Coronavirus, folla sui Navigli a Milano, Massimo Galli: “La città è una bomba, si rischia di richiudere di nuovo tutto”

Coronavirus, folla sui Navigli a Milano, Massimo Galli: “La città è una bomba, si rischia di richiudere di nuovo tutto”, rischio altissimo

Coronavirus. Folla sui Navigli a Milano, con tanti ragazzi a spasso anche senza mascherine e divieti non rispettati nei parchi.

Nel capoluogo lombardo, con l’inizio della fase 2 l’allentamento delle restrizioni sta provocando un preoccupante ritorno a una vita “quasi normale” E l’infettivologo Massimo Galli, primario all’ospedale Sacco, avverte: “La città è una bomba, si rischia di richiudere di nuovo tutto”.

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Regione Sicilia, Lagalla: “Contributi per scuole ed enti”

Regione Sicilia, Lagalla: “Contributi per scuole ed enti”, di 400 euro per l’acquisto di dati internet e di 2.500 euro per l’acquisizione di tablet e pc

Regione Sicilia. A supporto della didattica a distanza, nell’ambito del piano di aiuti emergenza Covid-19, l’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale assegna alle scuole statali e paritarie, secondarie di primo e secondo grado e agli enti di formazione per i corsi in obbligo scolastico un contributo di 400 euro per l’acquisto di traffico dati internet e di 2.500 euro per l’acquisizione, anche in comodato d’uso, di dispositivi informatici individuali per l’apprendimento in modalità Fad.

Spiega l’assessore Roberto Lagalla: “Anche alla luce delle previsioni della recente legge di stabilità regionale, abbiamo aggiunto risorse ed esteso la platea dei destinatari, includendo gli istituti paritari, regionali e gli enti che erogano percorsi in obbligo scolastico per assicurare a tutti gli studenti, con specifico riguardo a quanti si trovino in condizione di particolare disagio economico, la continuità del percorso educativo e pari opportunità di apprendimento.

Non solo abbiamo provveduto a raggiungere l’intera platea degli interessati ma abbiamo anche avuto attenzione nel favorire l’accesso alla rete attraverso la fornitura di schede per il traffico dati. Grazie a questa ulteriore disposizione auspichiamo di poter raggiungere anche coloro i quali, sino ad oggi, non hanno avuto modo di fruire al meglio della didattica online.

L’emergenza Covid-19 sta mettendo le famiglie siciliane a dura prova e in particolare il mondo della scuola dovrà ripensare i tradizionali modelli educativi, accogliendo positivamente la sfida del digitale. Il compito del governo regionale è quindi quello di disporre ogni intervento necessario per raggiungere tale obiettivo ed evitare l’aggravarsi dei fenomeni di disuguaglianza nell’accesso agli studi o di dispersione scolastica”.

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Nello Musumeci ai siciliani: “Troppi in giro senza mascherina”, arriva nuova ordinanza

Nello Musumeci ai siciliani: “Troppi in giro senza mascherina”, arriva nuova ordinanza che potrebbe restringere le misure adottate finora

Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, durante la diretta Facebook di ieri si è soffermato sulla condotta poco lodevole di molti isolani.

A suo dire, sono troppi quelli in giro senza mascherina, per metà maggio firmerà una nuova ordinanza. Se non ci fosse stato l’ammonimento, l’avviso potrebbe essere inteso come positivo, considerando che Musumeci ha chiesto al Governo Centrale di far riaprire parrucchieri, barbieri ed estetisti assieme ai negozi al dettaglio.

Ma dopo il rimprovero, il timore è quello di misure più restrittive che obbligano i cittadini ad una fase 2 meno “libera” rispetto a quella che si è da poco inaugurata.

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Sicilia, sciopero benzinai confermato

Sicilia, sciopero benzinai confermato dalle prossime ore, per via delle attuali condizioni imposte dai decreti del contenimento dell’emergenza Coronavirus

Sicilia. Sciopero dei benzinai per la prossima settimana confermato dalle sigle sindacali Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio.

Dalle ore 22:00 del 12 maggio sino alle ore 22:00 di giorno 14 maggio, le aree di Servizio della viabilità autostradale sciopereranno contro le attuali condizioni imposte dai decreti per il contenimento dell’emergenza Coronavirus.

Foto articolo: immagine di repertorio

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Marsala, maxi sequestro di droga: valore complessivo 80.000 euro

Marsala, maxi sequestro di droga: valore complessivo 80.000 euro. Grande lavoro degli agenti di polizia: in manette due marsalesi

Il 5 maggio scorso, la Squadra Pegaso del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, ha messo a segno l’ennesimo importante risultato nel contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti.

I poliziotti mazaresi, infatti, hanno portato fruttuosamente a termine una attività di indagine condotta da diversi giorni, arrestando, in flagranza di reato, due soggetti ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di marijuana, Vincenzo EVOLA e Giuseppe BASTONE, quest’ultimo sottoposto anche alla misura di prevenzione con obbligo di soggiorno. L’arresto di Evola, classe ’76, è avvenuto di fronte allo stadio comunale Nino Vaccara.

L’uomo era nel mirino degli investigatori della Pegaso da tempo. Il pomeriggio del 5 maggio è stato visto uscire dalla palazzina ove abita Bastone.

Evola portava con sé un pacco sospetto. I poliziotti lo hanno seguito, attendendo il momento propizio per operare in sicurezza e senza destare sospetti. All’altezza dello stadio comunale hanno circondato Evola e lo hanno fermato, scoprendo che, all’interno del pacco, l’uomo nascondeva 350 grammi di marijuana già pronta per essere immessa nel locale mercato della droga.

La perquisizione, quindi, è stata estesa all’abitazione del mazarese, ove gli investigatori hanno rinvenuto altri 20 grammi di marijuana, tutto l’occorrente per la lavorazione e il confezionamento della droga e la contabilità del traffico illecito, spunto per ulteriori indagini.
Dopo aver riscontrato la pista investigativa e prima che Bastone, classe 65, potesse comprendere cosa stesse accadendo, sbarazzandosi così della droga, i poliziotti hanno fatto irruzione all’interno della sua abitazione, dopo averne recintato il perimetro.

Sul terrazzo della palazzina, hanno così scoperto dei sacchi di plastica contenenti ulteriori 4 kg di marijuana, gli strumenti per il taglio e il confezionamento della droga e, nell’appartamento di Bastone, una agenda con la contabilità dell’illecito traffico.

Le vendita al minuto di tutta la droga sequestrata ai due spacciatori, si calcola, avrebbe fruttato il lauto profitto di € 80.000,00 circa.
In attesa del giudizio per direttissima, la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto per tutti e due i soggetti gli arresti domiciliari.

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CRONACA CATANIA – Maxi sequestro nel Catanese di dispositivi sanitari non sicuri e altri prodotti

CRONACA CATANIA – Maxi sequestro nel Catanese: bloccata l’immissione alla vendita dei prodotti non sicuri alla riapertura del negozio

Oltre 21 mila articoli presumibilmente contraffatti e mille mascherine di protezione individuale (D.P.I.) non sicure sono stati rinvenuti e sequestrati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania in un esercizio commerciale di San Giovanni La Punta appena riaperto da cui si rifornivano i clienti abituali e occasionali.

In particolare, le Fiamme Gialle di Catania, impegnati in un servizio predisposto all’espletamento di controlli mirati in materia di abusivismo commerciale, contraffazione marchi, violazioni alla normativa sulla sicurezza dei prodotti in genere e alla verifica dell’osservanza sulle “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, accedevano presso l’attività commerciale al fine di esperire un controllo sulla merce ivi esistente gestita da un cittadino di nazionalità cinese.

Nel corso dell’ispezione dei locali aziendali, venivano rinvenuti, presso l’area di vendita commerciale ed il sottostante deposito, giocattoli e accessori di abbigliamento con marchio presumibilmente contraffatto, nonché dispositivi di protezione individuale (FFP: Filtering Face Piece), privi del marchio “Comunità Europea”, pronti a essere distribuiti in occasione delle riaperture delle attività commerciali, creando così, a causa della condotta particolarmente insidiosa per i consumatori che sono tratti in inganno sulla qualità dei prodotti acquistati, oltre a una situazione di potenziale pericolo per la salute, soprattutto per quella dei più piccini, un notevole danno al mercato legale.

La marcatura CE indica che un prodotto, importato da un Paese della Comunità Europea, è conforme alle leggi dell’UE e può quindi liberamente circolare all’interno del mercato unico. Si tratta infatti di una certificazione di qualità, che appone lo stesso fabbricante, dichiarando così, sotto la propria responsabilità, dopo aver effettuato le opportune verifiche, che il prodotto rispetta tutte le prescrizioni relative all’apposizione del marchio, tra cui i requisiti di sicurezza.

Le aziende cinesi, per aggirare l’ostacolo di questa certificazione di qualità, si sono “consorziate” e hanno creato il marchio alternativo CE, che sta invece per la locuzione “China Export”. Un marchio che per di più – di qui l’aspetto ingannevole della faccenda – è pressoché simile a quello originale, anche se ci sono delle differenze che è bene che il consumatore conosca. In particolare, il marchio che sta per Comunità Europea presenta una maggiore spaziatura tra le due lettere, mentre in quello che indica “China Export” la “C” e la “E” sono meno distanti, anzi quasi unite.

Al momento del controllo non sono stati esibiti documenti commerciali e/o fatture che attestassero la provenienza della merce e il regolare acquisto da operatori economici cinesi autorizzati all’esportazione in Italia.

Per tale ragione, i militari della Compagnia di Catania hanno proceduto al sequestro penale della merce e deferito alla locale A.G. il cittadino di nazionalità cinese per violazione degli artt.474 (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) – 515 (Frode nell’esercizio del commercio) – 648 (ricettazione) del codice penale.

Le attività di verifica e controllo condotte dalla Guardia di Finanza a tutela della salute pubblica e della correttezza in ambito commerciale proseguiranno con la massima attenzione ed intensità.

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Bonus 1000 euro, per riceverlo serve dimostrare riduzione fatturato marzo e aprile

 

Bonus 1000 euro, per riceverlo serve dimostrare riduzione fatturato marzo e aprile; si può ottenere anche senza dimostrare fatturato, ecco come

Bonus 1000 euro a maggio per gli autonomi e liberi professionisti, ma non per tutti e vi spieghiamo il perché. A differenza del bonus di 600 euro riconosciuto ad aprile, infatti, per ricevere l’indennità pari a 1.000 euro nel mese corrente servirà dimostrare di aver subito una riduzione significativa del fatturato rispetto all’anno precedente, almeno dell 33%.

Ricordiamo che il Bonus 1000 euro deve essere ancora ufficializzato e lo sarà solamente una volta che il Decreto Maggio verrà approvato. Prima di allora possiamo solo ragionare su questa come su altre misure ma senza alcuna certezza assoluta.

Se così dovesse essere, allora l’indennità di 1000 euro andrà a chi veramente è stato penalizzato dal lockdown imposto dal Governo per contenere il contagio da coronavirus.

E quindi è cosa saggia iniziare a preparare fatture e corrispettivi, da far aver al proprio commercialista o consulente fiscale, in modo da farsi trovare pronti una volta che sarà possibile la richiesta. Ovviamente è una misura prevista anche per chi, sempre a causa del lockdown, ha chiuso l’attività commerciale definitivamente.

Ci sono però anche categorie che possono beneficiare del bonus senza dimostrare il fatturato. Leggiamo su money.it: «Nel dettaglio, questo vale per i lavoratori titolari di rapporti di Co.Co.Co. iscritti alla Gestione separata. L’importante è che per questi la durata del rapporto di collaborazione non si protragga oltre il 31 dicembre 2020.

Lo stesso vale per i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto».

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Giornata mondiale della Talassemia, l’otto maggio per la sensibilizzazione

Giornata mondiale della Talassemia, l’otto maggio per la sensibilizzazione contro la malattia curabile con trapianto di midollo osseo

Ogni 8 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Talassemia, malattia ereditaria che in Italia colpisce circa 7.000 persone.

Nonostante i numerosi progressi nella cura, la guarigione definitiva da questa malattia resta ancora un problema non risolto se si esclude il trapianto di midollo osseo

Fonte di questo articolo: https://giornatamondiale.it/

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Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sempre più importante il lavoro dei volontari, presenti anche durante l’emergenza

L’8 maggio, in tutto il mondo, si festeggia il lavoro di soccorso che svolgono quotidianamente milioni di volontari della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

L’obiettivo delle celebrazioni di questa giornata, delle manifestazione in Piazza, è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e far conoscere quali sono i compiti svolti dai Volontari. Durante questa giornata si svolgono simulazioni di primo soccorso (ad esempio sul come comportarsi davanti ad una situazione di emergenza prima dell’arrivo dell’ambulanza) e vengono spiegate le campagne attive a livello nazionale ed internazionale.

La festività cade il giorno della nascita di Henry Dunant, considerato il fondatore dell’Associazione.
« Questa è la giornata dei volontari, la Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa – un giorno in cui in tutto il mondo, 98 milioni di persone, 150 mila in Italia, sotto l’emblema della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, dicono a tutto il pianeta che i Sette Principi su cui la nostra organizzazione si basa sono quanto di più attuale. Bisogna ricordare, oggi, quelli di noi che in tutto il mondo sono impegnati sui fronti di crisi e di guerra, penso alla Siria, ma anche a chi continua ad assistere le popolazioni le cui sofferenze sono dimenticate dai riflettori […]. » (Francesco Rocca Commissario Straordinario CRI)

Fonte di questo articolo: https://giornatamondiale.it/

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Ricordo e riconciliazione per coloro che hanno perso la seconda guerra

Ricordo e riconciliazione per coloro che hanno perso la seconda guerra mondiale, un momento di riflessione per le vittime

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 22 novembre 2004 con la deliberazione 59/26 , dichiarò l’8 e il 9 maggio periodo di commemorazione e di riconciliazione e, pur riconoscendo che gli Stati Membri possono avere le proprie giornate della vittoria, della liberazione e della commemorazione, invitò tutti gli Stati Membri, gli enti del sistema delle Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e i singoli individui a osservare annualmente una o entrambe queste giornate in maniera opportuna, al fine di onorare la memoria di tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale.

Le operazioni belliche ebbero inizio il 1° settembre 1939, quando la Germania nazista governata da Adolf Hitler invase la Polonia. Terminarono in Europa nel maggio del 1945, mentre nel territorio asiatico si dovette aspettare il mese di settembre dello stesso anno con il bombardamento atomico delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.

Le vittime furono moltissime sia tra i soldati, direttamente coinvolti nella guerra armata, sia tra i civili. Si stima che vi furono un totale di circa 55-60 milioni di morti.

Fonte di questo articolo: https://perfettamentechic.com/

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