Emergenza Coronavirus, parte la raccolta fondi “Caltagirone Si aiuta”

Emergenza Coronavirus, parte la raccolta fondi “Caltagirone Si aiuta”, sindaco Ioppolo: “Il nostro è un appello alla Caltagirone solidale”

Con lo slogan “Caltagirone Si aiuta” parte la raccolta fondi lanciata dall’Amministrazione comunale per contribuire a sostenere i poveri da Coronavirus. Aperto un conto corrente (beneficiario Comune di Caltagirone – Protezione civile; causale: contributo volontario emergenza Coronavirus; iban: IT30L0503683910CC0431284077) attraverso il quale possono essere effettuate donazioni volontarie per attività di solidarietà sociale (buoni spesa e altre azioni con cui rendere meno disagevole questo periodo di recessione economica) a beneficio di quanti hanno maggiore bisogno di aiuto e per il sostegno ai volontari del Gruppo comunale di Protezione civile.

«Il nostro – spiega il sindaco Gino Ioppolo – è un appello alla Caltagirone solidale, che anche in altre circostanze ha dimostrato grande cuore, affinché coloro che possono, facciano un piccolo sacrificio economico per evitare il dramma di tante famiglie rimaste senza reddito.

Oggi più che mai la nostra comunità è chiamata a un forte slancio, aggiungendo i propri sforzi generosi alle risorse che arriveranno al Comune da Stato e Regione e che lo stesso Comune metterà a disposizione, per riuscire con ancora maggiore efficacia a dare una mano a chi, in una situazione d’emergenza come questa, rischia di rimanere indietro. Un pericolo, questo, che tutti insieme possiamo e dobbiamo scongiurare».

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Ricette veloci – Caponata a “piripacchiu”

Ricette veloci – Ecco come si prepara la Caponata a “piripacchiu”, una ricetta inedita, che ha inventato mia nonna, eccola qui

Ricette veloci. Ecco una delle nostre ricette veloci, vi propongo un piatto che ha inventato mia nonna e che, in effetti, altro non è che una variante della caponata.

Passiamo subito alla ricetta con gli ingredienti e la preparazione, poi non vi resta altro che deliziare il palato.

Ingredienti

– 2 peperoni verdi 2 peperoni gialli e 2 peperoni rossi
– 6 melanzane lunghe, ne troppo grosse e ne troppo piccole
– 3 cipolle bianche
– 4 gambi di sedano
– 6 o 7 pomodorini del tipo a grappolo
– olive verdi in salamoia
– capperi
– aglio
– olio di oliva, aceto di vino rosso

Preparazione

Togliere la pelle alle melanzane, lasciandone ogni tanto qualche striscia, tagliarle a tocchetti dello spessore di due o tre dita  e metterle in uno scolapasta con una spolverata di sale fino e lasciarle riposare.

Tagliare i peperoni, dopo aver tolto la parte centrale con i semi, a tocchetti grossolani, lavarli e dopo aver messo dell’olio d’oliva in una padella abbondante, metterli a cuocere girandoli con un cucchiaio di legno per non farli attaccare e bruciare. Appena cotti toglierli dal fuoco e riporli in una terrina.

Cambiare olio di cottura e dopo aver strizzato delicatamente le melanzane, metterle a friggere, girandole sempre delicatamente con una forchetta. Una volta fritte, versatele nella terrina dove prima avevate messo i peperoni.

Dopo aver ripulito il padellone, metteteci dentro le cipolle affettate fine, farle cuocere in un po’ d’acqua per ammorbidirle, e quando l’acqua sarà evaporata, soffriggetele con un po’ d’olio d’oliva, fino a che diventeranno appena dorate, mettete quindi dentro i pomodorini tagliati a metà, i capperi che avete lavato per togliere il sale, salate quanto basta e fate cuocere a fuoco moderato, finché i pomodorini si saranno sfatti un po’.

A quel punto, mettete dentro le melanzane e i peperoni che avevate cotto in precedenza, le olive verdi tagliate e snocciolate, il sedano tagliato a pezzetti, e fate cuocere a fuoco vivace per almeno cinque minuti abbondanti, girando di tanto in tanto, dopo spruzzare con dell’aceto di vino rosso, fare evaporare e… “u piripacchiu” è pronto.

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Reddito di Emergenza, bonus 1600 euro per senza reddito e non può cercare lavoro causa coronavirus

Reddito di Emergenza, bonus 1600 euro per senza reddito e non può cercare lavoro causa coronavirus: ecco in cosa consiste

C’è chi non è stato costretto a chiudere a causa dell’emergenza coronavirus, e non gode del Reddito di Cittadinanza, e non ha sussidi o altre forme di reddito che permettano alla propria famiglia di sopravvivere, e non ha né lavoro né NASpI (disoccupazione), e non può andare a cercarsi il lavoro perché appunto l’emergenza coronavirus ci obbliga a casa: per questi casi, il Governo sta pensando al Reddito di Emergenza.

«Sto lavorando a un reddito di emergenza per far arrivare redditi con procedura semplificata a tutte le famiglie in difficoltà». Questo è quanto ha dichiarato il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in un’intervista a Unomattina.

Chiarisce anche le caratteristiche che potrebbe assumere il Rem: «Sto pensando a un rafforzamento del reddito di cittadinanza». Indiscrezioni parlano di un sostegno che si concretizzerebbe in un bonus da 1600 euro spalmati in due tranche (una al mese, ndr).

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Progetto Giovani 4.0, ecco data apertura terza ed ultima finestra

Progetto Giovani 4.0, ecco data apertura terza ed ultima finestra del bando che ha riscosso una partecipazione piuttosto attiva

Slitta in autunno la terza ed ultima finestra del bando Progetto Giovani 4.0. Da giorno 1 settembre al 16 ottobre 2020 potranno essere presentate le domande per la copertura delle spese relative alla frequenza di Master e corsi di perfezionamento post-laurea (sezione A), a corsi di lingua straniera (sezione B) ed al conseguimento di licenze, patenti e brevetti (sezione C).

«Abbiamo deciso di posticipare a settembre la riapertura del bando – spiega l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla – per non impedire a tanti ragazzi ancora in attesa la possibilità di godere di questa opportunità economica, utile a migliorare il loro profilo formativo e professionale. Uno slittamento doveroso e necessario, data l’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo, e certamente atteso da quanti non abbiano ancora avuto modo di partecipare alle prime due finestre del bando.

L’iniziativa assume, oltretutto, una valenza ulteriore alla luce dell’imprevedibile evoluzione del quadro economico nazionale, dal momento che, ad emergenza conclusa, molte saranno le tipologie professionali a mutare, necessitando di nuove e più aggiornate competenze coerenti alle specifiche esigenze del mondo del lavoro e della produzione».

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Coronavirus in Sicilia, aggiornamento 31 marzo: 81 decessi

Coronavirus in Sicilia, aggiornamento 31 marzo: 74 guariti (+3 rispetto a ieri) e 81 decessi (+5 rispetto a ieri), ecco gli altri dati

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (martedì 31 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 15.634.
Di questi sono risultati positivi 1.647 (+92 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.492 persone (+84).

Sono ricoverati 575 pazienti (+16 rispetto a ieri), di cui 72 in terapia intensiva (-3), mentre 917 (+68) sono in isolamento domiciliare, 74 guariti (+3) e 81 deceduti (+5).

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Meteo Sicilia – Mercoledì 1 aprile tornano nuvole e tanta pioggia

Meteo Sicilia – Mercoledì 1 aprile tornano nuvole e tanta pioggia, anche i venti soffieranno piuttosto intensamente: ecco le previsioni

Meteo Sicilia. Non è un Pesce d’Aprile, a partire già da domani mattina, assisteremo a condizioni generali di cielo da nuvoloso a temporaneamente molto nuvoloso ovunque.

Un’ulteriore intensificazione della nuvolosità si verificherà tra il pomeriggio e la sera, specie lungo il settore settentrionale ed orientale dell’isola, e quindi nella parte alta del Palermitano e del Messinese, ma anche il Catanese dovrebbe essere coinvolto, almeno in parte.

Secondo le previsioni del CMS, ci saranno «venti tendenti a divenire da moderati a localmente forti dai quadranti sud orientali, lungo il settore occidentale e sud occidentale siculo, mentre altrove saranno moderati e proverranno dai quadranti orientali».

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CRONACA AGRIGENTO – Studentessa di Favara strangolata

CRONACA AGRIGENTO – Lorena Quaranta, giovane studentessa di Favara strangolata: sognava di fare il medico, fine crudele della sua vita piena di speranze

Lorena Quaranta, giovane studentessa di Favara impegnata con gli studi in Medicina all’Università di Messina, è stata strangolata a Furci Siculo, piccolo paese nel messinese. Sognava di fare il medico e invece questo sogno non potrà mai realizzarlo perché la sua giovane vita è stata spezzata dalla mano omicida del suo fidanzato, Antonio De Pace, anche lui studente nella stessa facoltà e originario di Vibo Valentia.

Non si conoscono ancora i particolari della tragedia, ma dalle prime indiscrezioni pare che l’assassino l’avrebbe soffocata, forse al culmine di una lite; subito dopo avrebbe allertato il 112 per poi tentare il suicidio tagliandosi le vene; l’arrivo dei carabinieri è stato provvidenziale, infatti l’avrebbero salvato dall’estremo gesto.

La Procura di Messina ha aperto una inchiesta coordinata dal Procuratore Maurizio de Lucia, gli inquirenti stanno interrogando il giovane calabrese.

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Come sanificare le mascherine, video tutorial dottoressa Elena Pontarollo

Come sanificare le mascherine, video tutorial postato sul suo profilo Facebook dalla dottoressa Elena Pontarollo: andiamo a vedere come si fa

Come sanificare le mascherine direttamente a casa con il metodo “fai da te”? Condividiamo un’interessante video postato su Facebook dalla dottoressa Elena Pontarollo.

Andiamo a vedere com’è possibile sanificare da soli e a casa le nostre mascherine, tanto utili in questo periodo di emergenza coronavirus. Condividiamo sotto direttamente il video Facebook postato dalla dottoressa Elena Pontarollo:

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Marsala, la Diocesi di Mazara del Vallo dona ecografo all’ospedale

Marsala, la Diocesi di Mazara del Vallo dona ecografo di ultima generazione all’ospedale “Paolo Borsellino” che verrà utilizzato per i pazienti allettati

La Diocesi di Mazara del Vallo ha donato all’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala un ecografo di ultima generazione e facilmente trasportabile che servirà per le Unità di Rianimazione e di Radiologia.

La donazione, decisa dopo le richieste pervenute da parte dei responsabili Pietro Pipitone e Rino Urso, è avvenuta stamattina nella hall dell’ospedale, alla presenza dei due medici, di altri colleghi, del direttore del presidio Francesco Giurlanda e del Vescovo, monsignor Domenico Mogavero.

In diverse parti d’Italia, in queste ultime settimane è scattata una vera e propria gara di solidarietà nei confronti delle strutture ospedaliere, da parte di associazioni, diocesi, club service, singoli cittadini. C’è chi ha donato mascherine di protezione individuale, guanti, camici monouso, ma anche ventilatori da utilizzare nelle terapie intensive. Anche il Vaticano ha donato 30 respiratori.

L’ecografo che la Diocesi ha voluto donare all’Ospedale di Marsala, è uno strumento che ha molteplici funzioni. Serve per le ecografie cardiache, toraciche ma anche per accessi venosi centrali e blocchi nervosi periferici.

«Verrà utilizzato per i pazienti allettati – ha spiegato Pietro Pipitone, responsabile facente funzione dell’Unità di rianimazione dell’Ospedale di Marsala – questo strumento ci permetterà di monitorare soprattutto la funzionalità respiratoria direttamente a letto dei pazienti affetti da Covid 19».

«Non sarà uno strumento limitato nell’uso a questo periodo d’emergenza – ha detto Rino Urso, responsabile facente funzione della Radiologia – ma, proprio per le molteplici prestazioni a cui si presta, servirà anche per il futuro, quando il nostro ospedale tornerà alla normale fruizione in tutti i reparti».

«La nostra vicinanza non è soltanto spirituale ma trova in questa donazione un vero atto di amore e di riconoscenza nei confronti dei tanti medici che, in prima fila, stanno vivendo questa emergenza del nostro tempo – ha detto il Vescovo – questo strumento è un piccolo segno che sarà funzionale per la cura degli ammalati e che, ci auguriamo, possa offrire un servizio ancora più professionale di quello che viene già fornito».

L’acquisto dell’ecografo è stato possibile tramite i fondi 8×1000 per la carità: «In questo modo i cittadini italiani possono avere contezza di come le somme da loro destinate alla Chiesa cattolica in dichiarazione dei redditi, tornino alla comunità attraverso azioni concrete al servizio di tutti».

L’Ospedale di Marsala e il “Sant’Antonio Abate” di Trapani sono le attuali due strutture individuate dall’Asp Trapani per accogliere i casi Covid-19: alcuni pazienti sono ricoverati in isolamento, altri, invece, in terapia intensiva. Sino a qualche settimana fa anche presso il reparto di Medicina dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano sono stati ricoverati pazienti Covid-19 e sospetti.

Poi, una nota del direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, ha indicato l’ospedale di Marsala come “Covid hospital” per l’intera provincia di Trapani.

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Caltagirone, Bonus 600 euro Confesercenti a disposizione per assistenza

Caltagirone, Bonus 600 euro Confesercenti a disposizione per assistenza. Ecco come procedere per essere aiutati nella richiesta

Caltagirone. Indennizzo per gli autonomi e bonus per sostenere i lavoratori fiaccati dall’emergenza coronavirus. Confesercenti Caltagirone comunica che, a partire da domani, 1 aprile 2020, l’Inps aprirà il canale per richiedere l’Indennizzo di 600 euro previsto per le Partite Iva attive al 23 febbraio 2020 che hanno subito perdite a causa del lookdown imposto dal Governo. Per coloro che fossero interessati, si comunica inoltre che gli uffici dell’associazione calatino, tramite il proprio patronato, potranno verificare le condizioni per accedere e presentare la domanda e ricevere consulenza per la compilazione del modulo.

«Chi farà richiesta – afferma Filippo Guzzardi, rappresentante dell’associazione di Caltagirone – sarà contattato da un nostro responsabile del servizio che guiderà l’utente e fornirà tutta la consulenza necessaria».

Stando alle prime indicazioni fornite dall’INPS i “bonus” spetta alle seguenti categorie di lavoratori:

– Liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla Gestione separata INPS

Liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020
Collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla medesima data del 23 febbraio 2020
Le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria

– Lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’A.G.O.

Artigiani
Commercianti
Coltivatori diretti, coloni e mezzadri
Per avere diritto all’indennità le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata INPS.

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In merito ai lavoratori autonomi dovrebbero avere diritto, oltre al titolare d’impresa, anche i relativi collaboratori purché iscritti alla rispettiva Gestione speciale A.G.O., come pure i soci di società.

Il MEF ha fornito una risposta sugli Agenti di Commercio precisando che sono inclusi nella platea dell’articolo 28:

– Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 16 marzo 2020

Tali lavoratori non devono essere titolari né di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro alla data del 17 marzo 2020

– Lavoratori del settore agricolo non titolari di pensione e che possano far valere nell’anno 2019 almeno 59 giornate di lavoro effettivo

– Lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nell’anno 2019 e che abbiano prodotto per il medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro.

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I lavoratori interessati non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020. Le indennità non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di Reddito di Cittadinanza.

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