Modica, scontro fatale scooter contro auto: muore studentessa 18enne

Poche ore fa si è verificato un incidente mortale in contrada Rocciola Scrofani, zona residenziale di Modica. Perde la vita Vanessa Denaro di 18 anni.

Il sinistro è avvenuto vicino alla struttura sportiva “Airone”: Vanessa era a bordo della sua moto che si è scontrata violentemente contro un’Audi Q3 guidata da una donna.

La 18enne è stata sbalzata sopra un muretto che costeggia la via e purtroppo a nulla sono valsi i tentativi di rianimarla: la ragazza è morta poco dopo. La diciottenne frequentava l’Istituto Alberghiero di Modica.

Sul posto per i rilievi dell’incidente mortale i carabinieri di Modica. Poco fa il corpo di Vanessa è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale.

Foto: Vanessa Denaro (profilo facebook)

Bimbo di 5 anni in gravi condizioni per rara meningite, trasferito a Catania

Il piccolo di 5 anni è stato trasferito all’ospedale Garibaldi di Catania e riversa in gravi condizioni, purtroppo è stato colpito da una rara forma di meningite.

Il piccolo, figlio di una coppia di Brolo (Messina), frequenta l’asilo comunale, dove si è scatenata una vera e propria psicosi tra gli altri genitori.

Il bambino, che è regolarmente vaccinato, purtroppo è stato colpito da un raro ceppo di meningococco, che non rientra tra quelli previsti dai vaccini.

Ieri ha manifestato febbre altissima e pertanto la preside ha chiamato i genitori che hanno portato il piccolo dal medico di famiglia, il quale, capendo che non si trattava di una banale influenza, ha consigliato il ricovero all’ospedale di Patti. Vista la gravità della situazione, da qui il bambino è stato trasportato in elisoccorso a Catania.

Le sue condizioni sarebbero gravi e si trova in coma farmacologico, mentre sono in corso gli accertamenti microbiologici per identificare il ceppo del meningococco che ha contagiato il piccolo.
Intanto il comune di Brolo si è messo in moto per l’attivazione della profilassi necessaria in questi casi.

Caltagirone, Nicole Grimaudo esalta su Rai 1 la sua città: ecco cosa ha detto

Ieri pomeriggio l’attrice calatina Nicole Grimaudo ospite del programma RAI di Caterina Balivo “Vieni da me”, durante un’intervista sulla carriera dell’attrice, ha ricordato ed esaltato Caltagirone e le sue bellezze.

Nicole ha promosso l’iniziativa “mettiamocelo in testa”a sostegno dell’istruzione dei bambini rifugiati.

Parlando di Caltagirone, l’attrice calatina ha dichiarato: “Amo la mia Caltagirone, ogni volta che posso scendo giù nella mia città e dalla mia famiglia, lì mi rigenero completamente. Tutte le cose a cui tengo davvero sono legate a Caltagirone, la bellissima città della ceramica.”

Catania, muratore beccato in auto con la cocaina: arrestato

I Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato nella flagranza un 38enne del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio  di sostanze stupefacenti.

È stata una pattuglia del Nucleo Radiomobile, impegnata ieri sera in via Duca degli Abruzzi in un posto di controllo, ad imporre l’alt a quella Fiat Bravo condotta dal muratore randazzese.

Il fermato, facendo trapelare un certo disagio al controllo, ha spinto i militari a perquisire l’autovettura all’interno della quale, precisamente dentro il vano portaoggetti, è stato rinvenuto e sequestrato: un involucro contenente 10 grammi di cocaina.

Estesa la perquisizione nell’abitazione del reo, ubicata in piazza San Giorgio, gli operanti hanno altresì rinvenuto e sequestrato: 150 grammi di sostanza da taglio, qualche grammo tra cocaina e marijuana, due bilancini elettronici di precisione, del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in vendita, nonché un proiettile cal. 9×21 e un proiettile cal. 22.

L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

Nel catanese, rubava energia elettrica e deteneva illegalmente fucili e cartucce: arrestato un commerciante

I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato nella flagranza un 70enne del posto, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato e detenzione illegale di armi comuni da sparo e munizioni.

Ieri sera, nel corso di un servizio mirato a porre un argine al dilagare del fenomeno dei furti di energia elettrica i militari, collaborati da personale dell’Enel, hanno avuto accesso in quell’abitazione di via Giovanni Verga luogo in cui, oltre ad accertare che l’uomo sottraeva energia elettrica mediante manomissione del contatore elettrico, previa perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato: un fucile calibro 16 nonché 75 cartucce del medesimo calibro detenuti illegalmente.

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari dove attenderà l’ammissione al rito per direttissima.

Catanese, picchiava la moglie davanti ai figli: arrestato un albanese

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla (CT) hanno arrestato nella flagranza un albanese di 46 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate reati commessi nei confronti della moglie, una connazionale di 42 anni.

Nel pomeriggio dello scorso 25 gennaio l’uomo, dopo essersi ubriacato al bar, è rientrato in casa e alla presenza del figlio di sette anni, senza alcuna ragione plausibile ha iniziato ad inveire contro la moglie ed il figlio maggiorenne tentando di colpire con la bombola del gas proprio quest’ultimo. La donna, istintivamente, per proteggere il figlio ha bloccato l’aggressore che ha reagito tirandole i capelli e colpendola con schiaffi e pugni in diverse parti del corpo.

La vittima, terrorizzata, è fuggita di casa per poi recarsi all’Ospedale di Biancavilla da dove ha  chiesto aiuto ai Carabinieri che l’hanno raggiunta al pronto soccorso constatando nell’immediato che la stessa presentava un grosso ematoma alla regione zigomatica, poi riscontrato dai medici che nel referto indicavano una prognosi di 8 giorni. Accompagnata la donna in caserma, i militari si sono messi alla ricerca dell’aggressore, rintracciato e bloccato proprio mentre faceva rientro nella sua abitazione.

La donna sentendosi finalmente al sicuro ha deciso di denunciare il coniuge raccontando di violenze e prevaricazioni patite in questi ultimi anni che hanno messo in serio pericolo la sua incolumità e, indirettamente, quella dei suoi figli. Da circa tre anni si è trasferita in Italia per ricongiungersi con il coniuge, sposato 23 anni fa, da cui ha avuto quattro figli di cui tre ancora minorenni.

Il marito, senza un’occupazione fissa, l’ha costretta ad andare a lavorare come badante e collaboratrice domestica, così come con la figlia di 16 anni (impegnata anche a frequentare una scuola serale) e il primogenito, sperperando il denaro al bar con gli amici da dove ogni volta ritorna ubriaco per vessare la poveretta, senza curarsi affatto dei vocaboli utilizzati per offenderla alla presenza dei figli. Insulti che nella maggior parte dei casi sfociavano in minacce di morte e percosse.

Circostanze avvalorate dai Carabinieri che in ospedale hanno acquisito altri referti riguardanti la donna che, pur non avendo mai denunciato aggressioni, era stata più volte medicata per delle lesioni riconducibili agli atti di violenza subiti.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza dove, dopo la convalida da parte del G.I.P. del Tribunale etneo, permane in custodia cautelare.

La ragusana Veronica ai vertici di Dazn in Italia e Spagna

La ragusana doc Veronica Diquattro ai vertici di DAZN, oltre all’Italia, guiderà l’attività anche in Spagna. Veronica è un orgoglio per tutti i ragusani.

Ai vertici di DAZN, il primo servizio di streaming live e on demand interamente dedicato allo sport, ha annunciato ieri che Veronica Diquattro, ragusana doc, oltre all’Italia, guiderà l’attività anche in Spagna, in qualità di Executive Vice President Revenue, Southern Europe.

Sarà dunque a capo di DAZN in Spagna, oltre che in Italia, dove la piattaforma conta già di una lista estesa di diritti premium tra cui la Serie A TIM, la Serie BKT, La Liga, Ligue 1, FA Cup, NHL e NFL.

Veronica è entrata a far parte di DAZN la scorsa estate, con alle spalle una lunga esperienza in Spotify come Managing Director Southern and Eastern Europe, dove ha guidato la direzione strategica e la crescita del brand in 16 paesi.

DAZN sarà lanciato in Spagna nel mese di febbraio, dopo essersi assicurato i diritti esclusivi multipiattaforma per la MotoGP dal 2019 al 2022, per la Premier League dalla stagione 2019/20 alla 2021/22 e per la Turkish Airlines EuroLeague dal 2019/20 al 2022/23.

James Rushton, Chief Revenue Officer di DAZN, afferma: «Siamo molto contenti di avere Veronica a capo del nostro servizio di streaming, oltre che in Italia, anche in Spagna. L’esperienza maturata da Veronica durante il lancio di DAZN in Italia sarà fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo, quello di offrire agli appassionati di sport spagnoli un modo più pratico e conveniente di guardare i loro eventi e campioni sportivi preferiti sui principali dispositivi connessi a Internet».

Commentando il suo nuovo ruolo, Veronica Diquattro ha dichiarato: «Sono entusiasta di poter guidare il team di DAZN in Spagna. Stiamo rivoluzionando il settore del broadcasting sportivo dando l’opportunità ai tifosi di scegliere cosa, quando, come e dove guardare, grazie a un servizio accessibile e conveniente. Non vediamo l’ora di offrire agli appassionati un nuovo modo per godersi le migliori discipline sportive».

Caltagirone, c’è il sì alla mozione per l’istituzione del Registro dei tumori: ricerche sull’influenza del Muos

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato all’unanimità la mozione, presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia e integrata dai capigruppo, con la quale si impegna l’Amministrazione comunale “ad attivare l’Asp di Catania affinché, in tempi celeri, venga istituito il Registro dei tumori del Comune di Caltagirone, che possa includere eventualmente anche i dati dei Comuni limitrofi. Ciò al fine di consentire un preciso monitoraggio nel Calatino, considerando l’utilità dei registri per la ricerca e gli studi epidemiologici sugli andamenti temporali e sulla distribuzione territoriale dei casi, sui fattori di rischio dei tumori, sugli esiti degli interventi di diagnosi precoce, delle terapie e dei percorsi diagnostico – terapeutici”. La mozione impegna, altresì, il sindaco “a convocare una seduta straordinaria dell’Osservatorio sulla sanità per ascoltare, in audizione, il responsabile provinciale dell’Asp sull’incidenza dei casi di tumore nel nostro territorio e sulla copertura dello screening per i tumori al colon, all’utero e alla mammella”.

Col documento si sottolinea “la necessità di uno strumento – il Registro per la raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti nel territorio – che servirà per avere contezza sulla casistica e l’epidemiologia dei tumori nel territorio di Caltagirone, dove si riscontra l’incidenza di patologie tumorali”. Si evidenzia, inoltre, “l’importanza, anche in considerazione dell’attivazione del Muos, di controlli sul territorio per verificare nel tempo (ante e post) la sua eventuale influenza sull’insorgenza di diverse patologie tumorali e per avere, così, dati precisi grazie ai quali avviare anche una campagna di prevenzione mirata e specifica”. Infine, si rileva l’utilità “che la creazione del Registro avvenga con la piena collaborazione dei medici di base che operano a Caltagirone, nel rispetto delle norme sulla privacy e, comunque, dei criteri stabiliti dalle procedure dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum)”.

La mozione, illustrata da Sergio Gruttadauria (che ne ha sottolineato gli aspetti salienti e le finalità) nella sua veste di consigliere, ha fatto registrare, nel corso del relativo dibattito e delle dichiarazioni di voto, gli apporti costruttivi di Cristina Navarra, Valentina Messina, Mario Polizzi, Maria Di Costa, Marco Failla, Massimo Alparone e Lara Lodato.

“Si tratta – osserva il presidente dell’assise, Massimo Alparone – di un significativo contributo del Consiglio su un tema assai sentito e di grande importanza per la nostra comunità”.

In apertura di lavori, i consiglieri avevano posto l’accento su numerose problematiche o chiesto chiarimenti su vari argomenti. In particolare, Cristina Navarra aveva reclamato “azioni di contrasto al randagismo” e sollecitato notizie “sulle modalità di assegnazione di un posto per ambulante in zona cimitero”: Roberto Gravina aveva lamentato “le condizioni di scarsa pulizia e la presenza di buche in molte strade”; Vincenzo Di Stefano aveva domandato “le ragioni della mancata adesione del Comune di Caltagirone all’intesa siglata fra i centri del Sud-Est”; Mario Polizzi aveva invitato “a fare chiarezza sugli avvisi Tari recapitati ai cittadini” e chiesto che la distribuzione dei mastelli per i rifiuti “avvenga pure il pomeriggio”; Marco Failla aveva stigmatizzato “pericolosi arretramenti nella raccolta differenziata e nella pulizia della città”; Vincenzo Gozza aveva  chiesto “interventi anti-randagismo e vigilanza sul rispetto, da parte delle ditte, di quanto previsto dal capitolato in vari servizi esterni”.

Le risposte  dell’Amministrazione erano state affidate al vicesindaco Sergio Gruttadauria (che aveva ricordato come molte decisioni siano ascrivibili “a competenze gestionali degli uffici”), e all’assessore alle Politiche ecologiche Francesco Caristia, che aveva fornito chiarimenti e assicurato “le iniziative del caso su randagismo e pulizia”. Prossima seduta alle 20 di lunedì 4 febbraio per proseguire la trattazione dei numerosi punti all’ordine del giorno.

Sicilia, operazione “Gallodoro”: 17 arresti per mafia, estorsione e droga

Operazione “Gallodoro”: 17 arresti per mafia, estorsione e droga

Questa mattina i Carabinieri del R.O.S., in Caltanissetta e in altre parti del territorio nazionale, con il supporto in fase di esecuzione di militari dei Comandi Provinciali di Caltanissetta e Agrigento, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 17 persone, alcune delle quali già detenute per altri fatti, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsioni, reati concernenti le armi, rapina e associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravati ai sensi dell’art. 416 bis.1 c.p.

Il provvedimento cautelare colpisce gli appartenenti alle famiglie mafiose ricadenti nel mandamento di Mussomeli (composto dalle famiglie di Campofranco, Montedoro, Serradifalco, Sutera, Bompensiere, oltre che quella di Mussomeli).

L’articolata attività investigativa, naturale prosecuzione di quelle che nel tempo avevano visto impegnato il ROS nell’area del “Vallone”, ha avuto in VACCARO Domenico, MODICA Calogero, DI LEO Claudio Rino e GRIZZANTI Antonio Calogero i principali indagati.

L’ampio monitoraggio fatto di pedinamenti ed intercettazioni avviato proprio nei confronti del DI LEO, legato da vincoli di parentela a VACCARO Domenico e già condannato per 416 bis nell’ambito dell’operazione “Urano”, ha permesso non solo di confermarne lo spessore criminale all’interno della famiglia di Campofranco e la disponibilità di armi ma anche di documentare la fiorente attività di spaccio compiuta dal sodalizio dallo stesso diretto nei territori di Campofranco, Mussomeli e Vallelunga Pratameno con canali di approvvigionamento nel palermitano (attraverso POLLARA Francesco) e a San Cataldo (attraverso contatti con SCALZO Vincenzo e DI VITA Calogero Maurizio).

La determinazione a portare avanti le condotte criminali da parte de DI LEO emergeva in tutta la sua spregiudicatezza il 30.05.2012 allorquando, avendo la necessità di reperire il denaro necessario all’acquisto di una partita di droga, egli non esitava a compiere insieme a POLLARA Francesco ed altri complici rimasti ignoti una rapina ai danni della filiale della Banca di Credito Cooperativo Toniolo di Campofranco che fruttava un bottino di 18.000 euro.

Le indagini avevano avuto un rilevante sviluppo a seguito dell’avvio della collaborazione con la giustizia di CARRUBA Maurizio, uomo d’onore e già rappresentante della famiglia di Campofranco, tratto in arresto nell’aprile 2011 a seguito dell’operazione del ROS “Grande Vallone”.

Grazie all’enorme patrimonio di conoscenze in suo possesso, era stato possibile non solo attualizzare e riscontrare le dichiarazioni rese nel tempo da altri collaboratori ma anche fare luce su diversi episodi estorsivi, di alcuni dei quali egli si autoaccusava, ai danni di imprenditori edili, confermare il ruolo di vertice rivestito in seno alla famiglia di Campofranco da MODICA Calogero e definire le singole responsabilità in riferimento all’omicidio di FALCONE Gaetano (perpetrato a Montedoro (CL) il 13.06.1998).

In particolare, attraverso la puntuale attività di riscontro e incrocio delle dichiarazioni rese anche da altri collaboratori era possibile ricostruire il ruolo di mandante di VACCARO Domenico che, attraverso l’eliminazione di FALCONE, non solo voleva vendicare la morte del fratello Lorenzo e di CARRUBA Calogero ma anche prevenire una possibile azione nei suoi confronti progettata da soggetti appartenenti ad una corrente di Cosa Nostra contrapposta alla sua che volevano scalzarlo dal vertice della provincia mafiosa di Caltanissetta di cui FALCONE era espressione. Per portare a termine il suo progetto VACCARO Domenico si era avvalso della collaborazione di FALCONE Nicolò (il quale, all’epoca rappresentate della famiglia di Montedoro, di cui faceva parte FALCONE Gaetano aveva dato il suo assenso all’uccisione di quest’ultimo), di TUSA Antonio e MODICA Giuseppe che, non solo avevano individuato gli esecutori dell’omicidio di VACCARO Lorenzo e CARRUBA Calogero, ma anche pianificato in ogni dettaglio l’azione di vendetta poi portata a termine da SCHILLACI Angelo e CARRUBA Maurizio.

Catania, operazione antidroga: sequestrati 7 Kg di ecstasy. Arrestato un agente immobiliare. GUARDA FOTO

I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Pedara, hanno arrestato nella flagranza un 34enne di origini siracusane ma residente nel capoluogo etneo, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

La complessa attività info-investigativa svolta dagli uomini del Nucleo Operativo di Fontanarossa, supportata da numerosi servizi di osservazione e pedinamento, ieri sera ha raggiunto l’epilogo sperato.

I militari, seguendo l’uomo in macchina dalla via Pacinotti nel quartiere Nesima fino ad una villetta isolata ubicata in zona “Tarderia”, agro del comune di Pedara, al momento opportuno hanno potuto fare irruzione nell’immobile luogo in cui, previa perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati: 7 Kg di ecstasy (MDMA) non raffinata, 50 grammi di cocaina, nonché del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in commercio.

L’ecstasy sequestrata, sostanza stupefacente sintetica, dopo la lavorazione e la trasformazione in pasticche (circa 50.000), avrebbe potuto fruttare al dettaglio una cifra vicina al milione di euro.  

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.