Ministra Lucia Azzolina spiega come si svolgerà l’esame di maturità

La ministra Lucia Azzolina, durante il question time alla Camera dei Deputati ha spiegato come si svolgerà l’esame di maturità

Quanto durerà l’esame di maturità per ciascun maturando? Come sarà composta la commissione che dovrà valutare lo studente o la studentessa? Su quale programma didattico saranno valutati gli studenti? Risponde la ministra Lucia Azzolina nel question time alla Camera dei Deputati.

«La prova – la cui durata sarà massimo di un’ora – si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto».

La ministra Lucia Azzolina ha inoltre spiegato che l’esame sarà articolato così: discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno; analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione; i candidati esporranno le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

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Bonus Disoccupati, a disposizione aiuti per chi ha perso il lavoro

Bonus Disoccupati, a disposizione aiuti per chi ha perso il lavoro: dalla proroga della NASpI al Reddito di Emergenza. Facciamo un po’ di chiarezza

Focus Bonus Disoccupati. Dovrebbe essere varato a giorni, nelle visioni più ottimistiche entro la settimana corrente, il Decreto di Maggio. Al suo interno sarebbero previste diverse misure di sostegno economico a coloro che sono senza lavoro e per i quali l’emergenza sanitaria sta rendendo ancora più complicata la ricerca di un nuovo lavoro.

Nel dettaglio, come aiuti per i disoccupati c’è ad esempio la proroga della Naspi e l’introduzione del nuovo reddito di emergenza. Ma forse è meglio approfondire un attimino per fare un po’ di chiarezza.

Proroga NASpI per altre due mensilità

Dovrebbe essere riconosciuto un bonus di due mensilità a coloro che in questi mesi hanno smesso di percepire la Naspi o la Dis-Coll (l’indennità per disoccupazione riconosciuta alla cessazione di un rapporto di Co.Co.Co.). Chi rientra in questa misura? Tutti quei disoccupati la cui fruizione di Naspi e Dis-Coll sia terminata nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2020.

Ovviamente, questo vale per coloro che nel frattempo non hanno beneficiato degli altri bonus – come l’indennità di 600,00€ per le P.IVA – riconosciuti dal Decreto Cura Italia. L’importo riconosciuto per ogni mensilità aggiuntiva sarà pari all’importo dell’ultima mensilità spettante.

Reddito di emergenza o contributo di emergenza

Se ne parla da settimane ed è certamente una delle misure di sostegno economico più ricercate e sperate. Ma cos’è? Si tratta di un bonus riconosciuto per due o forse tre mensilità che spetterà a quelle famiglie con redditi molto bassi e dove non è stato possibile beneficiare delle altre indennità erogate finora dallo Stato.

Quindi nella platea prevista ci sono disoccupati, ma anche lavoratori a nero e con ISEE inferiore ai 15 mila euro. Per quanto riguarda l’importo, dovrebbe cariare da un minimo di 400,00€ ad un massimo di 800,00€ ,a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.

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Caltagirone, dimessa dal “Gravina” paziente Covid-19: si tratta di una 56enne

Caltagirone, dimessa dal “Gravina” paziente Covid-19: si tratta di una donna calatina di 56 enne che da oggi finalmente può riabbracciare la sua famiglia

Caltagirone. Tamponi negativi per una donna di 56 anni, originaria del Calatino, dimessa dall’UOC di Malattie Infettive di Caltagirone, dov’è stata ricoverata nella seconda metà del mese di aprile.

La paziente è stata trattata con terapia standard che combina l’utilizzo di azitromicina, idrossiclorochina, antivirale e eparina. Grazie a tablet e smartphone, forniti dall’UOC Ingegneria Informatica, i pazienti ricoverati presso le due Unità Operative ha avuto la possibilità di raggiungere i suoi familiari con delle video chiamate, contribuendo in questo modo ad alleviare il momento della degenza ospedaliera.

Una notizia certamente rincuorante oggi più che mai, considerato il periodo che stiamo vivendo ed il dramma degli anziani contagiati all’interno di una casa di riposo, di cui si contano già diversi decessi.

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Ricette veloci – Calamari ripieni alla siciliana… “sapore di mare”

Ricette veloci – I Calamari ripieni sono un secondo piatto molto semplice da realizzare ed hanno un gusto delicato: eccovi la ricetta!

Per la rubrica “Ricette veloci” oggi vi proponiamo i calamari ripieni, un secondo piatto di pesce davvero delicato, passiamo subito con gli ingredienti e la preparazione.

Ingredienti

-8 Calamari

Ripieno

-200 g di pangrattato,

-uvetta e pinoli

-2 cucchiai di prezzemolo,

-70 g di parmigiano grattugiato

– 300 g di pomodori , sale e pepe.

Per il sughetto

-2 spicchi d’aglio

-400 g di pomodorini Pachino

-1 mazzetto di prezzemolo

-1 bicchiere di vino bianco secco

-olio  d’oliva

sale, pepe e peperoncino.

Preparazione

Pulire i calamari, sciacquare accuratamente ed asciugarli con carta da cucina. Tagliare  tentacoli a pezzettini e soffriggerli per un paio di minuti in olio caldo, assieme ad uno spicchio d’aglio. Insaporire di sale, di pepe, di peperoncino ed aggiungere i pomodori sminuzzati.

Lasciare cuocere il tutto per 10 minuti ed unire il pangrattato condito con il prezzemolo. Fare insaporire per qualche minuto di minuto.
Mescolare il tutto, togliere dal fuoco e lasciare intiepidire. Riempire con il composto i calamari, chiuderli con uno stuzzicadenti.

Lavare i pomodorini e tagliarli a  pezzetti. Versare un po’ d’olio in una padella e fare rosolare uno spicchio d’aglio. Fare rosolare i calamari e i tentacoli interi  finché si doreranno in modo uniforme. Sfumarli con il vino bianco e lasciarlo evaporare. Toglierli dalla padella e tenerli da parte.

Mettere nella stessa padella dei calamari  i pomodorini, un trito di prezzemolo ed aggiungere un po’ d’olio ed un paio di cucchiai d’acqua.
Coprire con un coperchio e lasciare cuocere per 20  minuti a fuoco basso.

Unire i calamari ripieni, i tentacoli ed aggiustare di sale, di pepe e di peperoncino. Lasciare cuocere per 20 minuti, rigirando da entrambe le parti. Se necessario, aggiungere ancora un po’ d’acqua. A cottura ultimata, aggiungere ai calamari ripieni  del prezzemolo tritato e servire.

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Caltagirone, studenti Arcoleo-Majorana scrivono al personale sanitario: “Siete invincibili”

Caltagirone, studenti partecipanti al Laboratorio di Giornalismo dell’I.S. Majorana-Arcoleo scrivono al personale sanitario: “Siete invincibili”

Riportiamo integralmente la lettera scritta dagli studenti partecipanti al Laboratorio di Giornalismo dell’I.S. Majorana-Arcoleo di Caltagirone.

Carissime/i, quando ci chiedono di immaginare i supereroi del nostro tempo, ci venite in mente tutti voi. Sui social leggiamo spesso delle vostre imprese eroiche nei nostri confronti. Una mascherina, un camice. Occhi stanchi, desiderosi di farcela. Guanti che non impediscono il contatto e il conforto.

Eroi, per caso, per scelta, per lavoro, poco importa, siete lì! Vi svegliate (spesso dormendo poco e non sempre a casa vostra) e varcate la soglia di un luogo da cui uscirete con i segni sul volto, in un mondo di volti distrutti, spaesati, arrabbiati, di voci impaurite. È un’apnea di attesa! Spingete verso la vita, vi arrendete (ma solo alla fine) di fronte alla morte. E la morte, se potesse, si inchinerebbe dinanzi a voi per ciò che avete fatto. Stringete nelle mani telefoni per permettere l’ultimo saluto, l’ultimo respiro dei pazienti è un macigno che opprime i vostri cuori, ma soprattutto è un atto di tenera pietà.

Siete eroi, ma anche semplici persone, perché dietro l’armatura si nascondono lacrime che piovono silenziose, occhi che sperano di rivedere presto le loro case e le loro famiglie. Dietro il guanto si nasconde la necessità di “battere un cinque”, di stringere una mano seppur a distanza. Dietro la mascherina si cela il bisogno di urlare “basta”, per esclamare “ce l’abbiamo fatta!”. Parole che a volte rimangono ferme nell’angolo più segreto, dove si formano i nodi in gola.

Siete semplicemente persone, ma straordinariamente eroi; impauriti come tutti, continuate a guardare in faccia l’intruso, questo virus che ha proprio l’aria di essere di una sfida. Ci costringe a non toccarci, a stare lontani gli uni dagli altri e, invece, voi siete anime vicine, unite, con sguardi di incoraggiamento verso il paziente che dicono: “Ce la farai, ce la faremo!” Quel TU diventa un NOI, quella solitudine diventa una battaglia comune.

“Andrà tutto bene” è la frase che più di ogni altra risuona in questo difficile periodo. Un messaggio di speranza che si diffonde mentre l’Italia ha trovato i suoi veri eroi del quotidiano, paladini che con grande coraggio e valore non vi tirate indietro, anche se lavorate spesso in condizioni di precarietà. Come in una guerra, in molti avete perso la vita o siete stati ad un passo dalla morte, ma la vostra resistenza è ciò che sarà in grado di scrivere la parola “fine” a questo triste capitolo della nostra storia, tenaci soldati in “camice bianco” in prima linea.

Sicuramente sarete stanchi, straziati, ma siamo qui per fare il tifo per voi: non mollate! Se vedete la paura negli occhi dei pazienti, quando in corsia sembra che vada tutto male, mentre piangete pensando ai vostri familiari che sono a casa ad aspettarvi, ricordate che non siete soli e che non lo sarete mai.

Sul web ricorre “#poivorrei” che raccoglie tutto quello che vorremmo rivivere o rifare dopo la quarantena. Ci siamo presi la libertà di farvene dono: – #poivorrei che tornaste a casa sereni dalle vostre famiglie; – #poivorrei che non doveste sostenere orari interminabili; – #poivorrei che non rischiaste la vita ogni istante. Del resto voi siete così, non pretendete niente di più in cambio, neanche un’onorificenza. Fate tutto silenziosamente, portate la luce in quei reparti dove regna l’oscurità e poi illumina pure le nostre case.

Non vogliamo dimenticare nessuno: medici, infermieri, farmacisti, OSS, soccorritori, barellieri, insomma tutto l’intero personale. A voi va la nostra profonda gratitudine e ammirazione. Siete l’esempio più chiaro e splendente della bellezza nell’essere umani: persone normali con vite normali e risorse modeste, disposte a sacrificare sé stesse per amore degli altri, a superare ogni difficoltà e a vivere rimanendo fedeli ai propri valori e principi. Non importa se è da poco che fate questo mestiere o da una vita; la vostra è una professione e una missione che ognuno di voi, dal cantuccio delle proprie vite ordinarie, svolge straordinariamente.

Ci chiedono di rimanere a casa ed esprimiamo spesso dissenso, a voi dicono di stare in prima linea e lottate contro tutto questo senza lamentele; siete l’esempio che tutti dovremmo seguire. Siete quel coraggio e quella speranza che ogni tanto perdiamo sotto il letto, dietro i mobili, dentro i cassetti, tra le pagine dei libri. Diciamo sul serio quando vi immaginiamo come i pilastri che sorreggono l’Italia intera!
Grazie ancora per tutti i sacrifici che state facendo, per la scelta coraggiosa che vivete, per lo sforzo e la fatica che mettete ogni giorno, affinché tutto torni alla normalità. Speriamo che queste parole possano davvero farvi arrivare al cuore un calore simile ad un bacio, una carezza e un abbraccio.

Noi non possiamo fare molto di concreto, se non stare a casa e svolgere bene i nostri doveri, ma ci impegniamo a studiare con passione per essere un giorno come voi!

Con affetto gli studenti dell’I.S. Majorana-Arcoleo di Caltagirone

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Laurea ai tempi del Coronavirus, congratulazioni alla calatina Cristina

Laurea ai tempi del Coronavirus, congratulazioni alla calatina Cristina. La neodottoressa ha discusso la sua tesi in videoconferenza

Laurea ai tempi del Coronavirus. Anche da Caltagirone (CT) una bella notizia dove la calatina Cristina Acquaviva si è laureata in Scienza e tecniche psicologiche portando a compimento la laurea triennale all’Università Kore di Enna. A causa delle restrizioni per il Coronavirus, Cristina ha discusso la sua tesi dal titolo “Disabilità e autismo: la fattoria sociale come terapia in videoconferenza da casa.

La neodottoressa Cristina, collaboratrice anche della testata giornalistica PrimaStampa.eu, ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione in pochissime righe che, grazie al suo tacito consenso, riportiamo per intero. Ecco cosa ci ha scritto: “Ho aspettato a lungo il giorno della mia laurea – afferma Cristina – avevo immaginato tutti i possibili scenari, sia belli che brutti, ma tra tutte le complicazioni immaginabili non c’era quella di laurearmi dietro ad un pc”.

“Avevo paura di cadere per le scarpe troppo alte, invece avevo paura che la linea della videoconferenza si interrompesse. Qualsiasi sia stata la modalità – continua – l’emozione non cambia. Quando mi hanno proclamata Dottoressa in Scienze e tecniche psicologiche non ho avuto certamente la cerimonia in aula magna ma avevo con me le persone che amo più al mondo. Anche la mia sorellina, diventato ormai il mio portafortuna. Tutto ciò è bastato a colmare le mie aspettative”.

“Forse ci sarà un Graduation Day – conclude Cristina – Lì recupererò la parte ufficiale dell’evento. Ma quel giorno sarà l’occasione soltanto per rivivere quella normalità che ci manca. Infine, avevo dato per scontato un piccolo dettaglio ma non c’è stato: vivere tutta l’ansia della sera prima, l’emozione di essere proclamata e festeggiare il grande traguardo con la mia migliore amica e collega Marzia. Con lei ho vissuto tutti momenti belli e brutti di questi ultimi anni, tranne il più importante”.

Foto articolo: Cristina Acquaviva

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Caltagirone, Borse di studio: ecco le indicazioni per riscuoterle

Caltagirone, Borse di studio: ecco le indicazioni per riscuoterle. Le borse di studio sono relative agli anni scolastici 2014/15 e 2015/16

«A seguito delle misure adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19, gli interessati, per poter riscuotere le borse di studio relative agli anni scolastici 2014/15 e 2015/16, devono inoltrare via e-mail la seguente documentazione: copia del codice Iban sul quale deve essere accreditata la somma; copia del documento di riconoscimento del genitore richiedente il beneficio per gli anni scolastici indicati; copia del codice fiscale». A darne notizia è il Servizio scuola del Comune di Caltagirone.

«I genitori devono, altresì – si aggiunge dal Servizio scuola – comunicare la denominazione della scuola frequentata dal proprio figlio e un recapito telefonico al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

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Caltagirone, Di Stefano del PD: “Dobbiamo salvare il finanziamento per il Social Housing. Staccare il reparto di Malattie Infettive dagli altri”

In esclusiva per primastampa.eu abbiamo intervistato Enzo Di Stefano, consigliere comunale di opposizione al Comune di Caltagirone

Intervista esclusiva al consigliere comunale Di Stefano (PD), partendo da un tema piuttosto sentito: il Piano Integrato comunale. «Il Social Housing è un investimento di 15 milioni di euro ed è un’occasione importante per la città, questi soldi sono dati dalla Regione per circa 6 milioni di euro, altri 2 milioni a valere sul bilancio del Comune da recuperare dalla Prefettura e 7 milioni sono dei privati.

A Marzo è arrivata una nota dalla Regione che ha comunicato il procedimento per la revoca del finanziamento, dando 30 giorni per disporre le controdeduzioni alla nota.

Noi dell’opposizione non ne siamo in possesso, c’è il rischio di restituire il 40 per cento del finanziamento. Abbiamo chiesto all’Assessore Falcone e al Sindaco per capire come salvaguardarlo, ma nessuna risposta è stata ricevuta dall’Assessore, invece il Comune ha comunicato che stanno lavorando alle controdeduzioni che entro il 15 maggio devono essere presentate.

Ma non sappiamo su quali ipotesi stiano lavorando. Siamo preoccupati per il rischio che corriamo. Chiederemo con una lettera al Presidente della terza commissione per capire come precedere».

Come sta affrontando l’emergenza sanitaria il Comune e ci parli anche delle vostre proposte per l’Ospedale: «Sull’emergenza l’amministrazione non ha coinvolto il Consiglio Comunale. Ci aspettavamo di essere convocati soprattutto quando si sono stati stabiliti i criteri per le difficoltà economiche alle famiglie.

Volevo proporre che invece di 25 euro a persona per famiglia ogni due settimane era meglio darne 50 euro ma non avevamo una sede dove farlo. Invece per la situazione dell’Ospedale abbiamo chiesto un Consiglio Comunale straordinario per approvare un ordine del giorno da parte dell’opposizione che metta in evidenza le difficoltà a partite dal fatto che l’Ospedale è stato indicato come presidio Covid 19 senza avere i presupposti essenziali.

Soprattutto non avendo figure professionali sufficienti per contrastare l’emergenza e diverse figure sono state prese da altri reparti. Mancavano anche le strumentazioni di laboratorio per esaminare i tamponi che vengono mandati a Catania e si è dovuto avere tempi lunghi per avere i riscontri. Per questa emergenza la proposta è quella di trasferire il reparto di malattie infettive, chiediamo che venga staccato dagli altri affrontando così diversamente l’emergenza. Ci vuole una struttura dedicata solo alla cura del Coronavirus».

Sulla Casa di Riposo: «I 41 e poi diventati 43 contagi ha reso necessario fare dei controlli in termini di prevenzione e velocità in particolare dei tamponi, che devono estesi a tutte le strutture residenziali e socio assistenziali che sono circa 40 a Caltagirone. Il problema non è solo quello della verifica dei protocolli di sicurezza ma soprattutto la verifica attraverso i tamponi, che chiediamo venga effettuato il prima possibile».

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Marsala, arrestato giovane marsalese di 32 anni

Marsala, arrestato giovane marsalese di 32 anni dai militari dell’Arma dei Carabinieri: l’uomo era osservato da diverso tempo

Nella settimana appena trascorsa, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica, il 32enne marsalese Amato Christian Carlo.

L’operazione è scattata nelle prime ore del mattino del 27 aprile, durante un servizio finalizzato al contrasto della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, che già da tempo osservavano i movimenti dell’Amato, hanno eseguito una perquisizione locale in contrada Berbarello, dove constatavano che in un terreno di pertinenza dell’abitazione in uso al 32enne marsalese, vi era un magazzino al cui interno era stata allestita una serra artificiale, munita di un impianto di lampade alogene, ventilatori, deumidificatori e condizionatori d’aria.

In particolare, su una rete in nylon fissata al muro, sono state rinvenute dai Carabinieri diverse infiorescenze di sostanza stupefacente del tipo marijuana in fase di essiccazione, del peso complessivo di 500 grammi circa. Inoltre, sempre nel citato magazzino, i militari hanno altresì rinvenuto diversi vasi in plastica – di cui parte ancora ricolmi di terriccio – oltre a vari fertilizzanti e materiale solitamente utilizzato per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente.

La perquisizione è stata successivamente estesa in un appartamento di contrada Sappusi, sempre nella disponibilità dell’Amato, dove i Carabinieri hanno accertato l’esistenza di un’altra stanza adibita a serra ove – sebbene non vi fossero al momento del controllo piante di marijuana in vegetazione – sono state rinvenute, così come per l’appartamento di Contrada Berbarello, attrezzature e fertilizzanti utili allo scopo, nonché residui di piante estirpate e fogliame delle stesse per un peso complessivo di quasi di 10 kg.

Foto articolo: immagine di repertorio

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