Giuseppe Conte è il nuovo capo del Movimento 5 Stelle: accettato l’invito di Grillo

Nel Movimento 5 Stelle c’era bisogno di rivedersi, riflettere su quanto fatto finora e su come continuare. Ma c’era soprattutto bisogno di cambiamento, di rinnovamento, di un segnale forte di rinascita. Forse Grillo, fondatore del movimento, era consapevole da un po’ di queste necessità e forse è proprio per questo motivo che aveva individuato nell’ex premier Giuseppe Conte il profilo più giusto per guidare i pentastellati.

Giuseppe Conte diventerà il nuovo capo del Movimento 5 Stelle. Certo, la notizia non è ancora ufficiale, ma sicuramente certa. NNella giornata di oggi si è tenuto l’incontro fra i vertici per decidere del futuro del M5S, che senza girarci intorno possiamo considerarlo ormai legato a doppio filo con quello dell’ex premier.

Alla riunione erano presenti, oltre allo stesso Giuseppe Conte, Beppe Grillo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, la senatrice Paola Taverna, il capo politico Vito Crimi e i deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.

La notizia di questo “matrimonio politico” circolava già da un po’, l’incertezza era relativa soltanto a quale ruolo ufficiale dare a Conte e, soprattutto, alla volontà di Conte di assumere un ruolo del genere. Il primo punto non è ancora chiarito, ma lo sarà tra pochi giorni, mentre sul secondo non ci sono più dubbi.

La pagina Facebook del M5S, subito dopo la conclusione dell’incontro, ha pubblicato un post in cui rendeva noto che Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto di rifondazione con il Movimento 5 Stelle.

Tutti al mare! Non abbiamo capito nulla FOTO ASSEMBRAMENTI OGGI

Abbiamo fatto disegnare ai nostri figli arcobaleni con la scritta “Andrà tutto bene”, abbiamo cantato e suonato sui balconi delle nostre case e siamo rimasti connessi con gli smartphone, i pc e le TV per seguire gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza Covid-19.

Abbiamo dimenticato tutto e spesso, cosa più grave, messo in dubbio che quello che abbiamo passato e che continuiamo a passare sia frutto di una messinscena, di un complotto dei poteri forti o più semplicemente di un’esagerazione perché dopotutto è un virus come tanti altri.

Abbiamo spesso prestato attenzione alle restrizioni più per timore di una sanzione che di un contagio e lo confermano gli atteggiamenti di molti di noi che, appena possibile, giustificati da qualche allentamento, non perdono occasione per tornare alla normalità. Fortunati noi che, prima o poi, ci torneremo perché altri ci sono rimasti sotto a causa di questo virus.

Assembramenti a Scoglitti, frazione balneare di Vittoria (Ragusa):

Sopra, alcune foto che ci sono pervenute in redazione. Ne dovevamo uscire migliori da questa situazione, ma forse per molti di noi questa emergenza non ha insegnato proprio nulla.

Foto articolo: Franco Assenza

Super compensi fino a 27 mila euro a medici: risponde Asp Catania

Nessuno punta il dito contro i medici che nell’ultimo anno, più che mai, hanno dimostrato di essere “angeli in terra” assieme a tutti coloro che sono scesi in prima linea per affrontare questa emergenza sanitaria dovuta alla diffusione mondiale da Coronavirus, varianti incluse, ma c’è da fare luce su quanto è emerso in un servizio di Repubblica.

Stando a quanto riportato dai colleghi, “a inizio febbraio dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania è partito il tentativo di mettere ordine nelle spese per il personale sanitario reclutato a causa dell’emergenza Covid. E questo alla luce di alcuni eccessi che si sarebbero verificati nei mesi precedenti, soprattutto tra chi lavora con un contratto da lavoratore autonomo.

All’aeroporto Fontanarossa di Catania, ad esempio, almeno una decina tra i camici bianchi impegnati nel drive-in hanno presentato in un mese fatture comprese tra 14mila e 27mila euro lordi”.

“Nessun eccesso – replica il commissario Covid Pino Liberti, che ha anche il coordinamento dei medici in aeroporto – perché abbiamo garantito la presenza dei nostri operatori dal primo volo all’alba fino all’ultimo. Avanzare critiche e sospetti vuol dire soffiare sull’invidia sociale e mettere in croce chi lavora sodo. La verità è che mancano i medici, anche perché molti sono entrati nelle scuole di specializzazione. Quando ne verranno assunti a sufficienza, si potrà ridurre il monte ore dei singoli”.

Ieri pomeriggio, la nota stampa dell’Asp di Catania: “Le tariffe applicate dall’Asp di Catania per i servizi erogati sul territorio dai medici a contratto libero professionale, nell’ambito della emergenza Coronavirus, sono quelle previste dai Bandi cui l’Asp ha aderito e che sono applicate su tutto il territorio nazionale. È chiaro, ovviamente, che se dall’attività ispettiva che si sta conducendo dovessero emergere delle anomalie, saremo tempestivi nel darne comunicazione alle autorità competenti”.

Sicilia Vaccino Covid, dall’1 marzo prenotazione per docenti over 55: INFO

Sicilia Vaccino Covid, dall’1 marzo prenotazione per docenti over 55: INFORMAZIONI. Ecco le ultime sul piano vaccinale in Sicilia.

Sicilia Vaccino Covid. Al via dall’1 marzo (domani) la somministrazione del vaccino anti Covid per tutti i docenti over 55. Anche per il personale non docente delle scuole paritarie, regionali ed enti di formazione Oif.

LEGGI ANCHE: prenotazione e somministrazione per docenti e Ata

La prenotazione avverrà attraverso la piattaforma telematica e gli altri servizi gestiti da Poste Italiane. Inoltre, possono fare richiesta di prenotazione anche i dipendenti over 55 che si trovano in servizio presso gli istituti scolastici statali dell’Isola.

Ad oggi, sono ben 327.921 le somministrazioni di vaccino anti-Covid in Sicilia. Nel dettaglio, dal 24 al 26 febbraio 2021, complessivamente sono state effettuate ben 31.893 vaccinazioni.

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Uil Sicilia, Parisi: “Grave carenza di personale all’Ospedale e alla Rems di Caltagirone. Aspettiamo risposte dall’Asp di Catania”

Abbiamo intervistato Fortunato Parisi, segretario Regionale Uil Medici Sicilia e Psichiatra, per parlare della situazione difficile che stanno affrontando l’Ospedale e la Rems di Caltagirone a causa della grave carenza di personale.

Sono recuperate delle somme da parte della regione Sicilia dedicate alle Rems? “Possiamo definirlo un atto ricognitivo, da parte dell’assessorato regionale per il recupero delle somme dedicate alle Rems attraverso un decreto e noi come Uil abbiamo sollecitato perché venissero recuperate e vincolate per le Rems, le cifra che si aggira sui due milioni di euro e non andranno a pesare sul bilancio delle varie Asp competenti. In Sicilia sono presenti due Rems, una a Caltagirone e un’altra a Naso e nella nuova mappa nasceranno due nuove residenze a Caltanissetta e Agrigento. Con questo atto si dovrà provvedere all’assunzione del personale vista la grave carenza. In questi giorni abbiamo saputo che i terp che erano in scadenza di contratto presso la Rems di Caltagirone verranno confermati e stabilizzati, ma rimangono soprattutto in virtù del delle somme recuperate mentre attendiamo il completamento dell’organico attraverso lo sblocco del concorso che è aperto da circa due anni. Anche se c’è da dire che a breve verrà inserito un altro medico che affiancherà il dottore Aprile”.

A cosa sono dovuti questi ritardi per l’attuazione dei concorsi? “Uno dei problemi più gravi è dovuto alla mancanza del personale amministrativo dell’Asp di Catania che non riesce a espletare in maniera celere i vari concorsi”.

Questa mancanza di personale riguarda anche l’Ospedale di Caltagirone? “Quella che riguarda l’Ospedale di Caltagirone è una situazione molto delicata. Il reparto di cardiologia è al momento chiuso a causa della mancanza di personale è rimasto aperto solo l’Utic. Questo è dovuto anche al fatto che in tanti rinunciano all’assunzione presso l’Ospedale Gravina, ormai ritenuto di periferia, in particolare dal personale che dovrebbe venire da Catania o altri paesi limitrofi. A questo punto sarebbe più utile creare un bando ad hoc specificando che le assunzione verrebbero fatte solo ed esclusivamente a Caltagirone oppure creare rete con altre città come Gela o Ragusa”.

Cosa si può fare per ovviare a questa situazione che va avanti come ci riferisce da anni? “Come segretario regionale Uil faccio un appello all’Asp di Catania affinché si possa, prima possibile, dedicare all’assunzione del personale per l’Ospedale e per la Rems di Caltagirone vista la grave situazione che va avanti ormai da tanti mesi”.

Dal Ponte Sant’Angelo a Roma, Melissa Petitto live per “Suonare Unniedderè Project”: basta violenza sulle donne

Nuova tappa del progetto “Suonare Unniedderè Project” di Flaviano Pennisi. Il tema trattato questa volta è uno dei più spinosi e purtroppo molto attuale, ovvero quella della violenza sulle donne.

L’ospite speciale è Melissa Petitto che, nonostante gli impegni con la Rai nel programma “I Fatti Vostri” come voce, basso e contrabbasso, ha risposto presente mettendoci la faccia, anzi la voce, in una splendida esibizione live in cui canta una versione struggente del celebre brano di Mina “Mi sei scoppiato dentro il cuore”, brano scelto dal fratello di Flaviano, Michele Pennisi.

Flaviano Pennisi: “Voi lo sapete che in questi 5 anni, da quando ho ideato questo progetto, mi sono sempre battuto per gli artisti, l’arte e per il sociale. Ho diffuso musica ovunque e ho fatto scoprire e rivalorizzare alcuni dei luoghi più belli del nostro Paese. In qualità di artista sono molto sensibile al tema della violenza sulle donne ed è per questo che ho scelto Melissa per questa nuova tappa del progetto. A questa speciale tappa ne seguiranno altre che vedranno tantissime donne e splendide artiste esibirsi.
L’intento è quello di dar voce alle donne e dire basta tutti insieme alla violenza di genere. Stop al femminicidio, stop alla violenza sulle donne! È ora di dire basta ed io, come spesso ho fatto nella mia vita, in qualità di artista ci metto la faccia e vi prometto che darò spazio, come ho già detto, alle donne perché dobbiamo essere in primis noi uomini a dire no a questa terribile situazione che è inaccettabile.
Per questa nuova tappa ho scelto il magnifico Ponte Sant’Angelo, ponte che collega Castel Sant’Angelo al Lungotevere Vaticano. Alle spalle il cupolone della Basilica di San Pietro ed il Lungotevere illuminato dai meravigliosi colori del tramonto romano. Seguitemi come avete fatto in questi lunghi 5 anni, condividete e dite anche voi ‘no alla violenza sulle donne'”.

Melissa Petitto: “Sono onorata di aver preso parte ed essere stata ospite di questa bellissima iniziativa che ha come intento quello di sensibilizzare e lanciare un chiaro messaggio contro la violenza sulle donne ed è per questo che a questa tappa ne seguiranno altre che vedranno tantissime donne e splendide artiste esibirsi.
Si avvicina la festa della donna e si consumano ancora oggi troppi femminicidi e violenze e noi donne dobbiamo fare sentire la nostra voce ed è per questo che io, in qualità di artista, lo faccio cantando. Condividete, seguite e cliccate like alla pagina Facebook del Suonare Unniedderè Project. Facciamoci sentire!”.

Presunta minaccia su Facebook al sindaco Strano di Castel di Iudica

In questi giorni a Castel di Iudica si respira un clima rovente che non è un segnale positivo per la piccola comunità. Su una pagina Facebook anonima è stato pubblicato un video di 11 minuti in cui il sindaco, identificato con la figura di Hitler e reo di voler zittire l’opposizione, viene colpito da un raggio laser che provoca un’esplosione mortale. Il sindaco Ruggero Strano, turbato dal filmato, ha fatto una denuncia alla polizia e dichiara che “nella parte finale del video è riconoscibile la voce della consigliera Lorena Grazia Mileti (Forza Italia) e, dopo aver esternato delle frasi contro l’amministrazione comunale, è udibile un colpo d’arma da fuoco. Spero che il coordinatore di Forza Italia Marco Falcone prenda urgentemente le distanze giacché Forza Italia ha sempre tenuto un atteggiamento moderato e lontano da metodologie che richiamano ogni forma di violenza. Ho già informato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ove auspico un celere intervento”.

Lunedì ci sarà un consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno: la decadenza del consigliere Mileto, ritenuta incompatibile per una pendenza con il comune nata da ordinanze contestate. Il sindaco ha ricevuto la solidarietà dalla segreteria nazionale del sindacato Adp (Autonomi di Polizia) in cui si auspica che “la magistratura identifichi l’autore di quel video con quel finale fuori le righe che minaccia chiaramente il sindaco in prima persona”.

La consigliera comunale Mileti sembra minimizzare l’accaduto specificando che il video, parte di “una saga che va avanti da anni con diversi episodi pubblicati – tutti con la medesima sigla di inizio e fine – improvvisamente è considerato minaccioso. Guarda caso a ridosso di un consiglio comunale farsa che il sindaco stesso ha promosso proponendo in aula la discussione di una mia fantomatica decadenza basata sul nulla giuridico, un chiaro segnale di una volontà politica intimidatoria verso chi la pensa diversamente da codesta amministrazione”.

Il presidente del consiglio comunale Mario Di Dio dichiara che “in merito alla richiesta di avvio del procedimento di decadenza per ‘lite pendente’ ad un consigliere, visto che l’iter è in itinere, credo che si stia superando ogni limite da parte di qualche organo istituzionale esterno al Consiglio comunale teso ad influenzare la libera scelta di voto. Rimango dell’opinione che la scelta di chi è chiamato ad esprimere il proprio pensiero lo possa fare incondizionatamente, senza che vi siano influenze esterne che possano interferire con il libero pensiero di ogni consigliere comunale”.

La consigliera Mileti ci ha inviato il seguente comunicato:

L’anno 2020 è stato un anno durissimo per colpa della pandemia, e purtroppo anche il 2021 sembra non essere da meno. Ma la pandemia oltre a causare apprensione e purtroppo anche dolori, pensiamo che indirettamente abbia creato una sorta di ulteriore vittimismo da parte di alcuni soggetti con personalità sensibile.

Ieri sera, abbiamo postato un video della serie “L’epopea di Ruggericle – ep.8”, dove abbiamo cercato di racchiudere come dopo le elezioni del 2018 non sia realmente esistita una minoranza, e più in generale tutti gli sconfitti sono scomparsi, rinunciando a difendere non solo la democrazia, ma anche i loro ideali, e non mantenendo la parola data ai loro elettori. Questo ha creato qualche mal di pancia da parte di qualcuno che evidentemente si è sentito toccato. Noi, come sempre abbiamo detto, non siamo politici, né ci interessa fare politica attiva, dunque in piena consapevolezza siamo liberi di esprimere le nostre critiche, anche sulla minoranza, o una parte di essa.

C’è chi pensa che la politica si faccia come 50 anni fa, di nascosto, riunendosi per preparare la lista un paio d’anni prima delle elezioni, e poi presentarsi dai cittadini a chiedere il voto.
Nessuno lo vieta, ma non rientra nel nostro modo di pensare, dunque non abbiamo nulla da giustificarci o modificare riguardo il nostro pensiero espresso nel video. Poi che sia condiviso o meno è altro discorso.
Ma questo è nulla al confronto di ciò che il nostro video ha generato allo strano sindaco.
Infatti ha pubblicato un video dove dichiara di sentirsi minacciato dal nostro video, perché alla fine vi è un colpo di pistola. Ora se il video era una puntata dello zelig iudicano, facciamo i complimenti, perché lo strano sindaco è un attore mancato.

Come abbiamo scritto sopra, era l’ottavo episodio della serie che va avanti ormai da quasi 2 anni, e tutti i video in questione hanno quell’inizio e quella fine, dunque stia sciallo sindaco, che i “delinquenti” come ci definisce il suo consigliere super votato quando hanno intenzioni cattive, non attendono tutto sto tempo.

Ecco darci dei delinquenti il caro consigliere si è meritato un’altra querela, perché abbiamo accettato qualsiasi insulto, denigrazione, ma di certo non accettiamo termini come delinquenti da un abusivo. Tornando allo strano sindaco, la sua paura ci sembra più una scusa a non presenziare al prossimo consiglio comunale farsa, convocato con unico punto all’ordine del giorno: la decadenza del consigliere Mileti Lorena, e lasciare l’ingrato compito alla sua truppa di consiglieri/soldatini, che non si rendono conto di quante magagne dovranno pagare il conto. Bella mossa sindaco, peccato che scoprirle le carte è un gioco fin troppo facile.

Dorma tranquillo caro strano sindaco, la violenza non è nel nostro Dna, noi amiamo solo la libertà, soprattutto di pensiero, #noialtrisiamounaltracosa

Rimborso Cashback di Natale, controllate accredito: risoluzione problemi

La data di chiusura prevista per il rimborso del Cashback di Natale è disposta al 1 marzo 2021, ma cosa bisogna fare se non dovesse arrivare l’accredito sul conto corrente?

In questi giorni stanno arrivando i primi accrediti del periodo sperimentale, famoso come Gli accrediti relativi al Cashback di Natale, nonché al lasso di tempo tra l’8 e il 31 dicembre 2020. Al Cashback si sono stati oltre 3 milioni di utenti: i rimborsi arriveranno scaglionati fino al 1° marzo.

Ma se l’accredito non dovesse arrivare? La data di “chiusura” dell’erogazione dei rimborsi del Cashback di Natale è fissata al 1° marzo: fino ad allora non è possibile fare nulla.

Solo se nemmeno entro il 1° marzo, data indicata come termine massimo dell’erogazione, è arrivato l’accredito sul conto corrente, potrete cominciare ad avere qualche dubbio.

Se dovesse arrivare un accredito di importo errato? Il discorso è diverso se invece il rimborso è arrivato, ma con un importo sbagliato: in tal caso si può procedere con un reclamo.

In caso di rimborso sbagliato (o mancante, dal 1° marzo in poi) si potrà disporre unn reclamo mediante il portale messo a disposizione dalla Consap e attivo già dal 15 febbraio.

I reclami gestiti dalla Consap fanno riferimento esclusivamente al Cashback di Natale quindi al periodo (8 dicembre – 31 dicembre).

Una volta registrati, si può allegare eventuale documentazione (come gli scontrini del POS) a sostegno della propria richiesta.

Quando arriverà la risposta dalla Consap al reclamo? La risposta della CONSAP arriverà entro 30 giorni. I reclami per rimborso mancato o inesatto vanno inseriti entro 120 giorni dalla chiusura dei diversi periodi di riferimento, che la Consap riepiloga come segue:

PERIODO DI RIFERIMENTO EROGAZIONE RIMBORSI POSSO PRESENTARE RECLAMO?
Periodo sperimentale 08/12/2020 – 31/12/2020 Entro il 28/02/2021 Sì, ma ricordati che il pagamento dei rimborsi durerà tutto il mese di febbraio 2021
I semestre 01/01/2021 – 30/06/2021 Entro il 30/08/2021 Ancora no. Gestiamo reclami solo per transazioni effettuate nei periodi chiusi
II semestre 01/07/2021 – 31/12/2021 Entro il 02/03/2022 Ancora no. Gestiamo reclami solo per transazioni effettuate nei periodi chiusi
III semestre 01/01/2022 – 30/06/2022 Entro il 30/08/2022 Ancora no. Gestiamo reclami solo per transazioni effettuate nei periodi chiusi