il malvivente aveva già infranto il deflettore anteriore destro, aperto il bagagliaio e stava smontando la ruota anteriore destra prima di passare a quella posteriore, dove è rimasto bloccato. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I fatti di cronaca di oggi a Catania e dintorni

A Catania arrestato un pregiudicato 33enne per possesso di droga e armi

  • Teneva nascosti in garage quasi 4 chili di marijuana e 103 grammi di cocaina. Non solo, in casa deteneva pure una pistola con matricola abrasa, due caricatori e 12 munizioni calibro 7.65 e una pistola a salve, priva di tappo rosso, con diverse munizioni.

    Gli agenti della squadra Volante della Questura di Catania hanno scoperto il nascondiglio di armi clandestine e droga di un pregiudicato catanese di 33 anni, durante uno dei controlli notturni, nei pressi di Largo Basilicata, nel quartiere di San Berillo Nuovo.

    In particolare, il pregiudicato mentre si trovava a bordo di uno scooter, non appena ha intravisto la volante della Polizia di Stato, ha subito provato a nascondersi all’interno di un garage, ma è stato immediatamente raggiunto dai poliziotti. Sottoposto a perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di due dosi di marijuana. Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, gli agenti hanno esteso la perquisizione anche al garage e all’abitazione dove, effettivamente, sono state trovate droga e armi, sottoposte a sequestro.

    Alla luce di quanto rivenuto, il pregiudicato è stato arrestato per i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e detenzione di armi clandestine.

    Su disposizione del PM di turno, l’uomo è stato condotto nella Casa circondariale di Piazza Lanza, in attesa del giudizio di convalida all’esito del quale il Gip ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Grazie al fiuto infallibile di Maui è stato arrestato un 29enne catanese

  • Nell’ambito dei controllo quotidiani  del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, gli agenti della squadra Volante e dell’Unità Cinofila in forza all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, si sono recati nel quartiere di Librino, in viale Moncada, dove l’infallibile fiuto del cane poliziotto Maui ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente all’interno di un box/cantina.I poliziotti, dopo aver rintracciato il proprietario, un 29venne pregiudicato catanese, hanno fatto accesso nell’interno. Anche questa volta il fiuto di Maui si dimostrato infallibile, poiché la perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare, nascoste dietro un mobile, due buste con all’interno della marijuana, per un peso complessivo di 420 grammi.Pertanto, l’uomo è stato tratto in arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacente e, su disposizione del P.M. di turno tradotto presso le Camere di Sicurezza in Questura, in attesa del rito direttissimo, all’esito è stata stabilita la misura degli arresti domiciliari.

Possedeva una pistola illegale in camera da letto e marijuana nella terrazza, 17enne arrestato

  • Un 17enne di Catania è stato arrestato dagli agenti della squadra volante della Questura di Catania dopo una perquisizione nella sua abitazione, nel quartiere Librino. Il giovane era stato fermato in viale San Teodoro durante un controllo notturno, nell’ambito delle attività di pattugliamento finalizzate al contrasto dell’illegalità.
    Durante il controllo, i poliziotti hanno scoperto che il ragazzo aveva con sé 10 dosi di marijuana, per un totale di 13 grammi, pronte per essere spacciate, e la somma di 535 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Questa scoperta ha portato gli agenti a estendere la perquisizione alla sua abitazione.

    Nella sua camera da letto, nascosta in una cassettiera, è stata trovata una pistola con matricola abrasa, completa di caricatore, appartenente a un modello in uso alle forze di polizia francesi. Sul terrazzino dell’abitazione, all’interno di una busta gialla, sono stati rinvenuti ulteriori 291 grammi di marijuana, un’altra pistola clandestina senza caricatore, 24 munizioni calibro 6,35, tre bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

    Tutto il materiale è stato sequestrato, e il giovane è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e possesso illegale di armi clandestine. Il pubblico ministero di turno della Procura dei minorenni ha disposto il trasferimento del ragazzo presso il centro di prima accoglienza di via Franchetti.

 

Forze dell’ordine in azione: su criminalità e sicurezza stradale in Sicilia

Va allo stadio con un coltello , 24enne catanese denunciato

  • Un un giovane catanese di 24 anni è stato denunciato dalla Polizia  di Stato per essere entrato allo stadio Massimino con un coltello in un borsello. Per il tifoso è scattato anche il divieto l’ingresso allo stadio, con l’immediata notifica del (D.A.Spo.).

Durante le operazioni di controllo in occasione dell’incontro di calcio Catania-Benevento, all’ingresso nel settore curva nord, i poliziotti hanno trovato nel marsupio del giovane il coltello butterfly con lama in acciaio di nove centimetri. Il tifoso ha cercato di giustificare la sua condotta dicendo agli agenti di aver portato l’arma per difesa personale.

Grazie alla task force voluta dal questore il Divieto di accedere alle manifestazioni sportive è stato redatto sul posto, emesso e contestualmente notificato dagli agenti al giovane catanese e avrà una durata di due anni. Durante il periodo del divieto, il tifoso non potrà accedere agli stadi e assistere ad alcuna manifestazione sportiva di ogni ordine e serie su tutto il territorio nazionale ed europeo. Il divieto è esteso anche in tutti i luoghi dove si svolgono gli allenamenti e i ritiri del Catania Fc.

Controlli sulle strade pedemontane, multe per l’uso del telefono al volante

  • Strade affollate, partenze e ritorni dalle residenze estive, molte alle pendici dell’Etna, che rendono in questo periodo dell’anno le strade statali della provincia di Catania particolarmente trafficate e insidiose.
    Per questo è sempre alta l’attenzione della Polizia Stradale, anche nelle settimane successive al ferragosto, attraverso un’attenta azione di prevenzione e di accertamento delle eventuali violazioni in materia di circolazione stradale.

    In particolare, il distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo ha intensificato i controlli al fine di garantire il rispetto del codice della strada lungo le strade pedemontane.

    L’intensa attività condotta negli ultimi giorni, infatti, ha consentito il controllo di un centinaio di veicoli e l’identificazione di oltre 130 persone, molte delle quali sono state sanzionate per l’uso del telefono durante la guida, mancanza della cintura di sicurezza o della copertura assicurativa del veicolo sul quale sono stati sorpresi alla guida.

Colto in flagranza mentre tenta di rubare in un’abitazione, tunisino arrestato dalla Polizia di Comiso

  • Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Ragusa anche nel comune di Comiso, sia nel centro storico che nelle zone periferiche, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei reati in genere, con particolar riguardo ai delitti contro il patrimonio e ai furti in abitazione, la Polizia di Stato, nei giorni scorsi ha tratto in arresto in flagranza di reato un tunisino di 42 anni, regolare sul territorio italiano, ritenuto responsabile di tentato furto in abitazione, resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Nello specifico, nei giorni scorsi, in orario diurno, gli Agenti della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Comiso sono intervenuti per la segnalazione di una persona all’interno di un appartamento.

Grazie alla costante presenza sul territorio ed alla pianificazione operativa dei servizi di presidio e controllo, l’intervento è stato talmente tempestivo da consentire di cogliere sul fatto un ladro in azione che nel tentativo di garantirsi la fuga non ha esitato a reagire contro gli Agenti e la persona offesa, che riuscivano  Anche mediante l’uso dello spray in dotazione a bloccarlo e a trarlo in arresto mentre era ancora in possesso degli arnesi atti allo scasso. 

Espletati gli atti di rito, l’arrestato è stato condotto al carcere di Ragusa, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Da Catania a Trapani contro i furti, i controlli delle forze di Polizia

Giovane 19enne catanese in possesso di  hashish e marijuana da un poliziotto in borghese

  • L’atteggiamento particolarmente sospetto di un catanese di 19 anni non è sfuggito all’attenzione di un poliziotto in borghese che, dopo essersi qualificato e averlo fermato, l’ha trovato in possesso di droga.Da lì, il poliziotto dell’Ufficio Tecnico Logistico della Questura ha chiesto, tramite la Sala operativa, l’intervento dei colleghi della squadra Volante che, in pochi minuti, sono intervenuti in suo ausilio, in via Canfora.Sottoposto a perquisizione, il giovane è stato trovato con 72 grammi di marijuana e 48 grammi di hashish. Oltre alla sostanza stupefacenti, i poliziotti hanno sequestrato anche la somma di 520 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.A quel punto, il pusher 19enne è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo all’esito del quale il Gip ha convalidato l’arresto e ha applicato la misura dell’obbligo di firma innanzi alla polizia giudiziaria.

 

Rubano un computer dal valore di 1500 euro in aeroporto: denunciati

  • Nei giorni subito dopo ferragosto, un passeggero dell’aeroporto di Catania è stato vittima di un furto. Durante i controlli di sicurezza per accedere alla sala degli imbarchi, l’uomo si è accorto che il suo computer portatile, del valore di circa 1500 euro, era sparito.
    L’uomo ha prontamente allertato la Polizia di Frontiera, che ha avviato le indagini visionando le immagini del sistema di videosorveglianza dell’aeroporto. Grazie a queste, gli agenti sono riusciti a identificare i responsabili: un 56enne di Messina e una 39enne di origine marocchina, entrambi in procinto di imbarcarsi su un volo per Roma Fiumicino.

    La coppia, già a bordo dell’aereo, è stata raggiunta dagli agenti, i quali hanno recuperato il computer portatile nascosto in una sacca di loro proprietà. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.

Trapani, la Polizia di Stato arresta un cittadino extracomunitario per furto.

  • Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino extracomunitario resosi
    responsabile di furto su autovettura.

La richiesta d’intervento giungeva alla Sala Operativa della Questura da parte di un cittadino il quale
segnalava di avere sorpreso una persona, verosimilmente straniera, intenta a frugare all’interno del
vano porta oggetti del suo veicolo.

Alla vista del proprietario, il malvivente si dava precipitosamente alla fuga e veniva inseguito dalla persona offesa senza mai essere perso di vista. Nel tentativo di fare perdere le proprie tracce, il ladro imboccava una strada privata, e mentre cercava di scavalcare una recinzione metallica veniva bloccato dagli agenti della volante che, giunti sul posto, riconoscevano nel fuggitivo l’uomo che corrispondeva perfettamente alla descrizione fornita poco prima dalla vittima.

Ad esito di perquisizione personale gli agenti rinvenivano la somma di danaro il cui ammanco dal
vano porta oggetti dell’autovettura era stata segnalata dalla parte offesa, nonché una ulteriore congrua
somma di danaro di cui il malvivente non era in grado di fornire indicazioni circa la provenienza.
Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Trapani l’arrestato veniva
sottoposto alla misura pre-cautelare degli arresti domiciliari.

 

Enna, contrasto alla “mala movida”: eseguiti 12 divieti d’accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento

  • La Polizia di Stato della Questura di Enna, nell’ambito della continua attività di prevenzione e controllo della c.d. “movida”, ha eseguito nei confronti di dodici soggetti, di età compresa fra 50 e 18 anni, altrettanti divieti d’accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento (c.d. daspo Willy), siti nel comune di Agira.

    Nella fattispecie, a seguito di una sinergica e proficua attività di collaborazione istituzionale tra il Comando Compagnia Carabinieri di Enna e la Divisione Polizia Anticrimine, il Questore della Provincia di Enna ha emesso i provvedimenti nei confronti delle sopraindicate persone, resesi responsabili di una violenta rissa nei pressi del centro storico di Agira, ove si svolge la cosiddetta movida.

    In particolare, la furibonda lite ha visto coinvolti due diversi gruppi, con le modalità tipiche di uno scontro tra bande, dimostrata dalla diversa residenza dei soggetti coinvolti, rispettivamente Agira e Leonforte.

    L’attività svolta ha permesso di appurare, altresì, come in un frangente dello scontro si è fatto ricorso anche all’uso di un’arma, risultata poi una pistola scacciacani a salve, fatto che comunque provoca un forte allarme sociale, oltre a dimostrare una complessiva pericolosità per la pubblica incolumità di quel comune.

    Si evidenzia come la medesima misura del daspo willy sia stata adottata negli scorsi giorni a carico di altri otto soggetti, di cui due minori, per un analogo fatto avvenuto nel comune di Piazza Armerina ovvero una violenta aggressione ai danni di due giovani appositamente fatti scendere dalla loro autovettura, anzi nei confronti di 3 era stato pure disposto l’obbligo di presentazione serale presso il Commissariato del comune armerino.

    Attraverso tale strumento, il Questore, nella sua qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, interviene tempestivamente per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, per garantire la sana convivenza sociale, ma anche per sostenere e coadiuvare, con tale misura di prevenzione, l’importante attività svolta dall’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

Catania dai controlli della Polizia stradale alla violenza di genere, spaccio e all’inosservanza dei divieti di chiusura.

 Giorni di inteso lavoro in Sicilia per le Forze dell’Ordine, ecco alcuni fatti salienti delle ultime 24 ore:

A Catania, fermato in tangenziale a bordo di un relitto di automobile, il proprietario: L’ho fatto per folclore

  • E’ stato fermato e multato dalla Polizia Stradale un guidatore che, da qualche giorno, andava in giro in città con un’auto senza cofano motore, parafanghi e altre parti della carrozzeria e con il lunotto posteriore rotto.
    Il conducente del singolare veicolo, immortalato in vari post sui social network,  è stato incrociato da una pattuglia della Stradale che ha messo fine alla trovata, definita dal stesso guidatore come “iniziativa folcloristica”. Sottoposta a controllo, l’auto è risultata sprovvista di copertura assicurativa per la responsabilità civile e senza revisione periodica ragioni per cui è scattato il sequestro e il fermo amministrativo ai fini della confisca del veicolo. Al conducente sono state contestate dai poliziotti svariate irregolarità e sanzioni amministrative per un totale di 1500 euro, con la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida

42enne Catanese arrestato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, maltratta la madre 80enne per denaro 

  • Per l’ennesima volta chiede del denaro alla madre ma al suo rifiuto la minaccia. Protagonista di questa vicenda è un uomo di 42 anni arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

    Nei giorni scorsi, due Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono intervenute presso l’abitazione di un’anziana signora, nel quartiere Nesima, che preoccupata ha richiesto l’intervento della Polizia per le minacce che il figlio le aveva rivolto come conseguenza al suo rifiuto di consegnargli del denaro. Giunti sul posto i poliziotti hanno ricondotto alla calma il figlio, piuttosto agitato, mentre la donna è stata accompagnata in un’altra stanza. Qui, davanti ad operatori specializzati della Polizia di Stato, distante dal figlio, la donna ha raccontato tutti i maltrattamenti che è stata costretta a subire per anni, ricordando anche una denuncia presentata lo scorso anno. La donna ha descritto il tentativo di voler aiutare il figlio ad uscire dal problema della droga, ma tuttavia non riuscendoci è diventata il bersaglio di continui soprusi, in particolar modo quando non acconsente alle richieste di denaro per l’acquisto degli stupefacenti.

    Raccolta la querela i poliziotti hanno arrestato l’uomo conducendolo in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica.

19enne Catanese fugge alla vista dei Poliziotti, trovato in possesso di 69 involucri contenenti  cocaina

  • Nell’ambito dei diversi servizi di controllo svolti per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, gli agenti della Squadra Volante hanno notato un gruppo di tre ragazzi discutere e affaccendarsi tra loro, nei pressi di uno stabile in via Capo passero. Alla vista dei poliziotti, i tre si sono dati alla fuga, dividendosi e intraprendo direzioni diverse. Uno è fuggito a piedi, un altro è riuscito a far perdere le proprie tracce salendo a bordo di un’auto, travolgendo uno dei poliziotti. Per l’agente si sono rese necessarie le cure mediche nel Pronto Soccorso dell’Ospedale San Marco. Il terzo dei giovani è stato bloccato dagli agenti che l’hanno trovato in possesso di 69 involucri contenenti cocaina per complessivi 21 grammi. La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre il giovane, un catanese incensurato di 19 anni, è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

    Il ragazzo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del giudizio direttissimo, così come disposto dal PM di turno. All’esito del giudizio è stata convalidata la misura degli arresti domiciliari.

A Catania viola l’ordine di chiusura: continuando a lavorare

  • Ha continuano a mantenere aperto il chiosco-bar nonostante il provvedimento di chiusura dell’attività per la mancanza delle necessarie autorizzazioni amministrative. Per questa ragione, il titolare di un esercizio nella frazione di Santa Tecla è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale che hanno avuto modo di verificare l’inosservanza dell’ordine di chiusura durante un servizio di pattugliamento del territorio. Nelle scorse settimane, il chiosco-bar, situato all’interno di un solarium, era stato oggetto di un’attività di controllo svolta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale, durante la quale è stato possibile contestare alcune irregolarità a cominciare dalla somministrazione di alimenti e bevande senza autorizzazione dal momento che non è stata presentata al Comune la necessaria Scia di tipo B. In quella circostanza, come previsto dalla legge, il competente organo comunale ha emesso l’Ordinanza di chiusura immediata dell’esercizio, notificata al gestore il 23 agosto scorso. Incurante del provvedimento, l’attività è rimasta aperta, così hanno rilevato gli agenti del Commissariato che, quindi, oltre a deferire il titolare alla Procura, hanno nuovamente chiuso il chiosco-bar con l’apposizione dei sigilli.

 

Weekinkiesta alimentazione: Boom della cucina orientale in Sicilia

Cucina orientale storia e cultura

L’Asia è il continente più grande e più popoloso al mondo che ospita varie culture, molte delle quali hanno caratterizzato la propria cucina.

La cucina Orientale rispecchia uno stile di vita caratterizzato da pratiche e tradizioni culinarie, solitamente associato a una specifica cultura. Indubbiamente la cucina asiatica include parecchie importanti cucine regionali: est-asiatica, sud-est asiatica, sud-asiatica, centro-asiatica e mediorientale.

Di certo l’elemento che accomuna, la cucina orientale è l’onnipresenza del riso nelle sue svariate forme ed utilizzi: da piatto principale a semplice elemento di accompagnamento.

Negli ultimi anni il fascino esotico di bacchette, riso e sushi conquista il Paese della dieta Mediterranea, che apre la frontiera ai sapori e alla cucina Orientale. Anche in Sicilia si sono moltiplicano i ristoranti di cucina Orientale, mentre sugli scafali dei supermercati si vedono sempre di più frequentemente spaghetti di soia, spezie esotiche, verdure Giapponesi e Coreane. Su internet e siti per la cucina le ricette sono facilmente reperibili per realizzare qualsiasi piatto orientale. Questa tendenza culinaria è riuscita a sferrare un duro colpo alla nostra bene amata pizza. Le pizzerie Siciliane che nel fine settimana si popolava per la tipica pizzata sono visivamente svuotate preferendo sempre di più il cibo orientale. Il gusto ci guadagna, ma la salute?

Non è un caso che i Giapponesi sono i più longevi del globo e anche i più magri, insieme ai vicini di casa Coreani. La cucina del Sol Levante è ipocalorica, calibrata e completa, perché alle pietanze associano sempre carboidrati, proteine e vegetali nelle giuste proporzioni. Alcuni alimenti nello specifico come il tonno e il salmone sono una fonte di acidi grassi Omega 3, che proteggono cuore e cervello. La soia invece è ricca di isoflavoni, che ha effetti positivi sulla salute cardiovascolare e delle ossa, mentre le alghe (nori, kombu e wakame) forniscono proteine, sali minerali, grassi buoni e vitamine. Le proprietà benefiche della salsa Wasabi sono molteplici, infatti racchiude diverse vitamine ed è un ottimo antibatterico e digestivo, nonché un importante antiossidante che rallenta l’invecchiamento cellulare dell’organismo.

I giapponesi la utilizzano come condimento per i piatti a base di pesce crudo. Un’altra caratteristica comune a tutta la cucina orientale è la presenza costante del consumo di verdure, legumi e cereali di ogni genere e non solo come contorno, ma nelle le zuppe sono i protagonisti.

Inoltre viene rilevato un larghissimo utilizzo di semi di papavero e sesamo, ma anche di chia, zucca e tanti altri. Sovente e abbondante è l’ utilizzo massivo di spezie quali curcuma, cumino, cardamomo, coriandolo, cannella, peperoncino e pepe. Non solo le spezie meglio elencate prima la fanno da padrone, ma in ogni piatto abbondano anche aglio e cipolla.

 

 

 

 

 

Ci sono svariati modi di cottura: la cucina Giapponese predilige le pietanze fredde, mentre la cucina Cinese preferisce la cottura a vapore o utilizzando wok,(tipica padella semisferica). La cucina Coreana invece è un mix delle due culture il quale combina gli alimenti base della gastronomia del Sol Levante (riso, pesce, alghe) con tecniche di cottura e preparazione tipicamente cinesi. Si caratterizza per l’utilizzo di cibi fermentati come il kimchi.  Quest’ultimo non si riferisce ad una ricetta ma ad una tecnica di fermentazione  del cavolo cinese.

In merito all’argomento abbiamo chiesto il parere ad un’esperta in materia, ovvero Naoko Urata

(www.naokosensei.it) originaria del Giappone, laureata  all’università di Palermo in scienza della comunicazione con tesi intitolata  “La Cucina Italiana in Giappone”.

La dottoressa Uraka vive a Palermo da 12 anni e ci fa notare varie similitudini tra la cucina palermitana e quella giapponese nella preparazione del  polipo e del tonno e del consumo del pesce crudo, oltre  all’utilizzo della salsa in agrodolce. Quest’ultima è presente in svariate ricette palermitane e giapponesi.

Il consumo di pesce crudo, nella cucina Orientale così come spiegato dalla dottoressa Uraka, ha origini molto antiche e fu  influenzato dalla religione. La diffusione del Buddismo in Cina ed in Giappone, ebbe un effetto incisivo sull’alimentazione. Infatti, secondo i monaci buddisti, il rispetto di ogni essere vivente compresi i pesci, portò a cibarsi di sole proteine vegetali. Essi dovettero trovare alimenti provenienti dal mondo dei vegetali  che sostituissero la carne animale.

Il Tofu ( è uno dei tanti prodotti alimentari ottenuti dai semi di soia  si ottiene dalla cagliatura della soia e dalla sua successiva pressatura. Per questo è considerato come un formaggio vegetale , alimento altamente proteico )

La salsa di soia (salsa fermentata ottenuta dalla soia molto sapida)

E il Miso (è un condimento a base di semi di soia gialla)

Con il tempo questo stile culinario si allontanò dal mondo religioso dando vita a una corrente più laica, fino ad arrivare ai giorni nostri.

In conclusione

I Giapponesi sono un popolo che va alla continua ricerca della perfezione nei gesti, come nel preparare gli infusi, tisane e tè.

Visiva come nella ricerca del piatto perfetto nel disporre le pietanze in modo esemplare e strutturate giocando molto sulla cromia degli alimenti.

Sulla scelta del materiale del piatto il vetro per il periodo estivo per avere una percezione di freschezza, la ceramica per il periodo invernale da poter percepire ulteriormente il calore. Cosa dire è un popolo da cui apprendere molto, come ogni popolo del mondo, ognuno speciale a modo suo nella cultura, usi, costumi, tradizioni e cucina.