Terribile incidente mortale all’alba a Catania, in via Santa Sofia: Gabriele Longo, 24 anni, ha perso la vita in un incidente stradale.
Il ragazzo, guardia giurata presso il Policlinico di Catania, si trovava in sella alla sua moto quando, per cause ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo, causando così un incidente autonomo che non gli ha lasciato scampo. Chiaramente a ricostruzione di quanto accaduto è al vaglio delle forze dell’ordine.
In Sicilia si registrano due vittime in altrettanti incidenti stradali. Manlio Salvatore Valenti di 36 anni, è morto alla periferia di Marsala, nel Trapanese. Il giovane era molto conosciuto, il padre è medico ed ex sindaco di Petrosino. Si trovava al volante di un’auto Lancia Y che, per cause in corso di accertamento, mentre percorreva la via Vecchia Mazara, ha sbandato, andando a sbattere frontalmente contro un muro di cinta in tufo. Indaga la polizia locale.
Nel Siracusano, a Lentini, ha perso la vita Ciro Amenta, un 27enne che si trovava a bordo di una moto che si è scontrato con un auto tra via Mercadante e via Macello. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Gli agenti della polizia municipale hanno effettuato i rilievi, hanno interrogato alcune persone e posto sotto sequestro i mezzi.
Si terrà venerdì 31 marzo, alle 11, al municipio, la conferenza stampa di presentazione di “Scintille, 14 artiste in mostra”, la collettiva proposta da “Scalamatrice 33” col patrocinio del Comune di Caltagirone (che sarà inaugurata venerdì 31, alle 18.30, nei locali della Corte Capitaniale), e del recital omonimo, di e con Laura Sicignano, che si svolgerà la stessa sera, alle 20,30, al teatro Artanis. Interverranno l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco, la regista Laura Sicignano e, per Scalamatrice 33, l’anima del gruppo, Giuseppe Cona, e Lea Nicita.
Con “Scintille, 14 artiste in mostra”, 14 donne si uniscono per raccontare, attraverso l’arte, tematiche sulle quali non bisogna mai distogliere l’attenzione. Ispirata al pluripremiato spettacolo teatrale della regista genovese Laura Sicignano, la mostra “Scintille” racconta il tragico evento accaduto il 25 marzo 1911 in una fabbrica di camicie di New York. Una storia che parla di morti “bianche” e giustizia negata che, dopo più di un secolo, è sempre attuale.
Daniela Balsamo, (Palermo), Ilde Barone (Modica), Maria Buemi (Catania), Tiziana Candido (Catania), Anna D’Amico (Catania), Giovanna Gennaro (Modica), Santina Grimaldi (Caltagirone), Grazia Inserillo (Isola delle Femmine), Tamara Marino (Vittoria), Stefania Orrù (Zafferana Etnea), Cetty Previtera (Zafferana Etnea), Lucia Ragusa (Catania), Filippa Santangelo (Buccheri) e Samantha Torrisi (Catania), sono le artiste che, attraverso le loro opere, propongono una riflessione corale sulla condizione della donna. Il gruppo si completa con la presenza della poetessa Grazia Calanna.
Ma “Scintille”, come detto, è anche il recital omonimo, di e con Laura Sicignano, che si svolgerà la stessa sera, alle 20.30, al teatro Artanis. Lo spettacolo, che la Sicignano definisce con un ossimoro “Un monologo corale”, rievoca quella drammatica giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall’Italia in cerca di fortuna.
“La situazione che si è venuta a creare mi desta una forte preoccupazione, poiché quelle operate in questi ultimi giorni dalla dirigente scolastica reggente dell’Istituto Montessori, professoressa Satariano, sono state scelte unilaterali, che hanno destabilizzato il clima di collaborazione che era stato creato in quest’ultimo anno e mezzo. Invece il mio modo di operare da assessore è sempre stato improntato al coinvolgimento di tutti gli attori delle istituzioni scolastiche cittadine, dai dirigenti ai docenti, dai bambini e ragazzi ai genitori, con scelte mirate alla condivisione e all’armonia, perché il ruolo della scuola è e dev’essere quello di aggregare”.
L’assessore alle Politiche scolastiche Lara Lodato interviene nel “braccio di ferro” instauratosi fra i genitori degli alunni del plesso San Domenico Savio dell’Istituto comprensivo “Montessori”, e la preside reggente, Antonina Satariano, contro le cui decisioni (il trasferimento di alcune classi dal primo piano a piano terra a discapito dei laboratori che, secondo l’atto d’accusa, “sono stati danneggiati o addirittura smantellati”), i primi hanno espresso il proprio forte dissenso, dando vita ad azioni di protesta.
“L’Amministrazione – aggiunge l’assessora – è vigile e attenta a tutto quello che sta accadendo. Oggi pomeriggio incontrerò una delegazione di genitori degli alunni e ho già convocato per domattina la dirigente Satariano per parlare con lei della situazione e trovare soluzioni condivise. Qualora questo non fosse possibile, d’intesa col sindaco Fabio Roccuzzo porrò in essere tutte le azioni che competono all’Amministrazione per ripristinare una condizione di equilibrio che tenga conto delle esigenze di tutti”. La preside però ha già risposto alla convocazione: l’incontro deve essere rimandato per impegni pregressi e improrogabili che rendono impossibile la sua presenza venerdì mattina.
Riprende la cronaca di microcriminalità diffusa a Caltagirone (che tra l’altro è finita oggi su Mattino Cinque proprio per questi fatti): i carabinieri della locale stazione hanno denunciato un 45enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per alcune vicende giudiziarie pregresse, ritenuto responsabile di furto aggravato.
I fatti. Nelle scorse ore il proprietario di un negozio di occhiali ha denunciato il furto di un paio di occhiali da sole all’interno dell’esercizio commerciale, in orario di apertura, e ha fornito anche informazioni utili sull’autore del gesto, che già conosce. Determinanti anche le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso il malintenzionato “al lavoro”. Per il 45enne è scattata la denuncia.
La Regione siciliana “rimedia” e reinserisce la Festa di San Giacomo, con la Scala illuminata, nel calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico. Lo ha deciso l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata, che ha invitato il Dipartimento competente “a predisporre un nuovo decreto contenente il calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico del 2023, in sostituzione del calendario adottato col decreto del 16 marzo”, che ricomprenda anche la Scala illuminata di Caltagirone (luglio e agosto).
Un risultato accolto con “grande soddisfazione” dal sindaco Fabio Roccuzzo che, con l’assessore alla Cultura e al Patrimonio Unesco Claudio Lo Monaco, aveva protestato vibratamente per l’inopinata esclusione, definita “assurda e inconcepibile perché a discapito di un evento di straordinario valore religioso, storico e culturale, che ha dimostrato, negli anni, una grande capacità attrattiva per un foltissimo numero di visitatori”.
Adesso l’approfondimento e la marcia indietro. “Caltagirone – dichiara Roccuzzo – non poteva essere esclusa e noi non potevamo restare in silenzio e per questo avevamo scritto ad Amata. Bene, dunque, la revisione da parte della Regione e grazie all’assessora per aver accolto la nostra pressante richiesta”.
“Si avvisano i sigg. genitori del plesso San Domenico Savio che, avendo constatato la necessità di organizzare al meglio e in modo più sicuro l’entrata e l’uscita degli alunni dai locali scolastici, si è predisposta la sistemazione di alcune classi (ubicate al piano superiore) in aule vuote al piano terra. Le rimanenti aule vuote a pianterreno, oltre a quelle utilizzabili al primo piano, potranno continuare ad essere fruite per le attività laboratoriali (erroneamente definite “laboratori”).
La reggenza della dirigente Antonina Satariano, ds all’Istituto comprensivo “G. Arcoleo – V. Da Feltre”, non “regge” all’Istituto comprensivo “Maria Montessori”. Le sono bastate poche settimane per rendersi impopolare tra il personale docente, ATA e i genitori, per via di scelte ritenute alcune discutibili ed altre improponibili, come l’ultima in ordine cronologico, dove ha stabilito una riorganizzazione delle classi nei due piani al plesso San Domenico Savio e la chiusura di alcuni laboratori a disposizione dell’Infanzia.
Montessori vs Satariano, il dibattito arriva in Consiglio
Nelle ultime ore gli animi di molti si sono agitati a tal punto da portare la discussione in Consiglio comunale. “Condivido le preoccupazioni che ha rassegnato all’aula il consigliere Francesco Alparone, rassegnate in un documento dei genitori dell’Istituto “Montessori” – ha commentato il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo -, preoccupazione che questa amministrazione ha dato seguito attraverso l’attività dell’assessore alla Pubblica istruzione, Lara Lodato, che ha provveduto a convocare i genitori per domani pomeriggio, per fare il punto della situazione, e che ha attivato le procedure perché domani mattina parta una convocazione della dirigente scolastica per venerdì mattina, per mediare una situazione che rischia di andare fuori controllo e a fronte del quale si rende necessario un intervento in sede istituzionale”.
La denuncia dei genitori del “Montessori”
I genitori dell’IC “Maria Montessori” di Caltagirone manifestano il loro disappunto per i recenti accadimenti, che hanno coinvolto la scuola a seguito della risoluzione del contratto della Dirigente e l’insediamento della nuova reggente.
La Dirigente Satariano ha preso servizio in data 4 marzo e dal primo giorno lavorativo ha cominciato a mettere in discussione lo stato di fatto della scuola, in particolare l’organizzazione del plesso San Domenico Savio. Senza mai coinvolgere gli organi collegiali della scuola, come invece espressamente richiesto durante l’ultimo consiglio di istituto. Ha agito in totale autonomia nonostante il parere non favorevole dei genitori e bypassando il consiglio di istituto ha proceduto nel cambiare gli ingressi al plesso, senza interessare neanche il RSPP.
Qualche giorno fa ha provveduto ad avviare un trasloco, smantellando di fatto i laboratori didattici della scuola dell’infanzia, buttando i lavori realizzati dai bambini dell’infanzia e ubicati nel corridoio con il fine e in modo da trasferire dal piano superiore le classi prime, seconde (probabilmente anche le terze, non si è ben capito) della scuola primaria. La 1B dello stesso plesso era invece favorevole per facilitare l’ingresso di una bambina che ha bisogno di un accesso facilitato, richiedendo allo stesso tempo una classe idonea al pari di quella al piano primo.
La volontà della preside non conosce interlocuzione possibile, i cambiamenti che stanno avvenendo peraltro in tempi brevissimi destano non pochi sospetti sulla bontà delle risoluzioni e sulla loro buona fede, stanno mettendo a dura prova non solo l’organizzazione degli alunni sovvertendo le loro abitudini ma cosa ancor più preoccupante inficiando sulla qualità della didattica, soprattutto per quel che riguarda l’ordine dell’infanzia in cui le metodologie si basano prevalentemente sulla didattica laboratoriale.
E’ stato più volte, con modalità diverse, chiesto un costruttivo confronto su queste decisioni, ma ogni volta è stato risposto che quello non era il momento e/o la sede opportuna. E’ stato convocato un Consiglio di Istituto d’urgenza, ma la stessa ha dichiarato la propria indisponibilità
Teniamo a precisare, per onore di cronaca, che il Plesso S. Domenico Savio prima del 2020 era condiviso tra due Istituti Comprensivi: il piano superiore era destinato alle classi dell’IC Arcoleo-Feltre già diretto dalla Dirigente Satariano, mentre il piano terra ospitava una sezione di infanzia e 4 classi della scuola primaria dell’I.C. Maria Montessori. Nel giugno del 2020, dopo un’estenuante controversia tra i dirigenti degli I.C., l’amministrazione Ioppolo con una delibera di giunta assegnava la struttura interamente all’I.C. Maria Montessori, in ragione della penuria di spazi di cui disponeva e in modo da soddisfare la crescente richiesta di iscrizioni per l’anno scolastico 2020/21. Pertanto una volta assegnato il plesso, il piano primo veniva occupato da alcune classi di scuola primaria mentre le altre rimanevano collocate al plesso centrale e il piano terra veniva interamente dedicato alla scuola dell’infanzia. Nel corso dell’anno scolastico 2021/22 il piano terra, che ospitava quattro sezioni di scuola dell’infanzia, veniva dotato di laboratori educativo-didattici, realizzati in aule dedicate al di fuori delle sezioni, con l’obiettivo di mettere in atto una didattica innovativa e laboratoriale di tipo inclusiva. Tali laboratori venivano pensati con una progettualità che mettesse in atto momenti e attività di collaborazione, interazione e inclusione, promuovendo comportamenti non discriminatori nei confronti di chi ha difficoltà. Con queste intenzioni nascevano: il laboratorio di lettura; il laboratorio di cinema; il laboratorio psicomotricità e il laboratorio di cucina. Alla data odierna apprendiamo che tutto questo verrà smantellato.
La situazione che si sta venendo a creare ci lascia attoniti e inermi, oltremodo preoccupati per il futuro della scuola dei nostri figli. Per esprimere la perplessità di fronte agli improvvisi cambiamenti senza possibilità di confronto alcuno, ma soprattutto per esprimere il disappunto davanti alla rimozione brutale dei lavori dei bambini, della dismissione dei laboratori quotidianamente utilizzati da tutta la comunità della scuola, con diversi genitori proponiamo di manifestare pacificamente nella giornata di giovedì 30 marzo alle ore 8.00 posticipando l’ingresso a scuola, invitiamo tutti i genitori a ritrovarci insieme ai bambini a tale ora presso il cortile antistante l’ingresso principale.
La telemedicina è realtà a Caltagirone, presso la Farmacia Taranto, dove tra i tanti esami di livello ospedaliero il paziente può effettuare anche l’esame completo a 12 derivazioni Holter ECG (elettrocardiogramma dinamico), importantissimo per monitorare l’attività elettrica del cuore fino a otto giorni.
A cosa serve?
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Gli alunni della classe 4^AA (A.S. 2021-2022) del Liceo Artistico dell’Istituto Superiore Secusio, guidati dal prof. Modica Giovanni, hanno ottenuto la Menzione Speciale (Sezione Design della Ceramica) dalla Giuria della IV Biennale dei Licei Artistici, con l’opera “L’abbraccio”. Una rappresentanza degli alunni e dei docenti, insieme al Dirigente Scolastico, dott.ssa Concetta Mancuso, parteciperanno alla cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 3 novembre a Roma presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione. L’inaugurazione della mostra, prevista per lo stesso giorno, avverrà presso lo spazio museale WEGIL, quartiere Trastevere, e rimarrà aperta fino al 18 Novembre.
La mostra-concorso, in collaborazione con ReNaLiArt ( Rete nazionale dei Licei Artistici ) aveva come oggetto l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere artistiche sul tema: “Il Futuro”: Ogni creazione autentica è un dono al futuro (Albert Camus, Actuelles II). Come si legge da bando, la pandemia ha lasciato un’eredità difficile da gestire, ma nella quale si nascondono anche preziose opportunità. Per questo, agli studenti dei Licei Artistici italiani e di ogni scuola d’arte a livello nazionale è stata richiesta la creatività e la capacità di reinventarsi, affrontando le grandi sfide che questo tempo pone.
L’opera premiata si intitola “L’abbraccio”
L’idea progettuale parte dalla non-relazione sociale che la pandemia ha determinato. Il riprendere la normale vita quotidiana viene espressa con un gesto semplice: l’abbraccio. Gli elementi dell’opera sono caratterizzati dalle sagome, semi tronco coniche in faggio tassato tek, di un uomo e di una donna, con teste in acciaio, poggiate su un muro quadrato in pietra di Comiso. L’abbraccio è determinato dalle tre fasce in giallo e viola (colori complementari) che inglobano la composizione. La parete quadrata in pietra di Comiso simboleggia l’elemento Terra che ha un suo ordine ed armonia, elementi che sono stati modificati dalla pandemia e che hanno prodotto sofferenza ( la bocciardatura ) e separazione nel genere umano. La forma tronco-conica delle figure umane simboleggia il fatto che l’uomo e la donna sono “nel mondo” ma protesi verso il cielo (il triangolo) e proprio per questo si “guardano” oltre il muro ed hanno la speranza di ritrovarsi nell’abbraccio.
Nell’abbraccio (fasce in ceramica) il giallo rappresenta la luce, la speranza, la vita che si contrappone alla morte, con il colore viola. Vita e morte hanno lottato, durante la pandemia, ma la luce è stata ed è più forte della morte (le due fasce gialle predominano, in dimensione, quella viola).
Progettista:
prof. Modica Giovanni Collaboratori alla realizzazione delle tavole di progetto:
Classe 4^AA Liceo Artistico – Istituto Superiore “Secusio” (a.s. 2021-2022): Amari Riccardo, Branciforti Darko, Pagliazzo Gianluca, Pistone Marco, Roccuzzo Federica, Sinopoli Luisa. Realizzazione dell’opera:
Ditta Pace Marmi di Vittoria (parte in pietra di Comiso);
Sig. Abbate Giorgio di Modica (parte in legno);
Sig. Gallo Filippo di Vittoria (parte in acciaio);
Prof. Nicastro Emanuele, Prof. Delfino Antonio (parte in ceramica).