Eventi estremi: un fenomeno in crescita

Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato un preoccupante aumento degli eventi climatici estremi, una tendenza strettamente legata all’innalzamento delle temperature globali. Questo fenomeno colpisce tutte le regioni del Paese, inclusa la Sicilia, dove si sono verificati episodi significativi come ondate di calore, siccità, alluvioni e persino uragani.

Il caso del ciclone Apollo

Tra il 2010 e il 2022, la Sicilia ha affrontato ben 175 eventi meteorologici estremi, posizionandosi tra le regioni italiane più colpite (Dati Legambiente). Uno degli esempi più gravi si è verificato nel 2021, quando il ciclone mediterraneo noto come “Medicane Apollo” ha colpito la Sicilia orientale, in particolare l’area di Catania. In poche ore sono caduti circa 300 mm di pioggia, causando ingenti danni alle infrastrutture e provocando purtroppo anche vittime.

Un Mediterraneo sempre più vulnerabile

Questi eventi devono farci riflettere sul cambiamento climatico in atto, che amplifica fenomeni come l’effetto serra, la desertificazione e la siccità. In Sicilia, alcune aree interne stanno già subendo pesanti conseguenze, mentre eventi meteorologici un tempo rari, come uragani e tempeste tropicali, stanno diventando sempre più comuni, soprattutto nel Mediterraneo.

Il record del 2024 con il superamento delle soglie critiche

Secondo i dati del programma europeo Copernicus, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale che ha superato di 1,6 °C i livelli preindustriali. Questo ha rappresentato un superamento storico della soglia critica di 1,5 °C stabilita dall’Accordo di Parigi del 2015.

Conseguenze sui mari e sulle coste
L’aumento delle temperature non solo intensifica gli eventi estremi, ma provoca anche l’innalzamento della temperatura del mare, in particolare del Mediterraneo. Questo comporta un incremento di uragani, alluvioni e tempeste tropicali, mettendo ulteriormente a rischio un territorio italiano già fragile e soggetto a frane. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari contribuisce all’innalzamento del livello del mare: in alcune aree costiere della Sicilia, si stima che intere zone potrebbero scomparire entro il 2100.

Impatto sulla biodiversità

Le ripercussioni si estendono anche alla biodiversità, compromettendo gli ecosistemi di numerose specie animali, sia terrestri che marine, il cui habitat naturale è destinato a subire cambiamenti drastici.

La necessità di un impegno collettivo

Per mitigare questi effetti devastanti, è essenziale ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo un uso più sostenibile delle risorse e investendo in strategie per l’adattamento climatico. Solo un impegno collettivo può ridurre l’impatto del cambiamento climatico e proteggere il nostro fragile equilibrio ambientale.

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