Estrazione Million Day di oggi 31 ottobre 2018

Estrazione Million Day di oggi 31 ottobre 2018:

47 – 12 – 42 – 48 – 5

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Sicilia, Festa dei morti e Halloween: scontro di tradizioni?

Oggi vi raccontiamo la tradizione siciliana, rappresentata dalla Festa dei Morti, accostandola ad Halloween, 

Quest’ultimo, cadendo il 31 ottobre, la anticipa di due giorni.

La Festa dei Morti

In Sicilia è molto sentita sia dai grandi, sia dai bambini. Questa festa, in realtà, è stata ereditata da una tradizione celtica nota come Samhain, “di tutte le anime”, che si celebrava il 31 ottobre, l’ultimo giorno dell’anno e il primo dell’inverno. La nostra Festa dei morti, così come la conosciamo, venne introdotta, invece, verso la fine del X secolo e in Sicilia la sera prima si usava ripetere questa filastrocca:

Armi santi, armi santi
Io sugnu unu e vuatri siti tanti
Mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai
Cosi di morti mittiminni assai

Halloween

Festa di Halloween

Halloween non nasce in America, ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda. Anche Halloween corrisponderebbe, infatti, a Samhain, il capodanno celtico (primo punto di contatto tra la due feste che sarebbero rami dello stesso albero). Dall’Irlanda, la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti che, spinti dalla terribile carestia dell’800, si diressero numerosi nel nuovo mondo.

Similitudini e differenze

Entrambe, come abbiamo già accennato, derivano dalla stessa tradizione celtica, ma Halloween non è presente nella nostra Festa dei Morti. Una curiosità è che nella Halloween troviamo il sapore di un carnevale, solo un po’ più tetro. Così, al posto dei coloratissimi pupi di zucchero tutti diversi pur essendo a volte prodotti dal medesimo stampo, oggi nelle bancarelle campeggiano numerose zucche forate, grandi e piccole, tutte arancioni. Tuttavia, come promesso, abbiamo alcuni elementi in comune con la tradizione americana o sarebbe più giusto dire celtica che vogliamo mettere in luce. Anche da noi le anime dei morti escono dalle loro tombe, anche se non dai cimiteri, come accade invece ad Halloween. Questo perché anticamente i cimiteri si trovavano all’interno di Conventi ed è da questi che, in alcune località della Sicilia, i “morti” sono soliti uscire durante la loro festa, compiendo dei lunghi percorsi per donare regali ai più piccoli.

(Fonte: Il Sicilia.it)

Catania, “Fiera dei morti” fino al 2 Novembre

A Catania rimarrà aperta fino al 2 novembre, nel parcheggio di Fontanarossa, la tradizionale Fiera dei Morti.

Ogni anno la fiera registra un successo di pubblico straordinario. Infatti, circa sessantamila presenze nei primi due giorni di apertura.

Un contesto sostanzialmente ordinato e funzionale, con aree di sosta interne ed esterne e la presenza costante vigilanza di polizia municipale e del personale di Sostare.

La fiera sarà aperta dalle ore 9 alle 22,30, mentre mercoledì 31 ottobre e giovedì 1 novembre l’apertura è prolungata fino alle ore 24.

 

Sicilia, entro dicembre 49.210 assunzioni nelle aziende

Le imprese siciliane pronte ad offrire nuove opportunità di lavoro.

Infatti, come riporta un rapporto regionale Excelsior elaborato da Unioncamere Sicilia, vengono diffuse notizie davvero positive. Da qui a dicembre, il 12% delle aziende siciliane hanno programmato 49.210 assunzioni.

Inoltre, secondo quanto riscontrato dallo rapporto Excelsior, Palermo e Catania risultano essere tra le prime città del Sud per numero di contratti offerti. 

Come riporta il rapporto Excelsior, con percentuali del 28% e 26% si collocano le figure professionali ricercate, gli operai specializzati, i conduttori di impianti e gli addetti alle professioni commerciali e dei servizi. Seguono con gli impiegati, i generici ed, infine,  gli impiegati.

Infine, si pensa a 860 entrate per tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale,  420 per tecnici informatici, ingegneristici e della produzione e a 200 operatori della cura estetica.

Ragusa, Protezione civile senza assicurazione: in casi d’emergenza non possono intervenire

Ragusa, Protezione civile senza assicurazione: in casi d’emergenza non possono intervenire. Il caso era stato sollevato da Giornale Ibleo con un articolo di Irene Savasta.

Adesso, il vicepresidente del Consiglio comunale di Ragusa, Maria Malfa, si sta attivando per cercare di dare risposte, ecco la nota stampa: «Stando alle segnalazioni ricevute – dice Malfa – sembra che gli stessi non possano più essere impiegati in alcun tipo di mansione per la mancanza di una polizza assicurativa.

La polizza in questione, del costo di 1.650 euro, dovrebbe essere liquidata dal Comune. E però, fino a quando questo adempimento non sarà espletato, i volontari in questione non potranno più essere utilizzati in alcun intervento di Protezione civile.

Da ciò che mi viene segnalato, è la prima volta che si verifica un problema del genere e quindi ho chiesto all’assessore al ramo le ragioni di quanto accaduto. Mi è stato spiegato che si è trattato solo di un ritardo a cui si sta ponendo rimedio. Non vorremmo che, proprio in un periodo dell’anno in cui c’è bisogno del supporto di tale tipo di figure professionali, quando il rischio idrogeologico potrebbe davvero comportare problemi seri, alla luce dei temporali di abbondante portata che potrebbero verificarsi, lo stesso supporto venisse meno.

L’amministrazione comunale retta dal sindaco Cassì sta dunque intervenendo per trovare tutte le strade tese a far sì che la questione possa essere sanata nella maniera più rapida e positiva possibile».

Foto articolo: giornaleibleo.it

Sicilia, scoperta coltivazione casalinga sequestrati circa dieci chili di “Marijuana”. Arrestato un imbianchino 29 enne

 

Nelle ultime ore, i Carabinieri della Stazione di Ravanusa, al termine di una prolungata attività informativa e di osservazione, hanno fatto scattare un blitz all’interno di un’abitazione ubicata nel centro storico, all’interno della quale hanno sorpreso un giovane imbianchino 29 enne del posto, con una ventina di piante di “Canapa indiana” ed oltre due etti di “Marijuana” già essiccati e quindi pronti per essere verosimilmente smerciati. In particolare, i militari hanno scovato le piante di “canapa indiana” nascoste dentro un armadio, probabilmente per favorire il processo di maturazione. Il peso totale della sostanza stupefacente rinvenuta è stato stimato in circa dieci chili di “Marijuana”, sostanza che se rivenduta al dettaglio avrebbe potuto fruttare alcune migliaia di euro.

I Carabinieri, inoltre, hanno trovato e sequestrato tutto quel materiale utile alla crescita delle piante, circa due etti di semi di cannabis, un  bilancino di precisione e materiale vario usato per la coltivazione. Nel corso della perquisizione, inoltre, sono saltate fuori numerose banconote, per un ammontare di oltre 900 euro, subito sequestrate poiché ritenute frutto dell’attività di spaccio.

Per il giovane imbianchino, sono dunque scattate le manette ai polsi con l’accusa di “Coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti” e l’Autorità Giudiziaria ha subito disposto che il 29 enne venga ristretto agli arresti domiciliari. L’operazione svolta, rientra in una forte intensificazione delle attività di prevenzione e contrasto al fenomeno della coltivazione e dello spaccio di stupefacenti. Negli ultimi giorni, infatti, sono stati vari i blitz effettuati in tutta la provincia dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento ed in particolare nell’area licatese, con il maxi sequestro di trenta tonnellate di “Marijuana” avvenuto pochi giorni fa nel territorio di Naro (Ag).

Agrigento, la polizia di stato incontra gli studenti del liceo classico “Empedocle”. GUARDA LA FOTO

Nella mattinata di oggi, mercoledi’ 31 ottobre, in questo capoluogo, la polizia di stato ha incontrato gli studenti e i docenti della scuola superiore liceo classico “empedocle”, presente anche la preside prof.ssa anna maria sermenghi. L’incontro, concordato preventivamente nel corso di precedenti intese intercorse tra il questore di agrigento maurizio auriemma e l’autorita’ scolastica provinciale, ha dato l’avvio ad una serie di successive analoghe manifestazioni in cui i funzionari della questura illustrano agli studenti tematiche di particolare interesse ed attualita’.

 

 

Nell’incontro di oggi, presente il vicario del questore giuseppe peritore, sono stati affrontati i temi della necessita’ di contrastare mentalita’ mafiose e rafforzare la cultura della legalita’. In particolare, sono state approfonditi altri argomenti inerenti l’affermazione del principio di legalita’ come la prevenzione all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, il contrasto al bullismo alla luce delle recenti novita’ normative in materia di cyber bullismo e il rispetto del codice della strada per prevenire incidenti stradali, argomento a cui ha contributo anche il dirigente della sezione polizia stradale.

L’incontro, inoltre, e’ stato arricchito dal contributo del personale asp di agrigento che si e’ soffermato sugli aspetti psicologici connessi all’uso delle droghe. Inoltre, al fine di contrastare i fenomeni indicati, e’ stata illustrata la nuova applicazione youpol, dove i giovani possono segnalare, anche in forma anonima, episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e bullismo. Sono in calendario nei prossimi giorni ulteriori incontri in altre scuole della provincia nel corso dei quali la polizia di stato fornira’ agli studenti altre tematiche sul principio di legalita’, nell’ambito dell’applicazione del principio di prossimita’ e vicinanza alla societa’ civile ed al mondo scolastico.

Provincia di Catania, arrestati due spacciatori. GUARDA NOMI E FOTO

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato Borgo-Ognina, ha arrestato per spaccio di stupefacenti Piacente Giuseppe, cl. 1999, con precedenti di polizia per il medesimo reato, e Belluso Angelo Giuseppe, cl. 1996 con svariati precedenti penali per reati di droga.

 

 

Nel corso di un’attività investigativa antidroga, i poliziotti hanno individuato, in via del Rotolo, alcuni giovani, tra cui alcuni minori, i quali, a bordo di ciclomotori, seguivano il Belluso in direzione piazza Nettuno, dov’era ad attenderlo il Piacente.

L’attività di pedinamento e osservazione degli agenti, che ha confermato l’attività di spaccio dei due, è stata il preludio all’intervento di polizia che portato all’arresto e al sequestro di 17 stecche di marijuana. Nel contempo, sono stati bloccati anche 3 assuntori, ancora in possesso del denaro per l’acquisto della droga.

Ciò che ha destato maggiore preoccupazione è emerso poco dopo, grazie a ulteriori accertamenti, portati avanti dai medesimi operatori di polizia.

Infatti, all’interno di un edificio terrano, nel quartiere di Picanello, è stato scoperto il laboratorio/deposito utilizzato dai due arrestati per il confezionamento della droga che
– come si è poi scoperto – veniva previamente “trattata”; qui, sono stati stata rinvenuti una busta di marijuana e 37 involucri contenenti la medesima sostanza, due bilancini, carta d’alluminio, molte buste di cellophane e un macchinario per sigillare i sacchetti.

In più, gli agenti hanno trovato molte bottiglie di candeggina, verosimilmente usata per trattare la marijuana: a dire dei due, per dare un altro “tono” alla droga. È stata anche riscontrata la presenza di acido cloridrico puro e di alcune vasche con residui di marijuana mista a prodotti chimici, tra cui la candeggina, il cui odore è stato chiaramente percepito dai poliziotti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per i prelievi e per le successive analisi tossicologiche.

L’immobile, come si è poi riscontrato, era stato locato senza un regolare contratto di locazione, anche allo scopo di escludere la sua riconducibilità agli arrestati,.

Ai due arrestati, che sono stati tradotti presso il carcere di Piazza Lanza, oltre al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, che prevede la pena da 6 a 20 anni, è stata contestata l’aggravante di cui all’articolo 80 del DPR 309/90 che sancisce l’aumento di pena da un terzo alla metà nei casi in cui la droga è consegnata a persona di età minore.

Gli assuntori sono stati segnalati alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 del citato DPR, al fine del recupero terapeutico. Uno dei ragazzi, studente presso una scuola superiore, al momento dell’affido al genitore, ha dichiarato di fare uso di droga e il proprio genitore ne è a conoscenza.

 

Provincia di Catania, arrestato spacciatore. GUARDA NOME E FOTO

Su ordine della Procura della Repubblica di Catania, nella mattinata del 31 ottobre 2018, militari della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia (CT) davano esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania – nei confronti di FARANDA Francesco, 39enne fiumefreddese, pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona e delitti inerenti armi e stupefacenti, affiliato al sodalizio mafioso “Brunetto”, collegato al noto clan “Santapaola-Ercolano” di Catania.

 

 

Le complesse indagini permettevano di fare luce su più estorsioni poste in essere dal predetto, sin dal dicembre del 2016, ai danni di esercenti locali. In una di esse, minacciava con modalità mafiose un commerciante di veicoli, pretendendo di acquistare un mezzo ad un prezzo notevolmente inferiore al reale valore. Al rifiuto dell’uomo, il reo aggravava la richiesta nei seguenti termini: “allora me la porterai sino a casa “di mafia”, con tanto di scuse in ginocchio, senza soldi….” (…) “se mi denunci taglio la testa a te e ai tuoi figli”. L’estortore, quale ritorsione, danneggiava poi, mediante incendio, un veicolo di proprietà della vittima.

Il reo perpetrava un ulteriore atto estorsivo ai danni di un altro commerciante, costretto, sotto minaccia di morte, a cedere gratuitamente materiale in vendita. In tali episodi il FARANDA era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, quasi ostentata alle vittime per rinforzare la propria caratura criminale.

Nel corso delle indagini, emergevano, a carico dell’indagato, pianificazioni di furti, poi non concretizzatisi per motivi indipendenti dalla sua volontà ed un ruolo di primo piano nel paese per il recupero dei crediti o per taglieggiare negozi appena aperti, allo scopo di “fare un regalo ai detenuti a Natale”, che avrebbe assicurato la “protezione” da altre eventuali richieste estorsive.

L’arrestato dovrà rispondere di:

  • 56, 81 e 629 c.p. ”Tentata estorsione continuata”;
  • 61, 110 e 424 c.p. “Danneggiamento seguito da incendio in concorso”;
  • 629 c.p. “Estorsione”;
  • 416 bis 1 “Aggravante del metodo mafioso”.

Il FARANDA, già ai domiciliari per precedenti estorsioni ai danni di rivenditori di auto nel messinese, è stato ristretto nel carcere di Siracusa-Cavadonna.

Catania, arrestati due extracomunitari. GUARDA NOMI E FOTO

La Polizia di Stato ha arrestato il senegalese NDION Monsour (classe 1993) per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

 

 

Lo scorso 20 ottobre, personale dell’.U.P.G.S.P. in servizio di moto volante, transitando per via Carro, notava un cittadino extracomunitario all’atto della cessione di sostanza stupefacente ad altra persona.

Alla vista degli agenti, i due si davano a precipitosa fuga e, nel frangente, l’extracomunitario si disfaceva dell’involucro che stava per cedere all’avventore.

A poca distanza, il predetto veniva bloccato e trovato in possesso di una banconota da cinque euro che gli era stata consegnata dall’avventore che invece riusciva a dileguarsi.

Sul posto venivano recuperati i due involucri in cellophane trasparente di cui il malfattore si era disfatto poco prima con all’interno sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di gr. 23 che veniva sequestrata.

Dell’arresto veniva notiziato il P.M. di turno, che convalidava l’arresto disponendo l’immediata liberazione del soggetto.

 

* * *

Nelle prime ore della mattinata odierna, personale dell’.U.P.G.S.P. ha arrestato il cittadino magrebino BENTAYEBI Khalil (classe ’92) per furto aggravato, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nello specifico, intorno alle ore 04:00 odierne, il predetto personale transitando per piazza Michelangelo Buonarroti, notavano il BENTAYEBI con il capo coperto da un cappuccio che con fare sospetto stava sistemando delle bottiglie di vino dentro alcune scatole.

Gli agenti, insospettiti, si avvicinavano al soggetto, notando che, oltre alle bottiglie di vino, lo straniero stava inserendo all’interno di una sacca nera degli oggetti in ottone.

Per tali motivi, ritenendo che gli oggetti erano sicuramente il provento di qualche reato, tentavano di bloccarlo ma il BENTAYEBI, dopo aver strattonato l’agente di polizia, si dava alla fuga per le vie limitrofe.

I due operatori inseguivano il malfattore, ne scaturiva, pertanto, un rocambolesco inseguimento che vedeva il fuggiasco imboccare il viale Raffaele Sanzio nel tentativo di dileguarsi.

Il malfattore, nonostante l’invito da parte degli agenti di Polizia di arrestare la corsa, continuava la sua precipitosa fuga nelle vie limitrofe, ove tentava di nascondersi dietro alcuni cespugli.

Il malfattore veniva raggiunto e bloccato dai due operatori e sottoposto a perquisizione personale, a seguito della quale veniva rinvenuto all’interno della felpa, un grosso cacciavite con manico ad uncino lungo circa cm. 40, presumibilmente utilizzato per compiere il reato.

Dal controllo nei pressi del luogo da cui il malfattore era fuggito, si constatava che le basculanti di tre garage situati in piazza Buonarroti erano stati forzate ed in particolare uno dei tre veniva trovato con la basculante aperta; al suo interno era stato messo tutto a soqquadro e vi era la presenza di alcune scatole identiche a quelle sottratte.

Sul posto personale del Gabinetto della Polizia Scientifica procedeva ad eseguire i rilievi fotografici anche di alcune impronte di scarpe del tutto simili a quelle indossate dal malfattore.

Il giovane magrebino, sprovvisto di documento d’identità, veniva accompagnato presso gli uffici per essere sottoposto ai rilevi foto-dattiloscopici ed identificato per BENTAYEBI Khalil.

Pertanto, il predetto veniva tratto in arresto per i reati di furto aggravato, danneggiamento e resistenza a P.U..

Dell’avvenuto arresto veniva notiziato il P.M. di turno, il quale disponeva la rimessa in libertà del BENTAYEBI, autorizzando il nulla-osta per l’eventuale espatrio.