Vittoria, tragico incidente questa sera: auto pirata travolge scooter

Un tragico incidente stradale si sarebbe registrato questa sera lungo la ex Sp 17, a Vittoria, direzione Scoglitti: dalle prime indiscrezioni che siamo riusciti a raccogliere, un’auto pirata avrebbe travolto scooter, dopo aver invaso la corsia opposta.

Al momento, oltre la segnalazione ricevuta, non abbiamo maggiori informazioni. Non è chiara la dinamica del sinistro, e quindi se l’auto in corsa abbia realmente invaso la corsia opposta al proprio senso di marcia o meno.

Non siamo a conoscenza delle condizioni delle persone rimaste coinvolte nel sinistro. Sul posto sarebbero comunque sopraggiunti i soccorsi del personale sanitario del 118, gli agenti della Polizia municipale e della Polizia di Stato.

Foto articolo: immagine di repertorio

Vittoria, incidente stradale lungo la Ss 115: due auto coinvolte

Questo pomeriggio si è registrato un incidente stradale lungo la Ss 115, che da Comiso porta verso Vittoria, nel Ragusano, all’altezza del kilometro n. 5.

Le cause che hanno determinato il sinistro non sono state rese note. Due i veicoli coinvolti. Non dovrebbero esserci persone rimaste ferito a seguito dell’incidente stradale.

Sul posto, gli agenti della Polizia municipale, impegnati per eseguire i rilievi del caso.

Foto articolo: Franco Assenza

Caltagirone, ancora un altro incidente nell’incrocio maledetto

La criticità non può essere più ignorata, gli uffici preposti devono fare qualcosa, il problema va risolto. Vero è che dietro ogni incidente all’incrocio tra via Madonna della Via e via Escuriales c’è sempre l’errore umano, ma che la scarsa visibilità sia una componente influente è un dato oggettivo.

Anche oggi pomeriggio si è verificato un sinistro tra due mezzi. Ad entrare in collisione, un furgone ed un pick-up. Non dovrebbero comunque esserci feriti.

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri, che si è occupata dei rilievi del caso. L’incrocio è pericoloso e questo va considerato, o dobbiamo per forza attendere che ci scappi il morto?

Denise, testimone chiave picchiata. La bimba rapita vista in hotel dove lavorava Anna Corona

Più si va a fondo e più c’è da raccontare. Ci sono nuovi aggiornamenti sul caso della scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta nel 2004 da Mazara del Vallo, nel Trapanese.

Dopo le minacce alla troupe di “Chi l’ha visto?“ e l’ultima aggressione ai giornalisti Rai andati a Mazara del Vallo per un servizio, l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori naturali di Denise, ha rilasciato una rilevazione scioccante al programma “Ore 14, in onda su Rai 2.

Stando a quanto dichiarato, una testimone chiave è stata aggredita e picchiata sotto la sua abitazione nella città del Trapanese: “Ho ricevuto questa notizia poche ore fa e ho consigliato di avvisare immediatamente la Procura – ha dichiarato su Rai due l’avvocato -. Potrebbe essere stata anche un’aggressione dovuta ad altri motivi, sta di fatto che tutto ciò è molto strano e la cosa mi ha preoccupato”.

Ma non è tutto. Nel corso della stessa puntata, dove l’avvocato Frazzitta ha raccontato quanto accaduto alla testimone, è spuntato un altro super teste e secondo il racconto di quest’ultimo, nel giorno del rapimento, Denise sarebbe stata vista all’interno dell’Hotel Ruggero II. Sarebbe la stessa struttura ricettiva nella quale a suo tempo lavorava Anna Corona.

Trucco per evadere fiscale e truffa imprenditori: commercialisti catanesi nei guai

Nell’ambito di articolate attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito in tre regioni (Lombardia, Lazio e Sicilia) e in cinque provincie (Brescia, Roma, Catania, Ragusa e Siracusa) un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale nei confronti di Antonio Paladino e Massimiliano Longo, avente ad oggetto abitazioni, negozi, magazzini, fondi rustici e terreni agricoli, con i relativi fabbricati – oltre a un’autovettura di lusso – per un valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro.

In particolare, i beni in questione sono stati sequestrati perché acquistati dal Paladino, presidente dell’associazione datoriale CONFIMED Italia, e dal Longo, quale dominus dello Studio FLA, utilizzando una parte dei profitti derivanti dall’avere promosso e organizzato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, che annoverava tra i partecipi professionisti e legali rappresentanti di società aventi sede in tutto il territorio nazionale.

La complessa attività delittuosa posta in essere dai sodali consisteva, infatti, nella strumentalizzazione della possibilità data ai contribuenti di portare a compensazione dei propri debiti nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, crediti relativi alla medesima tipologia di imposta maturati o maturandi in relazione a un diverso periodo.

L’associazione, quindi, si adoperava per consentire alle società o ai professionisti debitori dell’amministrazione finanziaria di effettuare l’acquisto, mediante accollo, di crediti vantati da parte di altre società nei confronti della medesima amministrazione ma derivanti da operazioni in tutto o in parte inesistenti verso il pagamento di una somma inferiore al loro valore nominale, in modo da consentire all’acquirente di compensare in tutto in parte il proprio debito nei confronti dell’amministrazione finanziaria.

La somma pagata dalla società acquirente per il credito fittizio rappresentava, in tutto o in parte, il guadagno dell’associazione per delinquere. Paladino, Longo e i loro sodali, in definitiva, commercializzavano modelli di evasione fiscale, in base ai quali effettivi debiti tributari sono stati compensati con inesistenti crediti erariali, per 9,5 milioni di euro.

I predetti professionisti hanno così integrato il reato di indebita compensazione di debiti tributari (previsto e punito dall’articolo 10-quater del d.lgs. n. 74 del 2000), procurandosi un ingiusto profitto patrimoniale nonché il reato di truffa nei confronti degli imprenditori che avevano acquistato i crediti ignari della loro inesistenza e che, per tale ragione, sono stati costretti a corrispondere il dovuto all’Erario dopo aver versato ingenti somme di denaro all’organizzazione.

A seguito delle indagini patrimoniali svolte dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, è stato eseguito in tre regioni (Lombardia, Lazio e Sicilia) e in cinque provincie (Brescia, Roma, Catania, Ragusa e Siracusa) il sequestro preventivo, disposto dal Giudice delle indagini preliminari, su richiesta di questo Ufficio, dei seguenti beni:
– nove abitazioni, site a Catania;
– nove immobili destinati a negozi e magazzini, a Catania, Brescia e Roma;
– fondi rustici terreni agricoli, unitamente ai relativi fabbricati a uso abitativo, presenti a Carlentini e Ragusa;
– un’autovettura marca Jaguar, modello F – PACE,
– quote di partecipazione in cinque società, aventi a sede a Catania;
– disponibilità finanziarie su diversi conti correnti.

L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle azioni svolte da questo Ufficio e dalla Guardia di finanza di Catania a tutela della finanza pubblica e della corretta concorrenza degli imprenditori sul mercato, con lo svolgimento di complesse indagini volte, da un lato, a contrastare le più insidiose forme di frode fiscale che ledono gli interessi finanziari della collettività e, dall’altro, a garantire il recupero degli illeciti proventi dell’evasione, da destinare, una volta definitivamente acquisiti alle casse dello Stato, anche a importanti interventi economico e sociali.

Sconfiggere definitivamente il Covid? Medico del Trapanese: “Trovato cavallo di Troia”

La cura per sconfiggere il Covid-19 e tutte le sue varianti? Quella definitiva potrebbe arrivare dal Trapanese. Giuseppe Franco Cusumano, medico di famiglia di Campobello di Mazara, nel Trapanese, dal marzo 2020 studia, assieme al ricercatore Giovanni Puccio, come sconfiggere il coronavirus, sia al manifestarsi dei primi sintomi che in situazioni più complesse.

“Sulla base di una serie di studi siamo nelle condizioni di bloccare, curare e sconfiggere il Covid-19 e le sue relative varianti, attraverso una terapia “riducente-farmacologica” combinata che consiste nella somministrazione di azitromicina, idrossiclorochina, antiinfiammatori ed eparina a basso peso molecolare. Se a questa terapia di base, che ci ha dato importanti risultati con percentuali di guarigione tra il 95-98%, aggiungiamo una flebo con glutatione, acetilcisteina e vitamina c ripristinando il ciclo del glutatione (tripeptide con proprietà antiossidanti e metilizzazione del Dna siamo nelle condizioni di bloccare la replicazione virale. E’ questo il cavallo di Troia”.

Una spiegazione forse troppo tecnica, più chiara agli addetti ai lavori, ma lascia intendere che questo virus potrebbe avere le ore contate. Questa è la speranza.

“Abbiamo scoperto che gli organismi in stress ossidativo erano più soggetti all’infezione – aggiunge Cusumano – quindi ne abbiamo dedotto che aumentando le riserve di glutatione con la flebo avremmo ristabilito il sistema redox ‘riducente-ossidantè e normalizzato il processo di metilazione che serviva a bloccare la replicazione del virus”.

E c’è stata pure modo di sperimentare quanto sostenuto: i primi di giugno è scoppiato un focolaio a Campobello di Mazara con una trentina di casi positivi con sintomi e il medico ha dichiarato che “quasi tutti sono stati curati con risposte in modo soddisfacenti con la terapia domiciliare che già utilizziamo da un anno per curare il Covid-19 ai primi sintomi. In quattro non rispondevano alla terapia, forse perché si trattava di una variante più aggressiva quindi sono andato di persona a somministrare una flebo con glutatione 1 gr. e 800 mg., 600 mg. di acetilcisteina e una fiala di vitamina C, fatta questa terapia con due flebo dopo due giorni abbiamo risolto con successo questi casi che stavano prendendo una brutta piega. Adesso i pazienti stanno bene e tutti negativizzati”.

Graziella è calatina ed è tra le più giovani nonne italiane: lei 30 anni, la neomamma 14 anni

C’è una bella notizia, che merita di essere condivisa, perché porta con sé letizia: lo scorso venerdì è nata Noemi, la mamma ha solo 14 anni e la nonna, 30 anni. La famiglia è di Palagonia, nel Calatino.

La piccola è nata poco più di due chili e mezzo, tutti sono felici per il lieto evento. Certo, all’inizio è stata una doccia fredda un po’ per tutti, per la neomamma, per il suo fidanzato e per la mamma, che tutto poteva aspettarsi ma non che sua figlia, così presto, la fecesse diventare nonna.

Noemi, nata a Lentini, è stata circondata da un amore immenso e gratuito fin dal primo giorno, fin da quando non si è saputo della sua esistenza in grembo. E sarà così per sempre. Che dire, auguri!

Bambinopoli Villa comunale Caltagirone, inaugurazione 17 luglio: ecco come sarà

La bambinopoli della Villa comunale, realizzata con parte (199mila euro) delle somme tratte dall’indennità di mandato cui il sindaco, Gino Ioppolo, ha rinunciato, sarà inaugurata alle 19 di sabato 17 luglio. L’inaugurazione sarà preceduta, giovedì 15, da un incontro con la stampa durante il quale saranno illustrate le caratteristiche tecniche dell’intervento. E’ quanto stabilito dopo il sopralluogo compiuto stamani dall’Amministrazione comunale.

Gli interventi, eseguiti dall’impresa Vona Costruzioni di Salvatore Vona – progettista esecutivo e direttore l’architetto Stefania Padalino, responsabile del procedimento il geometra Salvatore Bucceri dell’Ufficio tecnico comunale; ma al progetto ha lavorato pure un altro geometra dell’Utc, Egidio Russo – consistono nell’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere agevole l’accesso ai diversamente abili, nella realizzazione della pavimentazione dell’intera area con materiali dalle caratteristiche specifiche per il luogo, nel ripristino della rete di recinzione e dell’illuminazione, nella collocazione di giochi inclusivi per i bambini, nell’allestimento di elementi d’arredo anche verde e nell’installazione di un impianto di videosorveglianza.

Bambinopoli, com’è e come sarà:

“Fra poco più di 15 giorni – ha detto l’assessore al Verde pubblico Luca Distefano – la bambinopoli, totalmente rifunzionalizzata con le somme dell’indennità del primo cittadino, sarà una gran bella realtà per tantissimi bambini e le loro famiglie”.

Caltagirone, i ceramisti Navanzino restaurano gratuitamente vaso distrutto da vandali

Quasi 5 anni fa fu distrutto da ignoti vandali. Adesso, dopo un’accurata opera di restauro a tutolo gratuito da parte dei maestri Francesco e Luigi Navanzino, è stato dagli stessi donato alla città e ricollocato laddove si è sempre trovato: all’ingresso nord della Villa comunale, dietro i due leoni (anch’essi, domani, torneranno nella loro storica sede dopo il restauro finanziato dal Lions Club di Caltagirone). E il grande orcio in terracotta che era stato rotto in tantissimi pezzi e si presentava con una serie di parti mancanti e che, grazie all’intervento dei due ceramisti, è stato riportato al suo originario splendore.

La sobria cerimonia inaugurale si è svolta stamani, alla presenza del sindaco Gino Ioppolo e degli assessori Luca Distefano e Antonio Montemagno.

“Siamo contenti – ha detto Francesco Navanzino – di averlo restituito alla città nelle sue migliori condizioni e di avere così festeggiato i 50 anni di attività della nostra bottega. Con il grande orcio, che si aggiunge alla Quattro stagioni, da noi già restaurate, e i due leoni, siamo felici di avere dato il nostro contributo a che l’ingresso nord della Villa torni nella sua veste migliore”.

Un grazie sentito ai maestri Navanzino è giunto dal sindaco Gino Ioppolo “per questa magistrale e generosa opera di restauro – ha dichiarato – che denota grande attenzione al polmone verde della città”. Il primo cittadino e l’assessore Luca Distefano hanno altresì annunciato “la prossima conclusione dei lavori alla bambinopoli e, fra settembre e ottobre, l’avvio di quelli per la riqualificazione dell’intera Villa, con la sostituzione dell’antiestetico asfalto con pavimentazione naturale, il restauro dell’ingresso nord e della balconata Vella, la ristrutturazione della palazzina dei servizi, la manutenzione del palco moresco e la piantumazione di essenze mediterranee”.

Droga in auto e in casa: beccato pusher calatino dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Scordia, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato un 36enne del posto perché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari erano impegnati in un controllo dinamico in una zona periferica del territorio del comune di Scordia quando, in via Sandro Pertini, hanno imposto l’alt ad un uomo che stava transitando a bordo di una Nissa Qashqai di colore bianco.

L’uomo, in evidente imbarazzo e su invito dei militari, ha spontaneamente consegnato una dose di cocaina, già confezionata, che teneva occultata nell’aletta parasole dell’autovettura ma successivamente su loro invito, visto il perdurante stato d’ansia che manifestava in maniera evidente, ha dovuto seguirli fino alla sua abitazione per effettuare una perquisizione domiciliare.

Quando ha visto i militari dirigersi verso la cucina, nonostante avesse prima loro dichiarato di non possedere nulla, l’uomo ha così estratto un involucro nascosto sotto il contenitore delle posate dal cui interno i militari hanno estratto altre 32 dosi di cocaina, quindi, proseguendo ancora nelle ricerche, hanno rinvenuto anche due bilancini di precisione ed il materiale necessario per il confezionamento della droga al minuto.

La ricerca, poi estesa in camera da letto, ha consentito ai militari di trovare all’interno delle tasche di un giubbotto la somma di 2100 euro della quale l’uomo, disoccupato, non ha ovviamente saputo dare giustificazione del possesso.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.