Nelle ultime 24 ore si sono registrati 545 nuovi casi positivi al Covid-19 (ieri erano stati 559), ma ch’è da dire che il numero dei tamponi è oltre il doppio: 32.398 contro i 14.736 di ieri, e quindi il tasso di positività scende a 1,68% contro il 3,79% delle 24 ore precedenti.
I decessi sono stati otto e il numero totale delle vittime siciliane è di 7.205. Una notizia confortante arriva dai ricoveri: in ospedale ci sono 351 persone (ieri erano 365), delle quali 308 in area medica con sintomi (erano 321) e 43 in terapia intensiva (ieri erano 44) con due nuovi ingressi.
CASI, PROVINCIA PER PROVINCIA:
Palermo: 87.388 casi complessivi (96 nuovi casi)
Catania: 83.595 (215)
Messina: 38.172 (12)
Siracusa: 26.153 (28)
Trapani: 21.192 (58)
Ragusa: 20.511 (53)
Caltanissetta: 18.812 (32)
Agrigento: 18.565 (33)
Enna: 9.834 (18)
Per domani, mercoledì 1 dicembre, avremo a che fare con delle temperature tipicamente invernali, il cielo si manterrà poco nuvoloso. I venti soffieranno moderati ed i mari saranno mossi.
Tutto sommato assisteremo ad un tempo meno instabile rispetto a quello avuto negli ultimi giorni, questo ci permetterà di godere di un discreto inizio di dicembre.
Le temperature attese per domani, provincia per provincia (minime e massime):
Agrigento: 8 °C – 14 °C;
Caltanissetta: 4 °C – 9 °C;
Catania: 8 °C – 16 °C;
Enna: 1 °C – 7 °C;
Messina: 12 °C – 16 °C;
Palermo: 11 °C – 16 °C;
Ragusa: 3 °C – 11 °C;
Siracusa: 4 °C – 15 °C;
Trapani: 12 °C – 15 °C.
A Mirabella è ritornato il coronavirus e sembra che questa nuova ondata sia stata causata dai mirabellesi che risiedono fuori e sono rientrati per un breve periodo per la raccolta delle olive. L’Asp Catania ha comunicato la presenza di 32 soggetti attualmente positivi al covid e 43 soggetti posti in isolamento domiciliare.
Due settimane fa all’Ospedaletto si era svolta una giornata di somministrazione delle seconde dosi di vaccino con 117 presenze (foto articolo) e la situazione tranquilla aveva suggerito all’amministrazione di pensare all’organizzazione di alcuni eventi per il periodo natalizio, ma l’atmosfera in paese adesso è cambiata e trasmette paura, anche perché ci sono diverse persone no vax.
Un medico di famiglia ci informa che la maggior parte dei 32 infetti sono giovani e bambini non vaccinati (tra questi due anziani di cui uno ricoverato in ospedale), mentre le persone vaccinate contagiate hanno disturbi lievi, segno che il vaccino funziona.
“Purtroppo a novembre è ritornato il virus nel territorio comunale – dice il sindaco Giovanni Ferro – quindi abbiamo nuovamente alzato il livello di guardia. Sto monitorando l’evolversi dei contagi, pare che la situazione sia abbastanza arginata ma se dovessero esserci altri casi positivi è prevista per la settimana prossima una giornata screening per la popolazione, essendo già in contatto con l’Asp Catania e l’ufficio del commissario ad acta per l’emergenza Covid. Ci prepariamo ad affrontare i prossimi mesi che saranno difficili, come deduciamo dai media. C’è preoccupazione in paese, si deve prestare la massima attenzione e speriamo di superare questa fase nel miglior modo possibile senza problematiche, mentre restiamo in attesa di ulteriori misure disposte dal governo. Con i medici di base ci stiamo organizzando per nuove giornate di vaccinazione, si partirà con le terze dosi i primi di dicembre nelle due case di riposo del paese e subito dopo organizzeremo una giornata di vaccinazione per prima, seconda e terza dose”.
A causa di un incidente avvenuto all’altezza del km 31 è stato chiuso temporaneamente al traffico in entrambe le direzioni un tratto della strada statale 385 “di Palagonia” a Palagonia, in provincia di Catania.
Nel sinistro, avvenuto questa mattina, ha perso la vita Giuseppe Rizzo, 57enne di Scordia: si trovava in sella alla sua bici, quando si sarebbe scontrato con un autocarro fermo nella corsia in direzione Catania.
Sul posto sono intervenuti anche il personale Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire la riapertura della strada nel più breve tempo possibile.
Sale a 434 il numero di casi positivi Covid-19 nel Ragusano: questo il dato registrato nelle ultime 24 ore. Attualmente, sono 415 i soggetti posti in isolamento, 11 sono ricoverati, 2 in foresteria.
Ecco i casi di contagio, città per città, comunicati dall’Asp di competenza: Acate 5, Chiaramonte Gulfi 1, Comiso 45, Giarratana 11, Ispica 28, Modica 121, Monterosso Almo 6, Pozzallo 23, Ragusa 136, Santa Croce Camerina 13, Scicli 13, Vittoria 13.
Poste Italiane dedica alle prossime festività natalizie due colorate cartoline filateliche, che saranno in distribuzione dal 1 dicembre 2021 al 5 gennaio 2022 nei 3 uffici postali con sportello filatelico della provincia di Catania, disponibili nelle sedi di Catania Centro, Acireale e Caltagirone.
Un modo per inviare gli auguri di buone feste a chi ci sta lontano o a una persona speciale. In un periodo di distanziamento sociale per l’emergenza sanitaria, Poste Italiane vuole sostenere ancora una volta il valore della scrittura e una semplice cartolina rappresenta un oggetto che può essere custodito nel tempo.
Giornata in cui vengono rispettarti i pronostici con Real Aci, Motta e Atletico tutte vincenti. Colpo in trasferta del Belpasso e pirotecnico pareggio tra Misterbianco e San Gregorio. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo nella giornata 10 di Promozione girone C.
Promozione giornata 10: il riassunto delle partite
Il Real Aci capolista regola col più classico dei risultati la Don Bosco. Mattatore dell’incontro l’attaccante granata Fabio Mongelli che, con una doppietta (dieci gol stagionali per lui), trascina i granata al successo. Partita non semplice per la squadra di Marcello Manca che ha dovuto fare a meno di Garozzo e De Carlo infortunati ma in cui ha rischiato poco anche grazie all’ottima prestazione del rientrante Campanella, di Zagami e Pennisi in difesa.
Insegue a meno uno il Motta: la formazione di Di Maria travolge 4-1 a domicilio il Calatabiano, tornato a giocare dopo tre partite di stop causa Covid. Motta in vantaggio con una punizione di Palazzolo, poi pareggio di Mazzeo ma Montalto, Sinatra e Inserra hanno permesso alla squadra di violare il “Giuseppe Calanna”.
Successo complicato per l’Atletico 1994 che batte di misura la Gymnica Scordia. Il solito Ardizzone sblocca il punteggio nel primo tempo; nella ripresa, il pareggio di D’Imprima ma ci pensa Borzì a rimettere le cose a posto e tenere l’Atletico a meno cinque dal primato.
Importante vittoria in trasferta del Belpasso per 1-2 contro il Lavinaio. Sono di Lupo e Vittorio (dal dischetto) i gol che permettono ai belpassesi di espugnare il Comunale di Aci Sant’Antonio. A nulla serve la rete finale per i padroni di casa di Di Mauro.
Pareggio pieno di gol tra Misterbianco e San Gregorio. Sangregoresi avanti 0-2 grazie a Sanneh e Garufi ma poi si scatenano gli uomini di Currò rimontando fino al 2-2 finale con le segnature di Tosto e Fisichella.
Infine pareggio a reti bianche tra Atletico Nissa e Bronte, rinviata per impraticabilità di campo Armerina-Leonfortese.
Promozione girone C, il programma della giornata 11
Deve destare preoccupazione, per usare le parole del primo cittadino di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, la situazione attuale in città, riguardo ai casi positivi al Covid-19.
Nelle ultime 24 ore c’è stato un incremento di 34 soggetti che hanno contratto il nuovo coronavirus, portando il totale a 236.
Dall’ente comunale fanno sapere che un terzo è riconducibile a un cluster registratosi in una struttura sanitaria situata fuori dal centro abitato, ma questo certamente non è comunque confortante in nessuna maniera. Tra questi, comunque, tre sono ricoverati in ospedale, uno in meno rispetto alle 24 ore precedenti.
Nulla lascia presagire che la situazione possa migliorare nei prossimi giorni, motivo per la quale si raccomanda vivamente il rispetto delle regole imposte per contrastare la diffusione del Covid.
CALTAGIRONE. Come comunicato dall’Asp i positivi sono 202. Il sindaco Fabio Roccuzzo dice che “l’aumento dei contagiati deve destare preoccupazione, senza, però, suscitare allarmismi fuori luogo”.
RAMACCA. Nella prima mattina del 29 novembre si è verificato un incidente sulla Catania-Gela tra un tir e un’auto, una Citroen Berlingo. Sono due i feriti, uno dei quali, a causa della gravità dei danni riportati, è stato trasportato con l’elisoccorso presso l’ospedale Cannizzaro di Catania.
Angela (Gli eredi dei Messapi) è il primo volume di Angeli in ginocchio – La saga del popolo messapico della scrittrice Bruna Spagnuolo, edito da Edizioni S.O.S. ROOTS, disponibile negli store digitali.
Il titolo della saga è legato a una credenza delle popolazioni dell’estremo Sud dell’Italia, protagoniste di quest’opera: ogni volta che la tavola veniva apparecchiata con i cibi ritenuti “grazia di Dio”, gli Angeli si mettevano in ginocchio attorno ai commensali, perché nessuno si strozzasse nella fretta di placare i morsi della fame.
«Come una matriosca a quattro scomparti, la saga si snoda su quattro libri, quattro storie totalmente indipendenti, eppure intimamente connesse e collegate da tasselli misteriosi che si schiudono a catena l’uno nell’altro, uno dopo l’altro. – racconta Bruna Spagnuolo – Questa saga è un’opera di narrativa e non un saggio. È frutto del genio letterario libero di sopperire alle mappe storiche, umane e geografiche con le vie leggiadre delle muse dell’ispirazione. Nonostante ciò, il canovaccio della sua nascita poggia le basi su qualcosa di più della pura fantasia, poiché la sua stesura ha richiesto sopralluoghi e ricerche per realizzare i quali ho viaggiato fisicamente, seguendo le vie dei semi archeologici e glottologici, dalla valle dell’Indo all’antica Ilio, alla Troia omerica, nella mitica Troade, fino all’antica Siris, sulle coste italiche, e ai ritrovamenti enotri, nelle valli lucane del Sinni e del Sarmento».
Angela (Gli eredi dei Messapi) è un libro pieno di tipicità italica dal notevole esotismo geografico e antropologico, pur essendo un’opera di narrativa letteraria, perché è nato per immortalare la vita delle comunità che brulicavano attorno alle pendici del Pollino lucano e ne ha raccolto la cultura prima che andasse perduta nel ritmo serrato della spasmodica corsa tecnologica e delle sovrapposizioni prive del passaggio del sapere di generazione in generazione. Lo stile è vivido e intenso, dalla descrittività sapiente e lirica, con richiami omerici, gattopardiani e veristi.
«Quest’opera vuole essere, per le menti che cercano un contesto identificante tra le radici sfuggenti del passato e la “civiltà” tecnologica paradossale, una tappa-appiglio cui volgersi e cui far riferimento. – si legge nella “nota dell’autrice”, presente nel libro – Nella confusione di questa nostra era travagliata, che, una volta sì e una volta sempre, pare smarrire la direzione dei punti cardinali della saggezza e della pace, si pone come umile lampada accesa sull’altare dell’amore. Così l’ho concepita e così la dono a tutti coloro che sapranno lottare perché i valori tesi a rendere ogni uomo fratello all’altro uomo non debbano mai morire».
Sinossi
Il libro 1 di Angeli in ginocchio è un romanzo irresistibile fatto di forti passioni e di ribellioni imbrigliate dalla eterna rassegnazione mediterranea senza rimedio. Vita e morte si alternano tra monti e fiumi, usanze e tradizioni ataviche, intemperie e trionfo delle stagioni, pianto e canto, stenti e danze, celebrando sempre e comunque, in fondo, il trionfo dell’amore. Ambientato nel Sud italiano del tempo della Seconda guerra mondiale, narra la storia vera, gli eventi leggendari e le peripezie di un personaggio femminile straordinario e del suo amato altrettanto straordinario.
Le pagine di questo libro descrivono eventi fatali e tragici e narrano le vicissitudini di una giovane contadina leggendaria e del suo amato dragone dell’esercito regio, facendo un ritaglio completo della realtà ambientale, geografica, storica e sociale in cui sono incastonate. Ricreano situazioni, atmosfere, ambientazioni, sensazioni e sentimenti che portano l’ambita Angela a innamorarsi perdutamente dell’unico personaggio che non le porti onori e a sposarlo, consegnandosi a un fato di incognite e dolore e patendo quasi fino a morire di fatica, malattie e malefici. Con descrizioni impagabili e immagini vivide, questo romanzo ci trascina verso due domande: riusciranno i due innamorati a ritrovarsi? E da dove vengono le immagini che si affollano nella loro mente e che non appartengono al loro passato?
Questo libro è un romanzo d’amore, tragedie e percezioni connesse con altre vite – altri tempi degli stessi luoghi, ma è, soprattutto, un lascito prezioso del retaggio tutto mediterraneo della rassegnazione fatale di chi si sente “uovo tra le pietre” e assurge a simbolo di un Meridione in ginocchio.
È una cassaforte di identità storiche ed etnologiche del Novecento e uno strumento utile a ricostruire e conservare l’identità di popolazioni già sconosciute a questa epoca, che ha sostituito la trasmissione del sapere di generazione in generazione con le finte culture delle cosmesi multimediali. È un monumento alle svolte storiche gigantesche del periodo bellico e soprattutto di quel dopoguerra che ha travolto personaggi umili e straordinari come Angela e Gaetano, che, allo stesso tempo, li ha annoverati tra i suoi fermenti lievitanti inarrestabili e che, impegnato nella guarigione delle sanguinanti ferite di un conflitto mondiale, ignorava di essere piattaforma di lancio di una irripetibile primavera di rinascita e di incidersi nella storia come un faro cui l’umanità avrebbe dovuto ispirarsi nei suoi secoli della tecnologia senza limiti e nei millenni della sua conquista dello spazio.
L’autrice
Il libro 1 di Angeli in ginocchio è un romanzo irresistibile fatto di forti passioni e di ribellioni imbrigliate dalla eterna rassegnazione mediterranea senza rimedio. Vita e morte si alternano tra monti e fiumi, usanze e tradizioni ataviche, intemperie e trionfo delle stagioni, pianto e canto, stenti e danze, celebrando sempre e comunque, in fondo, il trionfo dell’amore. Ambientato nel Sud italiano del tempo della Seconda guerra mondiale, narra la storia vera, gli eventi leggendari e le peripezie di un personaggio femminile straordinario e del suo amato altrettanto straordinario.
Le pagine di questo libro descrivono eventi fatali e tragici e narrano le vicissitudini di una giovane contadina leggendaria e del suo amato dragone dell’esercito regio, facendo un ritaglio completo della realtà ambientale, geografica, storica e sociale in cui sono incastonate. Ricreano situazioni, atmosfere, ambientazioni, sensazioni e sentimenti che portano l’ambita Angela a innamorarsi perdutamente dell’unico personaggio che non le porti onori e a sposarlo, consegnandosi a un fato di incognite e dolore e patendo quasi fino a morire di fatica, malattie e malefici. Con descrizioni impagabili e immagini vivide, questo romanzo ci trascina verso due domande: riusciranno i due innamorati a ritrovarsi? E da dove vengono le immagini che si affollano nella loro mente e che non appartengono al loro passato?
Questo libro è un romanzo d’amore, tragedie e percezioni connesse con altre vite – altri tempi degli stessi luoghi, ma è, soprattutto, un lascito prezioso del retaggio tutto mediterraneo della rassegnazione fatale di chi si sente “uovo tra le pietre” e assurge a simbolo di un Meridione in ginocchio.
È una cassaforte di identità storiche ed etnologiche del Novecento e uno strumento utile a ricostruire e conservare l’identità di popolazioni già sconosciute a questa epoca, che ha sostituito la trasmissione del sapere di generazione in generazione con le finte culture delle cosmesi multimediali. È un monumento alle svolte storiche gigantesche del periodo bellico e soprattutto di quel dopoguerra che ha travolto personaggi umili e straordinari come Angela e Gaetano, che, allo stesso tempo, li ha annoverati tra i suoi fermenti lievitanti inarrestabili e che, impegnato nella guarigione delle sanguinanti ferite di un conflitto mondiale, ignorava di essere piattaforma di lancio di una irripetibile primavera di rinascita e di incidersi nella storia come un faro cui l’umanità avrebbe dovuto ispirarsi nei suoi secoli della tecnologia senza limiti e nei millenni della sua conquista dello spazio.