Agrigento, furti sulle autovetture in sosta: arrestato un 46 enne

Arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Sciacca, C.C. classe’73, già noto alle forze dell’ordine, è stato beccato in flagranza di reato, mentre tentava la fuga, dopo aver messo a segno l’ennesimo colpo, a danno degli ignari proprietari delle autovetture in sosta nella via Mazzini e in Piazza Catusi a Sciacca. Aveva infranto i vetri di alcune auto in sosta e rubato gli oggetti di valore lasciati al loro interno.

Quando i Carabinieri lo hanno acciuffato, addosso, oltre a un set di grimaldelli, aveva ancora dei documenti sottratti qualche ora prima da un’altra autovettura, per la quale il proprietario aveva appena sporto denuncia in caserma. Importantissimo, per l’arresto, è stato il contributo fornito da un cittadino anonimo che ha contattato il 112 segnalando all’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri la presenza di un soggetto sospetto che si aggirava tra le autovettura in sosta, fornendone anche un’accurata descrizione.

Anche grazie a tali indicazioni la pattuglia dei Carabinieri che, intanto stava svolgendo un servizio di controllo del territorio, è riuscita ad assicurare alla giustizia il malfattore. L’arrestato è stato portato in carcere su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca. Il risultato odierno è frutto di una strategia di prevenzione messa in atto attraverso i numerosi servizi, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri in tema di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati predatori in genere.

Provincia di Trapani, arrestato 34 enne per spaccio di droga

Nella mattina di mercoledì 31 luglio i Carabinieri della Stazione di Custonaci, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi dei litorali costieri – inserito nell’ambito di una più ampia strategia info-investigativa di contrasto e prevenzione attuata dalla Compagnia di Alcamo – hanno tratto in arresto ALESTRA Alessio, trapanese di origine ma custonacese di adozione, classe ’85, già gravato da precedenti di polizia per reati legati alla droga e contro il patrimonio.

L’Alestra veniva notato intorno alle ore 11:00 nei pressi di uno stabilimento balneare di Cornino e, al passaggio della pattuglia di Carabinieri, saliva velocemente su uno scooter e si allontanava dal luogo. I Carabinieri della Stazione tuttavia, con occhio vigile, notando il comportamento sospetto tenuto dal soggetto, si sono messi sulle sue tracce e, una volta fermato, hanno eseguito a suo carico una perquisizione personale e veicolare, che consentiva di rinvenire una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e la somma contante di 445 euro, suddivisa tutta in banconote di piccolo taglio, avvalorando il sospetto che la stessa potesse essere il provento di attività di spaccio.

Alla luce dei precedenti specifici, i militari decidevano di estendere la perquisizione anche alla abitazione del soggetto, nel corso della quale rinvenivano altra droga dello stesso tipo per un complessivo di 8 grammi. La sostanza stupefacente e il denaro trovato nella disponibilità dell’Alestra venivano, dunque, sequestrati mentre il trentaquattrenne veniva dichiarato in stato di arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

L’Autorità Giudiziaria, dopo la convalida dell’arresto avvenuta nella mattinata del 1 agosto, disponeva l’immediata liberazione dell’arrestato in quanto non riteneva di richiedere al proposto GIP l’applicazione di alcuna misura cautelare  nei suoi confronti.

Scoglitti: Sabato 3 agosto, Moda e Spettacolo per il Memorial “Davide Failla”

Nella suggestiva spiaggia di Scoglitti a Ragusa, presso il Kamarina Beach Sport, si terrà sabato 3 agosto dalle ore 21.00 il defilè “Moda e Spettacolo 2019” all’interno del “Memorial Davide Failla”.
L’evento, organizzato dalla Fashion Day Group di Caltagirone, si prefigge uno spettacolo di grande impatto che racchiude l’essenza di varie espressioni artistiche (moda, musica e danza) atte a favorire lo sviluppo culturale e la promozione artistica di tutto il territorio.
In particolare l’incontro “Moda e Spettacolo” darà la possibilità di assistere a sfilate di moda di alcune ditte d’abbigliamento e artigiani locali, oltre che al defilè del designer bolognese Alberto Messina.
Lo stilista, vincitore di numerosi contest internazionali nel settore moda, ha già omaggiato la terra di Sicilia facendo sfilare i suoi capi d’haute couture lo scorso 30 giugno 2019 sulla Scalinata Santa Maria Del Monte a Caltagirone:
“un emblema che coniuga funzionalità architettonica ad incanto stilistico/estetico. Un bene comune e una gioia per l’anima, anche se mi rammarico che una simile opera sia data per scontata e non sia valorizzata al meglio”
Il presidente dell’associazione Pierangelo Mancuso ha dichiarato, “in conclusione possiamo affermare che ci sono tutti i presupposti per una serata diversa e ricca di suggestioni”.

Asp Catania, prevenzione suicidi nelle carceri: presente anche Giorgia Gruttadauria dell’istituto penitenziaro di Caltagirone

Siglati oggi, presso la Direzione generale dell’Asp di Catania, i protocolli d’intesa, fra l’Azienda sanitaria catanese e le Case circondariali della provincia di Catania, finalizzati all’implementazione delle attività per la prevenzione del rischio suicidario nelle carceri.

Gli accordi sono stati firmati dal dott. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Azienda sanitaria catanese e, per i singoli Istituti di pena, rispettivamente dalla dott.ssa Elisabetta Zito (direttore della Casa circondariale di Piazza Lanza), dal dott. Giuseppe Russo (direttore della Casa circondariale di Bicocca), dalla dott.ssa Giorgia Gruttadauria (direttore della Casa circondariale di Caltagirone), e dalla dott.ssa Milena Mormina (direttore della Casa circondariale di Giarre).
Presenti, inoltre, per l’Asp di Catania, il dr. Carmelo Florio, in rappresentanza del direttore del Dipartimento di Salute mentale; il dr. Roberto Ortoleva, coordinatore staff del DSM; il dr. Franco Luca, direttore del Distretto sanitario di Catania; la dr.ssa Salvatrice Riillo, responsabile dell’UOS di Sanità penitenziaria.

I protocolli si inseriscono nella cornice del Piano regionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario adulti e attuano le procedure necessarie per aggiornare i Piani locali di prevenzione del rischio suicidario, già vigenti, uniformandoli alle indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, dettate con il decreto del 28 novembre 2018.
Tutti gli interventi predisposti saranno coordinati dal Dipartimento di Salute mentale, di concerto, per quanto di competenza, con le Amministrazioni penitenziarie e con i servizi della sanità penitenziaria.

«Stiamo costruendo una pagina nuova delle relazioni fra le Istituzioni – ha detto il dott. Lanza -. I protocolli esprimono la comunità d’intenti e agevolano lo scambio di culture e competenze per definire un modello condiviso e sicuro di approccio al problema. Questi sono gli effetti virtuosi della riforma della sanità penitenziaria, chiari nello spirito della norma e nelle linee dettate dall’Assessorato regionale alla Salute, guidato dall’avv. Ruggero Razza. In questo lavoro ritengo, inoltre, fondamentale l’investimento nella formazione e nella costruzione di luoghi, mentalità e linguaggi comuni finalizzati a una presa in carico globale della persona detenuta».

LA PREVENZIONE DEI SUICIDI
In applicazione del Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti, il Piano regionale intende perseguire l’obiettivo di prevenire le condotte suicidarie nell’ambito degli Istituti penitenziari della Regione Siciliana.
Questa finalità impegna le amministrazioni coinvolte nella scelta di strategie operative per l’adozione di metodologie innovative improntate all’integrazione più efficace delle reciproche competenze.
«Le attività oggetto dei singoli protocolli sono tese alla tutela della persona detenuta e della sua salute anche nell’Istituzione carceraria – afferma il dott. Russo -. Con questo aggiornamento puntiamo a migliorare ulteriormente contenuti e procedure già definiti in precedenti accordi e a fare in modo che particolari aspetti vengano maggiormente curati e portati a compimento in tempi più celeri e magari in maniera più compiuta».

ANALISI DEL RISCHIO SUICIDARIO E INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI SORVEGLIANZA
All’atto dell’ingresso dei detenuti in ciascun Istituto, anche provenienti da altre strutture penitenziarie, è prevista la valutazione del rischio suicidario e l’attivazione di una fase d’osservazione al fine di individuare potenziali fattori di rischio e di approfondire la conoscenza del detenuto stesso attuando un regolare follow up.
«Nel Carcere di Piazza Lanza è istituito il servizio “Nuovi Giunti” – spiega la dott.ssa Zito – che si attiva immediatamente dopo l’immatricolazione del detenuto nuovo arrivato e che prevede l’effettuazione di una visita di primo ingresso al fine di definire gli eventuali profili assistenziali da implementare. Con questo servizio, unico esempio sul territorio, intendiamo accompagnare l’intervento penale, di pari passo, con la diagnosi e l’individuazione della natura del problema che porta al reato. Ritengo, infatti, che se non si realizza questo bilanciamento, si giungerà certamente all’espiazione della pena, ma il cittadino che uscirà fuori sarà portatore di una problematica, che è spesso sanitaria, che durante il periodo di detenzione non sarà affrontata».

GLI STRUMENTI E LE PROCEDURE OPERATIVE
I singoli protocolli, siglati questa mattina, sono stati redatti tenendo conto delle specificità di ciascun Istituto di pena, con particolare considerazione per gli aspetti etici e psicologici connessi.
Sono stati aggiornati i Piani locali di prevenzione (PLP) di ciascuna Casa Circondariale, sono stati individuati precisi strumenti operativi e sono stati definiti, altrettanto precisi, protocolli operativi clinici, in conformità con le linee guida nazionali e regionali.
«Questi protocolli – afferma la dott.ssa Mormina – esprimono il comune impegno delle Istituzioni, carcerarie e sanitarie, a realizzare una presa in carico globale della persona detenuta, assicurando livelli di assistenza uguali e in linea con quelli garantiti sul territorio. Tutto ciò è parte di un processo che vede il Carcere come parte della società e non come luogo di separazione dalla società».

LA FORMAZIONE
In continuità con le attività già svolte, grande attenzione è rivolta alla formazione dei care givers della popolazione detenuta e del personale coinvolto nella gestione diretta dei detenuti, secondo modalità integrate concordate dalle Direzioni dei singoli Istituti penitenziari e dalla Direzione generale dell’Asp di Catania.
«La formazione multidisciplinare è l’unico strumento che abbiamo per contrastare realmente questo fenomeno – spiega la dott.ssa Gruttadauria – e per fornire al personale, che è sempre in prima linea, le competenze e gli strumenti per cogliere meglio i segnali del disagio, decifrare il livello del rischio, acquisire e trasmettere le informazioni appropriate e per lavorare integrandosi con altre figure professionali».
Dal 2017 ad oggi, sono stati già formati 250 operatori.

Eletto il nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Caltagirone, il sindaco: “Pronto a un incontro per affrontare insieme le problematiche del Tribunale”

“Mi congratulo con gli avvocati eletti e porgo loro gli auguri di buon lavoro, in rappresentanza di un’importante categoria professionale come quella di cui fanno parte”.

“Sono disponibile a un celere incontro, appena sarà eletto l’ufficio di presidenza, per affrontare, congiuntamente e con determinazione, le problematiche del Tribunale calatino, insieme ai vertici della magistratura”.

Queste le dichiarazioni del sindaco Gino Ioppolo in relazione all’avvenuta elezione del nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Caltagirone e della Commissione Pari opportunità.

 

Da Librino al Porto di Catania, “battezzata” la barca dell’inclusione

Ha preso il largo ieri tra le acque del Porto di Catania, la barca a vela in legno LIA, costruita in kit da cinque giovani catanesi, che grazie al laboratorio “Lisca Bianca: costruzione dell’imbarcazione in kit LIA”, hanno avuto la straordinaria opportunità di percorrere un nuovo “viaggio” tra responsabilità e inclusione sociale.

Sono stati due mesi intensi, quelli vissuti da Daniele, Angelo, Giuseppe, Salvatore e Antonino, i giovani coinvolti nel progetto, che tra i locali della Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento di Librino, hanno sviluppato competenze legate al mondo della cantieristica navale e della lavorazione in legno fino a costruire LIA. Una barca, lunga 3 metri, che racchiude in ogni angolo, in ogni piccolo assemblaggio la voglia di riscrivere nuove pagine di vita. Un futuro possibile, un riscatto sociale, un modo per restituire al loro quartiere, Librino, uno spaccato di umanità rinnovata.

«È un momento particolarmente emozionante assistere al varo della nostra barca. Un grazie speciale a tutti coloro che hanno creduto in noi e ci hanno accompagnato in questo percorso di crescita e formazione», commenta Giuseppe, uno dei giovani protagonisti del laboratorio, che insieme agli altri ragazzi è stato inserito in un tirocinio di inclusione dopo la segnalazione dell’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni e Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna.

Una storia semplice, giovani che provengono da contesti difficili vivono un’esperienza straordinaria di gruppo mettendo al centro i valori della fratellanza, voglia di futuro e amore per il proprio quartiere. «È con grande orgoglio – dichiara Edoardo Barbarossa, Presidente di Fondazione Ebbene – che presentiamo oggi alla comunità LIA. Una piccola imbarcazione a vela, che simboleggia il preziosissimo lavoro che Ebbene, insieme a tantissime realtà del territorio, realizza a Librino per contrastare disuguaglianza, illegalità ed emarginazione sociale, creando opportunità reali di protagonismo per i giovani».

E dopo il tradizionale varo si guarda già al futuro di LIA. «È importante che questa piccola imbarcazione – commenta Giuseppe Lombardo, Assessore ai Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia del Comune di Catania – diventi uno strumento di inclusione e si possano declinare nuove strategie operative che rispondano alle esigenze dei giovani e della comunità. Siamo orgogliosi del lavoro che stiamo realizzando con gli enti del Terzo Settore, certi che i modelli di co-progettazione siano occasioni concrete per superare questo momento di particolare difficoltà».

Un invito, un mandato preciso, quello restituito da Vincenza Speranza, Responsabile dell’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Catania, ai giovani coinvolti nel laboratorio. Essere protagonisti della loro vita e scovare tra il loro io, quello più intimo e prezioso, per dare continuità a questa preziosissima esperienza di responsabilità sociale. «Mi piacerebbe pensare che questa barca possa essere uno strumento di viaggio interiore – ha dichiarato -. Mi augurio che la giornata di oggi rappresenti l’inizio di un percorso professionale e di vita pieno di soddisfazioni».

Il laboratorio Lisca Bianca è promosso dall’omonima Associazione e dallo Scalo 5B in collaborazione con Associazione Centro Studi Opera Don Calabria, Fondazione Ebbene e il suo Centro di Prossimità Mosaico, il Consorzio Sol.Co., l’Associazione C’era Domani Librino, l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna, Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni, Lega Navale Italiana di Riposto e la Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento. L’iniziativa ha ricevuto il supporto della Regione Sicilia – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro – Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali, fondi legge 328/2000, nell’ambito del progetto “Progetto sperimentale di contrasto al fenomeno della devianza minorile” e si inserisce nelle attività di volontariato promosse dalla Fondazione con il Sud, progetto “Officina Sociale del Volontariato Artigiano”.

 

Incidente all’entrata di Caltagirone, coinvolti due mezzi

Si è verificato ieri intorno alle 18 un incidente sulla SS 117 bis Gela Catania poco prima dell’ingresso per Caltagirone.

L’impatto è avvenuto tra un mezzo pesante e un furgone, ci sono stati dei feriti fortunatamente da quanto riferito non gravi.

Sul posto gli agenti per cercare di ricostruire la vicenda.

Foto: Immagine di repertorio