La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), è un progetto da 591 milioni di euro, messo in atto per dare una spinta innovativa di sviluppo e coesione territoriale, laddove si siano verificati fenomeno di declino demografico, che spesso vedono coinvolte le aree interne del paese.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Località che si stanno spopolando a causa di forti migrazioni verso l’estero, a causa della maggiore offerta di lavoro e migliori condizioni di vita. Le aree a rischio identificate da SNAI sono 72 e comprendono 1077 comuni con circa 2.072.718 abitanti.
Anche l’Unione dei Comuni del Calatino costituita il 17 aprile scorso per la gestione dei fondi, ha aderito, ottenendo 50 milioni, che saranno assegnati per gli scopi previsti dallo SNAI, ma anche per realizzare altre iniziative innovative per la zona.
Il declino demografico è una delle più urgenti criticità che affligge l’Area del Calatino: negli ultimi 60 anni la popolazione dell’Area Interna si è ridotta del 26% (Vizzini del 53%, Licodia del 48%, Mineo del 47%, Istat). Negli ultimi 30 anni, comunque, la velocità di spopolamento è diminuita (-7.700 abitanti rispetto ai – 19.000 registrati dal 1951 al 1981).
Il declino demografico ha riguardato in particolare le fasce più giovani della popolazione conducendo ad una popolazione anziana ultra settantacinquenne residente che è pari al 11,8% della popolazione complessiva e ad una quota di bambini di età pari o inferiore ai 6 anni pari al 4,9%. Al contempo, la variazione della popolazione straniera residente è pari al 223,1%, più alta rispetto alla media nazionale AI (205,4%).
Gli stranieri residenti nel Calatino sono in complesso 4.260, pari al 5,6% della popolazione complessiva dell’Area e in forte e continua crescita rispetto al 2011, anno dell’ultimo censimento della popolazione, quando erano appena 1.812. I dati demografici vanno interpretati, quindi, anche alla luce del 5 rilevante fenomeno migratorio in ingresso di cittadini stranieri che se in parte bilancia l’esistente fenomeno di emigrazione dei nativi locali sta anche determinando un notevole impatto sulla composizione etnica della comunità locale. Il 38% degli stranieri è di origine rumena ed il 30% è concentrato nel comune di Caltagirone, al netto, comunque, dell’alto numero di stranieri che vivono in condizioni di clandestinità.
Ai vertici di questo consorzio, il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, Il sindaco di Mazzarone Giovanni Spata. Inoltre del direttivo fanno parte i sindaci Salvatore Ferraro di Vizzini, Pippo Greco di Grammichele, Giovanni Ferro di Mirabella Imbaccari, Danilo Parasole di San Michele di Ganzaria, Nuccio Calaciura di San Cono, Giuseppe Mistretta di Mineo, Santo Randone di Licodia, per un totale di 9 comuni aderenti.
L’Unione di fatto rappresenta un mezzo concreto per interfacciarsi con la Regione per la gestione dei fondi, con i quali saranno realizzati progetti di valenza intercomunale, garantendo maggiori servizi a favore dello sviluppo socio-economico, dell’innovazione conformandosi agli standard europei che sono sempre più richiesti.
I due sindaci eletti all’unanimità, hanno tenuto a ringraziare i propri omologhi per la scelta, garantendo che la fiducia riposta sarà ampiamente ripagata, mettendosi fin da subito al lavoro per tutti i cittadini residenti nei comuni in cui ricade il progetto di finanziamento.
Fonte dati: Agenzia per la Coesione Territoriale
Servizio di: Francesco Digiorgio