Sicilia Zona Arancione, resta massima l’allerta: parla il presidente Musumeci

Sicilia Zona Arancione, resta massima l’allerta: parla il presidente Musumeci in un video pubblicato nella sua pagina ufficiale.

Sicilia Zona Arancione. “Abbiamo vinto la nostra battaglia. Se non avessimo dichiarato la zona rossa, il 17 gennaio, saremmo stati condannati a restare “chiusi” per tutto il mese di febbraio. Certo non è ancora vinta la guerra, resta massima l’allerta e c’è bisogno della responsabilità e della condivisione di tutti i siciliani”.

Queste le parole del presidente Musumeci dopo il passaggio della Sicilia da zona rossa a zona arancione. Inoltre ha anche pubblicato un video che pubblichiamo di seguito:

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Sicilia Zona Arancione. “Abbiamo vinto la nostra battaglia. Se non avessimo dichiarato la zona rossa, il 17 gennaio, saremmo stati condannati a restare “chiusi” per tutto il mese di febbraio. Certo non è ancora vinta la guerra, resta massima l’allerta e c’è bisogno della responsabilità e della condivisione di tutti i siciliani”.

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Sicilia Zona Arancione. “Abbiamo vinto la nostra battaglia. Se non avessimo dichiarato la zona rossa, il 17 gennaio, saremmo stati condannati a restare “chiusi” per tutto il mese di febbraio. Certo non è ancora vinta la guerra, resta massima l’allerta e c’è bisogno della responsabilità e della condivisione di tutti i siciliani”.

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Regioni, vaccini anti Covid-19 agli over 80: ecco quando in Sicilia

Regioni, vaccini anti Covid-19 agli over 80: ecco quando in Sicilia. Ecco le ultime sulla campagna vaccinale in Italia.

Regioni. Tagli e ritardi nella consegna dei vaccini anti Covid-19. E la seconda fase della campagna vaccinale in Italia, che prevede i vaccini agli over 80, subirà dei ritardi.

La prima regione che vaccinerà gli over 80 sarà il Lazio. Successivamente seguiranno Veneto e Liguria. La Lombardia a fine mese ed il Trentino ha già iniziato da giorni.

In Sicilia infine l’inizio della fase due della campagna vaccinale è slittata a fine febbraio.

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La prima regione che vaccinerà gli over 80 sarà il Lazio. Successivamente seguiranno Veneto e Liguria. La Lombardia a fine mese ed il Trentino ha già iniziato da giorni.

In Sicilia infine l’inizio della fase due della campagna vaccinale è slittata a fine febbraio.

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Coronavirus, al via riapertura delle scuole: Sicilia in arancione ma rinvia

Coronavirus, al via riapertura delle scuole: Sicilia in arancione ma rinvia. Ecco le ultime sulla pandemia in Italia.

Coronavirus. La Sicilia diventa zona arancione ma rinvia sulla riapertura delle scuole, soprattutto delle superiori.

Gli studenti dalla seconda media alle superiori possono rientrare in presenza. Ma per loro ci sono date diverse.

Lunedì 1 febbraio 2021 ritorno in aula per le classi seconde e terze delle secondarie di primo grado. Infine, dall’8 febbraio rientro in presenza per le secondarie di secondo grado. Ecco l’ordinanza del 30 gennaio.

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Omicidio Roberta Siragusa, il è corpo devastato: ecco relazione ritrovamento

“Le immagini di ciò che è rimasto di lei lasciano sgomenti. Il corpo nella parte inferiore è pressoché integro, ma devastato in quella superiore. Il cranio appare rasato. Dovrà essere accertato se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad un’orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della identità femminile”.

Questo è quanto si legge nella relazione del ritrovamento della povera Roberta Siragusa che ha perso la vita lo scorso 23 gennaio. Tutto riconduce ad un caso di femminicidio, per il delitto è stato posto agli arresti il suo fidanzato, Pietro Morreale.

“Non può escludersi – si legge ancora nell’ordinanza – che l’indagato sia stato coadiuvato nell’azione successiva, relativa all’occultamento degli elementi di prova”. Si pensa dunque ad un possibile coinvolgimento di complici. “C’è stato in realtà un tempo oscuro e sufficientemente lungo per cercare di fare sparire ogni traccia”.

Caltagirone, C’è posta per te, la De Filippi ricongiunge un matrimonio perduto

La storia di un matrimonio interrotto. Caltagirone protagonista di “C’è Posta per Te”, lo storico programma di Maria De Filippi in onda il sabato sera su Canale 5. La storia è quella di Stephanie e Luca da Caltagirone, in provincia di Catania.

Lei è Stephanie, dopo undici anni di matrimonio e la nascita di due gemelli e un bambino, viene lasciata dal marito, perché lui scopre che la moglie l’ho ha tradito. Ma nonostante tutto loro continuano a vivere nella stessa casa.

Il marito scopre  la relazione della donna con un ragazzo conosciuto per caso grazie ai messaggi sul telefono di lei. Luca si accorge del cambiamento del comportamento della donna e lei dice tutta la verità. Da allora il loro rapporto si è irrimediabilmente compromesso.  Ma lui non riesce a dimenticare il tradimento. “Ancora mi domando perché l’ho tradito. Forse non ho ricevuto attenzioni. Non mi faceva mai sentire importante”

Dall’altra parte della busta oltre al marito ci sono anche la mamma di Stephanie e i suoi 4 fratelli. La donna chiede il loro perdono e si dice pentita per quanto successo. La ragazza aggiunge di essere consapevole di non poter tornare indietro e cancellare il passato, ma prova ancora un amore intenso per il marito e vuole ricucire il rapporto, tornare ad essere felice come una volta.

Nonostante le incertezze di Luca, dei fratelli e della suocera, ma soprattutto anche grazie alla bravissima De Filippi che convince la famiglia a fare pace, alla fine il marito accetta di aprire la busta e ricongiungersi con Stephanie, perdonandola per il tradimento e dicendosi pronto a ricominciare da capo.

Coronavirus, in Sicilia scuole superiori in presenza da 8 febbraio: le ultime

Coronavirus, in Sicilia scuole superiori in presenza da 8 febbraio: le ultime sul rientro in aula nell’Isola.

Coronavirus. In Sicilia anche per le scuole si cambia. Infatti dall’uno febbraio si ritornerà in presenza al 100 per cento per gli alunni di seconda e terza media. Invece per le scuole superiori da lunedì 8 febbraio: in presenza al 50 per cento degli studenti.

A confermarlo l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, Roberto Lagalla.

“Il differimento di una settimana del ritorno alla didattica in presenza per le superiori – afferma Lagalla ai colleghi dell’ANSA – trova giustificazione nel principio di cautela adottato dal governo Musumeci. Inoltre, il differimento intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali di ottimizzare l’organizzazione”.

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