DPCM Natale, “Prudenza e responsabilità per le feste”: parla Ministro Boccia

DPCM Natale, “Prudenza e responsabilità per le feste”: parla Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

DPCM Natale. A parlare questa volta è il Ministro Boccia. In una sua intervista a “Avvenire”, il Ministro afferma che il prossimo DPCM dovrà essere commisurato certamente all’emergenza covid-19 affinché si possa evitare l’arriva di un’altra ondata, la terza.

Per questo Boccia sostiene che “prudenza e responsabilità dovranno essere le parole d’ordine per le feste di Natale”.

Infine, lo stesso Ministro sostiene che “per tutte le festività natalizie serviranno massima prudenza e responsabilità. Evitiamo insieme la terza ondata e in primavera, con l’arrivo del vaccino, se saremo responsabili ne saremo fuori”.

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DPCM Natale, “Prudenza e responsabilità per le feste”: parla Ministro Boccia

DPCM Natale, “Prudenza e responsabilità per le feste”: parla Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

DPCM Natale. A parlare questa volta è il Ministro Boccia. In una sua intervista a “Avvenire”, il Ministro afferma che il prossimo DPCM dovrà essere commisurato certamente all’emergenza covid-19 affinché si possa evitare l’arriva di un’altra ondata, la terza.

Per questo Boccia sostiene che “prudenza e responsabilità dovranno essere le parole d’ordine per le feste di Natale”.

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Bonus di Natale, 1000 Euro una tantum per lavoratori: ecco a chi spetta

Bonus di Natale, 1000 Euro una tantum per lavoratori: ecco a chi spetta. Scopri le ultime su bonus e decreto Ristori.

Bonus di Natale. Dalla nota diffusa da Palazzo Chigi, dopo l’approvazione del decreto, si legge l’arrivo del Bonus di Natale. Un’erogazione di una nuova indennità ai lavoratori italiani ma precari. Ecco quanto riportato:

Una tantum di 1.000 euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica.

L’indennità vale anche per altre categorie: “Gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio”.

Per il mese di dicembre si prevede anche l’indennità erogata da Sport e Salute spa, da 800 euro, per i lavoratori del settore sportivo: “Si tratta dei lavoratori del mondo dello sport titolari di rapporti di collaborazione con il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, riconosciuti dal Coni e dal Comitato Paralimpico”.

Fonte: Palazzo Chigi – Governo

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ULTIM’ORA, “No scuola prima di Natale”: parla la Commissione Europea

ULTIM’ORA, “No scuola prima di Natale”: parla la Commissione Europea che lancia alcuni consigli per evitare la terza ondata.

ULTIM’ORA. Anche la Commissione Europea lancia il suo consiglio: “No scuola prima del Natale”. Ma ad essere lanciati anche una serie di consigli per evitare la terza ondata da Covid-19. Evitare anche gli effetti catastrofici per il sistema sanitario e per il tessuto socio-economico.

Ecco cosa consiglia la Commissione Europea, leggiamo dai colleghi di Orizzontescuola.it:

Il ritorno in aula degli studenti è uno dei passaggi chiave. Tante le raccomandazioni della Commissione Europea. E per evitare che ciò si configuri volano per i contagi, la Commissione Europea raccomanda ai governi nazionali di creare una fase cuscinetto fra feste e ritorno. Ipotesi di allungare di una o due settimane le vacanze e di prevedere un identico periodo di lezioni online.

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ULTIM’ORA, “No scuola prima di Natale”: parla la Commissione Europea che lancia alcuni consigli per evitare la terza ondata.

ULTIM’ORA. Anche la Commissione Europea lancia il suo consiglio: “No scuola prima del Natale”. Ma ad essere lanciati anche una serie di consigli per evitare la terza ondata da Covid-19. Evitare anche gli effetti catastrofici per il sistema sanitario e per il tessuto socio-economico.

Ecco cosa consiglia la Commissione Europea, leggiamo dai colleghi di Orizzontescuola.it:

Il ritorno in aula degli studenti è uno dei passaggi chiave. Tante le raccomandazioni della Commissione Europea. E per evitare che ciò si configuri volano per i contagi, la Commissione Europea raccomanda ai governi nazionali di creare una fase cuscinetto fra feste e ritorno. Ipotesi di allungare di una o due settimane le vacanze e di prevedere un identico periodo di lezioni online.

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Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento

Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento. Siamo noi ad aspettare la Sua nascita o Lui ad aspettare noi?

Natale. Ormai il Natale si avvicina a grandi passi, e proprio ieri abbiamo celebrato la prima Domenica di Avvento, e contemporaneamente l’inizio del nuovo anno liturgico. Una riflessione siamo consueti porre alla vostra attenzione, visto questo 2020 che ha fortemente segnato la coscienza di tutti noi. Ci siamo affidati sempre a noi stessi e abbiamo sempre voluto razionalizzare la nostra vita. Un  piccolo virus, invisibile ad occhio umano ha sconvolto la nostra esistenza, le nostre certezze e le nostre prerogative. L’invito quindi in questo periodo favorevole per la nostra fede quale è l’Avvento, di riscoprire noi stessi affidandoci a Colui che porta la luce nel Mondo.

Siamo appena entrati nel nuovo anno liturgico con la prima domenica d’avvento che, come sappiamo, é il periodo che ci avvicina al Natale del Signore, che ci prepara ad accoglierlo nel nostro cuore. Forse non é già così tutto l’anno? Sì, ogni giorno il Signore da la possibilità a ciascuno di noi di poterlo incontrare, di poterlo vivere e gustare, e allora da cosa differisce questo periodo di attesa rispetto a tutti gli altri giorni?

Quotidianamente la Chiesa ci ricorda che é possibile non indurire i nostri cuori se ci mettiamo in ascolto, ma in questo periodo l’attesa più grande, più palpitante é di Gesù! È lui che aspetta noi, che ci cerca con maggiore fervore, che ci richiama e che ci usa maggiore misericordia, che ci vuole ricordare che Lui é nato e non ce ne siamo ancora accorti!

Ma é lì, non si é ancora stancato di noi, di essere innamorato dell’umanità e allora l’avvento é il periodo proprio in cui Gesù ci aspetta con infinita pazienza, e che dopo 2000 anni ci aspetta come se fosse appena nato.

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Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento

Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento. Siamo noi ad aspettare la Sua nascita o Lui ad aspettare noi?

Natale. Ormai il Natale si avvicina a grandi passi, e proprio ieri abbiamo celebrato la prima Domenica di Avvento, e contemporaneamente l’inizio del nuovo anno liturgico. Una riflessione siamo consueti porre alla vostra attenzione, visto questo 2020 che ha fortemente segnato la coscienza di tutti noi. Ci siamo affidati sempre a noi stessi e abbiamo sempre voluto razionalizzare la nostra vita. Un  piccolo virus, invisibile ad occhio umano ha sconvolto la nostra esistenza, le nostre certezze e le nostre prerogative. L’invito quindi in questo periodo favorevole per la nostra fede quale è l’Avvento, di riscoprire noi stessi affidandoci a Colui che porta la luce nel Mondo.

Siamo appena entrati nel nuovo anno liturgico con la prima domenica d’avvento che, come sappiamo, é il periodo che ci avvicina al Natale del Signore, che ci prepara ad accoglierlo nel nostro cuore. Forse non é già così tutto l’anno? Sì, ogni giorno il Signore da la possibilità a ciascuno di noi di poterlo incontrare, di poterlo vivere e gustare, e allora da cosa differisce questo periodo di attesa rispetto a tutti gli altri giorni?

Quotidianamente la Chiesa ci ricorda che é possibile non indurire i nostri cuori se ci mettiamo in ascolto, ma in questo periodo l’attesa più grande, più palpitante é di Gesù! È lui che aspetta noi, che ci cerca con maggiore fervore, che ci richiama e che ci usa maggiore misericordia, che ci vuole ricordare che Lui é nato e non ce ne siamo ancora accorti!

Ma é lì, non si é ancora stancato di noi, di essere innamorato dell’umanità e allora l’avvento é il periodo proprio in cui Gesù ci aspetta con infinita pazienza, e che dopo 2000 anni ci aspetta come se fosse appena nato.

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Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento

Natale, un’attesa lunga 2000 anni: riflessione sull’Avvento. Siamo noi ad aspettare la Sua nascita o Lui ad aspettare noi?

Natale. Ormai il Natale si avvicina a grandi passi, e proprio ieri abbiamo celebrato la prima Domenica di Avvento, e contemporaneamente l’inizio del nuovo anno liturgico. Una riflessione siamo consueti porre alla vostra attenzione, visto questo 2020 che ha fortemente segnato la coscienza di tutti noi. Ci siamo affidati sempre a noi stessi e abbiamo sempre voluto razionalizzare la nostra vita. Un  piccolo virus, invisibile ad occhio umano ha sconvolto la nostra esistenza, le nostre certezze e le nostre prerogative. L’invito quindi in questo periodo favorevole per la nostra fede quale è l’Avvento, di riscoprire noi stessi affidandoci a Colui che porta la luce nel Mondo.

Siamo appena entrati nel nuovo anno liturgico con la prima domenica d’avvento che, come sappiamo, é il periodo che ci avvicina al Natale del Signore, che ci prepara ad accoglierlo nel nostro cuore. Forse non é già così tutto l’anno? Sì, ogni giorno il Signore da la possibilità a ciascuno di noi di poterlo incontrare, di poterlo vivere e gustare, e allora da cosa differisce questo periodo di attesa rispetto a tutti gli altri giorni?

Quotidianamente la Chiesa ci ricorda che é possibile non indurire i nostri cuori se ci mettiamo in ascolto, ma in questo periodo l’attesa più grande, più palpitante é di Gesù! È lui che aspetta noi, che ci cerca con maggiore fervore, che ci richiama e che ci usa maggiore misericordia, che ci vuole ricordare che Lui é nato e non ce ne siamo ancora accorti!

Ma é lì, non si é ancora stancato di noi, di essere innamorato dell’umanità e allora l’avvento é il periodo proprio in cui Gesù ci aspetta con infinita pazienza, e che dopo 2000 anni ci aspetta come se fosse appena nato.

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DPCM Natale, coprifuoco, spostamenti tra Regioni, ristoranti: aggiornamenti

DPCM Natale, coprifuoco, spostamenti tra Regioni, ristoranti: aggiornamenti delle ultime ore sul nuovo decreto che verrà varato 4 dicembre.

DPCM Natale. Ecco alcuni aggiornamenti sul nuovo DPCM che vedrà luce il 4 dicembre, quindi allo scadere del vecchio decreto. Spostamenti vietati tra le Regioni prima del Natale; il coprifuoco alle 22; tutti i ristoranti chiusi a Natale e a Capodanno.

Il decreto si sta sempre più delineando e rispetterà la linea della prudenza. Il divieto di spostamenti tra le Regioni dovrebbe partire dal giorno prima di Natale. Più libertà di spostamenti per chi vuole raggiungere la propria seconda casa all’interno del proprio comune. E per chi rientrerà dall’estero si profila la quarantena e obbligo di tampone.

Nelle riunioni di Governo sempre più concreta l’ipotesi chiusura ristoranti il 25 e il 26 dicembre 2020. Invece i negozi resterebbero aperti fino alle 21. Ma ecco la posizione del Comitato tecnico scientifico:

“Con questi numeri è difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa. E’ anche difficile immaginare forme di aggregazioni e raduni tra persone”.

“Ci troviamo in una fase molto delicata. Le prossime settimane sono molto critiche. Dobbiamo evitare qualsiasi forma di spostamento e rispettare distanziamenti e norme anti covid. Ci viole molta prudenza”.

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DPCM Natale. Ecco alcuni aggiornamenti sul nuovo DPCM che vedrà luce il 4 dicembre, quindi allo scadere del vecchio decreto. Spostamenti vietati tra le Regioni prima del Natale; il coprifuoco alle 22; tutti i ristoranti chiusi a Natale e a Capodanno.

Il decreto si sta sempre più delineando e rispetterà la linea della prudenza. Il divieto di spostamenti tra le Regioni dovrebbe partire dal giorno prima di Natale. Più libertà di spostamenti per chi vuole raggiungere la propria seconda casa all’interno del proprio comune. E per chi rientrerà dall’estero si profila la quarantena e obbligo di tampone.

Nelle riunioni di Governo sempre più concreta l’ipotesi chiusura ristoranti il 25 e il 26 dicembre 2020. Invece i negozi resterebbero aperti fino alle 21. Ma ecco la posizione del Comitato tecnico scientifico:

“Con questi numeri è difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa. E’ anche difficile immaginare forme di aggregazioni e raduni tra persone”.

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