Valentina Giunta uccisa dal figlio: il movente è l’amore per il padre

Catania. Valentina Giunta, 32 anni, è stata uccisa dal proprio figlio quindicenne. La donna è morta accoltellata, in seguito alle gravi ferite riportate al collo e alla schiena. Il movente sarebbe l’amore che il ragazzo prova per il padre e il timore che sua madre volesse allontanarlo da lui, attualmente in carcere nell’ambito di una inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, e dal nonno paterno, anch’egli rimasto coinvolto nella medesima indagine.

Non poteva accettare la possibilità, l’ipotesi che sua mamma allontanasse lui e suo fratello più piccolo dal padre detenuto e dai nonni paterni. Pare che i rapporti fossero tesi tra i due da tempo, ma lo scorso 25 luglio sera, al culmine dell’ennesima lite, il quindicenne l’avrebbe più volte accoltellata mortalmente.

A trovare il corpo riverso per terra era stata la polizia intervenuta dopo la segnalazione di una donna che ha detto di temere che la 32enne potesse essere in pericolo. Il ragazzo è stato fermato per omicidio dalla polizia in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura per i minorenni di Catania.

Caltagirone, sabato “WackyRaces”: la corsa divertente con macchine autocostruite

Caltagirone, “WackyRaces” la corsa divertente. Sabato 30 luglio, in via Roma, “WackyRaces”, la corsa divertente con macchine autocostruite e che si muovono a spinta. La serata sarà conclusa dal trio comico “I Respinti”.

Torna a Caltagirone la corsa più divertente, con macchine autocostruite con materiale di riciclo e che si muovono a spinta (senza motore). Si tratta di “WackyRaces” che, su iniziativa del Comitato per i festeggiamenti in onore a San Francesco di Paola, si terrà sabato 30 luglio, a partire dalle 18, lungo il percorso della via Roma.

A conclusione “performance” dei cabarettisti “I Respinti”. La serata particolarmente coinvolti nella sua organizzazione, con il parroco don Luciano Di Silvestro, sono Alessandro Scarciofalo, Gianluca Iurato, Giacomo Alparone, Natale Vicino e Giacomo Biondo sarà condotta da Nancy Saimbene e Franco Papale.

GdF di Catania, confisca milionaria a imprenditore di Vittoria

Nell’ambito di attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di confisca in materia di misure di prevenzione patrimoniali, emesso dal locale Tribunale, nei confronti di Giombattista Puccio, originario di Vittoria, imprenditore operante nel settore dell’ortofrutta.

In particolare, le investigazioni, eseguite dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, hanno riguardato sia il profilo soggettivo del proposto sia le disponibilità economico-finanziarie al medesimo riconducibili.

Nel dettaglio, gli approfondimenti hanno consentito di accertare, da un lato, la pericolosità sociale del citato Puccio. Al riguardo, il Tribunale di Catania nel decreto in questione ha richiamato le pregresse pronunce giudiziarie, talune già definitive, che hanno visto il proposto condannato per reati gravi, quali rapina, lesioni personali e tentata estorsione aggravata e continuata, nonché le numerose evidenze investigative sulla scorta delle quali il predetto Puccio è stato ritenuto storicamente vicino, in particolare, all’associazione a delinquere di tipo
mafioso denominata “STIDDA”: proprio in virtù dell’appoggio derivante da tale vicinanza, il medesimo è riuscito a inserirsi, in posizione dominate, nel mercato degli imballaggi dei prodotti ortofrutticoli.

Per altro verso, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare di Puccio e il relativo patrimonio, oltre che la riconducibilità del complesso aziendale dello stesso ad attività illecite. Sul punto, le investigazioni hanno permesso di evidenziare l’incapienza dei redditi del
proposto e della sua famiglia rispetto al patrimonio accumulato e, inoltre, accertare che le società e imprese individuali facenti capo al predetto Puccio, operanti nel settore dell’ortofrutta e del packaging, siano state frutto della condotta illecita del proposto, che
le ha gestite con metodo mafioso, incrementandone in tal modo la capacità di penetrazione e condizionamento nel mercato.

Per quanto sopra, il Tribunale di Catania, accogliendo, le prospettazioni di questo Ufficio, avanzate all’esito delle indagini svolte dalle unità specializzate del GICO del Nucleo PEF di Catania, ha disposto nei confronti del predetto Puccio:
– la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata 3 anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza;
– la confisca di otto società e imprese individuali, un fabbricato commerciale; due auto e un motoveicolo; rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili al Puccio per un valore complessivo di oltre 23 milioni di euro.

L’attività svolta dal Nucleo PEF di Catania rientra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questo Ufficio e dalla Guardia di Finanza di Catania volta a contrastare, anche sotto il profilo patrimoniale, la criminalità economica e organizzata, al fine di evitare i tentativi, particolarmente insidiosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale.

Regionali, Eliana Esposito (Siciliani Liberi) si candida: “Noi siamo altro”

Alle elezioni regionali, previste per il prossimo autunno, Siciliani Liberi risponde ‘presente’ con una propria lista e una candidata presidente, Eliana Esposito, quarantanovenne, di Catania, professione attrice, con valori e idee politiche forti e chiare. L’abbiamo intervistata in esclusiva per i lettori di Prima Stampa.

Il vostro programma, definito “sicilianista” si ritiene “senza compromessi” e “alternativa radicale” all’attuale sistema da voi giudicato “oppressivo”: sarà dunque una corsa solitaria la vostra alle regionali?
“Chi vorrà appoggiare il nostro programma e la mia candidatura, è benvenuto, a patto che si tratti di partiti veramente sicilianisti e veramente antisistema”.

Eliana, sei anche attrice, e hanno fatto rumore le tue dimissioni dal Teatro del Canovaccio in segno di protesta contro le misure adottate dal Governo durante lo stato di emergenza causato dal Covid: sei incondizionata e incondizionabile e se umanamente e moralmente può essere un pregio in molte situazioni, non pensi che sia un problema in politica? Non temi l’isolamento e di conseguenza uno scarso consenso elettorale proprio perché non segui le regole e le dinamiche, che possono anche essere discutibili, politiche?
“Ho fatto parte della bellissima famiglia del Teatro del Canovaccio come socia, attrice, autrice e regista per quasi venti anni, è stato molto doloroso per me, sia umanamente sia artisticamente, lasciare andare una parte così centrale e importante della mia vita e della mia carriera, ma, allo stesso tempo, la scelta è stata facile semplicemente perché non avevo altra scelta. Non volevo essere complice di uno Stato che vuole sottomettere lo Spirito Sacro e Libero dell’Arte e volevo la piena libertà di criticare e di lottare contro queste misure antiuomo. Ci sono questioni di principio che proprio perché tali non sono negoziabili. Se umanamente questo è un pregio, lo è anche politicamente. I diritti umani non sono oggetto di trattativa politica e di gate keeper ne abbiamo avuti anche troppi. Chi insegue il consenso finisce col tradire sé stesso. Chi lo fabbrica finisce col tradire gli altri, oltre che sé stesso. Ma noi siamo altro e il consenso preferiamo meritarlo. Se questo significherà restare isolati, vorrà dire che non è ancora arrivato il tempo per noi. Ma intanto magari un semino sarà stato piantato”.

Attuazione integrale dello Statuto siciliano e costituzione dell’intero territorio regionale in Zona Economica Speciale sono tra gli obiettivi principali del tuo impegno politico: da dove vorresti partire? Dove inizieresti a ‘mettere le mani’? Perché si tratta sicuramente di un programma impossibile da realizzare in cinque anni.
“L’informazione è tutto, quindi per cominciare la prima cosa che faremo, già in campagna elettorale, è informare i siciliani e tutti coloro che vivono in questa terra sui rapporti tossici che ci legano insanamente allo Stato italiano. I nostri maggiori ostacoli derivano proprio dal fatto che i siciliani non sanno di essere una colonia interna. Rimedieremo colmando questa lacuna.
Dopo le elezioni, chiameremo il ministro dell’Economia italiano per metterci d’accordo sui tempi e sui modi per rientrare dei crediti siciliani verso l’Italia e per azzerare il falso disavanzo causato da Renzi e Crocetta. Nel frattempo, avvieremo la pratica per avere la nostra Agenzia delle entrate siciliana, così come prevede il nostro Statuto, in modo da poter attuare, sin da subito, gli articoli 36 e 37.
Ovviamente, anche il ripristino dell’Alta Corte per poter riaprire i contenziosi con lo Stato italiano. E via libera agli investimenti siciliani ed esteri a patto però che siano in perfetta armonia con la bellezza della nostra terra, che siano rispettosi della salubrità dell’ambiente e della salute di chi vive e transita nella nostra amata isola. Chi ama terra e popolo sarà sempre benvenuto.
Punteremo all’educazione alla Bellezza e all’Amore e alla ricostruzione dell’autostima del popolo siciliano attraverso la riscoperta e la valorizzazione della nostra storia, della nostra identità e della nostra lingua, perché solo chi sa valorizzare la propria bellezza è capace di riconoscere, apprezzare e celebrare anche la bellezza degli altri. E questo sarà soltanto l’inizio”.

Il valore dell’accoglienza per Mirabella Imbaccari

Per ricordare la Giornata mondiale del rifugiato le cooperative ‘Il geranio’, ‘San Francesco’ e ‘Opera prossima’ di Caltagirone hanno scelto la cornice del palazzo Biscari per presentare alcune iniziative ai mirabellesi e così ribadire il valore dell’accoglienza per una comunità aperta e inclusiva (come l’esposizione sartoriale ‘Storia di principesse’ che vuole rilanciare il
progetto di sartoria imprenditoriale ‘Amirat’).

Dopo una visita al museo privato della pittrice Ida Pace, luogo che racconta una vita dedicata alla bellezza della pittura, l’artista mirabellese è stata invitata a tenere un corso di pittura presso l’ex carcere e in cinque incontri le giovani migranti hanno imparato a raccontare le loro storie. “Io stessa ho scelto la tecnica della pittura ad olio perché è duratura nel tempo – ci dice l’artista – e le ragazze si sono entusiasmate a disegnare e dipingere delle scene che raccontano il loro vissuto. I dipinti realizzati parlano della guerra di oggi che alcune hanno subito di persona e parlano di uomini, donne e bambini che fuggono via mare da crudeltà e violenze, nella speranza di incontrare la pace in terra straniera”.

Christelle, Dalia, Ella, Houda, Kosay, Aicha, Mercy, Asmhan e Hamda sono le beneficiarie SAI ‘Mirabella Ordinari’ che hanno realizzato i dipinti.

“Come ogni anno cerchiamo di ricordare questa giornata con delle rappresentazioni e ringraziamo tutti gli artisti e professionisti che si sono uniti a noi per raccontare simbolicamente quello che è il grande dramma dei rifugiati che però vede una speranza nell’accoglienza all’interno dei territori, persone che scappano da precise situazioni e sono preziose per noi – hanno detto le responsabili delle cooperative -, nessuno è contento di fuggire dalla propria terra e conosciamo bene le loro storie di vita. Siamo qui per mettere in risalto le loro competenze e speriamo di trovare sempre la disponibilità dei cittadini, delle imprese, delle associazioni per poterci aiutare e permettere un inserimento sociale a queste persone attraverso un mestiere da apprendere”.

“Speriamo che il Mediterraneo diventi mare di pace, sviluppo e interscambio culturale – ha detto il vicesindaco David Granato che ha salutato i presenti a nome dell’amministrazione comunale – e mi auguro che alcune migranti scelgano questo paese per vivere nella nostra comunità”.

“Mirabella accoglie 42 ragazze migranti ordinari e 15 minorenni, siamo autorizzati ad accogliere altre 42 persone – ha detto la dr.ssa Maria Cristina Cafà, responsabile dei servizi sociali del Comune – e l’accoglienza di un centinaio di persone ci onora e premia il nostro impegno”.

Angela Terranova e Suor Carmela hanno parlato del lavoro dell’associazione ‘Opera del Tombolo e delle Arti manuali’ per la valorizzazione del merletto come elemento identitario della cultura locale.

Si sono svolti dei balli a cura di Consolata Emmanuele, responsabile dell’associazione ‘Con-tatto’ che promuove la qualità della relazione attraverso varie forme d’arte, hanno cantato Soon & Federica Nisi e l’attore Francesco Castiglione ha curato la rappresentazione teatrale ‘Taliatimi’, la storia degli emigrati italiani nel 900 che si incrocia con le storie attuali di Gift (17 anni, Nigeria), Dalia (20 anni, Congo), Ella (18 anni, Costa D’Avorio), Doua (17 anni, Tunisia), Houda (39 anni, Tunisia) e figlio Kosay (11 anni), Christelle (38 anni, Costa D’Avorio), migranti che hanno parlato delle loro esperienze di vita e dei loro sogni per un futuro diverso.

Per l’educatrice Gaetana Brighina “oggi più che mai è fondamentale costruire una rete sociale finalizzata all’inclusione, a partire dalle relazioni sinergiche con la comunità ospitante e nella fattispecie con la comunità mirabellese. Da mirabellese il mio pensiero non poteva che rivolgersi ai nostri artisti, pluripremiati e di spessore internazionale: l’attore Francesco Castiglione e la pittrice Ida Pace a cui va il mio più vivo e sentito ringraziamento per aver accolto il mio invito a donare i loro talenti e la loro professionalità a favore della comunità dei migranti. Pensando ai nostri artisti, penso al valore dell’arte come capacità espressiva universale che supera ogni confine geografico e ogni limite linguistico, con l’obiettivo di scuotere le coscienze di ciascuno, di accrescere competenze empatiche e di aprire le menti per una visione pluralistica e planetaria della realtà, poiché, come ho affermato svariate volte, tutti apparteniamo a un’unica famiglia, la famiglia umana.
Ringrazio la dottoressa Manuela Scebba (coordinatrice del progetto SAI ‘Mirabella Ordinari’) e la dottoressa Cinzia Maugeri (orientatrice del progetto e vicepresidente della cooperativa ‘Il Geranio’) per la fiducia che hanno posto in me. Fiducia che nasce dalla reciproca stima e che si esprime con la libertà d’azione. Ed è proprio il valore dell’autonomia, unita alla collaborazione con l’intera équipe, che ha permesso di attuare l’idea pedagogica, rendendola viva, del ‘racconto di sé’ mediante l’arte”.

Caltagirone, trentacinque ucraini ospitati in Diocesi

Caltagirone trentacinque ucraini ospitati in diocesi. Si chiama “APRI”, ossia accogliere, promuovere, proteggere e integrare, il progetto di Caritas italiana al quale ha aderito la Caritas diocesana che per domani, mercoledì 27 luglio, dalle ore 18, ha organizzato un primo incontro con le persone ucraine ospitate sul territorio diocesana.

Sono 35 in totale quelle che vengono assistite dalla Diocesi tramite la Caritas diocesana-Fondazione San Vito Onlus e che domani, per la prima volta da quando è iniziato il conflitto, si ritroveranno tutti insieme presso il turismo rurale “Al Ciliegio” di Salemi per un momento di incontro e condivisione. “L’obiettivo è duplice spiega la referente del progetto Angela Caradonna da un lato accompagnare questi nostri fratelli fuggiti dalla guerra in un percorso di integrazione sul territorio e, dall’altro, sensibilizzare le comunità locali all’accoglienza del prossimo”.

All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il Vescovo monsignor Domenico Mogavero, il direttore della Caritas Mimmo Errante Parrino e il Presidente della Fondazione San Vito Onlus, Vito Puccio. E sempre domani mercoledì alle ore 9, presso la sede della Fondazione, in via Casa Santa, 41 a Mazara del Vallo, verrà inaugurato lo sportello antiviolenza dell’associazione “Cotulevi”, presieduta da Aurora Ranno. Qualche settimana fa, nei locali della Fondazione, è stato inaugurato anche il laboratorio solidale promosso dall’associazione “Batticuore…batti”.

Caltagirone, e San Giacomo fu. Roccuzzo: “Riscoperta forte senso di comunità”

“I giorni di festa dedicati al Santo patrono hanno sancito, per un verso, la voglia di ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia che speriamo di poterci mettere definitivamente alle spalle, per un altro la riscoperta di un forte senso di comunità attorno a San Giacomo, che è un significativo elemento identitario di questa città”.

Così il sindaco Fabio Roccuzzo sugli eventi, a partire dalla Scala illuminata che, dal 22 (Ventennale del riconoscimento Unesco a Caltagirone, nell’ambito del Val di Noto, quale patrimonio dell’umanità) al 25 luglio (giornata – clou dei festeggiamenti) hanno catalizzato sulla città della ceramica grande interesse e attenzione, facendo registrare una straordinaria partecipazione di pubblico.

“Inoltre – conclude il sindaco – la festa ha assunto una grande valenza culturale promozionale, a sostegno del comparto turistico”.

Centri per l’impiego in Sicilia: nuovo bando per assumere 270 dipendenti

In Sicilia, al via il concorso con il bando bis per l’assegnazione di 270 posti ai Centri per l’impiego. La Giunta regionale è pronta a varare un bando bis per coprire i 270 posti (su 537) rimasti vacanti dopo la bocciatura o la rinuncia della maggior parte dei concorrenti. È una delle decisioni che sono arrivate ieri durante una riunione che aveva ben 32 punti all’ordine del giorno.

In base al carteggio portato dall’assessore Antonio Scavone, la giunta ha deliberato di assegnare dieci giorni di tempo allo stesso assessorato al Lavoro e a quello al Personale, guidato da Marco Zambuto, per portare la soluzione sul tavolo del governo. Un iter contorto dietro il quale si cela già la via che il governo sceglierà.

L’ipotesi di scorrere la graduatoria assegnando i 270 posti vacanti ai primi degli esclusi ha perso quota perché in realtà il Formez, che ha curato le selezioni, non sarebbe in grado di indicare adesso un punteggio preciso per tutti quelli che non hanno superato le prove scritte. Dunque al governo non resta che la via del bando bis. Che andrebbe però riscritto per rendere meno selettivi i requisiti necessari per partecipare (nel primo testo molte lauree erano escluse).

Nuovo Dl Aiuti: taglio accise benzina, azzeramento IVA su pane e pasta, e riduzione su tutti gli alimenti

Ci sarà un nuovo Decreto Aiuti e si sta valutando di inserire anche una proroga del taglio di trenta centesimi delle accise sui carburanti. Lo si apprende da fonti qualificate e la notizia è stata riportata anche dai colleghi di ANSA. Il taglio sulle accise, al momento, è prorogato fino al 21 agosto, ma potrebbe ora essere esteso fino a fine settembre.

Ma ci sono altre novità: il Governo dimissionario studia la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e di dimezzarla al 5% su carne e pesce. La conferma arriva direttamente dalla vice ministra dell’Economia Laura Castelli. “E’ un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha dichiarato a Radio 24 -, si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”.

“Stiamo riassestando in queste ore il decreto, le risorse che vengono dall’assestamento sono di più, stiamo contando perché l’aumento dei tassi di interesse erode un po’ queste risorse, ma non è una misura in deficit come tutti i decreti che abbiamo fatto quest’anno”, ha spiegato Castelli, precisando che 12-13 miliardi sono una “cifra possibile, molto vicina alla realtà” e sottolineando che “se non fosse caduto il governo probabilmente avremmo fatto questo decreto di luglio e anche altri interventi prima della legge di bilancio”.

Eliana Esposito (Siciliani Liberi): “Indignata per lo stato di abbandono in cui versa il Servizio sanitario in Sicilia”

Mentre i governanti nostrani glorificano i successi e l’efficienza della sanità siciliana, si assiste all’ennesimo caso di assenza di servizi minimi adeguati.

Purtroppo a Messina si ripete ancora una volta una tragedia che è comune a diverse aree del territorio siciliano, con servizi scadenti e infrastrutture che rendono complicato il trasporto dei pazienti in ospedale.

Dai mezzi di informazione apprendo che un ciclista, Federico Latteri di 52 anni, in seguito ad uno scontro frontale con un’auto avvenuto nella mattinata di domenica, a Sant’Agata di Militello, ha perso la vita. Mi stringo al dolore della famiglia. Da nostre fonti vengo a sapere che l’ambulanza è arrivata dopo 40 minuti, proveniente – addirittura – da Longi e, inoltre, risultava sprovvista di medico a bordo. Il primo e unico soccorso che ha ricevuto Federico, è stato prestato da due medici che stavano transitando per caso sul luogo dell’incidente.

Non è il primo caso in Sicilia in cui si riceve assistenza inadeguata e tardiva anche in prossimità di una struttura ospedaliera. I continui tagli alla sanità e la continua ingerenza del Ministero sulla gestione dei punti ospedalieri sono causa di una continua mortificazione della sanità siciliana. Auspichiamo che gli attuali governanti chiedano scusa al popolo siciliano per la mortificazione cui hanno portato la Regione e la Sanità in Sicilia.

Il mio impegno in questa campagna elettorale sarà quello di dare voce ai territori e ai siciliani ormai orfani di riferimenti istituzionali. La Sanità in Sicilia è materia concorrente, quindi la Regione ha tutti gli strumenti per agire e risolvere i problemi, almeno quelli ordinari. Ricordo, inoltre, che per l’impegno assunto dalla Regione Siciliana ad aumentare la propria partecipazione ai costi in ambito sanitario, il governo italiano, nel 2009 nella legge di stabilità, aveva deliberato di attribuirle annualmente una quota delle accise petrolifere. Che fine hanno fatto queste risorse? Quali azioni il governo regionale ha intrapreso per ottenere quanto pattuito?

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Eliana Esposito, Candidata alla Presidenza della Regione Siciliana per Siciliani Liberi.