Caltagirone, gli alunni del Secusio premiati alla IV Biennale dei Licei Artistici

Gli alunni della classe 4^AA (A.S. 2021-2022) del Liceo Artistico dell’Istituto Superiore Secusio di Caltagirone, guidati dal prof. Modica Giovanni, hanno ottenuto la Menzione Speciale (Sezione Design della Ceramica) dalla Giuria della IV Biennale dei Licei Artistici, con l’opera “L’abbraccio”.

Una rappresentanza degli alunni e dei docenti, insieme al Dirigente Scolastico, dott.ssa Concetta Mancuso, parteciperanno alla cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 3 novembre a Roma presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione. L’inaugurazione della mostra, prevista per lo stesso giorno, avverrà presso lo spazio museale WEGIL, quartiere Trastevere, e rimarrà aperta fino al 18 Novembre.

La mostra-concorso, in collaborazione con ReNaLiArt ( Rete nazionale dei Licei Artistici ) aveva come oggetto l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere artistiche sul tema: “Il Futuro”: Ogni creazione autentica è un dono al futuro (Albert Camus, Actuelles II). Come si legge da bando, la pandemia ha lasciato un’eredità difficile da gestire, ma nella quale si nascondono anche preziose opportunità. Per questo, agli studenti dei Licei Artistici italiani e di ogni scuola d’arte a livello nazionale è stata richiesta la creatività e la capacità di reinventarsi, affrontando le grandi sfide che questo tempo pone.

L’opera premiata si intitola “L’abbraccio”. L’idea progettuale parte dalla non-relazione sociale che la pandemia ha determinato. Il riprendere la normale vita quotidiana viene espressa con un gesto semplice: l’abbraccio. Gli elementi dell’opera sono caratterizzati dalle sagome, semi tronco coniche in faggio tassato tek, di un uomo e di una donna, con teste in acciaio, poggiate su un muro quadrato in pietra di Comiso.

L’abbraccio è determinato dalle tre fasce in giallo e viola (colori complementari) che inglobano la composizione. La parete quadrata in pietra di Comiso simboleggia l’elemento Terra che ha un suo ordine ed armonia, elementi che sono stati modificati dalla pandemia e che hanno prodotto
sofferenza ( la bocciardatura ) e separazione nel genere umano.

La forma tronco-conica delle figure umane simboleggia il fatto che l’uomo e la donna sono “nel mondo” ma protesi verso il cielo (il triangolo) e proprio per questo si “guardano” oltre il muro ed hanno la speranza di ritrovarsi nell’abbraccio. Nell’abbraccio (fasce in ceramica) il giallo rappresenta la luce, la speranza, la vita che si contrappone alla morte, con il colore viola. Vita e morte hanno lottato, durante la pandemia, ma la luce è stata ed è più forte della morte (le due fasce gialle predominano, in dimensione, quella viola).

Progettista: prof. Modica Giovanni i collaboratori alla realizzazione delle tavole di progetto: Classe 4^AA Liceo Artistico Istituto Superiore “Secusio” (a.s. 2021-2022): Amari Riccardo, Branciforti Darko, Pagliazzo Gianluca, Pistone Marco, Roccuzzo Federica, Sinopoli Luisa. Realizzazione dell’opera: Ditta Pace Marmi di Vittoria (parte in pietra di Comiso); Sig. Abbate Giorgio di Modica (parte in legno); Sig. Gallo Filippo di Vittoria (parte in acciaio); Prof. Nicastro Emanuele, Prof. Delfino Antonio (parte in ceramica).

Caltagirone, Ospedale Gravina: incontro sindaco e vertici Asp, si accelera per avvio Dipartimento interaziendale di Cardiologia

Caltagirone, Ospedale Gravina incontro sindaco e vertici Asp si accelera per l’avvio del Dipartimento interaziendale di Cardiologia; stop al trasferimento altrove di tre medici; a breve nuovi anestesisti. Il sindaco Fabio Roccuzzo: “Vigilanza costante sull’attuazione degli impegni assunti”. Il direttore generale Maurizio Lanza e il direttore sanitario Antonino Rapisarda: “Al lavoro per garantire i livelli assistenziali del territorio”.

L’accelerazione delle procedure per il concreto avvio, previsto in pochissimi mesi, del Dipartimento interaziendale di Cardiologia, che consentirà, attraverso un’unica “governance”. Nell’intera provincia di Catania, di prevenire e sopperire con tempestività alle carenze nell’organico dei medici che attualmente creano gravissime difficoltà all’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Caltagirone; il differimento di qualche mese del trasferimento in altre aziende (perché vincitori di concorso) di tre dei cardiologi attualmente in servizio al “Gravina”, che depaupererebbe ulteriormente l’organico degli specialisti oggi nella Cardiologia dell’ospedale calatino (6 oltre al primario Daniele Giannotta, a fronte dei 22 previsti), determinando un gravissimo “vulnus” con l’impossibilità di coprire i turni e di assolvere, così, a molteplici servizi e funzioni.

L’inizio di un percorso tendente a garantire la presenza a Caltagirone degli specializzandi in Cardiologia dell’Università di Catania; l’impegno dell’Asp ad assicurare l’arrivo al “Gravina”, dai primi mesi del 2023, di nuovi anestesisti. Questi gli esiti dell’incontro richiesto dal sindaco Fabio Roccuzzo e svoltosi nella tarda mattinata di oggi nella sede dell’Asp etnea, fra i “vertici” della stessa (con in testa il direttore generale Maurizio Lanza e il direttore sanitario Antonino Rapisarda) e il primo cittadino di Caltagirone, che ha lanciato, ancora una volta, l’Sos per l’ospedale, con numerosi reparti alle prese
con croniche e gravissime carenze nell’organico dei medici. Grido d’allarme reiterato, in particolare, per Cardiologia, Anestesia e Rianimazione e Pronto soccorso.

Il sindaco Roccuzzo definisce i risultati della riunione “assolutamente positivi, perché si va finalmente verso l’imminente attuazione del Dipartimento interaziendale che permetterà di superare l’annoso problema dell’esiguo numero di cardiologi nel nostro ospedale. Utile anche il differimento dei termini del trasferimento dei tre medici, per evitare l’aggravarsi di una situazione già precaria. Vigilerò costantemente sulla corretta attuazione di quanto stabilito, nell’interesse superiore dei cittadini di Caltagirone e delle altre comunità del territorio.

Il reparto di Cardiologia, grazie anche all’impegno del suo primario e degli altri specialisti della squadra che nei 10 mesi di quest’anno hanno garantito ben 732 interventi, molti dei quali salva-vita con una proiezione di 1000 in un anno conclude il sindaco se adeguatamente strutturato e supportato, può riprendere la propria funzione di fondamentale importanza. La stessa Cardiologia, il Pronto soccorso e la Rianimazione, pur senza trascurare gli altri reparti, rappresentano i capisaldi su cui costruire una nuova qualità del servizio sanitario a Caltagirone”.

“Abbiamo ribadito al sindaco sottolineano il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza e Antonino Rapisarda il nostro impegno e la nostra determinazione per garantire i livelli assistenziali e di sicurezza del territorio. Abbiamo illustrato le azioni intraprese e realizzate, e abbiamo concordato quelle da mettere in cantiere, alcune da attivare nel brevissimo periodo, e altre di ancora maggiore respiro. In armonia con le indicazioni assessoriali aggiungono il dr. Lanza e il dr. Rapisarda stiamo lavorando per l’attivazione, nella nostra provincia, in sinergia con le aziende ospedaliere, del Dipartimento interaziendale di Cardiologia”.

Gela, quarantacinquenne arrestato dalla Polizia di Stato

Gela, 45enne arrestato dalla Polizia di Stato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare gli agenti hanno sequestrato 475 grammi di hashish, 43 grammi di marijuana, 0,40 grammi di cocaina e una carabina ad aria compressa.

I poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Gela hanno arrestato un gelese quarantacinquenne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, giovedì scorso, hanno eseguito una perquisizione nel domicilio dell’uomo.

Nel corso della stessa hanno sequestrato 475 grammi di hashish, 43 grammi di marijuana, 0,40 grammi di cocaina, una carabina ad aria compressa, la somma in contanti di 960 euro, probabile provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione e dei sacchetti in plastica per il confezionamento sottovuoto, utilizzati per confezionare le dosi, materiale occultato in varie parti e pertinenze dell’edificio.

L’uomo, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Gela, è stato condotto alla Casa Circondariale di Gela a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Blitz Carabinieri nel Catanese: sgominata rete di traffico e spaccio droga

Oltre cento carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip, nei confronti di oltre dieci indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti in alcuni paesi etnei.

Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale, hanno consentito di definire la struttura, i ruoli dei singoli associati e le posizioni di vertice dell’associazione, comprese persone ritenute contigue al clan mafioso Laudani. Il provvedimento è in corso di esecuzione nelle province di Catania, Palermo, Siracusa e L’Aquila.

L’operazione, definita ‘Tiffany’, su basa su indagini dei carabinieri della compagnia di Acireale e avrebbe permesso di scardinare un’associazione per delinquere operante nei Comuni di Aci Bonaccorsi, Viagrande, Aci Sant’Antonio, Pedara e San Giovanni La Punta. Il gruppo, seguendo un preciso modus operandi, si sarebbe occupato della vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di partite di cocaina e marijuana, approvvigionando anche altre organizzazioni criminali dell’hinterland etneo.

Secondo la Procura distrettuale di Catania dall’indagine sarebbe emerso un articolato sistema di gestione del traffico di stupefacenti, i cui proventi illeciti, stimati in diverse centinaia di migliaia di euro, venivano sia reinvestiti nel mercato della droga, che utilizzati per il mantenimento delle famiglie degli associati.

In carcere sono finiti: Stefano Mario Balsamo, noto come “Stefano do spasciu”, 58 anni, di Aci Bonaccorsi; Giuseppe Bonanno, di 33 anni, di Catania; Sergio Cannavò, 49 anni di Catania; Daniele Mangiagli, 36 anni di Catania; Antonino Sapiente, 41 anni di Catania; Salvatore Sardo, 69 anni di Valverde; Santo Vitale, noto come “Santo panini”, di 58 anni di Catania; Francesco Vittorio, noto come “Ciccio pesce o mangioglio”, 46 anni di Catania.

Agli arresti domiciliari sono finiti: Carlo Frezza, di 55 anni di Catania; Emanuele Mauro Sebastiano Guarnaccia, di 38 anni di Catania; Marco Maria Nastasi, 33 anni di Catania; Melania Rapisarda, di 27 anni di Catania; Carlo Trovato, noto come “Carletto”, di 43 anni di Catania.