“Voce in capitolo”il festival della canzone a Caltagirone

Il festival della canzone a  Caltagirone, compie 5 anni.

Concorso canoro regionale “VOCE IN CAPITOLO”: Edizione 2023, sabato 9 settembre ore 20:30 al giardino pubblico di Caltagirone (CT).

Si terrà sabato 9 settembre, alle ore 20:30, al giardino pubblico di Caltagirone, la finale 2023 del concorso canoro regionale “Voce In Capitolo”, manifestazione musicale promossa dall’associazione culturale “Mitra” con il patrocinio del Comune di Caltagirone. La direzione artistica è curata dai giovani artisti Piero Coffano e Marco Spataro che condurranno la serata canora.
I 22 cantanti in gara, suddivisi in 3 categorie (Junior, Senior e Over), provenienti da ogni parte della Sicilia, saranno valutati una giuria tecnica composta dai docenti di musica Daniela Parisi, Valentina Biondo e Flavia Piluso e da una giuria di qualità costituita dall’insegnante Pina Paratore, dalla giornalista Francesca Giarratana e dal Dr. Luca Giarmanà.
Ospiti della serata saranno: Raphael Biondo, Christian Sciascia , Vittorio Pirracchio e la scuola di danza e arti performative “Opera Prima” diretta da Marina Guzzardi.
Saranno decretati primo, secondo e terzo posto di ciascuna categoria a cui si aggiungeranno i premi “Critica”, “Migliore presenza scenica”, “Miglior brano inedito”, “miglior testo brano inedito”, “Migliore interpretazione”, “Miglior duetto”, “Migliore tecnica vocale” e Premio d’Arte “Città di Caltagirone” realizzato da Ceramiche “Navanzino”.
Inoltre, la direzione artistica attribuirà i premi speciali “Voce In Capitolo 2023” che consentirà l’accesso diretto e gratuito alla finale 2024 della manifestazione e il premio Rivelazione.

Ragazza abusata anche dopo essere rimasta incinta: nove indagati

La Procura di Enna sta indagando su abusi sessuali su una giovane ragazza disabile e sono nove gli gli indagati che dovranno rispondere di “violenza sessuale aggravata su una persona minorata psichica”.

I fatti sono accaduti in un paese della provincia e si sono protratti per tutto il 2022. Quest’anno è scattata l’indagine e la povera vittima è stata trasferita in un luogo protetto.

Secondo l’accusa, gli indagati, di età compresa tra i 33 e i 76 anni, andavano a trovare la ragazza a casa convincendola a seguirli nelle loro abitazioni. Una volta soli, ne abusavano sessualmente in cambio di pochi spiccioli o regalini. Le violenze sessuali, purtroppo, sono continuate anche quando la giovane è rimasta incinta.

Per la Procura, i nove hanno abusato della giovane sfruttando le sue “condizioni di inferiorità psichica” e “il suo stato d’indigenza”, accuse che sono state confermate dalla giovane nel corso di un incidente probatorio.

Scoglitti, rubano monopattino elettrico a bambino: beccato il ladro

Nei giorni scorsi, alla Stazione di Scoglitti si presentava una donna maltese per denunciare il furto del monopattino elettrico del figlio dodicenne avvenuto in pieno centro nella frazione di Scoglitti. La donna precisava che il figlio, per acquistare una bibita in un bar aveva temporaneamente parcheggiato il suo monopattino elettrico all’ingresso dell’esercizio commerciale per poi costatare tristemente, una volta uscito, che lo stesso non era più presente nel luogo ove l’aveva lasciato.

I Carabinieri della Stazione di Scoglitti, acquisiti gli elementi della denuncia, immediatamente davano impulso ad attività investigativa, procedendo sia ad acquisire ed analizzare i filmati delle videocamere di sorveglianza del bar sia a raccogliere le dichiarazioni delle persone presenti.

L’attività d’indagine si è conclusa positivamente poiché i militari sono riusciti ad identificare il responsabile del furto in B.Z., un giovane ventitreenne straniero, e recuperare il monopattino elettrico illecitamente sottratto alla piccola vittima.

I militari, pertanto, dopo aver deferito in stato di libertà il ladro all’Autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato, hanno restituito il monopattino elettrico al piccolo proprietario che contestualmente ha consegnato alla Stazione di Scoglitti un disegno, realizzato a mano, in segno di riconoscenza per l’operato dei Carabinieri.

Operazione Fiamme Gialle di Ragusa: scoperta maxi evasione fiscale commercio auto estere

Le Fiamme Gialle di Ragusa hanno concluso un’articolata indagine a tutela del mercato della commercializzazione di auto, che ha visto coinvolto un rivenditore della provincia resosi responsabile di un’ingente frode fiscale.

In particolare, i militari della Tenenza di Pozzallo, a seguito di un attento e costante monitoraggio del territorio, hanno individuato un operatore commerciale che, attraverso un articolato sistema di frode, non ha dichiarato elementi positivi di reddito per oltre 1.373.000 euro, evadendo allo stesso tempo IVA per oltre 256.000 euro.

Gli accertamenti effettuati, anche attraverso l’attivazione della mutua assistenza amministrativa per il tramite del Comando Generale del Corpo con gli Organi collaterali della Germania e dell’Ungheria, hanno consentito di scoprire come la società, attraverso l’interposizione fittizia nelle fasi contrattuali di soggetti inesistenti, facesse apparire gli acquisti effettuati nell’esercizio d’impresa come acquisti effettuati tra privati.

Tale modus operandi, oltre a consentire al rivenditore nazionale di eludere l’applicazione del regime impositivo IVA previsto per gli acquisti intracomunitari, con un ingente danno per l’erario, ha determinato anche una grave turbativa del mercato, in quanto lo stesso ha potuto praticare prezzi particolarmente concorrenziali rispetto agli altri operatori del settore.

Al termine delle attività, il rappresentante legale della società è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto e punito dall’art. 4 (dichiarazione infedele) del decreto legislativo n. 74/2000.

L’operazione, avviata d’iniziativa dai finanzieri di Pozzallo, si inserisce nella più ampia “Operazione Huracan”, coordinata dall’Ufficio di Torino della Procura Europea – EPPO (European Public Prosecutor’s Office), che ha
visto coinvolti i fornitori esteri della società verificata e nel cui ambito sono già stati tratti in arresto cinque soggetti, effettuate 450 perquisizioni in tutta Europa (di cui 50 in Italia) e sequestrati immobili e auto di lusso in Italia, Belgio, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.

L’odierna attività testimonia l’impegno delle Fiamme Gialle di Ragusa per la tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e a difesa degli imprenditori onesti che assolvono tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente.

Le ipotesi investigative delineate in precedenza sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte ad indagini e la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Ladri di rame beccati all’ex Cara Mineo: cinque arresti

I Carabinieri della Stazione di Mineo, supportati dai militari di Scordia e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palagonia, hanno arrestato in flagranza di reato cinque uomini originari di Paternò di età compresa tra i 25 e i 44 anni, di cui uno soltanto incensurato, responsabili di “furto aggravato in concorso”.

Nel mirino della banda, all’opera per il furto di rame, l’ex CARA di Mineo, che negli ultimi mesi ha subìto furti di ogni tipo, specie di strutture metalliche e in rame, che hanno causato fino ad oggi danni superiori al milione di euro.

I carabinieri hanno monitorato attentamente il sito predisponendo un dispositivo di sorveglianza, con l’utilizzo di sistemi di fototrappole e impianti di videosorveglianza a rilevamento termico per poter sorprendere i ladri in flagranza.

In uno degli innumerevoli servizi di appostamento, intorno alle 23:00, è stata individuata la presenza di cinque uomini all’interno dell’area sorvegliata. Inconsapevoli di essere controllati a distanza dai Carabinieri, che aspettavano il momento propizio per poterli bloccare in sicurezza senza dar loro alcuna possibilità di fuga, hanno caricato 500 kg di rame sino a quel momento trafugati su un furgone Citroen con il quale, “scortati” da una Volkswagen Golf, si sono allontanati lungo la SS. 417 in direzione di Catania.
Immediato l’inseguimento dei militari che li hanno fermati e arrestati.

I cinque sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo quindi la misura della custodia cautelare in carcere per quattro componenti della banda e quella degli arresti domiciliari per l’unico incensurato.