È il titolo che due professionisti nello specifico l’avv. Vincenzo Randazzo e lo psicologo dott. Vincenzo David hanno dato all’iniziativa che li vede coinvolti e partecipi in prima linea.
Il progetto nasce dall’idea di dar voce alle vittime o presunte tali di bullismo, distogliendo lo sguardo da chi solitamente è parte dell’azione, il bullo, talvolta artefice unico e materiale delle stesse. La forza maggiore dell’iniziativa si trova nella possibilità, oggi concreta, di arrivare a quante più persone possibili attraverso la promozione social del progetto divenuto una video-consulenza “face to face” con l’avvocato e lo psicologo.
Si pone dunque grande attenzione al lato debole della vicenda, la vittima, e la si trascina con forza fuori dal tunnel che spesso tali soggetti si trovano a dover sopportare senza pensare di avere via d’uscita.
Innanzitutto è necessario far capire cosa è bullismo e quali comportamenti lo configurano da cosa non lo è, in secondo luogo è indispensabile attivarsi in due direzioni fondamentali entrambe strettamente necessarie. In questo momento entrano in gioco le figure professionali: l’avvocato pone in essere le dovute iniziative, contatto scolastico, richieste al dirigente e studio della situazione ove possibile ante factum e post factum; lo psicologo lega con la persona coinvolta ed inizia ad interagire con la stessa indicando i comportamenti da tenere e quali rimedi porre in essere per eliminare o quantomeno alleviare la paura.
Il bullismo infatti non configura fattispecie autonoma ma conglomerato di comportamenti ciascuno dei quali è punibile e perseguibile sia nelle aule scolastiche che in quelle di giustizia.
«Il progetto sta ottenendo grande successo – afferma l’avv. Vincenzo Randazzo – ed oltre alle numerose copie della video-consulenza vendute sta per arrivare l’e-book “Against Buillyng”, un piccolo manuale a portata di mano, snello e di veloce intuizione che funge da ausilio a docenti, educatori e anche bambini, per capire il bullismo e contrastarlo».
«Infine saremo in numerose scuole per promuovere l’iniziativa, ed entrare nello specifico nel campo del cyber-bullismo divenuto fenomeno dalla portata rilevante con l’avvento dei social network, oggi campo di battaglia per i cosiddetti “bulli da tastiera” che pensano di essere e rimanere anonimi, creando gruppi di discussione allo scopo di denigrare la vittima di turno. Combattere tale fenomeno ovviamente è possibile e deve essere un must in ogni ambito sociale».