“L’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, con l’avallo del presidente Musumeci e dell’intero governo regionale, non vuole le zone franche montane in Sicilia, lo si evince inequivocabilmente dal contenuto dell’emendamento del Governo depositato ieri all’ARS.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!L’emendamento alla Legge finanziaria, predisposta dal Governo Musumeci, persiste sulla fonte di finanziamento statale e per una parte residuale (20 mln di euro) a valere del Fondo di Sviluppo e Coesione, da destinarsi “alle piccole e micro imprese che avviano la propria attività a partire dall’approvazione della Legge”.
Da mesi si stigmatizza l’atteggiamento irresponsabile dell’assessore nominato Armao, che sostiene di avere “sentito sul punto il comitato dei sindaci delle zone franche montane”.
I sei amministratori con cui Armao si sarebbe confrontato non avevano alcun mandato a trattare con il governo regionale, ancor meno se il risultato del confronto rappresenta un danno irreparabile per tutte le comunità imprenditoriali che ancora resistono nelle Terre alte dell’Isola.
I vertici della Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica, dove è in trattazione la Legge voto regionale, a novembre scorso avevano formalmente puntualizzato che la fonte di finanziamento della norma deve essere regionale e non statale, per mettere la stessa al riparo dalla Giustizia della concorrenza.
Lo abbiamo ribadito nell’ennesimo appello inviato ieri al presidente Miccichè e ai presidenti dei Gruppi parlamentari dell’ARS.
Il Parlamento regionale nelle prossime ore è chiamato responsabilmente ad ascoltare il grido di aiuto che proviene dai territori di montagna e dalle aree interne, interessate alla norma di politica economica.
L’ultima parola sulla materia deve essere espressa dalla politica degli eletti e non dai nominati o dai pappagalli killer, è in gioco il futuro delle Terre alte di Sicilia e di migliaia di famiglie che non hanno ancora avuto la possibilità di scappare.
Le risorse per finanziare la Legge ci sono e sono state, di fatto, indicate nella Legge di stabilità dello Stato.
A tal proposito c’è un emendamento alla Finanziaria regionale sottoscritto da diversi deputati. È il tempo della politica degli eletti, delle risposte coerenti, coraggiose e di prospettiva”. Lo dichiara Vincenzo Lapunzina, presidente dell’Associazione zfm Sicilia e Coordinatore regionale del comitato promotore.