Asp Catania: “La redazione catanese di Live Sicilia non ha mai fatto “pericolosa disinformazione”, ma ha adempiuto al dovere di cronaca”, accuse infondate
L’Asp di Catania disapprova e condanna, in maniera ferma, le offese, gli attacchi personali e le accuse montate astutamente contro Live Sicilia e il giornalista Francesco Scollo in merito alle notizie riportate nell’articolo “Calatino, focolaio in Ospedale. Disposti tamponi a tappeto” e alla successiva smentita tramite comunicato dell’Ufficio Stampa, del 27 marzo, “Emergenza Coronavirus. Caltagirone. Nessun focolaio epidemico in Ospedale”.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La nota diffusa dall’Asp di Catania non ha mai messo in discussione la correttezza professionale della redazione di Live Sicilia, del coordinatore della redazione catanese e del giornalista, e la coerenza dei dati forniti relativi ai contagi, peraltro confermati dagli Uffici aziendali competenti. Né mai l’Azienda e la Direzione dell’Ospedale hanno sottaciuto o nascosto l’effettivo contagio degli operatori sanitari.
La redazione catanese di Live Sicilia non ha mai fatto “pericolosa disinformazione”, ma ha adempiuto al dovere di cronaca. Le accuse rivolte alla testata giornalistica, che secondo alcune agenzie le sarebbero state rivolte dall’Asp di Catania, per il tramite dell’Ufficio Stampa, sono in modo assoluto prive di fondamento e devono pertanto essere immediatamente rettificate.
Uno dei temi della questione, sui quali si è concentrato il comunicato stampa citato, era esclusivamente attinente all’opportunità di utilizzare l’espressione “focolaio in Ospedale” e di definire l’Ospedale “un fronte di contagio”. Tale affermazione, come ribadito anche dalla Direzione medica del Presidio, ha determinato confusione fra pazienti e familiari.
In termini lessicali e giornalistici, Live Sicilia non dice il falso, affermando che in Ospedale si sia acceso un focolaio. Un focolaio, però, dovuto al contagio, imprevedibile, dei medici, riconducibile a un paziente asintomatico, senza sospetti di contagio, assistito prima dell’attivazione delle procedure per la gestione dei “casi sospetti” Covid. Il contagio dei medici è stato tempestivamente accertato, monitorato e contenuto. Ad oggi, alla verifica dei tamponi, non si sono registrati altri contagi. La situazione continua ad essere attentamente monitorata come prevedono le procedure.
Come spiegato dal dr. Giuseppe Liberti, attuale responsabile dell’UOC di Malattie Infettive del “Gravina” e infettivologo di chiara fama, non esiste Ospedale in Sicilia dove non si siano accesi piccoli o grandi focolai. Il focolaio che si accende per il contagio degli operatori sanitari è un dato che si osserva in tutti gli Ospedali e che evidenzia lo spirito di servizio e il sacrificio di medici, infermieri e OSS. Altra cosa è un focolaio che si accende perché agli operatori mancano i dispositivi di protezione individuale, fattispecie questa che non riguarda in alcun modo il “Gravina”.
Le precisazioni della nota stampa e le affermazioni del dr. Liberti, artificiosamente messe in contraddizione, sono state gravemente strumentalizzate, manipolate e utilizzate per fini non previsti e non prevedibili, in modo assoluto estranei alle intenzioni dell’Asp di Catania, investendo inaccettabilmente, con offese e accuse personali e professionali, il coordinatore della redazione catanese di Live Sicilia e il giornalista autore dell’articolo, ai quali l’Ufficio Stampa dell’Asp di Catania rivolge il suo personale rincrescimento e solidarietà.
Tutto quanto coinvolge la redazione catanese della testata – nota per la sua indipendenza, la sua correttezza e per il suo impegno per la legalità -, anche sui social, con accuse e offese, va oltre l’aspetto meramente informativo.
Anche la Direzione Aziendale si rincresce per l’equivoco sorto e conferma la propria vicinanza alla testata considerandola, anch’essa, come alleata strategica e irrinunciabile nella lotta a questa gravissima pandemia, auspicando un continuo e costante confronto per una informazione ai cittadini quanto più tempestiva e trasparente possibile.