Caltagirone, “C’era una volta in Sicilia”: percorsi poetici e musicali nei giardini delle dimore patrizie

Caltagirone “C’era una volta in Sicilia” percorsi poetici e musicali nei giardini delle dimore Patrizie di Caltagirone. Venerdì 2 settembre a villa Remigia spettacolo di Carlo Muratori e David Coco.

Nella bella cornice di Villa Remigia Libertini (XVIII secolo), venerdì 2 settembre, alle 21, terzo incontro di “C’era una volta in Sicilia” la rassegna letteraria e musicale dedicata alla canzone popolare siciliana ospitata nei giardini delle dimore patrizie di Caltagirone.

Carlo Muratori e David Coco si esibiranno nello spettacolo intitolato “SALE Puro cloruro di sodio”. Nel crinale in cui la poesia si converte in musica e la musica si prolunga nella scrittura, Carlo Muratori, uno fra i più autorevoli cantautori siciliani, delinea un potente e delicato affresco sulla propria terra.

Caltagirone, progetto di rigenerazione del borgo di Santo Pietro “Bosco Colto Fest”

Caltagirone progetto di rigenerazione del borgo di Santo Pietro “Bosco Colto Fest”: musica, teatro, incontri e degustazioni enogastronomiche. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre, “Bosco Colto”, progetto di rigenerazione del territorio e delle città.

Si chiama “Bosco Colto” il progetto di rigenerazione del territorio e delle città di cui sono promotori, insieme alla Struttura Didattica Speciale di Architettura (con il prof. Marco Navarra) dell’Università di Catania, associazioni ed enti del territorio che si occupano di cultura e socialità: Makramè, Extopia, cooperativa Terra Nostra, Associazione Architetti del Calatino, Nave Argo, Koinè, Legambiente circolo Il Cigno, Il Ramarro, Gelòi Wetland e Impronte Vegetali.

Il progetto, che ha preso avvio lo scorso sabato pomeriggio a Palazzo Libertini a fare gli onori di casa l’assessore alla Rigenerazione urbana e vicesindaco Paolo Crispino, che ne ha sottolineato la valenza anche come proficuo ed efficace metodo di coinvolgimento e partecipazione da estendere ad altri settori si articola in due momenti.

Il primo è “Rasoterra, Imparare dalla Selva” il Campus territoriale che si svolge sino al 2 settembre in più sedi tra Caltagirone (nel giardino dell’ex Educandato San Luigi) e il borgo di Santo Pietro ed esplora, coinvolgendo una cinquantina di giovani partecipanti da tutta Italia (in larga parte studenti di architettura), un campo di creatività trasversale dove si incontrano l’architettura, l’arte, la fotografia, il video, le tecniche del design, della scrittura, della comunicazione e della gastronomia. Il Campus diventa, quindi, l’occasione per valorizzare il borgo e il bosco di Santo Pietro e le sue indiscutibili potenzialità.

Il secondo momento è “Bosco Colto Fest”, il Festival che si svolgerà da venerdì 2 a domenica 4 settembre in due sedi (il giardino dell’ex Educandato San Luigi e il cortile della Stazione sperimentale di Granicoltura, nel borgo di Santo Pietro) con un programma di eventi che incroceranno ricerca e innovazione attraverso la musica, il teatro, incontri, dialoghi e degustazioni enogastronomiche.

Si tratta di diversi appuntamenti incentrati sulla riscoperta dei luoghi e sulla rigenerazione. Nave Argo cura la sezione teatro con un programma di tre spettacoli due dei quali dedicati ai bambini e alle famiglie ispirati a racconti famosi e meno famosi contenuti nello sterminato corpus di Giuseppe Pitrè, medico, etnologo, letterato e, soprattutto, pioniere degli studi sul folklore in Italia.

Sicilia, insulti al giornalista Pipitone. Saitta M5S: “De Luca si dimostra inadatto a governare”

Sicilia, insulti al giornalista Pipitone, Saitta (M5S): “De Luca si dimostra inadatto a governare. Piena solidarietà al cronista”. “Gli insulti, il linguaggio triviale, l’istigazione contro un professionista. Sono tutti comportamenti che non si addicono a chi si candida a rappresentare la Sicilia e i siciliani.

L’ennesimo show di De Luca è qualcosa di triste e sconfortante. Piena solidarietà al giornalista Giacinto Pipitone, al Giornale di Sicilia e all’Ordine e all’Assostampa tutte vittime della “furia” di De Luca. Quest’ultimo pur di attirare l’attenzione non sa più cosa inventarsi e dopo aver annunciato di rompere con la vecchia politica imbarca nelle sue liste chiunque, sintomo anche questo di scarsa coerenza. La Sicilia non ha bisogno di questi personaggi ma di serietà, coerenza e rispetto”.

Caltagirone, domenica 18 settembre Giornata della microchippatura gratuita del cane

Caltagirone, domenica 18 settembre, alla Villa comunale, Giornata della microchippatura gratuita del cane. L’assessore Lara Lodato: “Momento importante anche per diffondere una corretta cultura cinofila”.

Domenica 18 settembre, alla Villa comunale, a partire dalle 10, si svolgerà la “Giornata della microchippatura gratuita del cane”. Sarà infatti possibile microchippare gratuitamente il proprio animale, anche se d’età superiore ai due mesi, senza incorrere in sanzioni. Inoltre ci sarà la possibilità di adottare cuccioli in cerca di una famiglia.

Saranno presenti le associazioni animaliste e gli educatori cinofili per dare preziosi consigli sulla gestione dei cani. “Giornate come questa” sottolinea l’assessore ai Diritti degli animali Lara Lodato sono importanti per sensibilizzare i nostri concittadini all’adozione dei cani, per informarli sulle normative vigenti in materia di animali d’affezione e per diffondere una corretta cultura cinofila, ovvero tutto ciò che bisogna sapere per conoscere il cane, cosa comporti vivere con i nostri amici a quattro zampe, come costruire una convivenza serena e felice. Vi aspettiamo!

Cosa fare in caso di “bombe d’acqua”: comportamenti che salvano la vita

Il fenomeno delle cosiddette ‘bombe d’acqua’ è diventato piuttosto frequenti: Come intervenire? Specialmente durante la stagione estiva e soprattutto in quella autunnale, il fenomeno rischia di creare danni, non solo all’agricoltura, ma anche nei centri abitati. I cambiamenti climatici in atto e soprattutto il surriscaldamento globale ne sono la causa. Secondo uno studio della Coldiretti, in Italia a settembre del 2021 si sono registrati oltre 1400 eventi estremi, con un aumento del 65% per grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e temeste di vento alternate a ondate di calore (https://www.coldiretti.it/meteo_clima/onu-in-italia-1400-eventi-climatici-estremi-nel-2021)

Bombe d’acqua, cosa sono?

In poche parole è una precipitazione improvvisa e intensa in un breve periodo di tempo ed in una zona controllata. I meteorologi li chiamano nubifragi. Si formano quando una corrente di aria calda in ascesa impedisce alle gocce di pioggia condensate di cadere a terra. Grandi quantità di acqua si accumulano nell’atmosfera per poi precipitare tutte insieme quando la corrente ascendente si indeboliscono e le nuvole non riescono più a trattenerle (https://www.ideegreen.it/)

Come difendersi: il ruolo dello Stato

Un modo per correre ai ripari e porre un freno ai cambiamenti climatici è investire sulla sostenibilità. Nell’ultimo decennio le rinnovabili hanno attirato 2.6 trilioni di dollari di investimenti. Gli investimenti green hanno ormai superato ampiamente quelli in gas e carbone. Secondo l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, la transizione energetica è inevitabile per evitare gli eventi estremi climatici che avrebbero un forte impatto negativo sulla vita sociale, quotidiana ed economica di tutta l’Italia.

Chi deve intervenire? La responsabilità dei comuni

I comuni, in qualità di enti proprietari delle strade pubbliche, hanno obblighi di custodia che derivano non solo da specifiche norme (art. 14 c. str.), ma anche dal particolare rapporto con la cosa, ossia dalla disponibilità e dai poteri di effettivo controllo su di essa e di responsabilità per le cose in custodia.

In qualità di proprietario delle strade pubbliche, il comune ha obblighi di vigilanza e manutenzione della rete fognaria e delle condotte piovane.

Secondo un esperto legale, in caso di allagamento delle strade pubbliche, da cui derivino pregiudizi a cose o persone, mentre il danneggiato, attore per il risarcimento dei danni, è tenuto a dar prova del nesso di causalità tra la cosa in custodia e il danno, sul comune, in qualità di custode della via pubblica, incombe invece l’onere di dimostrare di non essere “in colpa”; il suo consiglio, per chi abbia subito danni a causa di un allagamento, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.”

Cosa succede a Caltagirone

La manutenzione di strade e pulizia delle caditoie sarebbero interventi preventivi che potrebbero scongiurare allagamenti o per via delle piogge battenticrolli come quello avvenuto lo scorso ottobre su una porzione laterale del ponte lungo la Sp 63 che collega Granieri, frazione del Comune di Caltagirone, con Mazzarrone.

La manutenzione delle caditoie è fondamentale con l’approssimarsi della stagione autunnale e conseguente caduta delle foglie i tombini tendono ad otturarsi e l’acqua piovana, non potendo defluire, tende a scorrere e provocare allagamenti. L’azione di pulizia deve, perciò, essere costante e tempestiva. A Caltagirone, l’utilizzo di personale percettore di reddito di cittadinanza si sta rivelando un vero toccasana per l’ambiente, probabilmente un loro utilizzo sarebbe auspicabile.

Allarme ambientale nel Ragusano: Montalbano pensaci tu

Allarme ambientale a Punta Secca (Santa Croce Camerina); Ma l’amministrazione comunale si sta impegnando per migliorare…
La spiaggia più famosa d’Italia merita più attenzione e servizi. Francesco un ragazzino italo-tedesco, in vacanza per una settimana , ha raccolto plastica per pulire un tratto di litorale. Verrebbe da dire: “Montalbano, pensaci tu”.

Se con ladri, assassini e furfanti vari, uno dei commissari più famosi d’Italia, Montalbano appunto, riesce ad avere sempre la meglio, nulla è riuscito a fare, per ora, per migliorare l’ambiente sotto casa sua a ‘Marinella’, ovvero a Punta Secca, nota località marina di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa.

“Abbiamo preso casa per un mese- afferma una coppia venuta dal Belgio, lui originario di Comiso (Rg) – per goderci il meraviglioso mare della Sicilia, ma non vediamo l’ora che finisca il mese per ritornarcene a casa. Siamo delusi dallo stato di abbandono in cui versa la spiaggia.” La coppia si riferisce alle pietre e alle alghe che negli scorsi mesi impediva quasi l’accesso alla balneazione.

Una coppia tedesca, anche lui originario di Comiso che ha preso in affitto una villetta sulla spiaggia, assieme al loro piccolo, sono scesi in campo per ripulire la spiaggia. Giuseppe e altri ‘affittuari’ locali si sono messi d’accordo e percorrendo solamente 10 metri di spiaggia, hanno raccolto rifiuti, soprattutto plastica, come potete vedere dalla foto. La recente mareggiata, infatti, ha portato a riva materiali di ogni genere e adesso sarebbe il momento giusto, anche per le associazioni di volontariato a vocazione ambientalista, di effettuare la pulizia delle spiagge. Tra i materiali di risulta, portati a riva, anche pezzi di cemento, con ferri pericolosamente sporgenti, prontamente rimossi dagli improvvisati ‘volontari’. Buste di plastica, tappi, lattine, pezzetti di asfalto e plastica, è il caso di dirlo, di tutti i colori, il triste bottino raccolto. Ci piace segnalare che un ragazzino, Francesco, proveniente dalla Germania e più precisamente dalle parti di Francoforte che ha partecipato alla raccolta di questi rifiuti lungo un tratto di riva.

Come mostrano le foto, a parte le alghe che, nei mesi scorsi hanno sommerso diversi tratti di spiaggia, c’erano e ci sono detriti e laterizzi, tra pietre, lattine, ferro e cemento e plastica in abbondanza che deturpano uno dei posti più incantevoli della Sicilia.

Abbiamo chiesto al comune di Santa Croce Camerina, quando sono previsti gli interventi di bonifica. Per quanto riguarda le alghe, non si può fare nulla, ci ha informato una vigilessa, in quanto la legge vieta di intervenire per toglierla o stoccarla in qualche modo. Bisogna aspettare una mareggiata. Proprio in questi gironi, finalmente c’è stata e la spiaggia è ritornata al suo (quasi) splendore. Permangono i problemi menzionati in precedenza, ma sembra che l’amministrazione abbia ‘buone’ intenzioni.

A questo deturpamento ambientale si aggiungono anche altri motivi di preoccupazione. Ne citiamo due che meriterebbero un’ulteriore approfondimento. Il primo riguarda l’inquinamento acustico; non è raro, infatti, che fastidiosi allarmi di sicurezza suonino incessantemente anche nelle ore notturne, e per diverse ore, talvolta fino al giorno successivo. Il problema ovviamente, non sono gli allarmi che i proprietari decidono di installare a difesa delle proprie abitazioni, ma quello che accade dopo che suonano.

Infine i rumori molesti oltre la mezzanotte. Molti hanno osservato l’ineccepibile efficienza dei vigili urbani nell’elevare contravvenzioni agli automobilisti incauti che parcheggiano selvaggiamente; forse ne sono state elevate centinaia, se non addirittura migliaia di contravvenzioni ai trasgressori; alcuni, però si sono chiesti: quante multe sono state elevate per rumori molesti o disturbo alla quiete pubblica a ragazzi e persone che urlano a notte fonda o che, peggio ancora scarrozzano con rumorosissime moto dopo la mezzanotte o addirittura alle due o alle tre di notte? Eppure il “Regolamento della polizia urbana” parla chiaro.

“E’ comunque imposta una limitazione massima alle ore 24, salvo motivata autorizzazione rilasciata con apposita ordinanza sindacale, previo nulla osta della competente sezione di Polizia Locale. Chiunque viola le superiori disposizioni è soggetto all’applicazione di una sanzione amministrativa”, questo secondo l’art. 57. C’è addirittura un intero capitolo dedicato all’argomento al Capo V – Pubblica quiete e tranquillità delle persone sempre del Regolamento di Polizia municipale.

“Non voglio puntare il dito contro nessuno – afferma un giornalista locale – amministrare un comune non sempre è facile e molteplici sono le problematiche, ma questo luogo è frequentato da migliaia di turisti che visitano la casa di Montalbano quasi come un santuario; bene le docce ed i raccoglitori per la raccolta differenziata ed anche un servizio, a pagamento, di bagni pubblici; ma la spiaggia dovrebbe essere curata con maggiore attenzione e dare un servizio migliore ai turisti e agli affittuari settimanali che arrivano a spendere oltre mille euro per una settimana di affitto nel mese di agosto; una cifra esorbitante, ma sembra che questi siano i prezzi di mercato da queste parti; se si considera che il comune dovrebbe incassare cifre importanti anche da questo settore, allora l’efficienza dei servizi dovrebbe essere ineccepibile”.

Ventitré pietre d’inciampo per ricordare a Mirabella i caduti sul lavoro

Durante la settimana dedicata alla festa patronale l’amministrazione comunale ha voluto ricordare i cittadini morti in tragiche circostanze e il sindaco Giovanni Ferro ha scoperto una targa nella piazzetta dello speziale.

Sono state collocate 23 pietre d’inciampo nella scalinata di via Trigona in memoria dei mirabellesi caduti sul lavoro e, dopo la benedizione di don Marco Casella, sono stati invitati i familiari a scoprire le singole pietre mentre il giornalista Pippo Filetto ne ha raccontato brevemente le storie.

Questi i nomi:

Aranzulla Gaetano (morto a 42 anni il 25 dicembre 1976, incidente sulla strada per Gela)
Arena Placido (morto a 62 anni il 23 gennaio 1992, incidente stradale in bicicletta in Germania)
Berretta Salvatore (morto a 61 anni il 15 agosto 1964, in un cantiere edile di Sindelfingen)
Berretta Giovanni (morto a 41 anni il 10 maggio 2008, caduto da un tetto a Mirabella)
Berretta Michele (morto a 35 anni il 2 giugno 1977, incidente col trattore in campagna)
Biondi Salvatore (morto a 43 anni il 6 settembre 2004, incidente sulla strada per Gela)
Buscemi Antonino (morto a 19 anni il 2 febbraio 1974, incidente in un cantiere edile in via Politini)
Catarraso Giuseppe (morto a 47 anni il 14 maggio 1976, incidente in un cantiere edile a Boblingen)
Catrì Giuseppe (morto a 37 anni l’8 agosto 1999, incidente sulla strada per Catania)
Chiarello Carmelo (morto a 28 anni il 21 marzo 1961, in un cantiere edile di Sindelfingen)
Diomante Giovanni (morto a 28 anni l’11 aprile 1991, incidente in un cantiere edile)
Ferro Giuseppe (morto a 40 anni il 7 settembre 1999, incidente stradale in motorino in Germania)
Gentile Lorenzo (morto a 29 anni il 2 luglio 1957, travolto da un trattore nella piana di Sottominnelli)
Gitto Salvatore (morto a 52 anni il 18 maggio 1972, incidente sulla strada per Catania)
Gozza Orazio (morto a 27 anni 23 maggio 1967, incidente stradale in Germania)
Granato Francesco (morto a 38 anni il 2 luglio 1971, incidente con la mietitrebbia in campagna)
Gugliara Ludovico (morto a 45 anni 23 maggio 1967, un incidente stradale a Holzgerlingen)
Lacanea Anna (morta a 50 anni il 18 maggio 1989, incidente sulla strada per San Michele di Ganzaria)
Lazzara Giuseppe (morto a 37 anni il 2 novembre 1976, incidente in un pozzo di contrada Gatta)
Nobile Gaetano (morto a 47 anni il 18 ottobre 1985, arresto cardiaco in un cantiere di Sindelfingen)
Orlando Luigi (morto a 40 anni il 6 ottobre 1964 per salvare un compagno, incidente in una fabbrica di binari ferroviari a Trith-Saint-Léger, Francia)
Rizzo Giuseppina (morta a 20 anni il 1° marzo 1973, incidente stradale a Bretten)
Turturici Giuseppe (morto a 44 anni il 17 giugno 1969, incidente sulla strada statale verso Carlentini)

Alla fine della cerimonia il sindaco Ferro ha consegnato al palazzo Biscari attestati in pergamena alle famiglie dei mirabellesi che ora saranno ricordati con le pietre d’inciampo.

La cerimonia è stata organizzata e curata dall’impiegata comunale Rita Valoroso e l’iniziativa nasce da una proposta del giornalista Pippo Filetto che vive a Genova e qualche tempo fa visitò il comune di Orta San Giulio (No).

Per il sindaco “Mirabella sta crescendo e raccontare la vita dei nostri concittadini che non ci sono più è un’ottima cosa perché il racconto è rivolto alle giovani generazioni, per non dimenticare” e ha consegnato una targa al giornalista Filetto “per il prezioso contributo culturale nel giorno dedicato alla memoria dei caduti sul lavoro”, ringraziando il muratore Gaetano Patrì e tutti quanti hanno collaborato.

Dal 2002 la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo“ viene celebrata ogni anno l’8 agosto per ricordare la tragedia della miniera di Marcinelle in Belgio, dove l’8 agosto 1956 persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani.

L’arte fotografica di Pino Zaccaria per la memoria di Mirabella

All’interno del programma dell’Agosto Mirabellese l’amministrazione comunale ha voluto inserire due serate di proiezioni in piazza Unità d’Italia per presentare alla cittadinanza gli ultimi due film di Pino Zaccaria, grande appassionato di fotografia e video che da un decennio regala alla comunità documentari che ricostruiscono e raccontano la storia di Mirabella dalle origini a oggi.

Per le sue ricerche storiche l’autore si avvale della collaborazione di amici Giuseppe Marchese e Salvatore Nisi, invece le poesie di Vincenzo Zito servono a creare quell’atmosfera che permette di seguire un racconto denso di suggestioni, con una riflessione sullo spazio e il tempo che riguardano ciascuno di noi.

In ‘Mirabella Imbaccari: curiosi itinerari e nuove scoperte’ viene presentata la festa di Maria SS.delle Grazie del 2019, con l’intervento di due persone esperte in edilizia acrobatica che hanno ripulito e messo in sicurezza la facciata della chiesa. L’autore poi cerca di spiegare perché la processione segua un certo percorso per le strade del paese e azzarda una sua ipotesi sulla prima parte della processione che disegna la sagoma dello stivale italico, scelta forse voluta in periodo fascista. Invece la scoperta riguarda il dipinto di un personaggio importante che si trova nel palazzo Biscari, si tratta dell’ottavo principe di Biscari e l’opera fu firmata dal catanese Michele Rapisardi.

Invece ‘Viaggio fotografico nella Mirabella del ‘900 (com’era e com’è)’ è stato realizzato utilizzando unicamente le fotografie dell’Archivio storico fotografico di Mirabella Imbaccari, una ricostruzione della struttura urbanistica del paese e delle tradizioni della comunità, quella vita semplice che l’autore non ha mai dimenticato grazie alle piccole storie dei mirabellesi, persone che esprimevano uno spirito di unità che oggi non esiste più.

Annitta Di Mineo e Romano Bellissima hanno presentato i due documentari elogiandone il contenuto, l’importanza per la memoria da trasmettere alle nuove generazioni e gli aspetti tecnici, come viene fatto nel secondo documentario che è stato finalista al festival internazionale dei trailers al cinema Anteo di Milano. Il filmato è ricco di animazioni digitali che danno vita a vecchie foto che ci parlano ancora e sembra che la distanza del tempo sparisca, facendo esprimere allo spettatore un senso di gratitudine verso l’incanto della vita.

Pino Zaccaria, Peppe Moschella e Filippo Cremona sono i responsabili del gruppo facebook ‘Archivio storico fotografico Mirabella Imbaccari’ e, grazie all’associazione Avpc Imakara, è stata organizzata per cinque giorni al palazzo Biscari la settima edizione della mostra ‘Memorie fotografiche del 900 mirabellese’, una selezione di 200 foto che presentano vari aspetti della vita della comunita (bambini e scuola, famiglia, lavoro, tradizioni, sociale e privato). Filippo Cremona invita l’amministrazione comunale a pensare alla nascita di un museo della fotografia che possa ospitare tutto il materiale raccolto negli anni, un tesoro da valorizzare soprattutto per la cultura dei giovani.

Foto articolo: Giacomo Barbera

La poesia emozionale di Vincenzo Zito per la memoria di Mirabella

L’assessore alla cultura David Granato ha organizzato un pomeriggio al museo del tombolo, occasione per un incontro con l’arte. Sino a fine mese è possibile vedere un omaggio a Raffaello con schizzi e disegni ad acquerello del maestro d’arte restauratore Michele Lo Giudice e una mostra di quadri di Giuseppe Ciffo, un pensionato appassionato d’arte che utilizza tempera e acrilico per mostrare vedute di castelli.

L’associazione ‘I ricami e le leggiadre trine mirabellesi’ ha allestito una mostra di ricami e merletti a tombolo che ricostruisce quell’atmosfera che potevamo ritrovare in un ambiente domestico degli anni ’50.

“Quest’anno abbiamo voluto inserire più manifestazioni legate alla cultura – ha detto il sindaco Giovanni Ferro – e ringrazio Vincenzo Zito per il contributo dato alla crescita della comunità”. L’assessore Granato ha ringraziato tutti i suoi colleghi assessori per la collaborazione e ha ricordato che in inverno si vuole rilanciare la cultura attraverso il contributo delle associazioni. “Mi complimento con l’autore per aver trasmesso la propria gentilezza all’interno del libro, dove ho potuto cogliere anche una sottile ironia in alcuni componimenti, poesie che ci riconciliano con noi stessi”.

L’incontro è stato introdotto da Pino Zaccaria che ha letto una poesia in ricordo di Salvatore Cosentino e dalla figlia dell’autore che ha letto l’introduzione dell’editore. Il libro di poesia ‘Lustro di luna’ di Vincenzo Zito è stato presentato dalla prof.ssa Annitta Di Mineo che ha sottilineato come l’autore “si sia fatto trascinare dalle passioni che sono dentro ogni essere umano. La poesia ha un senso perché è quotidianità e vi si trova una certa spiritualità; la poesia è condivisione e confronto e Vincenzo Zito ci parla della nostra storia locale, anche in senso critico perché l’autore fa poesia civile. La poesia è un viaggio che ci fa capire la nostra esistenza e l’autore, parlando degli eventi della vita, si ritaglia quel tempo qualitativo che ci fa riflettere facendoci ritrovare coi nostri pensieri. Il lettore viene portato lontano, in un passato-presente che ci fa rivivere tutti gli avvenimenti che racconta con parole soppesate. Le poesia di Vincenzo Zito rimangono nella storia locale perché parla molto di Mirabella”.

L’amico Filippo Bologna ha ricordato i primi anni 70 quando i giovani cercavano il cambiamento e lui, insieme all’autore, si trovavano a Torino per frequentare l’università. “Oggi i giovani hanno mille informazioni ma non hanno modo di riflettere, ecco perché ci vuole la poesia. Il libro è bello perché ci fa capire da dove veniamo e il messaggio è diretto ai giovani. La poesia è memoria, ha uno sguardo illuminato verso la realtà e per farlo ci vuole coraggio. La poesia di Vincenzo è rivoluzionaria perché vuole cambiare le cose in meglio, ha uno sguardo positivo per il futuro e questo è il suo messaggio di speranza”.

Per l’autore “la poesia è resistenza ed è dentro di noi. Vivo con la mia famiglia a Torino e mi interesso alla divulgazione della poesia con alcuni amici poeti, portandola in giro per la città. La poesia è in ogni cosa e va fatta conoscere a tutti perché la parola descrive l’emozione per la nostra esistenza”.

Rosario Salafrica, vicepresidente del Centro Culturale Siculo-Tedesco, ha ricordato l’amicizia di una vita con l’autore che “scorazzando per i campi da ragazzo respirava la libertà di spirito e di pensiero. Enzo Zito, parlando del suo passato, ci dà la possibilità di poter trovare quelle forme per liberarci da una prigionia consumistica che ci spinge sempre più all’egoismo e all’indifferenza”. E’ stato molto apprezzato l’incontro culturale e l’autore è stato lieto di firmare il libro ai numerosi mirabellesi presenti.

I bambini animano l’estate mirabellese con danza e canto

Dopo due anni di interruzione ritorna l’Agosto Mirabellese, mese dedicato ad eventi in occasione della festa patronale. I protagonisti delle serate in piazza Vespri sono principalmente i bambini, veri talenti locali valorizzati non solo attraverso la danza (si sono esibiti gli allievi di due scuole dirette da Silvana Di Bella e Serena Tigano) ma anche il canto.

Il Ludofestival è una manifestazione unica a livello regionale che vede i bambini cantare su basi musicali e per la XXIII edizione ci sono state molte partecipazioni dal circondario. L’evento viene organizzato dalle maestre della ludoteca comunale e Pina Paratore ci dice che “è stata dura mettere in moto la macchina del Ludofestival perché è molto complesso e i bambini, dopo due anni e mezzo di silenzio, sono stati difficili da trattare e da convincere ma, ripartendo con entusiasmo, hanno messo l’anima e la loro energia realizzando due ottime serate, forse le migliori dell’intera estate”.

Per il sindaco Giovanni Ferro “il Ludofestival è la manifestazione estiva più importante e dobbiamo investire di più su questo evento che coinvolge intere famiglie”. Durante la prima serata è stata ricordata la maestra Giovanna Sottile, presidente di giuria per 22 anni e ricordati Marco e Gianluca, due ragazzi morti tragicamente l’anno scorso in un incidente stradale. Come ospiti un illusionista di Misterbianco ha avuto un grande successo grazie alle sue trasformazioni e a vari giochi che hanno incantato il pubblico, Maria Grazia Ferro che ha vinto un concorso di bellezza regionale e vuol diventare reginetta d’Italia, lo sportivo Emanuel Affabile, l’attore Francesco Castiglione ha recitato in un monologo sulla ricerca della felicità.

Per il concorso dei piccoli hanno vinto Salvatore Di Luciano (primo posto con la canzone ‘Ringo Starr’), Giulia Brighina (seconda con ‘Brividi’), Benedetta D’Ambrogio (terza con ‘Concedimi), premio impegno ex aequo a Umberto Di Dio (‘Dove si balla’) e Diego Alemanna (‘Come un pittore’), per il concorso dei grandi primo posto a Pasquale Nolfo (‘Aspetto che ritorni’), seconda Rossella
Di Stefano (‘Caught out in the rain’), terzi Gaetano Nolfo e Ilenia Sortino (‘A un passo da te’), premio migliore interpretazione a Salvatore Pomara (‘L’immensità’), premio della critica a Vincenzo Ribelle (‘Cocciu d’amuri’). Gli altri cantanti sono stati Giulia Alemanna (‘Ovunque sarai’), Lucy Malannata (‘Never enough’), Gabriella Ribelle (‘If I ain’t got you’) e Giovanna Bravato (‘Anche se non trovi le parole’).

Foto articolo: Custodio Muscarello, Vincenzo Gona e Giacomo Barbera