Secondo la tradizione il 29, 30 e 31 gennaio sono i Giorni della Merla e sono considerati i giorni più freddi dell’anno.
La leggenda della merla
Una leggenda narra che una merla dalle piume bianche, per ripararsi dal freddo intenso dell’inverno, si rifugiò in un camino e ne uscì dopo tre giorni con le piume nere a causa della fuliggine. Da quel momento la merla e i suoi discendenti ebbero il piumaggio nero.
Un simbolo meteorologico
Dal punto di visto scientifico non è sempre confermata l’associazione tra i giorni della merla e il freddo intenso, anche se certe volte questo periodo corrisponde in alcune regioni italiane con il grande freddo che arriva dal nord Europa.
Tradizioni o realtà?
Per i contadini questi giorni servivano per fare le previsioni sul futuro andamento climatico: se i Giorni della Merla erano freddi, la primavera sarebbe stata mite, se corrispondeva a un periodo caldo, preannunciava l’arrivo del gelo.
Oggi, a causa del riscaldamento globale, gli inverni sono sempre più miti e instabili, e la temperatura media è aumentata di almeno un grado e mezzo rispetto al passato. L’aumento delle temperature sta influenzando non solo il clima, ma anche il comportamento degli uccelli, modificando il loro ciclo vitale e il periodo di migrazione.
Tra leggende, proverbi e osservazioni scientifici, i giorni della Merla rappresentano l’importanza delle tradizioni e della natura. I cambiamenti climatici in atto devono farci riflettere e sottolineano l’urgenza di ridurre l’uso dei combustibili fossili. Possiamo farlo adottando mezzi di trasporto più ecologici e promuovendo politiche ambientali sostenibili, come l’abitudine di piantare alberi per aumentare l’ossigeno e mitigare il calore nelle città.