ULTIM’ORA PROVINCIA DI TRAPANI, blitz dei NAS in noti ristoranti: irregolarità ovunque e scattano le sanzioni

Sono stati numerosi i controlli effettuati in questi giorni dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo e dalla Stazione Carabinieri di Mazara, in provincia di Trapani.

Nello specifico sono stati controllati tre noti ristoranti di Mazara del Vallo, riscontrando diverse  irregolarità. Nel primo dei ristoranti controllati, sito sul lungomare Mazzini, sono state rilevate carenti condizioni igieniche dell’area destinata ai frigoriferi ove vengono conservati gli alimenti, nonché la più grave presenza di alimenti in cattivo stato di conservazione e con data di scadenza superata. Per questo è stata fatta una multa di 1.000,00 euro.

Nell’altra ispezione i Carabinieri verificavano la non corrispondenza tra la planimetria dei locali e lo stato dei luoghi e si rilevava, inoltre il manuale HACCP in uso era carente delle procedure di abbattimento dei cibi e delle operazioni di conservazione degli alimenti in sottovuoto. Per tali illeciti amministrativi il personale NAS elevava sanzioni per un totale di euro 3.000,00.

Il terzo controllo ha permesso di verificare la presenza di un locale deposito in condizioni difformi rispetto ai regolamenti e la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo. Anche in questo caso sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie pari a 3.000,00 euro.

Successivamente sono state avviate le procedure di segnalazione all’Asp di Trapani la quale determinerà i provvedimenti di competenza ma intanto i proprietario dovranno corrispondere al pagamento delle multe.

ULTIM’ORA TRAPANI, due arresti da parte dei carabinieri. GUARDA NOMI E FOTO

I carabinieri della dipendente Stazione di Partanna, in provincia di Trapani, lo scorso 28 maggio, hanno arrestato il 72 enne Calogero NASTASI, condannato ad espiare la pena detentiva residua di 2 anni, 11 mesi e 29 giorni di reclusione per associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta, reati commessi in Milano nel 2017.

 

 

L’indagine da cui deriva la presente condanna – diretta dalla D.D.A. di Milano – aveva esplorato delle infiltrazioni mafiose nella società “Fiera Milano s.p.a.”, il consorzio DOMINUS e l’organizzazione dell’Expo di Milano 2015; le accuse, a vario titolo, nel procedimento sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio.

L’arrestato è stato portato nel carcere di Sciacca, in provincia di Agrigento.

Invece lo scorso 30 maggio, gli stessi carabinieri della Stazione di Partanna hanno arrestato Mircea AVASILCAI, 40enne di origini rumene, bracciante agricolo responsabile dei reati di furto, commesso il 30.05.2009 nel comune di Salemi, e del reato di ricettazione, scoperto in data 05.06.2009 da quest’Arma, e condannato alla reclusione per 2 anni e 4 mesi.

L’arrestato veniva associato presso la casa circondariale di Sciacca, in provincia di Agrigento.

ULTIM’ORA NISCEMI, arrestato noto 28 enne per spaccio di droga GUARDA FOTO

Durante un controllo della “Movida Gelese” i Carabinieri di Gela, in provincia di Caltanissetta, hanno arrestato il 28 enne G. G. di Niscemi con a bordo del proprio autoveicolo un involucro contenente cocaina.

La stessa è risultata poi essere oltre mezz’etto che se venduta avrebbe potuto generare oltre 250 dosi per un incasso di circa 10.000 euro.

Il giovane è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Gela in attesa di giudizio.

ULTIM’ORA, rubavano auto nel catanese e poi chiedeva i soldi per riaverla: vittima 60 enne fracassate di botte in una pozza di sangue. GUARDA NOMI E FOTO

I Carabinieri di Misterbianco, in provincia di Catania, hanno arrestato il 43 enne Giombattista MARCHESE, il 18 enne Pietro MONACO e un minorenne di 17 anni, per estorsione, ricettazione, minacce e lesioni aggravate.

Dopo avere rubato auto chiedeva dei soldi per riaverla minacciando la distruzione del veicolo in caso di mancato pagamento.

Oltre questo si sono resi responsabili di una violenta spedizione punitiva verso un 60 enne picchiato dinanzi alla moglie con delle mazze da baseball, una di queste per la violenza dei colpi inferti addirittura si spezzerà, nel luogo abitualmente frequentato dagli stessi, la località denominata “il ponte” di Misterbianco. La vittima abbandonata in terra dagli aggressori in una pozza di sangue che, trasportata all’Ospedale Garibaldi di Catania, riporterà gravi lesioni.

I tre arrestati sono stati portati al carcere di Catania “Piazza Lanza” e all’istituto penitenziario minorile di Catania “Bicocca”.

Grave incidente sulla Ragusa Comiso, feriti trasportati d’urgenza in Ospedale

Si è verificato ieri intorno alle 18 un grave incidente sulla Ragusa Comiso.

A essere coinvolte quattro auto. Ci sono stati anche diversi feriti trasportati d’urgenza in Ospedale ma al momento non si conosco le condizioni dei coinvolti.

Sul posto oltre ai soccorsi è intervenuta anche la polizia per capire come sia andata la vicenda.

ULTIM’ORA CALTAGIRONE, indignazione per quanto successo a Santo Pietro: “Videosorveglianza e fototrappole contro i vandali”

Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle regionale, ha presentato un urgente interrogazione dopo quanto successo a Caltagirone precisamente nel bosco di Santo Pietro, dove circa 80 querce da sughero sono state decorticate illegalmente.

Si chiede l’interventi dal governo Musumeci prima possibile:

“Le guardie ittico venatorie ambientali Eps di Catania – così riassumono i fatti il capogruppo M5S Francesco Cappello e Stefania Campo, componente della commissione Ambiente – hanno sottoposto all’attenzione delle autorità competenti della Procura di Caltagirone e della stampa la violenta decorticazione di circa 80 querce del Bosco di Santo Pietro da parte di ignoti in assenza di qualsiasi autorizzazione e in violazione dei regimi di tutela ambientale. Una selvaggia aggressione a un patrimonio naturalistico di grande pregio che consegna al peggiore destino queste piante, causando un danno irreversibile”.

Sulla vicenda si è espresso anche il deputato di alla Camera, Gianluca Rizzo di che sottolinea l’importanza del bosco : “Il Bosco di Santo Pietro – afferma Rizzo – è Sito di importanza comunitaria (Sic), designato quale Zona speciale di conservazione (Zsc) ed è indiscutibile il notevole valore scientifico-naturalistico per l’indice di biodiversità di flora e fauna, anche rara, che in esso resiste e si conserva; nonostante il progressivo degrado a cui sembra avviato a causa degli incendi dolosi, il pascolo eccessivo, le prospezioni petrolifere, l’incuria o l’impotenza amministrativa, il Bosco di Santo Pietro rappresenta il più vasto residuo di sughereta della Sicilia centro meridionale”.

“Non c’è dubbio che si debba aumentare – suggeriscono Campo e Cappello – il livello di sorveglianza in tutte le sugherete regionali rimaste, anche attraverso un aumento delle competenze e della preparazione della figura dell’operaio forestale. Nell’interrogazione chiediamo al presidente della Regione e agli assessori regionali dell’Agricoltura e del Territorio e Ambiente se siano a conoscenza del recente episodio di decorticazione selvaggia e quali iniziative intendano intraprendere con urgenza per far fronte alle emergenze naturalistiche presenti nelle sugherete regionali. Chiediamo inoltre se non ritengano necessario aumentare il livello di sorveglianza all’interno delle sugherete, sia attraverso l’ausilio di sistemi di videosorveglianza di nuova generazione (per esempio foto-trappole), sia attraverso l’incremento delle competenze degli operai forestali o la stipula di appositi protocolli d’intesa tra gli enti preposti al controllo ambientale del territorio in cui ricade il sito (corpo forestale, polizia provinciale e guardie venatorie), coinvolgendo anche le associazioni ambientaliste presenti sul territorio. Da considerare, inoltre, la riqualificazione delle aree degradate dei boschi. Infine, sul piano amministrativo, chiediamo di sapere per quale motivo le autorità non abbiano ancora proceduto alla riemanazione del decreto istitutivo della Riserva naturale orientata Bosco di Santo Pietro in quanto, per un vizio di forma, la Riserva naturale orientata del Bosco di Santo Pietro, istituita e perimetrata nel 1999, è decaduta nel 2006 e al momento risulta non ancora re-istituita”.