Nel Ragusano i Carabinieri NAS chiudono una casa di riposo

Nell’ambito dei controlli disposti in ambito nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute “Operazione Estate Tranquilla 2022” presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le case di riposso, ambiti lavorativi ritenuti a maggior livello di rischio anche per possibili inosservanze sul rispetto dell’obbligo delle misure di prevenzione e contenimento del COVID-19, nel corso di una verifica espletata nel comune di Vittoria (RG) è stata ispezionata dal NAS Carabinieri di Ragusa una casa di riposo per anziani per la quale il Sindaco di Vittoria (RG), ha ordinato la sospensione immediata dell’attività imponendo al legale rappresentante della struttura l’immediato trasferimento in altre strutture e/o il rientro alle famiglie di origine, di tutti gli anziani ivi ospitati.

La misura si è resa necessaria poiché la casa di riposo è risultata con carenze strutturali e priva dei requisiti organizzativi e funzionali previsti per l’esercizio di attività connesse alla gestione di strutture residenziali e gli standard per le strutture private. Al titolare dell’attività struttura socio assistenziale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 2.000 euro.

Regionali, trionfa Schifani. A Scordia cadono Saitta e Barchitta

Il 25 settembre si è conclusa la tornata elettorale che rinnovato il parlamento italiano. In Sicilia si è votato anche per le elezioni regionali che ha visto trionfare Renato Schifani. Dietro all’ex presidente del Senato in ordine Cateno De Luca, Caterina Chinnici, Nunzio Di Paola, Gaetano Armao e Eliana Esposito. A votare sono stati il 48,62% dei siciliani, l’1,86% in più rispetto alle ultime regionali del 2017.

A Scordia l’affluenza per le elezioni regionali è stata più bassa della media siciliana, registrando 7.124 votanti, pari al 44,99% degli aventi diritto. Il candidato più votato è risultato essere Schifani con 3.171 voti, a seguire Di Paola con 1.381 voti, Chinnici con 1.190, De Luca in controtendenza alla media regionale ha preso 865 voti ed infine Armao ed Esposito rispettivamente votati da 62 e da 30 scordiensi.

Amaro in bocca per due scordiensi protagonisti tra l’elettorato passivo di queste elezioni. Eugenio Saitta, deputato eletto nel 2018, nonostante le 52.817 preferenze non è stato eletto nel nuovo parlamento, superato da Antonino Minardo della Lega. Su facebook Saitta scrive: «lascio per ora le istituzioni, ma non lascio il Movimento 5 stelle, anzi sono super motivato a ripartire dal territorio, dal mio Meetup. Bisogna potenziare il movimento nel territorio ed io sono pronto a dare la mia esperienza e la mia voglia di fare».

L’altro cittadino scordiense uscito sconfitto da queste elezioni è il sindaco Franco Barchitta, candidato alle regionali nella lista “Popolari e autonomisti”, lista risultata essere la più votata a Scordia. Il bottino raccolto dal sindaco è quello di 648 voti, di cui 490 proprio a Scordia. Non sufficienti per essere eletto all’ARS. «La città non ha votato in assoluto (i voti acquisiti, sono esclusivamente dei collaboratori) – dice amareggiato Barchitta – il forte affetto per la sindacatura, da parte dei concittadini non permette nessun altro incarico. Continuerò a dare il meglio di me, per la città, come vogliono tutti».

Denunciati due giovani diciottenni dagli agenti della Polizia di Stato

Caltanissetta, due diciottenni denunciati dalla Polizia di Stato, il primo per furto aggravato di un motociclo e il secondo per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. I due giovani sabato scorso sono rimasti coinvolti in due diversi incidenti stradali.

I poliziotti della sezione volanti hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica due diciottenni: il primo per il reato di furto aggravato di un motociclo e il secondo per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. I due giovani sabato scorso sono rimasti coinvolti in due diversi incidenti stradali.

Nel primo caso, avvenuto nel pomeriggio di sabato, un diciottenne è rimasto coinvolto in un incidente autonomo. A soccorrerlo l’equipaggio della volante di zona che dopo il controllo ha accertato che il giovane, poco prima, aveva rubato il motociclo che si trovava parcheggiato sulla pubblica e, dopo essersene impossessato, ne ha perso il controllo rovinando a terra. Gli agenti hanno sequestrato il mezzo e condotto il giovane in Questura. Oltre alla denuncia penale i poliziotti hanno sanzionato il diciottenne per la violazione amministrativa di guida senza patente.

Nel secondo caso, avvenuto nella tarda serata di sabato, il diciottenne, alla guida della propria autovettura è rimasto coinvolto in un incidente stradale con un ciclomotore condotto da una ragazza. Il diciottenne è risultato positivo all’esame tossicologico per l’assunzione di cannabinoidi.

Caltagirone, Riunione del Patto locale per la lettura

Caltagirone, giovedì 29 settembre riunione del Patto locale per la lettura. L’assessore Luca Giarmanà: “Utile momento per progettare le attività legate al mondo della lettura e delle biblioteche comunali”.

Convocata dall’assessore alle Biblioteche Luca Giarmanà, giovedì 29 settembre, alle 17,30, nella sala conferenze della biblioteca comunale “Emanuele Taranto”, si terrà una riunione dei sottoscrittori scuole e associazioni culturali, ma le adesioni sono aperte costantemente del Patto locale per la lettura. All’ordine del giorno dei lavori l’aggiornamento e la condivisione del parco progetti attivo riguardante le biblioteche comunali e la programmazione delle attività per l’anno in corso.

“Si tratta sottolinea l’assessore Giarmanà di un’utile opportunità per fare il punto e per progettare le attività legate al mondo della lettura e delle biblioteche, anche alla luce di alcune significative novità che si profilano, fra le quali anche la partecipazione a progetti e bandi”.

Caltagirone, “Politeia” al via con 670mila euro per il progetto del comune

Caltagirone, “Politeia” al via con 670mila euro per il progetto del Comune. (l’unico finanziato nell’Italia centro-meridionale) per la formazione e la sensibilizzazione ai temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. L’Amministrazione: “Coinvolti anche gli altri centri del territorio e quindi, ricadute positive su tutto il Calatino”.

Al via da ottobre e per la durata di due anni il progetto, denominato “Politeia”, che ha come capofila il Comune di Caltagirone e come partner tutti gli altri Comuni del Calatino, Kalat Ambiente ed enti del Terzo settore, per un totale di 21 soggetti in partenariato. Il progetto, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) con 600mila euro, ai quali si aggiungono 70mila come cofinanziamento, è uno degli 8 finanziati in Italia a Regioni e Comuni e l’unico dell’Italia centro-meridionale.

Si propone la formazione e la sensibilizzazione ai temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. In particolare, intende coinvolgere studenti, amministratori e dipendenti degli enti locali, ma anche appartenenti alla cosiddetta società civile, attraverso laboratori didattici, sessioni formative, workshop ed eventi. Prevista, fra l’altro, la creazione di comunità energetiche per ridurre i consumi e i costi.

“Ringrazio i diversi partner sottolinea l’assessore alla Cooperazione Luca Giarmanà per avere concorso a dare vita a questo progetto, che si inserisce appieno fra le iniziative dell’Agenda 2030 per il contrasto al cambiamento climatico a livello locale e costituisce, quindi, un significativo contributo di Caltagirone e del Calatino in questa direzione”.

“Questo finanziamento dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo premia la nostra capacità di progettazione. È la prima volta, infatti, che l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo finanzia nella nostra città e nel territorio un progetto volto all’educazione ambientale. Una bella opportunità di formazione e sensibilizzazione alla cittadinanza globale conclude il primo cittadino, che avrà ricadute positive su tutto il Calatino e potrà accreditarci con la stessa Agenzia per ulteriori, importanti iniziative destinate a coinvolgere i giovani e la cosiddetta società civile”.

Nel Ragusano, giovane arrestato per furto in abitazione

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno proceduto all’esecuzione di un ordine per la carcerazione, emesso dal Tribunale di Ragusa, nei confronti di un 26enne pozzallese, celibe, disoccupato e pregiudicato.

Il ragazzo era stato denunciato nel 2016 a seguito di indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Pozzallo, per la commissione, in concorso, di un furto in abitazione ove, nell’occorso aveva trafugato arredi vari. Il reato era stato scoperto grazie all’ausilio delle immagini di videosorveglianza dell’abitazione nella quale il giovane si era introdotto. Lo stesso dovrà espiare una pena di mesi 8 di reclusione presso la casa circondariale di Ragusa nonché dovrà pagare una multa di 240 euro come disposto dall’Autorità giudiziaria mandante.

Si tratta di un segnale importante per ricordare che, nonostante le difficoltà ed i tempi talvolta lunghi, alla fine la giustizia segue sempre il suo corso. Risulta comunque premiante per il cittadino, vittima di qualsiasi reato, denunciare.

Scarsa igiene nel ristorante: i Nas chiudono locale nel Ragusano

I Carabinieri del Nas di Ragusa chiudono un ristorante per scarsa igiene. Nell’ambito dei controlli disposti in ambito nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute presso attività di ristorazione pubblica, a seguito di un controllo del NAS Carabinieri di Ragusa, in collaborazione con personale della locale stazione Carabinieri, il Direttore dell’U.O.C SIAN della locale ASP, ha disposto la chiusura di un ristorante del comune di Comiso.

La misura si è resa necessaria a seguito dell’accertamento di gravi violazioni in materia di igiene e sanità riscontrate nei luoghi di preparazione, manipolazione e trasformazioni di alimenti e destinate alla successiva somministrazione agli avventori, violando il “pacchetto igiene” introdotto con il Regolamento europeo 852/2004 (carenze igienico sanitarie e strutturali-non corretta applicazione delle procedure predisposte in autocontrollo-mancato aggiornamento della registrazione sanitaria).

Al titolare dell’attività commerciale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 4.000 euro.

Caporalato, giro di vite della polizia: dieci misure cautelari

Caltanissetta, caporalato e lavoro nero: la Polizia di Stato ha eseguito dieci misure cautelari. Nell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica è emerso che i lavoratori, pagati meno di quattro euro l’ora, erano privi di contratto, copertura previdenziale e assicurativa e riposi settimanali.

I poliziotti della D.I.G.O.S. della Questura di Caltanissetta hanno eseguito dieci misure cautelari, richieste dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta ed emesse, nel corso delle indagini preliminari, dal GIP presso il locale Tribunale, nei confronti di alcuni cittadini stranieri gravemente indiziati di appartenere ad una consorteria criminale finalizzata a reclutare manodopera straniera, in larga parte di nazionalità marocchina, da destinare al lavoro nelle campagne limitrofe al capoluogo nisseno in condizioni di sfruttamento.

Le risultanze investigative hanno permesso di acquisire un quadro indiziario grave anche a carico di alcuni proprietari terrieri e imprenditori agricoli della provincia nissena e agrigentina per il reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”, in quanto avrebbero utilizzato, assunto o impiegato la manodopera straniera reclutata dalla presunta organizzazione criminale, sottoponendo reiteratamente a condizioni di lavoro lesive della dignità, della sicurezza e della salute, approfittando dello stato di bisogno in cui i lavoratori versano. In particolare, sono state applicate due custodie cautelari in carcere e otto agli arresti domiciliari.

I suindicati gravi indizi riguardano tutti gli indici di sfruttamento contemplati dalla norma incriminatrice: reiterata corresponsione di retribuzioni nettamente inferiori a quelle previste dai contratti collettivi, e comunque sproporzionato al monte ore giornaliero lavorato; reiterata sottoposizione a turni di durata superiore a quella consentita, negazione di ogni diritto in materia di malattia, riposo settimanale e ferie; violazione della normativa in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, anche per quanto attiene ai controlli sanitari su conducenti dei camion e alla revisione dei mezzi di trasporto; sottoposizione a metodi di sorveglianza.

Nel corso delle indagini della Digos è emerso che gli stranieri reclutati avrebbero percepito per una media di 8/9 ore di lavoro giornaliero un salario che si aggirava tra i 30/35 euro per ogni giornata lavorativa, ulteriormente decurtato di circa 5/10 euro per le “tasse giornaliere” che sarebbero state imposte dagli autisti membri della presunta organizzazione criminale per le spese di trasporto dei lavoratori presso le aziende agricole e per la manutenzione dei mezzi utilizzati per svolgere tale attività; non avrebbero utilizzato quasi mai dispositivi di protezione individuale; spesso sarebbero stati costretti a lavorare anche la domenica; sarebbero stati controllati durante la giornata dal capo dell’organizzazione, o in sua vece dai sodali, o dai proprietari terrieri, con la minaccia di non essere più impiegati qualora non avessero svolto “ad arte” il lavoro di volta in volta assegnatogli.

Sono diversi gli episodi registrati in cui alcuni operai, nonostante avessero manifestato malesseri o impellenti necessità familiari durante la giornata lavorativa, sarebbero stati costretti a rimanere sul luogo di lavoro fino alla fine della giornata e a riprendere l’attività, pena minacciata esplicitamente della perdita di ogni futura opportunità lavorativa.

Violenza sessuale su una ragazzina: denuncia e divieto di avvicinamento

Nell’Ennese, uomo denunciato per violenza sessuale ad una minorenne. Personale di questa Squadra Mobile ha dato esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa ex artt. 272 ss. e 282 ter c.p.p., emessa in data 21 settembre 2022 dal Giudice per le Indagini Preliminari c/o il Tribunale di Enna, Dott. Giuseppe Noto, nei confronti di un uomo della provincia di Enna.

La suddetta misura è scaturita a seguito delle dichiarazioni rese da una minore che si è presentata presso il locale U.P.G.S.P. ove ha riferito di essere stata costretta a subire atti sessuali da parte della persona sopra indicata.

A seguito delle prime indagine e delle immediate comunicazioni intercorse tra il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Enna e la locale Procura della Repubblica, quest’ultima ha disposto l’audizione protetta della minore, con l’ausilio di una psicologa, al fine di approfondire la vicenda.

Le prime ricostruzioni hanno consentito al Pubblico Ministero di avanzare richiesta di Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari a carico dell’uomo. In data di ieri il Giudice per le Indagini Preliminari c/o il Tribunale di Enna, Dott. Giuseppe Noto, ha emesso, nei confronti dello stesso, ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare del divieto di avvicinamento alla presunta parte offesa.

Furto al supermercato: denunciato giovane trentenne

Caltanissetta. La Polizia di Stato denuncia un trentenne per furto aggravato in un supermercato. Ripreso dalle telecamere del sistema di video sorveglianza del negozio mentre trafugava tre bottiglie di liquore nascondendole nello zaino. I poliziotti della sezione volanti hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica un trentenne per furto aggravato.

Lunedì mattina l’equipaggio di una volante, di seguito a richiesta pervenuta alla sala operativa della questura, è intervenuto in un supermercato di viale Sicilia dove una persona era stata sorpresa a trafugare della merce. I poliziotti hanno identificato l’uomo il quale, poco prima, attraverso le telecamere del sistema di video sorveglianza, era stata notato dall’addetto alla sicurezza del negozio aggirarsi al reparto bevande e liquori dal quale aveva prelevato tre bottiglie di super alcolici nascondendole in uno zaino.

Il trentenne è stato segnalato anche alla locale Prefettura per l’applicazione delle misure amministrative poiché, nel corso della perquisizione, gli agenti gli hanno sequestrato 1,8 grammi di marijuana detenuta per uso personale.