Modica, massacrato di botte: aveva riconosciuto due ladre

Un modicano è stato violentemente massacrato di botte per aver riconosciuto le due ladre che al mercato settimanale lo avevano derubato.

Parliamo di un anziano di 86 anni che lo scorso 14 giugno era stato derubato da due donne di origine est europea.

A seguito del furto l’uomo aveva denunciato l’accaduto dicendo che era in grado di riconoscere le due ladre.

Dopo alcune ore, l’uomo stava passeggiando per le vie di Modica bassa nei pressi della sua abitazione, quando ha individuato le due donne e ha chiesto loro di restituirgli almeno i documenti. A quel punto le donne si sono date alla fuga grazie anche all’intervento di un connazionale che gli si è scagliato contro con una violenza inaudita riducendolo in fin di vita.

Come riporta Ragusanews, «i carabinieri sono riusciti a risalire alla residenza dell’aggressore che vive con le due ladre, e successivamente a riconoscere l’autore del reato senza alcun dubbio.

Tenta il suicidio, salvato dal deputato comisano Assenza

Un uomo ha tentato di gettarsi da un cornicione esterno alla balconata che dà sull’atrio di Palazzo dei Normanni, da un’altezza di circa 15 metri.

Il peggio è stato evitato grazie all’intervento in extremis dal deputato comisano Giorgio Assenza.

Il fatto è accaduto ieri pomeriggio all’Ars. Come riporta Ragusanews, «un precario, G.T., della partecipata regionale Sas (Servizi Ausiliari Sicilia) ha tentato di gettarsi nel vuoto mentre una delegazione di suoi colleghi era in audizione alla Commissione Bilancio.

L’uomo è riuscito ad entrare all’Ars con un biglietto per visitare la Cappella Palatina. Ad un certo punto, ha deciso di tentare l’estremo gesto ma il deputato Assenza, insieme ad alcuni dipendenti dell’Ars, lo hanno afferrato per le braccia e messo in salvo.

L’uomo, successivamente, è stato ascoltato a lungo anche dal Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. E’ intervenuta la polizia e il personale del 118».

Ragusa, brutto incidente stradale: motociclista è grave

Terribile incidente stradale a Ragusa in contrada Cisternazzi. Un uomo è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania.

L’incidente è accaduto questa mattina verso le 10.

Come riporta Ragusanews, «il motociclista è finito letteralmente sotto le ruote dell’auto, riportando delle gravi fratture agli arti inferiori.

Ancora tutta da chiarire la dinamica dell’incidente, al vaglio delle forze dell’ordine».

Annega diciassettenne nel Ragusano: soccorsi non hanno impedito tragedia

Si è consumata questa mattina una tragedia che nemmeno i pronti soccorsi sono riusciti ad evitare. Perde la vita in mare un giovane diciassettenne.

La vittima è un immigrato di 17 anni, annegato nello specchio di mare antistante Pozzallo. Purtroppo sono stati inutili i soccorsi.

Come riporta Ragusanews, «il giovane immigrato era assegnato a un centro di accoglienza di Pozzallo».

Il cordoglio del sindaco Ammatuna: «L’annegamento di un ragazzo di 17 anni del Ghana, sbarcato a Pozzallo ed attualmente ospite in una struttura di accoglienza di Modica, ha rattristato la comunità pozzallese.

Mentre si sta ricostruendo la dinamica del triste avvenimento, avvenuto stamane nella spiaggia Raganzino, si assiste impotenti a quest’ennesimo strazio nei confronti di chi scappa dalla propria terra in cerca di un futuro migliore, trovando invece la morte.

L’Amministrazione Comunale si fa interprete di questo dolore, piangendo una giovane vita tragicamente spezzata».

Craig Warwick a Caltagirone: “Vengo e chiamo Caravaggio nell’aldilà”

Quello che accadrà a Caltagirone, come ragusanews.com, nelle sale del Palazzo Comunale avrà dell’incredibile. Per la prima volta nella storia dell’arte un celebre artista del passato ritornerà dall’aldilà per trasferire la sua energia al pubblico di appassionati che interverrà in occasione della personale del maestro Lorenzo Chinnici, “Angeli a Calatagèron”.

Lo spirito irrequieto del Caravaggio, che tra il 1608 ed il 1609 fu nella città calatina, sarà invitato a ritornare in questa terra incantata, per prendere parte alla mostra, attraverso la mediazione del famoso Craig Warwick “L’uomo che parla con gli Angeli”, di recente naufrago dell’ “Isola dei famosi” su Canale 5, che ha captato delle vibrazioni provenienti proprio da Caltagirone.

Warwick, medium britannico famoso nel mondo per aver aiutato personaggi del calibro di Lady Diana e Kate Winslet e per essere consulente della FBI per i casi relativi alle persone scomparse, è pervaso ormai da tempo da visioni e di recente ha percepito sia il tormento di Caravaggio per il furto di un suo dipinto realizzato in terra calatina nel 1609, sia il desiderio di Lorenzo Chinnici di abbracciare l’anima del grande artista lombardo, tra i suoi modelli di ispirazione, la cui ombra aleggia anche sullo scrittore Vincenzo Calí.

L’autore, affascinato dall’arte di Chinnici, compone poesie lasciandosi ispirare dalle immagini dei suoi dipinti, che gli compaiono nelle sue visioni oniriche.

Saranno parte integrante della mostra le installazioni de #Lasiciliainunbarattolo, contenitori che custodivano i colori che Chinnici utilizzava per dipingere, e che oggi rigenerati, racchiudono gli spiriti di Sicilia e l’anima stessa del maestro, che unitamente a voci, odori, sapori, suoni, risa e poesie, si propagano tra gli astanti coinvolgendoli in una danza senza tempo.

La mostra renderà quindi possibili ritorni importanti, facendo sì che Caltagirone, custode della banca del grano, germogli a nuova vita. A suggellare lo speciale momento il sodalizio con Simenza, cumpagnia siciliana sementi contadine, che accoglierà i partecipanti con le sue degustazioni. Chi ha reso possibile questo evento non lo ha fatto con la pretesa di promettere un miracolo, ma con l’intebto di raccontare una bella fiaba di Sicilia dove i sogni si trasformano in realtà, facendo vivere ai partecipanti un’esperienza unica e incredibile.

Caltagirone, immagini inedite del restauro del Simulacro di San Giacomo

Simulacro restaurato di San Giacomo – Caltagirone

Il restauro ha riportato alla originale bellezza il pregiato simulacro del Santo patrono San Giacomo.

Come riporta il sito della Diocesi di Caltagirone, il recentissimo restauro è divenuto altresì occasione provvidenziale per sperimentare una inedita modalità di celebrare il mese di Luglio, dedicato al Santo per antica tradizione, e la stessa festa liturgica del 25 luglio, con una suggestiva peregrinatio dell’Apostolo, che visita le singole parrocchie della città.

Il Simulacro sarà accompagnato nelle altre Comunità parrocchiali, fino alla celebrazione della festa del 25 luglio, preceduta dai solenni primi Vespri della vigilia. I trasferimenti del Simulacro e della Reliquia del Santo Patrono, avverranno nei giorni indicati in calendario. Prende forma così, per desiderio del Vescovo Calogero Peri e dei Parroci della città, una inedita modalità pastorale di riappropriarsi dell’antica devozione in forma più intensa e spiritualmente fruttuosa.

Sempre dal sito della Diocesi, leggiamo che nei giorni successivi alla festa, dal 26 al 31 luglio, il Santo Patrono resterà in Cattedrale esposto alla devozione dei fedeli e dei visitatori, che certamente numerosi tornano dai luoghi della nuova residenza o dall’estero, per vivere il clima gioioso della festa patronale. I pellegrinaggi parrocchiali programmati renderanno solenni tutti i giorni dell’ottava.

Volto restaurato del Simulacro di San Giacomo – Caltagirone

ILa sera del 31 luglio, infine, San Giacomo sarà accompagnato processionalmente alla parrocchia S. Maria di Gesù attraverso i percorsi tradizionali. Da lì la sera dell’1 agosto, Ottava della Festa, Simulacro e Reliquia saranno riaccompagnati in Cattedrale dal popolo dei fedeli e dalla devozione della intera cittadinanza, con la partecipazione del solenne corteo Civico in tutta la suggestione del suo tradizionale splendore fino a raggiungere i Palazzo di città.

 

Buona Scuola, abolita la “chiamata diretta”, cade un altro tassello della Legge 107/15 sugli istituti

Il personale docente dovrà essere assegnato, come riporta newsicilia.it, alla scuola dall’ufficio scolastico territoriale attraverso i titoli e il punteggio della mobilità: è questo l’accordo firmato tra Miur e sindacati nelle scorse ore. Un passaggio di docenti dall’ambito territoriale alla scuola che prevede, dunque, la disapplicazione della chiamata diretta prevista dalla Buona Scuola.

L’accordo, firmato da FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e dalla Gilda, è stato fortemente voluto dalla UIL scuola. I sindacati hanno spiegato di come questo accordo metta la parola fine alla ‘chiamata diretta’ da parte dei dirigenti scolastici e di come renda oggettivo e non discrezionale il passaggio dell’ambito alla scuola.

Nel dettaglio, l’articolato, prevede due fasi: la copertura dei posti disponibili prioritariamente con il personale che ha ottenuto la mobilità su ambito con una delle precedenze previste dall’art. 13 del Contratto nazionale sulla mobilità e la copertura dei posti residuati col restante personale, secondo il punteggio di mobilità. Quest’ultimo personale, nella presentazione della domanda, che avverrà a partire da oggi, 27 giugno, tramite l’apposita sezione di istanze online, indicherà la scuola da cui partire. Nel caso di mancata indicazione sarà considerata la scuola capofila dell’ambito.

Queste operazioni saranno concluse entro il 27 luglio.

La seconda fase, invece, prevede le operazioni per l’assegnazione della sede per il personale neo immesso in ruolo. Anche in questo caso si seguirà il punteggio di graduatoria. I vincitori di concorso ordinario, secondo quanto riportato dall’Ansa, precederanno i docenti provenienti dalle graduatorie ad esaurimento.

Infine avverrà l’assegnazione della sede di incarico contestualmente all’assegnazione dell’ambito di titolarità.

“Riscossione Sicilia va liquidata senza indugi”

Per i sindacati Riscossione Sicilia, come riporta blogsicilia.it, “Va liquidata senza indugi e funzioni e personale devono passare all’Ente nazionale Agenzia delle Entrate- Riscossione. Non servirebbe né una ricapitalizzazione della società siciliana né la creazione di un nuovo ente regionale con investimenti e costi elevati che la regione non può permettersi” . Lo hanno sostenuto i rappresentanti di Fisac Cgil, Ugl credito e Unisin durante l’audizione di oggi in commissione Bilancio e finanze dell’Ars.

“Chiediamo – è scritto in un documento che i sindacati hanno consegnato alla II Commissione – che il Governo regionale si attivi in tempi rapidi per avviare il dialogo con il nuovo Governo nazionale, forte del mandato previsto dalla Legge 16/2017, per poi riferire al Parlamento Regionale i risultati ottenuti. La Sicilia ha bisogno di un gestore della riscossione efficiente- sottolineano- che costi meno al contribuente siciliano”.

Nella relazione i sindacati ricordano che “Riscossione è una società strutturalmente in perdita” e questo non per il costo del personale “inferiore a quello della omologa società di riscossione italiana, oggi ente nazionale, con una media dei dipendenti per abitanti serviti in linea con quella nazionale”.

Ma, “per misure di compensi stabiliti dallo Stato e misurati sul funzionamento dell’ente di Riscossione nazionale che non possono essere sufficienti per un ente che gestisce una sola regione povera come la Sicilia” E per una cattiva gestione , i cui esiti negativi sono risultati evidenti all’ultimo cda che ha rassegnato per questo le dimissioni. “Una gestione devastante”, per i sindacati, soprattutto quella degli ultimi anni, “favorita dalla voluta assenza di regole sull’attività”, che “ha causato un contenzioso del personale destinato ad aumentare”.

Per i sindacati sono “strumentali e fuorvianti i ragionamenti utilizzati per sostenere ipotesi diverse dal passaggio all’ente nazionale”.

“Non esiste lo spauracchio della Stato che riscuote direttamente i tributi e trattiene per sé quello che vuole, né quello relativo alla gestione del contenzioso con Montepaschi”. “prima che il problema si aggravi ulteriormente – conclude il documento sindacale – ci sia un’assunzione di responsabilità e un atto risolutivo del problema con il passaggio del servizio e del personale all’Ente nazionale”.

 

Territorio, blitz nella notte 27 arresti e 50 perquisizioni

Dalle prime ore del mattino, circa 200 carabinieri del comando provinciale di Catania, come riporta newsicilia.it, con l’aiuto del Nucleo Elicotteri di Fontanarossa, di squadre della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia” e di unità cinofile, stanno passando al setaccio un intero agglomerato del centro storico della città, il popolare quartiere San Cristoforo, considerato il più redditizio supermarket cittadino della droga.

Dopo una imponente e complessa attività investigativa della compagnia carabinieri di Catania Piazza Dante è scaturito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 27 indagati, emesso dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana.

L’indagine ha consentito di accertare la convivenza pacifica di due piazze di spaccio riconducibili a differenti gruppi criminali che si trovavano a meno di 100 metri di distanza l’una dall’altra, con numerosi episodi di “collaborazione” avvalendosi di un sistema di vedette che, munite di veicoli e motorini, avevano il compito di avvisare i pusher dell’eventuale presenza di forze dell’ordine.

I particolari dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,20 nella sala stampa della procura distrettuale della Repubblica di Catania.

Monte Scalpello, siciliantica replica a Salvatore D’urso

SiciliAntica replica alle dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale del Dipartimento Regionale dell’Energia.

Salvatore D’Urso, nel corso di un servizio trasmesso ieri dal TgR Sicilia delle 19,35. Il Dirigente Regionale ha infatti dichiarato che in merito all’apertura di una cava di calcare a Monte Scalpello “mai la Soprintendenza ha posto problematiche di natura paesaggistica”, ammettendo dunque implicitamente di ignorare che tutto il sito è sottoposto a vincolo paesaggistico dal lontano 1998. Ciò significa che l’autorizzazione per l’apertura della cava è stata erroneamente rilasciata alla società trevigiana Fassa Bortolo e deve quindi essere immediatamente revocata.

SiciliAntica non condivide inoltre l’inquietante dichiarazione di D’Urso sull’uso di cariche esplosive per l’estrazione della pietra che, a suo dire, non causeranno alcun danno.