Rientro a scuola, in Sicilia 25% di didattica in presenza: parla Lagalla

Rientro a scuola, in Sicilia 25% di didattica in presenza per alcuni studenti: parla Lagalla, Assessore regionale all’Istruzione.

Rientro a scuola. Ecco l’intervento di Lagalla, Assessore all’istruzione della Regione siciliana, sulla didattica in presenza e a distanza per alcuni studenti delle scuole dell’Isola. Ecco quanto ci viene inviato:

Per garantire la continuità didattica a tutti gli studenti degli istituti superiori, ad oggi in Dad al 100 per cento, i dirigenti scolastici per alcuni allievi od oggettive difficoltà organizzative potranno consentire la didattica in presenza per il 25%.

Attraverso una circolare del 26 ottobre anche alcune indicazioni integrative rispetto all’ordinanza regionale. La Regione Siciliana affida, pertanto, ai dirigenti scolastici la facoltà di gestire un parziale e limitato ritorno all’espletamento delle attività didattiche in presenza.

Il fine è sempre quello di garantire la prosecuzione del processo formativo a soggetti disabili o in condizione di particolare disagio socio-economico. È intendimento del governo regionale – dichiara ancora l’Assessore Lagalla – che l’azione formativa possa procedere in condizioni di massima sicurezza sanitaria. Inoltre, si cercherà di contenere la diffusione contagio da Covid-19 e limitare l’esposizione della popolazione studentesca a situazioni di possibile rischio.

Il governo Musumeci intende, inoltre, cerca di preservare la continuità del processo educativo dal possibile isolamento o dall’eventuale esclusione dalle attività scolastiche di soggetti con particolari bisogni educativi o in condizione di particolare disagio, a causa di oggettive difficoltà di ordine personale o familiare, tali da impedire la fruizione a distanza delle lezioni.

Pertanto, è stato deciso di consentire, limitatamente alle suddette circostanze e con il limite del 25 per cento, come da Dpcm, il ricorso alla didattica tradizionale, pur sempre in presenza di motivate situazioni.

Ringrazio infine i dirigenti scolastici che, come sempre, dialogando proficuamente con le istituzioni, agevolano il superamento delle tante difficoltà connesse all’attuale pandemia e, con loro, tutti i docenti che, in queste ore, rinnovano il proprio impegno, con instancabile spirito di servizio.

Confido, comunque, che, auspicabilmente superata l’attuale fase di criticità sanitaria, anche gli istituti superiori possano recuperare a pieno la dimensione partecipativa e coinvolgente della didattica in presenza.

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Riceviamo e pubblichiamo da Regione Siciliana

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Rientro a scuola. Ecco l’intervento di Lagalla, Assessore all’istruzione della Regione siciliana, sulla didattica in presenza e a distanza per alcuni studenti delle scuole dell’Isola. Ecco quanto ci viene inviato:

Per garantire la continuità didattica a tutti gli studenti degli istituti superiori, ad oggi in Dad al 100 per cento, i dirigenti scolastici per alcuni allievi od oggettive difficoltà organizzative potranno consentire la didattica in presenza per il 25%.

Attraverso una circolare del 26 ottobre anche alcune indicazioni integrative rispetto all’ordinanza regionale. La Regione Siciliana affida, pertanto, ai dirigenti scolastici la facoltà di gestire un parziale e limitato ritorno all’espletamento delle attività didattiche in presenza.

Il fine è sempre quello di garantire la prosecuzione del processo formativo a soggetti disabili o in condizione di particolare disagio socio-economico. È intendimento del governo regionale – dichiara ancora l’Assessore Lagalla – che l’azione formativa possa procedere in condizioni di massima sicurezza sanitaria. Inoltre, si cercherà di contenere la diffusione contagio da Covid-19 e limitare l’esposizione della popolazione studentesca a situazioni di possibile rischio.

Il governo Musumeci intende, inoltre, cerca di preservare la continuità del processo educativo dal possibile isolamento o dall’eventuale esclusione dalle attività scolastiche di soggetti con particolari bisogni educativi o in condizione di particolare disagio, a causa di oggettive difficoltà di ordine personale o familiare, tali da impedire la fruizione a distanza delle lezioni.

Pertanto, è stato deciso di consentire, limitatamente alle suddette circostanze e con il limite del 25 per cento, come da Dpcm, il ricorso alla didattica tradizionale, pur sempre in presenza di motivate situazioni.

Ringrazio infine i dirigenti scolastici che, come sempre, dialogando proficuamente con le istituzioni, agevolano il superamento delle tante difficoltà connesse all’attuale pandemia e, con loro, tutti i docenti che, in queste ore, rinnovano il proprio impegno, con instancabile spirito di servizio.

Confido, comunque, che, auspicabilmente superata l’attuale fase di criticità sanitaria, anche gli istituti superiori possano recuperare a pieno la dimensione partecipativa e coinvolgente della didattica in presenza.

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Casi provincia Ragusa oggi: dati per città, Vittoria rischio zona rossa

La situazione nella provincia di Ragusa non è di certo delle migliori, poi quella di Vittoria è davvero preoccupante ed il rischio di una zona rossa in paese è davvero alta.

I casi positivi nella provincia ragusana sono sono 875, ieri il totale si era attestato su 745. Attualmente le persone contagiate ricoverate presso il reparto di Malattie infettive dell’ospedale Maria Paternò Arezzo sono 18; 8 invece si trovano all’ospedale Maggiore di Modica, sempre in Malattie infettive. I ricoverati in Terapia intensiva purtroppo sono 5 persone sono a Ibla, 3 al Giovanni Paolo II e 4 al Guzzardi di Vittoria.

Ecco i casi nelle diverse città della provincia: 36 ad Acate, 7 a Chiaramonte Gulfi, 69 a Comiso, 2 a Giarratana, 48 a Ispica, 46 a Modica, 18 a Pozzallo, 197 a Ragusa, 13 a Santa Croce Camerina, 13 a Scicli, 410 a Vittoria.

Contagi troppo alti in Italia, lockdown generalizzato entro due settimane

Sembra assurdo pensarci, considerando che sono passati solo pochi giorni dall’ultimo Dpcm, ma si pensa già ad una nuova stretta in Italia, e purtroppo potrebbe essere quella definitiva, di nuovo, come a marzo. Certo non subito, anche perché, come lo stesso premier Conte ha detto questa mattina alla Camera, l’effetto delle misure entrate da poco in vigore deve valutarsi in un periodo di due settimane. Ma cosa succede se non si raggiungono i risultati sperati? Se la curva dei contagi non regredisce?

Calendario alla mano, se le cose non vanno per il verso giusto, l’annuncio di un nuovo lockdown generalizzato dovrebbe arrivare entro lunedì 9 novembre e se proprio dev’essere inevitabile, meglio prima, almeno per salvare le prossime festività natalizie, che mai come quest’anno sono così attese.

Convinto di questo scenario inevitabile, anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli: “L’Italia andrà in lockdown come la Francia, resta solo da capire quando – ha detto ad Agorà su Rai 3 -. La curva, ma devo verificarlo, sta salendo oltre le previsioni. E questo è estremamente allarmante. Significa che i provvedimenti già adottati rischiano di non arrivare a fermare almeno in modo accettabile questo fenomeno”.

Papa Francesco, nuove misure contro il contagio: udienze in streaming

Papa Francesco, nuove misure contro il contagio: udienze in streaming. Il Vaticano torna a fare le udienze in video.

Papa Francesco. Ormai la secondota ondata del covid-19 è conclamata e la sua esponzione tocca tutta la nostra penisola. Anche in vaticano lo scorso 21 ottobre nell’ultima udienza generale del Santo Padre si è scoperto una positività. Tale avvenimento e ovviamente come dicevamo anche prima la diffusione del virus ha portato la Santa Sede a riportare l’udienza generale del mercoledì in streaming. Una nota ufficiale oggi è stata mandata dagli uffici vaticani che si trovano obbligati a far trasmettere le amate Udienze Generali del mercoledì di Papa Francesco dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.

Una scelta che ci ricorda quella della prima fase della pandemia. Un impegno comunque da parte del Santo Padre  e della Chiesa tutta ad essere sempre vicino ai fedeli.

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Papa Francesco. Ormai la secondota ondata del covid-19 è conclamata e la sua esponzione tocca tutta la nostra penisola. Anche in vaticano lo scorso 21 ottobre nell’ultima udienza generale del Santo Padre si è scoperto una positività. Tale avvenimento e ovviamente come dicevamo anche prima la diffusione del virus ha portato la Santa Sede a riportare l’udienza generale del mercoledì in streaming. Una nota ufficiale oggi è stata mandata dagli uffici vaticani che si trovano obbligati a far trasmettere le amate Udienze Generali del mercoledì di Papa Francesco dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.

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Papa Francesco. Ormai la secondota ondata del covid-19 è conclamata e la sua esponzione tocca tutta la nostra penisola. Anche in vaticano lo scorso 21 ottobre nell’ultima udienza generale del Santo Padre si è scoperto una positività. Tale avvenimento e ovviamente come dicevamo anche prima la diffusione del virus ha portato la Santa Sede a riportare l’udienza generale del mercoledì in streaming. Una nota ufficiale oggi è stata mandata dagli uffici vaticani che si trovano obbligati a far trasmettere le amate Udienze Generali del mercoledì di Papa Francesco dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.

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Caltagirone, Commemorazione defunti: sì visita al cimitero ma mezz’ora

Cimitero aperto nelle giornate – clou della Commemorazione dei defunti, ma ingressi regolamentati per evitare assembramenti e garantirne così la fruizione nel pieno rispetto delle norme per il contenimento del Coronavirus. E’ quanto stabilito dall’ordinanza del sindaco Gino Ioppolo, che disciplina le modalità di accesso al cimitero comunale da sabato 31 ottobre a mercoledì 4 novembre. Due gli ingressi, aperti dalle 7 alle 17: dal piazzale est (cimitero monumentale) e dal piazzale ovest (cimitero nuovo).

L’accesso sarà regolamentato dal personale e dai custodi del Comune, dalla Protezione civile comunale e dalla Polizia municipale e avverrà: a) Per l’ingresso dal piazzale est, disponendosi in fila lungo i percorsi delimitati seguendo l’ordine di arrivo. Va mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro fra chi precede e chi segue nella fila; b) Per l’ingresso dal piazzale ovest, in alternanza fra chi intende entrare e chi vuole uscire, seguendo le indicazioni del personale sul posto.

E’ obbligatorio indossare la mascherina, oltre che attenersi alle altre misure per la riduzione del contagio, come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani, ed evitare qualsivoglia assembramento. Il cancello di comunicazione del cimitero dall’area est all’area ovest resterà aperto.

La permanenza all’interno del camposanto è fissata in un massimo di 30 minuti. Vietato già da ieri e sino al 4 novembre l’ingresso delle auto private. Previste sanzioni per chi viola le norme per la prevenzione del Covid, mentre si raccomanda a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di non uscire dalle proprie abitazioni a meno che ciò non sia strettamente necessario.

“Per senso di equilibrio e rispetto per una tradizione fortemente sentita e radicata, fondata sull’espressione della più genuina pietà verso i propri morti – sottolinea il sindaco Ioppolo – nonostante in altre città si sia deciso di chiudere, a Caltagirone abbiamo scelto di tenere aperto il cimitero in giornate dedicate al culto dei defunti, che assumono un significato affettivo profondo e particolare. Abbiamo però stabilito precise modalità di fruizione. Ci appelliamo, pertanto, al senso di responsabilità e alla prudenza di ciascuno, in modo che tutte le misure per la prevenzione e il contenimento del virus vengano osservate in pieno”.

ULTIM’ORA Sicilia, approvato decreto su contagi e attività economiche

ULTIM’ORA Sicilia, approvato decreto su contagi e attività economiche. Ecco tutti i dettagli anche su chiusure locali.

ULTIM’ORA Sicilia. Riceviamo e pubblichiamo da Regione Siciliana:

“Una norma che dà la possibilità al governo regionale di adeguare la ripresa delle attività economiche all’andamento effettivo del contagio nell’Isola. Questo lo spirito del disegno di legge approvato, a tarda sera, dal governo Musumeci.

Stiamo applicando in Sicilia – spiega il presidente della Regione – lo stesso principio adottato dalla Provincia autonoma di Bolzano nello scorso maggio che assicura il rispetto dei valori costituzionali della sussidiarietà e della leale collaborazione. Quindi, chi parla di “scontro” con lo Stato è solo in malafede. Siamo tutti consapevoli dei tempi difficili che ci attendono e della necessità di contenere la diffusione del virus, ma rivendichiamo anche responsabilità di anticipare e accompagnare la ripartenza per meglio rispondere alle specifiche esigenze del territorio siciliano”.

LEGGI ANCHE: DPCM e Sicilia, linea soft sulle chiusure dall’Ars: ecco le parole Musumeci

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ULTIM’ORA Sicilia. Riceviamo e pubblichiamo da Regione Siciliana:

“Una norma che dà la possibilità al governo regionale di adeguare la ripresa delle attività economiche all’andamento effettivo del contagio nell’Isola. Questo lo spirito del disegno di legge approvato, a tarda sera, dal governo Musumeci.

Stiamo applicando in Sicilia – spiega il presidente della Regione – lo stesso principio adottato dalla Provincia autonoma di Bolzano nello scorso maggio che assicura il rispetto dei valori costituzionali della sussidiarietà e della leale collaborazione. Quindi, chi parla di “scontro” con lo Stato è solo in malafede. Siamo tutti consapevoli dei tempi difficili che ci attendono e della necessità di contenere la diffusione del virus, ma rivendichiamo anche responsabilità di anticipare e accompagnare la ripartenza per meglio rispondere alle specifiche esigenze del territorio siciliano”.

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