Modica, un 26enne scappa dopo avere investito un ciclista. Denunciato

Un 26enne di Modica è stato denunciato dalla polizia per omissione di soccorso.

L’altro ieri mentre percorreva con la sua Golf Volkswagen la SS. 194 Pozzallo-Modica ha investito un 48enne ciclista.

Ma dopo l’impatto non si è fermato per accertarsi delle condizioni della vittima, fuggendo in auto. Al 26enne modicano è stata ritirata la patente, mentre il ciclista è poi stato portato al pronto soccorso per le prime cure.

Cara Mineo, “I lavoratori menenini figli di nessuno”

Questo quanto riportato:

“Apprendiamo degli esiti della riunione al Comune tra Amministrazione, Sindacati e Sindaci. A margine è giusto chiarire che alla stessa non siamo stati invitati, a differenza degli altri Consiglieri di maggioranza, malgrado fossimo stati gli unici ad avanzare una proposta sulla materia!

I Sindacati si sono scagliati contro la nostra proposta di priorità per i lavoratori menenini. Dicono che non c’è una legge che lo preveda, ma omettono di dire che non c’è neanche una legge che lo escluda! Se ci fosse stata una legge ci saremmo limitati a chiederne l’applicazione e non avremmo proposto un accordo specifico, come si fa – e lo abbiamo documentato –  in altri settori, come ad esempio quello dei lavori pubblici! Ci dispiace che il Sindaco Mistretta non abbia sostenuto questa proposta. Ma se non è il Sindaco di Mineo a difendere il lavoro dei menenini, cosa ci potevamo aspettare dagli altri attori sociali? Il Sindaco di Mineo sostiene che chiederà altre compensazioni (zona franca) e vedremo se ci riuscirà! Noi di certo lo sosterremo anche su questo, ma intanto la nostra è la storia di chi ha creato lavoro, questa Amministrazione invece il lavoro non lo difende! Ora sarà richiesto un incontro in Prefettura e noi faremo sentire ancora la nostra voce nell’esclusivo interesse della città di Mineo!”.

 

I Consiglieri comunali

Mariella Simili

Giuseppina Infantino

Caltagirone, la rissa tra famiglie per vecchi rancori e diatribe legate al vicinato

Da una prima ricostruzione il movente della rissa scoppiata l’altro ieri a Caltagirone tra due famiglie  ci sarebbero dei vecchi rancori tra parenti mai riconciliati e diatribe legate al vicinato.

Le persone coinvolte sono cinque tre di un nucleo familiare e due di un altro.

Intanto tutti i coinvolti arrestati sono stati posti ai domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Caltagirone, “SiciliAntica – SiciliAmara. Vent’anni di volontariato culturale. Immagini e testimonianze di un’isola ferita”

“SiciliAntica – SiciliAmara. Vent’anni di volontariato culturale.

Immagini e testimonianze di un’isola ferita” è il titolo della mostra fotografica che, su iniziativa della sede di Caltagirone di SiciliAntica, l’associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali presieduta dal medico Giacomo Buzzone, si terrà da lunedì 3 (inaugurazione alle 18) a domenica 9 settembre, nei locali dell’ex pescheria, in via San Giovanni Bosco.

L’evento è patrocinato dal Comune. Visite dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20.

Palagonia, i figli dei coniugi uccisi chiedono giustizia: “Siamo rimasti soli”

“Tre anni senza giustizia”. Questo quanto dichiarato dai figli dei coniugi uccisi il 30 agosto 2015 a Palagonia.

Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez Pomerol, di 68 e 70 anni, erano nella loro casa, quando durante la notte sono stati uccisi da un ivoriano di 20 anni residente al Cara Mineo.

La figlia Rosita Solano: “Confidiamo nella giustizia, vogliamo che quella persona non esca più dal carcere, che paghi per quello che ha fatto anche se nulla riporterà indietro i nostri genitori. Il ministero dell’Interno in quel periodo avrebbe dovuto vigilare sugli ospiti del Cara di Mineo, le autorità dell’epoca sono responsabili per quello che è successo. Nessuno si è fatto sentire, nessuno ci ha chiesto scusa. Siamo rimasti soli”.

Una tragedia indelebile per Rosita e Manuela Solano, che oggi ricorderanno i genitori a Palagonia con l’intitolazione della piazza, tre anni dopo il delitto. “La nostra vita è stata sconvolta – conclude l’insegnante – ho deciso di non chiudermi nel dolore ma di portare avanti una battaglia per la tutela delle vittime di reati violenti, per fare in modo che l’orrore non si ripeta”.

 

Caltagirone, schianto mortale per un 49enne i pm si sono affidati a un tecnico per ricostruire i fatti

I pm di Caltagirone indagano per ricostruire i fatti che due settimane fa hanno portato alla morte di Antonio Nicosia.

Gelese di 49 enne che alla guida della sua multipla si è scontrato con un furgone che trasportava frutta.

Per questo la procura si è affidata a un tecnico per risalire al meglio ai fatti accaduti proprio sulla Catania Gela.

Tra le ipotesi c’è quella dell’omicidio stradale.

Roma, bus insicuri, stretta del Comune: “Vigili fissi a bordo”

Scippi, furti, sassaiole, e aggressioni ai conducenti, questo è quanto accade quotidianamente a bordo dei mezzi pubblici che transitano sulle strade della Capitale. Ad essere colpiti, sono soprattutto gli autobus che percorrono itinerari notturni o che attraversano le zone periferiche della città, ed è su questi ultimi che il Campidoglio vorrebbe spedire gli agenti della Polizia Locale, probabilmente già dalla metà del mese di settembre, in concomitanza con la riapertura dei plessi scolastici.

La sindaca di Roma Virginia Raggi nei giorni scorsi ha infatti scritto al comandante della Municipale, Antonio Di Maggio, richiedendo di predisporre un “piano sperimentale” che porti sulle navette dell’Atac gli agenti in borghese, che rafforzi i controlli ai capolinea più rischiosi e che monitori da vicino alcune fermate delle metro A e B, nonché della ferrovia Roma-Lido.

Roma, paura al pronto soccorso Pertini, ubriaco aggredisce poliziotti

Attimi di paura la scorsa sera al pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, dove un uomo ubriaco ha perso completamente il controllo, urlando, prendendo a calci le barelle e minacciando medici e pazienti con un coccio di vetro.

L’uomo, un algerino di 33 anni, era stato condotto presso le strutture ospedaliere dopo essere stato trovato pesantemente ubriaco all’interno della metro B Annibaliano. Gli operatori sanitari hanno allertato immediatamente le autorità. All’arrivo sul posto degli agenti del Commissariato Porta Pia, l’uomo ha iniziato a minacciare anche i poliziotti, per poi sfondare a calci il cristallo posteriore destro della volante dove era stato fatto salire. Il malvivente ha poi continuato con lo stesso atteggiamento anche all’interno del commissariato Sant’Ippolito.

L’extra-comunitario, privo del permesso di soggiorno e con vari precedenti per aggressione, è stato quindi arrestato per resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale, nonché per danneggiamento ai beni dello Stato.

Roma, eroina nascosta nello smartphone, preso il pusher di via Casilina

Spacciava droga in via Casilina, a Roma, nascondendola nell’alloggiamento della batteria del proprio smartphone. Un pusher 25enne della Guinea è stato quindi arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella giornata di ieri, transitando lungo via Casilina, i militari hanno notato l’uomo mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi di un bar in zona Tuscolana, avvicinando diversi passanti. Fermato per un controllo, il giovane si è subito innervosito, insospettendo ulteriormente i carabinieri, i quali hanno rinvenuto alcune dosi di eroina nascoste nell’alloggiamento della batteria del suo smartphone, oltre a denaro contante ritenuto il provento delle attività illecite.

Arrestato, il pusher è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo, mentre il suo telefono è stato sequestrato.