Coronavirus. “Mi tatuerò la Sicilia sul petto”, aveva dichiarato Ettore Consonni, il 61enne entrato in coma per coronavirus in Lombardia e risvegliatosi a Palermo.
L’uomo si è fatto disegnare sul torace l’Isola, la trinacria e i nomi dei propri cari. Un gesto di gratitudine nei confronti della Sicilia e, soprattutto, per tenere sempre con sé il ricordo di medici e infermieri che gli hanno salvato la vita.
“Un omaggio meraviglioso alla terra che lo ha restituito alla vita, una lezione sontuosa a chi alimenta odio, divisioni e razzismo tra nord e sud. Buon cammino Ettore, e grazie. Divisi siamo niente, uniti siamo tutto”, ha scritto su Facebook il senatore di Italia Viva, Davide Faraone.