Nella giornata di ieri si è svolto un incontro tra rappresentanti dell’associazione “Aquila Calatina”, il delegato territoriale A.N.E.D. onlus (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) e il primo cittadino di Caltagirone, Fabio Roccuzzo. L’occasione è servita per presentare ufficialmente la richiesta di istituzione di un “laboratorio comunale sui servizi alla disabilità” e di istituzione della figura del “Garante dei diritti della personale disabile”.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Le finalità previste sono più che nobili: l’analisi sulle condizioni delle persone disabili e delle loro famiglie; la rilevazione di servizi e degli interventi a favore delle persone con disabilità, nonché l’analisi della corrispondenza dei medesimi con la piena soddisfazione dei diritti sanciti; un report dei dati aggiornato annualmente sul numero dei disabili esclusi dai servizi a causa di mancanza di risorse; l’analisi della qualità dei servizi erogati ai disabili e alle loro famiglie sulla base degli standard definiti; la rilevazione dei bisogni di nuovi servizi e lo sviluppo di progetti per rimuovere ogni ostacolo fisico o culturale; la segnalazione alle istituzioni comunali circa la realizzazione di ciò che è stato rilevato e analizzato; l’organizzazione di eventi e incontri allo scopo di sensibilizzare e di informare i cittadini sulle tematiche riguardanti la disabilità; il miglioramento dell’accesso ai servizi per le persone disabili, anche attraverso strumenti di informazione e comunicazione; l’espressione di pareri preventivi su atti comunali di interesse relativo e la formulazione di proposte agli organi comunali per l’adozione di atti e per l’istituzione, la gestione e la fruizione di servizi e beni comunali; il supporto al garante dei diritti della persona disabile nell’esercizio delle sue funzioni.
Il laboratorio, sarebbe costituito da rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità presenti sul territorio comunale e da rappresentanti delle istituzioni comunali e sociali; potrebbe, di volta in volta, avvalersi della collaborazione di tecnici della ASL o di professionisti della sanità a seconda delle tematiche da discutere.
A proposito del “Garante dei diritti della persona disabile” (di cui noi di Prima Stampa ne parliamo sul numero di dicembre presto in edicola, con l’intervista a Maria Di Costa, socia dell’associazione Aquila Calatina), tra le sue mansioni ci sarebbero quelle di: avere conoscenza profonda dei problemi e dei bisogni legati al mondo della disabilità; vigilare sulla piena attuazione delle leggi vigenti in materia; promuovere la collaborazione tra enti istituzionali; intervenire di propria iniziativa su segnalazioni ricevute per cercare di risolvere disfunzioni o irregolarità.
Insomma, quella che molto presto potrebbe prendere vita è una realtà che veramente migliorerebbe la qualità della vita dei nostri concittadini disabili, che se a parole non è considerata di “serie B”, non devo esserlo nemmeno a fatti.