25 anni di Ludofestival a Mirabella

Dal 1997 a Mirabella l’infanzia è al centro dell’attenzione durante l’Agosto Mirabellese con il Ludofestival, un concorso canoro dove i bambini  reinterpretano i successi musicali dell’anno (solitamente Sanremo e mai canzoni per bambini). Per la venticinquesima edizione di questa manifestazione – la più longeva di Sicilia nel suo genere – i concorrenti sono stati 17, due serate presentate da Graziella Siciliano, Filippo Cavolina, Simona Affabile, Salvatore Spagliarisi, Marco Spataro, Angelo Pesce, Giacomo Marzullo, Federica Del Vento ed Emanuela Longo da Catania con numerosi ospiti (il mago Giuffrida, il robot luminoso che ha intrattenuto i bimbi, il coro della ludoteca che ha cantato e fatto un piccolo defilè, Silvia Gentile – ex bimba partecipante che oggi è una maestra di danza).

Per la categoria piccoli: Giulia Brighina (La noia), Greta Calì (Sinceramente), Diego Alemanna (Non tutta la vita – secondo posto), Salvo D’Urso (Spazio e tempo – premio critica), Umberto Di Dio (Sono un italiano), Elisea Affabile (Click bum), Paolo Portera (Ovunque sarai – terzo posto), Viola Martines (Gaslight), Sue Ellen Malannata (Bum bum cha cha), Benedetta D’Ambrogio (Se piovesse il tuo nome – premio miglior interpretazione), Anna Portera (La notte – primo posto).

Per la categoria grandi: Giulia Alemanna (Una finestra tra le stelle), Salvatore Pomara (Il mare calmo della sera – primo posto), Gabriella Ribella (La rondine – secondo posto e premio speciale note d’argento per i 25 anni), Giacomo Novello di Caltagirone (Rossetto e caffè – terzo posto), Paola Sara Piazza (Mi sei scoppiato dentro il cuore – terzo posto ex aequo), Stefano Melilli di Pozzallo (Mentre tutto scorre – terzo posto ex aequo).

Il Ludofestival fu creato dalle maestre della ludoteca comunale e alla responsabile Pina Paratore chiediamo i motivi di tale successo nel tempo: “è un festival nato per gioco 25 anni fa – dice la maestra Pina Paratore – che è subito diventato il festival di tutti, vista la partecipazione di bambini da tutta la regione. Tutto viene fatto in totale trasparenza, con tanta dedizione e amore da parte mia e della collega Maria Parrino, entrambe curiamo la regia. E’ una delle manifestazione che riempie di più piazza Vespri in estate grazie alla presenza di numerose famiglie, quest’anno presentata da giovani adulti che nelle precedenti edizioni sono stati cantanti o ballerini. Una nota di merito va al piccolo coro della ludoteca formato da 33 bambini e preparato da Federica Nisi e Massimo Paratore che hanno curato basi e armonie, creando una magia particolare sul palco. Confesso che il Ludofestival viene atteso anche da numerosi adulti che non hanno figli o nipoti partecipanti e ciò fa piacere perchè la manifestazione è davvero apprezzata da tutti”.

Che bilancio si può fare di una manifestazione che è arrivata alla 25a edizione ?

“Per Mirabella il Ludofestival rappresenta una vetrina dove bambini e ragazzi di tutto il circondario possono esprimere il loro talento, la loro voglia di cantare, ballare e presentare, senza dimenticare che per molti di loro è stato un trampolino di lancio perchè se adesso alcuni di loro – Filippo Cavolina, Simona Affabile, Pasquale Nolfo, Filippo Ferro e altri – li vediamo in tv, sicuramente tutto è nato dal Ludofestival. Oltre a essere una namifestazione canora, il Ludofestival è anche un progetto sociale dove nessuno viene escluso (tutti inclusi), non si paga per la partecipazione, la gratuità è un anche incentivo molto importante e diventa un mezzo per comunicare molto gioioso perchè vissuto come un gioco, da qui il nome Ludofestival. Per il 25° abbiamo voluto chiamarlo ‘Note d’argento’ e coi vari premi si lasciano fuori pochissimi bambini. A noi ha dato tanto perchè durante la preparazione si creano dei legami speciali e intimi coi ragazzi e le famiglie, per questo il Ludofestival è tanto atteso e ci affezioniamo a tutti i bambini, e questo lo dico con orgoglio e una punta di malinconia. In questi anni abbiamo fatto una manifestazione doc ch ha superato il limite che ci eravamo prefissati perchè col tempo ha assunto uno spessore artistico e umano, si crea un focolaio di amore e affetto che solo il palco sa raccontare”.

(foto di Gioele Aranzulla e Giacomo Barbera)

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