CRONACA TRAPANI – Picchia fidanzata, mamma e nonna di lei: arrestato

Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo. Nella serata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Salemi, diretti dal Maresciallo Maggiore Calogero Salvaggio, hanno arrestato un giovane salemitano per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia e minacce gravi.

In particolare, il 34 enne, si è reso responsabile di molteplici e ripetuti episodi di gravi minacce verbali e aggressioni fisiche nei confronti della compagna.

Le aggressioni ricevute nel tempo, e per niente affievolitesi, hanno indotto la vittima a richiedere il supporto dei Carabinieri. Nella giornata di ieri, infatti, i militari della Stazione di Salemi a casa dei due dove era in corso un acceso diverbio tra il giovane salemitano e i familiari della compagna, rispettivamente mamma e nonna della vittima. Tutte le donne, al culmine di una lite, sono state aggredite dall’uomo e rimaste ferite, ma fortunatamente non in maniera grave.

Dagli approfondimenti esperiti è emerso come il giovane – molto geloso – maltrattasse da tempo la compagna con minacce psicologiche e verbali, ragion per cui nella giornata di ieri è stato dichiarato in stato di arresto dai Carabinieri di Salemi che lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si celebrerà presso il Tribunale ordinario di Marsala.

Il livello di attenzione che i Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo a difesa della tutela delle donne e delle c.d fasce deboli – sotto il costante coordinamento del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani – è sempre altissimo. L’odierno sforzo operativo è frutto di un mirato impegno che i Carabinieri vogliono riporre per tutelare le vittime di tali reati, tra cui vanno certamente compresi i maltrattamenti in famiglia e quelli rientranti nella c.d. violenza di genere.

È morta Kreole, il cane dei vigili del fuoco che aiutò i soccorsi da Amatrice al Ponte Morandi

E’ morta Kreole, cane soccorritore dei nucleo cinofilo di Perugia, bovaro del bernese protagonista in alcune emergenze che hanno colpito il nostro Paese.

Questo il messaggio sui social: «Oggi la famiglia dei Vigili del Fuoco è particolarmente triste. Kreole, bovaro del bernese da 8 anni in servizio al nucleo cinofilo vvf Perugia, al fianco del conduttore Massimo Mancinelli, è deceduta dopo 2 mesi di malattia, colpita da un male incurabile.

Presente e protagonista in tutte le grandi emergenze italiane: la ricordiamo al Ponte Morandi, ad Ischia, ad Amatrice oltre a tutte le ricerche persona in ambito regionale. Una carezza per questo soggetto bravissimo e dotata di grande simpatia…Addio Kreole…».

Caltagirone, Referendum 20-21 settembre: sorteggio scrutatori

Caltagirone. Lunedì 31 agosto, alle 10, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, si riunirà in seduta pubblica la Commissione elettorale comunale per sorteggiare i 129 scrutatori (123 di seggio ordinario, che percepiranno 104 euro, e 6 di seggio speciale, a cui andranno 53 euro) da nominare in occasione del referendum del 20 settembre.

Testo del quesito del Referendum

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?»

Il Referendum costituzionale doveva svolgersi lo scorso 29 marzo, ma è stato rinviato per l’emergenza COVID-19, si svolgerà il prossimo 20 e 21 settembre 2020.

Coronavirus, Musumeci: “Vogliamo tutelare la salute di chi è in Sicilia”

“Abbiamo rivendicato il diritto di tutelare la salute dei siciliani, di chi si trova in Sicilia – alcuni milioni di cittadini che chiamiamo turisti – e di quelle persone che vengono ammassate in hotspot e centri accoglienza meglio identificate come migranti”.

Toni forti e parole chiare quelle del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che a Catania ha incontrato la stampa per spiegare il senso dell’ordinanza firmata sabato notte e che prevede lo sgombero degli hotspot e dei Centri di accoglienza per i migranti, con le relative modalità di attuazione. “Da parte nostra – ha tenuto a precisare il governatore – non c’è alcuna volontà di scontro con lo Stato centrale anche perché lo Stato siamo noi: la Regione, i Comuni, le ex Province. Ma dal governo nazionale ci attendiamo lo stesso rispetto e non atteggiamenti improntati ad arroganza, superficialità, o ai silenzi che fanno perdere tempo alla risoluzione dei problemi, noi diciamo no”.

Entrando nel merito del provvedimento adottato, Musumeci, ha sottolineato che “l’ordinanza, la terza firmata dal governo regionale, è in linea con le altre due già emanate in materia anti Covid-19” e ha elencato numeri incontestabili che raccontano di una situazione profondamente drammatica: solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti e ad agosto altri tremila. Nel 2019 sono stati 1.088 a luglio, mentre ad agosto sono risultati 1.268. “E invece di rispondere con atti concreti sull’emergenza immigrazione – ha aggiunto – il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli, in un deposito militare a Vizzini abbandonato da anni. E ci troviamo con tende che ci ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente”.

Subito dopo, l’affondo contro l’esecutivo centrale, ancora inerme di fronte alla richiesta di dichiarare per Lampedusa lo ‘stato d’emergenza’: “Le competenze sono vostre? Anche quelle sanitarie? Se è vostra la competenza, siete fuori legge perché in quei centri non c’è alcuna garanzia di sicurezza. Gli hotspot e i centri d’accoglienza non sono rispondenti ai criteri di prevenzione previsti dalla condizione di emergenza da epidemia. Il governo nazionale la smetta di mostrare i muscoli e faccia fino in fondo il proprio dovere!”.

Il presidente della Regione ha poi annunciato la linea che Palazzo Orleans intende seguire nelle prossime ore. “Noi – ha detto – andremo avanti perché diciamo no a una politica di bassa cucina e a un campagna elettorale su questa materia. Ho il dovere di tutelare la salute della gente che sta sull’Isola e se entro la mezzanotte i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo, a noi rimane solo una strada: rivolgerci alla magistratura. Ci troveremmo, infatti, di fronte a una palese omissione, con tutto quello che determinerebbe in un contesto di epidemia”.

“Se Roma dovesse impugnare l’ordinanza, e non lo ha ancora fatto – ha concluso il governatore siciliano – faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune. Se invece dovesse venire incontro alla nostra legittima richiesta può chiederci due, cinque, otto giorni di tempo per ricollocare i migranti e mettere i sigilli negli hotspot e in tutti Centri di accoglienza dell’Isola, con buona pace di un certo buonismo ipocrita: così chiudiamo una pagina indecorosa, perché la gente non ne può più. E se non lo farà, lo faremo noi”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza che ha annunciato l’intervento della task force di esperti già a lavoro nei Centri per migranti dell’Isola, “per verificare, come è stato fatto a Vizzini, che le strutture presentino le condizioni igienico-sanitarie necessarie”. “Lì – ha ricordato Razza – era stato immaginato di tenere in diciotto metri quadri otto migranti su letti a castello e in tempo di una pandemia dichiarata dall’Oms era ed è una follia, anzi un modo per esporre a rischio di contagio che, mi permetto di dire, costituisce reato”.

Mughini: «Musumeci ha ragione, i migranti a terra peggio degli animali»

Il governatore della Sicilia Musumeci non recede dall’ordinanza che prevede lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza.

Giampiero Mughini: «Le immagini mostrano che in un luogo della Repubblica italiana che si chiama Lampedusa – ha detto il giornalista – vengono accolti migranti che arrivano a fiotti e che stanno nelle condizioni che tutti abbiamo visto. Stanno per terra, a modo degli animali, i miei cani stanno molto meglio di loro».

Mughini ha, quindi, difeso il governatore siciliano: «Quindi Musumeci non è che sta parlando di qualcosa di astratto o di imminente, sta denunciando una tragedia». Intanto il governo è pronto ad impugnare l’ordinanza. Ma Musumeci non ha nessuna intenzione di fare passi indietro.  Ha inviato, infatti, una nota di diffida alle autorità competenti per l’esecuzione della propria ordinanza, emanata sabato scorso. Nel documento il governatore ha richiesto, tra le altre misure, di illustrare il cronoprogramma del progressivo svuotamento degli hotspot. Per «le gravi ragioni di promiscuità e assembramento in cui sono costretti gli ospiti».

Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti

Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti su tutte le disposizioni governative anti-covid

Riapertura scuola a settembre. Il protocollo d’intesa indispensabile per la ripresa delle attività scolastiche è stato definitivamente completato e sottoscritto. Il documento riprende e integra le tematiche del Protocollo d’intesa per l’avvio dell’anno scolastico sottoscritto il 6 agosto 2020 nel rispetto delle misure anticovid.

Sarà importante rifornire gli istituti scolastici con segnaletiche e organizzare campagne di sensibilizzazione e informazione per comunicare, a chi frequenta gli ambienti, le regole da rispettare per evitare assembramenti. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dalla struttura, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza sul divieto di assembramento e sul distanziamento fisico tra gli adulti accompagnatori. Potrà essere predisposta adeguata segnaletica sia verticale che orizzontale, anche sul pavimento, indicante il distanziamento necessario e sui percorsi da effettuare.

Le strutture sono autonome nel regolamentare gli orari, prevedendo anche ingressi ed uscite scaglionate nel caso in cui sia opportuno. La misurazione della temperatura corporea non è obbligatoria all’ingresso dell’istituto ma le singole regioni o enti possono disporla. In quel caso chiunque debba entrare negli edifici scolastici, bambini,  personale docente e ausiliario e genitori, deve avere una temperatura inferiore ai 37°.

Chiunque entri nella struttura deve indossare la mascherina, oltre che adottare precauzioni igieniche, ancora in aggiornamento dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che si esprimerà nell’ultima settimana di agosto.

Indispensabile Supporto psicologico

• la promozione di specifici “Patti educativi” di comunità, finalizzati all’alleanza tra Servizi educativi, Scuola ed Enti locali, istituzioni pubbliche e private, soggetti del terzo settore;

• il rafforzamento degli spazi di condivisione e di alleanza tra Servizi educativi o Scuola e Famiglia, anche a distanza;

• la valorizzazione della fondamentale funzione del coordinamento pedagogico, così come previsto dal d.lgs. n. 65/2017, per coadiuvare le attività del personale nella applicazione di metodologie innovative, nella gestione dei gruppi, nell’individuazione di soluzioni educative e didattiche rispondenti alle esigenze dell’utenza. In particolare, gli insegnanti/educatori di riferimento dei gruppi/sezioni dei bambini che esprimono evidenti difficoltà possono avvalersi del supporto psicoeducativo con la collaborazione e il coinvolgimento dei genitori. Il pool educativo può inoltre riunirsi con cadenza bimestrale richiedendo un confronto agli psicologi o pediatri assegnati all’istituto dalle AUSL di riferimento per monitorare andamento e sviluppo del gruppo dei bambini e quindi segnalare bambini in difficoltà.

Riapertura scuola a settembre e persone sintomatiche

Il protocollo indica che :

«la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.

La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della
scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee.

Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi
con i dirigentiscolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità.»

Chi è il medico competente?

L’art 83 del decreto-legge n. 34/2020 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020, regola la sorveglianza sanitaria eccezionale, e prevede che:
a. attraverso il medico competente, se già nominato per la sorveglianza sanitaria ai sensi dell’articolo 41 del d.lgs. n. 81/2008;
b. attraverso un medico competente nominato ad hoc, per il periodo emergenziale, anche, ad esempio, prevedendo di consorziare più strutture educative e istituti scolastici;
c. attraverso la richiesta ai servizi territoriali dell’Inail che vi provvedono con propri medici del lavoro.

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Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti

Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti su tutte le disposizioni governative anti-covid

Riapertura scuola a settembre. Il protocollo d’intesa indispensabile per la ripresa delle attività scolastiche è stato definitivamente completato e sottoscritto. Il documento riprende e integra le tematiche del Protocollo d’intesa per l’avvio dell’anno scolastico sottoscritto il 6 agosto 2020 nel rispetto delle misure anticovid.

Sarà importante rifornire gli istituti scolastici con segnaletiche e organizzare campagne di sensibilizzazione e informazione per comunicare, a chi frequenta gli ambienti, le regole da rispettare per evitare assembramenti. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dalla struttura, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza sul divieto di assembramento e sul distanziamento fisico tra gli adulti accompagnatori. Potrà essere predisposta adeguata segnaletica sia verticale che orizzontale, anche sul pavimento, indicante il distanziamento necessario e sui percorsi da effettuare.

Le strutture sono autonome nel regolamentare gli orari, prevedendo anche ingressi ed uscite scaglionate nel caso in cui sia opportuno. La misurazione della temperatura corporea non è obbligatoria all’ingresso dell’istituto ma le singole regioni o enti possono disporla. In quel caso chiunque debba entrare negli edifici scolastici, bambini,  personale docente e ausiliario e genitori, deve avere una temperatura inferiore ai 37°.

Chiunque entri nella struttura deve indossare la mascherina, oltre che adottare precauzioni igieniche, ancora in aggiornamento dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che si esprimerà nell’ultima settimana di agosto.

Indispensabile Supporto psicologico

• la promozione di specifici “Patti educativi” di comunità, finalizzati all’alleanza tra Servizi educativi, Scuola ed Enti locali, istituzioni pubbliche e private, soggetti del terzo settore;

• il rafforzamento degli spazi di condivisione e di alleanza tra Servizi educativi o Scuola e Famiglia, anche a distanza;

• la valorizzazione della fondamentale funzione del coordinamento pedagogico, così come previsto dal d.lgs. n. 65/2017, per coadiuvare le attività del personale nella applicazione di metodologie innovative, nella gestione dei gruppi, nell’individuazione di soluzioni educative e didattiche rispondenti alle esigenze dell’utenza. In particolare, gli insegnanti/educatori di riferimento dei gruppi/sezioni dei bambini che esprimono evidenti difficoltà possono avvalersi del supporto psicoeducativo con la collaborazione e il coinvolgimento dei genitori. Il pool educativo può inoltre riunirsi con cadenza bimestrale richiedendo un confronto agli psicologi o pediatri assegnati all’istituto dalle AUSL di riferimento per monitorare andamento e sviluppo del gruppo dei bambini e quindi segnalare bambini in difficoltà.

Riapertura scuola a settembre e persone sintomatiche

Il protocollo indica che :

«la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.

La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della
scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee.

Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi
con i dirigentiscolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità.»

Chi è il medico competente?

L’art 83 del decreto-legge n. 34/2020 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020, regola la sorveglianza sanitaria eccezionale, e prevede che:
a. attraverso il medico competente, se già nominato per la sorveglianza sanitaria ai sensi dell’articolo 41 del d.lgs. n. 81/2008;
b. attraverso un medico competente nominato ad hoc, per il periodo emergenziale, anche, ad esempio, prevedendo di consorziare più strutture educative e istituti scolastici;
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Successo per la Mostra Senato Civico Storico di Caltagirone: il commento dei protagonisti

Grande successo e affluenza alla mostra “S.P.Q.C. Senatus PopulusQue Calataieronensis. Il Senato Civico di Caltagirone: Storia, Racconto, Memoria”. Un’esposizione allestita in tre luoghi simbolo della città della ceramica e che sarà fruibile fino al 6 settembre.

Nel Carcere Borbonico sono in mostra oggetti preziosi e antichi, simboli del Senato Civico. Antiche stoffe ricamate con le armi della città e del re, le poltrone dorate dei senatori, le mazze d’argento sbalzato e gli antichi costumi.

Nella Corte Capitaniale vengono rappresentati la storia e le trasformazioni del corteo senatorio durante i secoli attraverso immagini, documenti d’archivio e costumi utilizzati fino ai giorni nostri. Una sala è dedicata alla proiezione di filmati che mostrano al visitatore la magnificenza del Senato.

La parola ai protagonisti dell’Esposizione

Il cortile del Municipio ospita le carrozze tutt’ora in uso del Corteo con le immagini degli equipaggi abbigliati delle ricche livree.
Una mostra d’immenso valore anche per le realtà e le persone coinvolte in questo evento storico: l’amministrazione comunale; il prof. Giacomo Pace Gravina, curatore della mostra; l’arch. Luigi Falcone che si è occupato dell’allestimento; i dott. Alessandro Annaloro e Michele Anastasi, dell’associazione di promozione sociale Vox, promotrice ed organizzatrice dell’esposizione.

La singolarità dell’evento è dettata anche dal momento storico che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid-19: quest’anno il Senato Civico storico non ha attraversato le vie della città di Caltagirone, come da tradizione, ma tutti, cittadini e turisti, possono andare incontro ad esso, avendo l’occasione di conoscere da vicino quella che è stato ed è il glorioso Senatus PopulusQue Calataieronensis.

Test sierologici docenti e Ata, volontari e gratuiti: ecco i dettagli

Test sierologici docenti e Ata, volontari e gratuiti: ecco i dettagli e perchè è importante farlo prima dell’inizio delle lezioni

Test sierologici docenti e Ata. Iniziate il 24 agosto le attività di screening per il personale della scuola, una delle tante misure di prevenzione anti-covid, ma l’iniziativa non sta fornendo i risultati sperati.

La misura di prevenzione, già inserita nell’Ordinanza Ministeriale 17 del 24 luglio 2020 del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, è da effettuarsi su base volontaria in tempo utile a partire dal 24 agosto 2020 e fino alla settimana antecedente l’inizio delle attività didattiche, ma anche dopo per chi prenderà servizio a seguire.

L’incaricato esecutivo è medico di medicina generale di riferimento, in caso di mancanza del medico di famiglia presso il luogo di domicilio lavorativo, il test verrà effettuato presso il Dipartimento di prevenzione della ASL.

Il test è totalmente su base volontaria e gratuita, e il protocollo di sicurezza per la riapertura delle scuole precisa che «saranno adottati i criteri di volontarietà di adesione al test; gratuità dello stesso per l’utenza; svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche».

Ogni  giorno l’ASL raccoglie i dati dei test positivi e i conseguenti tamponi che vengono eseguiti, per poi comunicarli alla Regione che, tempestivamente, li comunica all’Istituto Superiore di Sanità. I docenti e il personale ATA deve contattare il medico di riferimento o il reparto prevenzione dell’ASL per programmare telefonicamente il test. Sarà possibile effettuarlo anche ad anno scolastico iniziato, sempre prima dell’entrata in servizio.

Qualora il docente risultasse positivo al test sierologico, questi sarà sottoposto al test molecolare (tampone) presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, non oltre le 48 ore dall’esito (positivo) del test sierologico. Infine, la distribuzione dei dispositivi necessari per effettuare i test sierologici è di competenza del Commissario Straordinario che li farà tenere alla Regione per la successiva distribuzione alle ASL ed ai MMG in base al numero degli assisti.

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Test sierologici docenti e Ata, volontari e gratuiti: ecco i dettagli

Test sierologici docenti e Ata, volontari e gratuiti: ecco i dettagli e perchè è importante farlo prima dell’inizio delle lezioni

Test sierologici docenti e Ata. Iniziate il 24 agosto le attività di screening per il personale della scuola, una delle tante misure di prevenzione anti-covid, ma l’iniziativa non sta fornendo i risultati sperati.

La misura di prevenzione, già inserita nell’Ordinanza Ministeriale 17 del 24 luglio 2020 del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, è da effettuarsi su base volontaria in tempo utile a partire dal 24 agosto 2020 e fino alla settimana antecedente l’inizio delle attività didattiche, ma anche dopo per chi prenderà servizio a seguire.

L’incaricato esecutivo è medico di medicina generale di riferimento, in caso di mancanza del medico di famiglia presso il luogo di domicilio lavorativo, il test verrà effettuato presso il Dipartimento di prevenzione della ASL.

Il test è totalmente su base volontaria e gratuita, e il protocollo di sicurezza per la riapertura delle scuole precisa che «saranno adottati i criteri di volontarietà di adesione al test; gratuità dello stesso per l’utenza; svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche».

Ogni  giorno l’ASL raccoglie i dati dei test positivi e i conseguenti tamponi che vengono eseguiti, per poi comunicarli alla Regione che, tempestivamente, li comunica all’Istituto Superiore di Sanità. I docenti e il personale ATA deve contattare il medico di riferimento o il reparto prevenzione dell’ASL per programmare telefonicamente il test. Sarà possibile effettuarlo anche ad anno scolastico iniziato, sempre prima dell’entrata in servizio.

Qualora il docente risultasse positivo al test sierologico, questi sarà sottoposto al test molecolare (tampone) presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, non oltre le 48 ore dall’esito (positivo) del test sierologico. Infine, la distribuzione dei dispositivi necessari per effettuare i test sierologici è di competenza del Commissario Straordinario che li farà tenere alla Regione per la successiva distribuzione alle ASL ed ai MMG in base al numero degli assisti.

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