Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

Le autorità competenti tengono a precisare che tutto sarà svolto in ottemperanza dei protocolli di sicurezza diramati dal Governo, infatti oltre il personale medico e paramedico sarà presente un equipe del 118 per eventuali problemi.

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foto articolo: Vatican news

 

 

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

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Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie

Chiesa di Sicilia, sabato aperti i punti vaccinali nelle parrocchie. Vigilia di Pasqua all’insegna delle vaccinazioni covid in molte chiese.

Chiesa di Sicilia. Un’accordo tra la Regione Siciliana e la Cesi, ha dato il via alla vaccinazione contro il covid-19 all’interno delle nostre parrocchie. Un’importante accordo che ancora di più permette di proseguire la vaccinazione di massa messa in atto dal governo nazionale e regionale.

Un importante appuntamento che vedrà migliaia di siciliani vaccinarsi proprio alla vigilia di Pasqua.

A poter partecipare tutte le persone che hanno un’età compresa tra i 69 e i 79 anni e che godono di buona salute. Ad essere inoculato sarà il vaccino AstraZeneca.

Ecco le parole del Presidente della Cesi, mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania: “l’iniziativa è in linea con la disponibilità manifestata dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, di mettere a disposizione per le vaccinazioni luoghi non liturgici, e anche col piano nazionale, che intende creare la capillarizzazione delle vaccinazioni, come ha dichiarato il Generale Figliuolo. Per noi Pastori delle Chiese di Sicilia – prosegue mons. Gristina – la Giornata straordinaria di vaccinazioni nelle parrocchie vuole essere un messaggio di speranza da far giungere proprio in questo tempo di Pasqua. E, al tempo stesso, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili, secondo la tradizione della Chiesa”.

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Tremestieri, le elezioni continuano a far discutere

Le elezioni amministrative tenutesi il 14-15 marzo nel Comune di Tremestieri vinte da Santi Rando continuano a fare discutere. Ieri pomeriggio infatti sono stati fatti dei riconteggi ed è stato riscontrato che i 458 voti presi dal Movimento Cinque Stelle sono in realtà 451 quindi sette in meno.

Sette voti che fanno la differenza perché il partito così si ritrova clamorosamente fuori dal Consiglio Comunale dove sarebbe stato rappresentato dalla candidata sindaco Simona Pulvirenti. Al suo posto ci sarà Mario Giuffrida, delegato sindaco a Canalicchio nella scorsa amministrazione guidata dal sindaco Rando. Sarebbe bastato un solo voto in più al Movimento pentastellato per far parte del Consiglio.

Il neo sindaco di Tremestieri Rando potrà dunque contare su quindici consiglieri di maggioranza a fronte di un solo rappresentante della minoranza della lista civica “Santo Nicosia Sindaco”.

Nessuna richiesta di ulteriori verifiche per adesso da parte del partito di Grillo.

Dati Covid falsati in Sicilia, assessore regionale Razza si dimette: le sue parole

Alla luce dell’indagine della Procura di Trapani, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, indagato dalla Procura di Trapani per presunta falsificazione di dati sulla pandemia da Covid-19 in Sicilia, ha presentato le sue dimissioni al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

E spiega in poche parole, riportate anche dai colleghi di La Sicilia, il motivo che l’ha portato a questa scelta, pur chiarendo alcuni aspetti: “Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni”.

“Nel confermare il massimo rispetto per la magistratura, desidero ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata monitorata con cura, come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che, nella nostra Regione, sono sempre state anticipatorie. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico, perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi”.

L’assessore Razza spiega che “i fatti che vengono individuati si riferiscono essenzialmente al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma che sono stati riportati in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia, tenuto conto della circostanza che sovente essi si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione”.

“Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal GIP. Ma – continua – deve essere chiaro che ogni soggetto con l’infezione è stato registrato nominativamente dal sistema e nessun dato di qualsivoglia natura è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità”.

“Ciò nonostante, soprattutto nel tempo della pandemia le istituzioni devono essere al riparo da ogni sospetto. Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche – conclude – ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni”.

S. Giovanni La Punta, undici poliziotti per 25mila abitanti

Dopo avervi parlato delle poche presenze al concorso per vigile urbano nel Comune di San Gregorio, oggi trattiamo un altro argomento spinoso: l’esiguo numero di agenti della Polizia locale nel Comune di San Giovanni La Punta. La zona puntese, infatti, è in crescita costante negli ultimi anni per abitanti e per attività (basti pensare ai centri commerciali presenti). I numeri infatti parlano di ben 25mila abitanti.

A fronte di questa popolazione, fa specie che nel Comune ci siano soltanto undici membri al Comando di Polizia. Al netto della pandemia che ha reso difficoltoso organizzare i concorsi, l’ultimo fatto risale al lontano 1987.

Esaurito il discorso sui numeri, bisogna anche analizzare la mole di lavoro che richiede un comune in continua espansione dove ad esempio sono tante le segnalazioni dei cittadini di infrazioni del codice stradale (parcheggi in doppia fila o su strisce pedonali, chi più ne ha più ne metta).

A trattare proprio quest’ultima tematica è il sindaco Nino Bellia: “E’ giusto sottolineare che a molti automobilisti manca il senso civico: il Codice della strada va rispettato, a prescindere dal servizio di repressione che viene attuato. Avevamo già previsto un bando per l’assunzione di vigili ma la pandemia ha messo tutto in stand-by. Lo scorso anno, avevamo già programmato un bando per l’assunzione di cinque figure. Quattro vigili ed un istruttore direttivo. Ma la pandemia ci ha costretti a fermarci. Ha stravolto i nostri progetti.

C’è la necessità di assumere nuove figure perché il nostro territorio è vasto. Un plauso va al comandante della Polizia locale, Roberto Cona e alla sua squadra che, anche in piena pandemia, stanno garantendo i servizi costanti sul territorio. Quando sarà possibile ripartire con la pubblicazione del bando seguiremo tutto l’iter degli atti amministrativi per assumere queste nuove figure.

C’è da sottolineare, però, che alcuni cittadini non collaborano. Hanno un comportamento non civile. Senso civico quasi nullo. Se tutti rispettassero le regole, sicuramente si potrebbe vivere meglio”.

Covid, dati falsati in Sicilia: arrestati dirigente e collaboratori Dipartimento regionale

L’odierna attività scaturisce da una meticolosa indagine del NAS di Palermo, unitamente al personale del Comando Provinciale di Trapani nell’ambito di una più ampia strategia di controllo finalizzata a perseguire illeciti connessi nell’erogazione di servizi sanitari svolti durante l’attuale emergenza pandemica.

I reati contestati nell’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, su richiesta, in via di assoluta urgenza, di questa Procura della Repubblica nei confronti del dirigente e dei due stretti collaboratori del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (D.A.S.O.E.) dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana sono falso materiale ed ideologico in concorso. In particolare gli arrestati sono accusati di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati riguardante la pandemia SarsCov-2 (modificando il numero dei positivi e dei tamponi e talvolta anche dei decessi dovuti alla pandemia) diretto all’Istituto Superiore di Sanità, alterando di fatto la base dati su cui adottare i discendenti provvedimenti per il contenimento della diffusione del virus.
Dal mese di novembre appena trascorso sono circa 40 gli episodi di falso documentati dagli investigatori dell’Arma, l’ultimo dei quali risalente al 19 Marzo 2021.

Effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri sette indagati alla ricerca di materiale informatico e non, utile alle indagini.
Inoltre è stata effettuata un’acquisizione informatica selettiva (in particolare, flusso e-mail e dati relativi all’indagine) presso i server dell’assessorato Regionale alla Salute e del citato Dipartimento.

In concomitanza con l’esecuzione dei chiesti provvedimenti restrittivi, è stato notificato anche un invito a comparire e contestuale avviso di garanzia, nonché sequestro dei telefoni cellulari per falsità materiale ed ideologica nei confronti dell’Assessore Regionale per la Salute, Avv. Ruggero Razza, sul conto del quale, sebbene non emerga ancora compendio investigativo grave, è emerso il parziale coinvolgimento nelle attività delittuose del DASOE.

Foto articolo: immagine di repertorio

Pedara, sgomberata la villetta-canile

Dopo tante segnalazioni e proteste da parte dei vicini di casa, è stata sgomberata in via Aci Castello a Pedara una villetta in cui erano presenti venti animali tenuti in condizioni igienico-sanitarie pessime, secondo i veterinari dell’Asp.

Gli animali sono stati subito trasferiti presso due ricoveri autorizzati a Catania e Misterbianco.

Lo sgombero è arrivato, come detto, per le tante lamentele dei cittadini che denunciavano il continuo abbaiare dei cani e un tremendo odore proveniente dalla villetta di proprietà di una donna.

Il dirigente dell’Asp Michelangelo Privitera, una volta arrivato sul posto, ha dichiarato: “Gli animali sono in buono stato di salute, abbiamo riscontrato solo alcuni casi di malattie infettive per la presenza di più cani nello stesso ambiente. Le condizioni igienico-sanitarie dei luoghi invece sono eccessivamente scadenti, sia per i rifiuti ammassati all’esterno che per la presenza di deiezioni non rimosse da giorni”.

La proprietaria di questo “canile” era stata avvisata ripetutamente dai vicini sia con le buone che con le cattive (alcuni cani sono stati avvelenati con delle polpette).

Si è recato sul posto anche il sindaco Alfio Cristaudo che ha detto: “Da due mesi seguiamo questa vicenda e subito abbiamo attivato diverse azioni. Oggi è stato solo l’epilogo per cercare di dare sollievo a questi animali”.

Sicilia, prenotazione vaccini a rischio sospensione: ecco cosa succede

La prenotazione per ricevere la prima somministrazione del vaccino anti-Covid potrebbe essere a breve nuovamente sospesa in Sicilia. Il motivo? Carenza di dosi, scarseggiano le fiale in tutta l’isola.

Sarebbero circa 90 mila i vaccini anti-Covid ancora disponibili in tutta la Sicilia. Sono state somministrate quasi tutte le oltre 840 mila fiale arrivate in tre mesi, quasi il 90%, come riporta il sito del ministero.

Sono 750 mila i siciliani che finora hanno ricevuto almeno una somministrazione e le dosi bastano solo per qualche giorno, dopodiché si chiudono i cancelli. La speranza è che prima di allora possano arrivare nuovi rifornimenti.

Caltagirone, “Io con te, tu con me, insieme si può”: dolce solidarietà con la donazione di uova ai bambini meno fortunati

“Io con te, tu con me, insieme si può” il progetto finanziato dalla Federazione nazionale Società di San Vincenzo de’ Paoli (bando “I Vincenziani per la Comunità 2020”) e promosso dal Consiglio Centrale San Vincenzo di Caltagirone (presidente Mario Sortino) in partenariato con le associazioni Astra, Azione Cattolica, Impronte Vegetali e col Comune di Caltagirone, si concretizza pure in una serie di piccole, ma significative azioni con cui regalare un sorriso soprattutto ai più piccoli.

Come il “dolce” gesto di mercoledì 31 marzo che, dalle 16 alle 18 (con un’opportuna turnazione per evitare assembramenti), nella sede del Consiglio centrale San Vincenzo, in via San Giovanni Bosco 15, si tradurrà nella consegna di 50 uova di Pasqua ad altrettanti bambini, individuati tra gli assistiti delle associazioni partner e segnalati dalle istituzioni. Sarà presente l’assessore al Welfare e vicesindaco, Sabrina Mancuso.

Questa iniziativa risponde a due delle azioni previste dal progetto: Noi ci siamo, per il rafforzamento e l’ampliamento delle consuete attività a sostegno delle famiglie in difficoltà, e Tu ci sei, per la promozione del volontariato, con l’invito, rivolto a tutti i cittadini, a compiere piccole o grandi azioni di solidarietà a favore della comunità nella qualità di “volontari temporanei”.

Come è accaduto con Patrizia Di Benedetto che, venuta a conoscenza del progetto, ha voluto impegnarsi in prima persona, insieme alle sue figlie, per confezionare le uova che erano state donate all’associazione San Vincenzo, per renderle più belle, colorate e allegre, mettendo a disposizione anche il materiale necessario.