A Vittoria e Augusta inaugurati due murales per la legalità

Inaugurati due murales che celebrano la lotta per la legalità, ad Augusta e Vittoria. Presente il presidente ARS Galvagno.

Da quanto pubblicato dall’edizione regionale dell’agenzia ANSA, ieri sono stati inaugurati due nuovi murales nell’ambito del progetto Le Strade da Seguire…, curato dalla Fondazione Federico II: uno di questi è a Vittoria, nel ragusano, e l’altro invece ad Augusta, città portuale della provincia di Siracusa, dopo gli ultimi due recenti inaugurati a novembre nella città di Gela e a Paternò, nel catanese. All’inaugurazione di queste opere erano presenti varie autorità politiche locali e regionali e le forze dell’ordine del territorio.

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L’opera eseguita a Vittoria è dell’artista di Caltagirone Ligama e ritrae Piersanti Mattarella e Pio La Torre sulla facciata dell’edificio dove è sita la polizia municipale, in via Goethe, mentre l’opera eseguita ad Augusta, da parte dell’artista Giusy Fazio, ritrae invace l’agente della scorta a protezione di Paolo Borsellino Emanuela Loi.

All’inaugurazione era presente il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, onorato della presenza di Andrea, figlio dell’ex presidente Mattarella, che ha voluto commentare così: “Con questo progetto di arte urbana vogliamo affermare che sono loro i modelli da seguire, non i boss mafiosi quasi esaltati da alcune serie tv”. Sempre il presidente dell’ARS afferma di essersi reso conto che i giovani sanno chi sono Riina e Messina Denaro, ma non “questi nostri eroi della legalità” e che, come autorità, stanno provando a far sì che le nuove generazioni possano avere dei modelli positivi.

Per la Fondazione Federico II era presente Nello Dipasquale, componente del CdA, che ha espresso le seguenti considerazioni: “Siamo convinti che […] sia un’intuizione brillante per la cultura della legalità soprattutto per le nuove generazioni; abbiamo scelto Pio La Torre e Mattarella perché rappresentano la testimonianza di una classe politica che sui valori della legalità e della lotta alla mafia ha sacrificato la propria vita”.

Dipasquale ha voluto ringraziare le amministrazioni locali di Vittoria e Augusta, che erano rappresentate dai rispettivi sindaci e ha anche voluto affermare che la Federico II “esce dal palazzo e porta l’arte nelle strade della Sicilia […], tra la gente”; che viene proposta “una lettura nuova della società […] che propone l’iconografia dei testimoni del contrasto alle mafie e più in generale della lotta tra il bene contro il male, dove il bene trionfa”. In ultimo, il componente del CdA si è espresso sul ruolo dell’arte, “che svolge il ruolo di incipit per avviare processi positivi e di rigenerazione urbana”, nonché “uno stimolo a fare di più, ricostruendo l’identità dei luoghi, facilitando i processi complessi, accendendo i riflettori per attrarre nuove progettualità sul piano del disegno urbano”.

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