Ospedale Caltagirone, dopo la nostra segnalazione sul reparto di Urologia interviene anche il sindaco: “Episodio increscioso”

“Ho già chiesto all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, di far luce sull’episodio che, se riscontrato nella sua descrizione, sarebbe increscioso e inqualificabile”.

Lo afferma il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo, in relazione a quanto accaduto ieri mattina nel reparto di Urologia dell’ospedale Gravina, quando diverse decine di pazienti sono rimasti in vana attesa, per oltre quattro ore, di un medico, col risultato che, per loro, non è stato possibile fare né le visite in reparto, né quelle ambulatoriali, e persino un piccolo intervento chirurgico è saltato.

Alla carenza si è sopperito soltanto con l’arrivo, alle 12,30 circa, dell’urologo che avrebbe dovuto prendere servizio alle 14 e che ha pertanto anticipato il proprio turno.

Sono auspicabili maggiore attenzione e coordinamento da parte degli uffici preposti aggiunge il primo cittadino per evitare inammissibili disservizi agli utenti in un settore di strategica importanza per la salute.

Del caso si occuperà pure il Consiglio con una riunione dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri, convocata per le 10 di martedì 3 luglio, nella sala Arturo Vella del palazzo municipale, dal presidente Massimo Alparone.

L’obiettivo spiega Alparone è quello di puntare i riflettori sugli episodi negativi che chiamano ancora una volta in causa la sanità nostrana per assumere iniziative unitarie e condivise.

Le criticità della sanità locale e territoriale sono state reiteratamente al centro, durante numerose sedute dell’assise, di svariate comunicazioni, in particolare da parte dei consiglieri Roberto Gravina, Cristina Navarra e Vincenzo Di Stefano.

Ospedale Caltagirone, dopo la nostra segnalazione avviate dal primario di Urologia le verifiche e le possibili sanzioni ai medici coinvolti

Successivamente alla nostra esclusiva sul reparto di Urologia a Caltagirone, sono state avviate dal primario del reparto, d’intesa con la Direzione medica del Presidio, le verifiche interne per l’accertamento di quanto accaduto e delle eventuali responsabilità che qualora fossero appurate sarebbero contestate con procedimento disciplinare a carico dei dirigenti medici coinvolti.

“È un fatto increscioso – afferma il dr. Francesco Abate, direttore dell’UOC di Urologia – che ci porta comunque a rivedere, in ottica proattiva, l’organizzazione delle nostre attività e che, tuttavia, non può compromettere la reputazione di un reparto storico del nostro Ospedale, culla della disciplina nel territorio”.

“La continuità assistenziale è stata garantita. Non si è verificata nessuna urgenza. Abbiamo riprogrammato le attività che erano in agenda per la giornata di venerdì.

Con grande mio disappunto, questo lede notevolmente il lavoro condotto quotidianamente in questi anni, pur in presenza di notevoli difficoltà, con il solo obiettivo di servire i cittadini, ai quali rivolgo le mie costernazioni.

Farò chiarezza sulla vicenda e d’intesa con la Direzione medica del Presidio sottoporremo alla Direzione strategica gli interventi per migliorare ancor di più il livello di resilienza della struttura ad eventi improvvisi, già comunque dimostrata nella mattinata di venerdì”.

Territorio, controllo straordinario

Nella pomeriggio di ieri, nell’ambito del piano d’azione denominato “Modello Trinacria”, personale della Polizia di Stato, del Commissariato Librino e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, coadiuvato da personale della Polizia Locale, ha dato luogo a numerosi e diversificati servizi straordinari di controllo del comprensorio territoriale del quartiere di Librino, privilegiando la prevenzione e repressione di reati in genere, delle violazioni al Codice della Strada, delle violazioni al regime delle autorizzazioni per gli esercizi commerciali e degli altri fenomeni d’illegalità evidenti.

In particolare, sono stati istituiti posti di controllo in via Zia Lisa e in via Palermo riportando i seguenti risultati: 34 le persone controllate; 56 i veicoli controllati; 13 i verbali elevati per violazione al C. di S.; 3 per la mancata copertura assicurativa per la responsabilità civile obbligatoria; 2 per il mancato utilizzo del casco protettivo; 1 per guida senza patente perché mai conseguita; 2 per la mancata revisione; 4 per la mancata esibizione di documenti.

Per le suddette violazioni si è proceduto a tre sequestri amministrativi di veicoli per la mancanza dell’assicurazione obbligatoria e due fermi amministrativi per guida senza casco.

Si è, inoltre, proceduto al controllo di alcuni esercizi commerciali, segnatamente due Bar ed un Chiosco, rispettivamente ubicati in viale Bummacaro, in C.da Volpe e in viale Nitta, sanzionati per occupazione del suolo pubblico senza concessione, mediante la collocazione di tavolini e sedie in plastica per favorire le consumazioni dei clienti.

Complessivamente, tra  i verbali al C. di S. e quelli elevati nei confronti dei suddetti esercenti, sono state contestate infrazioni per un controvalore pari ad euro 8.500 circa.

Nel corso del servizio si è data esecuzione anche a un provvedimento di esecuzione pena, emesso dalla locale Procura della Repubblica, a seguito di Ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catania, nei confronti di DI BLASI Maurizio Santo, classe 1964, in relazione alla pena di anni 2 di reclusione. per il reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope, commesso in data 11/8/2017.

Il DI BLASI, dopo gli adempimenti di rito, veniva accompagnato presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto per scontare la parte residua della pena comminata in regime di detenzione domiciliare.

Inoltre, si è proceduto al controllo di 9 soggetti sottoposti alla detenzione domiciliare.

Territorio, arrestato spacciatore

La Polizia di Stato ha tratto in arresto GANGI Fabio (cl. 1978), pregiudicato responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Nel tardo pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile, Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, notava un giovane che, nei pressi del viale Mario Rapisardi, a bordo del suo scooter Honda SH 300, si affiancava ad un altro soggetto, anch’egli a bordo di ciclomotore, che, senza dire nulla, gli consegnava una vistosa busta in plastica, per poi allontanarsi ad alta velocità.

Avendo il fondato sospetto che dietro quello scambio si celasse un passaggio di droga, gli agenti della Squadra Mobile decidevano di seguire il mezzo che aveva ricevuto “l’involucro” per sottoporlo a controllo.

Fermato il conducente, il personale operante aveva modo di appurare che quel sospetto era fondato: la busta, usualmente utilizzata per la spesa, infatti, nascondeva in realtà sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di circa Kg 1.

Dichiarato in stato di arresto, l’uomo, successivamente identificato per GANGI Fabio, è stato posto a disposizione dell’A.G.

Caltagirone, intesa Comune Enel per realizzare una rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici

La Giunta municipale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa fra il Comune e l’Enel X Mobility Srl “per la realizzazione di una rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito urbano”.

Con esso si pongono le basi per la loro installazione, a cura e spese della società Enel.

 

“Si tratta – afferma l’assessore alle Politiche ecologiche Francesco Caristia – di un’ulteriore iniziativa per la tutela dell’ambiente contro ogni forma di inquinamento, in difesa del decoro del territorio”. “La mobilità elettrica – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – costituisce una significativa opportunità per uno sviluppo sostenibile. Il protocollo in questione si inserisce, quindi, nel più ampio quadro di attività promosse per rendere ancora più e meglio vivibile la nostra città”.

San Michele di Ganzaria, “Festa degli aquiloni” emozioni

Nella splendida e suggestiva montagna Ganzaria, distesa e racchiusa nella parte meridionale dei monti Erei, ha ospitato la seconda edizione della Festa degli aquiloni.

L’evento approfitta di spazi unici, del verde e degli alberi secolari, attraversati dal vento d’estate e ai colori variopinti delle orchidee. Una vera e propria festa da vivere con il naso all’insù dove colori e immaginazione spiccano il volo nel bel paesaggio del monte Ganzaria.

La colorata manifestazione rientra nel progetto scolastico “Summer School 2018”, su iniziativa dell’associazione Ema di Emanuele Bunetto, con la collaborazione della scuola e del comune di San Michele di Ganzaria, dedicata a questo antico oggetto sportivo e ricreativo proposto alle nuove generazioni, spensierati dallo studio e soprattutto senza l’ausilio di smartphone o apparecchiature tecnologiche che allontanano i più piccoli all’interesse della scoperta del mondo. Gli studenti che hanno aderito al progetto Summer School sono stati impegnati per due settimane attraverso attività musicali, ricreative, di teatro e sport. L’esperto Piero Coffano ha impartito vere e proprie lezioni di  teatro agli alunni, inscenando a fine progetto alcune simpatiche rappresentazioni comiche relative alla gestione delle emozioni. Infatti, questo è stato il tema dell’intero progetto. Noemi Amato, professionista in arte creativa, ha impegnato i piccoli studenti alla creazione di oggetti e cartelloni con il tema della Pace, costruendo tutte le maschere emotive che ogni essere umano possiede dalla nascita. Dalla gioia, al dolore, dalla felicità alla tristezza, ma con un unico obiettivo, quello della pace nel mondo. Giulia Brunetto è stata l’esperta di giochi e mini club. Attività di socializzazione indirizzate a tutti i partecipanti della scuola estiva. Infine, Simone Franchino, esperto di sport, ha svolto il suo ruolo nei locali della palestra dell’istituto E. De Amicis di San Michele di Ganzaria, impegnando i ragazzi a dedicarsi all’attività motoria e a vari sport come il calcio e la pallavolo. Il tutto, gestito dal presidente dell’associazione “Ema”, eventi, musica e arte di Emanuele Bunetto. Scopo e obiettivo della festa dell’aquilone è stata valorizzare e promuovere iniziative che hanno come base la conoscenza delle bellezze naturali tipiche dei luoghi.

L’Assessore al turismo e alle politiche scolastiche Rachele Milazzo afferma che – “E’ stato un modo per valorizzare i nostri bambini attraverso i vari laboratori promossi dalla Summer School, tirando fuori il talento e la predisposizione di ogni bambino. La festa degli aquiloni è stato un modo per promuovere le bellezze tipiche dei luoghi nostrani, valorizzando la montagna Ganzaria”.

Impegnare i bambini alla scoperta del mondo – afferma Emanuele Bunetto – allontanarli dalle distrazioni quotidiane dei quali i bambini sono sommersi durante il periodo estivo e immetterli nella natura, nell’arte e nel contatto del rapporto umano, è stato lo scopo e l’obiettivo del progetto Summer School”.

E’ stato molto divertente – afferma Ismael – sono stato bene con tutti i bambini e ragazzi del Summer School.

La festa degli aquiloni – dichiara Leila – è stato il momento che mi ha fatto emozionare perché non avevo mai fatto volare un aquilone”.

Francesco Bunetto

Mirabella Imbaccari, un anno da Sindaco Ferro traccia il bilancio

Lo scorso Giugno 2017 con oltre il 68% delle preferenze, diventava sindaco di Mirabella Imbaccari, Giovanni Ferro che stravinceva contro il competitor Filippa Martines. Una campagna elettorale complessa e dai toni duri che prevedeva la realizzazione di punti del programma elettorale da realizzare entro un anno dalla sua elezione. Una fase storica difficile per la città del tombolo che ha visto in Ferro la figura del portatore di speranza per il futuro. Un comune in dissesto finanziario, i dipendenti comunali demotivati al lavoro, numerosissimi giovani e non in fuga verso la Germania. Tanti cavilli da risolvere per la nuova amministrazione comunale. Ad oggi il comune non è fuori dal dissesto finanziario. Un problema burocratico ma subito dopo l’estate il comune uscirà definitivamente dall’empasse finanziario. Un anno di puro volontariato per la Giunta Comunale mirabellese. Rinunciano all’indennità per devolvere il denaro per la sistemazione di un parco giochi, alla realizzazione dell’ascensore e progetti per ragazzi diversamente abili.

Una città ai tempi fiorente che godeva di grandi potenzialità turistiche e di tradizione. Dal Carnevale calatino, oggi riportato in vita dopo un decennio, alla vivacità di giovani non più presenti in terra di origine ma emigrati in Germania. Ma oggi qualcosa è cambiato. Nascono associazioni di volontariato che contribuiscono alla rinascita e ricrescita di una comunità nel tempo ormai demotivata. Baratto amministrativo per le persone in difficoltà, assistenza sociale e domiciliare, tramite democrazia partecipata, manutenzione stradale, eventi culturali, sport e infrastrutture e soprattutto riportare alla normalità la regolarizzazione degli stipendi dei dipendenti comunali. Va avanti il legame intrapreso con il paese tedesco del Baden – Wurttemberg Schönaich già avviato attraverso il gemellaggio fortificando i rapporti con tutti gli emigrati mirabellesi residenti in terra tedesca.

Da non credere – sottolinea il Sindaco Ferro – è già passato un anno dalla mia elezione e dall’elezione del nuovo consiglio comunale. E’ stato un anno entusiasmante, intenso e pieno di passione. Un anno di grande esperienza, superando tante difficoltà. Il primo anno è servito per buttare le basi per un vero sviluppo della nostra comunità. Era nostra intenzione, approvare il bilancio prima dell’estate. Non siamo ancora usciti dal dissesto finanziario per un problema legato ai vincoli burocratici e per una mancata nomina della ragioniera, ma siamo in attesa di una risposta dal Ministero per dare la spinta finale all’approvazione del bilancio che avverrà dopo l’estate.  E’ stato un anno di puro volontariato per la Giunta comunale e i primi sei mesi abbiamo periodicamente destinato alla nostra comunità circa 43 mila euro per realizzare sia l’ascensore nella chiesa Madre, sia la risistemazione del parco giochi sito in Piazza Aldo Moro e in conclusione la realizzazione di un progetto per ragazzi diversamente abili. A preventivo 2018 fatto, saremo lieti di destinare tale somma alla nostra comunità.

Francesco Bunetto

Portato nel carcere di Caltagirone, un 29enne aveva rapinato una farmacia

Arrestato anche il secondo uomo autore della rapina dello scorso 8 giugno alla farmacia, come riportacentropagina.it, Piccioni a Ponte Rio di Trecastelli. Si tratta di un catanese di 22 anni, con alle spalle un notevole curriculum delinquenziale nonostante la giovane età. I Carabinieri della compagnia senigalliese sono arrivati a lui dopo venti giorni di indagini, dirette dal PM Rosario Lionello della Procura della Repubblica di Ancona: fondamentali le riprese delle telecamere di sorveglianza, l’impronta digitale rinvenuta dalla scientifica e il telefonino del complice, tutti elementi che hanno portato i militari sulle tracce del giovane rapinatore.

I fatti si sono svolti in alcuni minuti, poco prima delle ore 20 di venerdì 8 giugno: due uomini, con il volto coperto dai passamontagna e uno di loro armato di pistola, si sono introdotti nell’esercizio pretendendo il denaro contenuto nella cassa, di poco sopra i 3mila euro.

Oltre ai soldi, i rapinatori avevano portato via anche il cassettino divisorio per le monete, per poi fuggire a piedi in direzione di Marotta dove era parcheggiata una Citroën C3 di colore celeste usata per far perdere le tracce. Auto che poi era stata intercettata dopo circa un’ora a Marzocca: alla guida vi era un pregiudicato catanese di 29 anni, il quale indossava ancora gli stessi pantaloni e le stesse scarpe da ginnastica usate durante la rapina, arrestato dai Carabinieri. Gli stessi vestiti, inoltre, usati per il sopralluogo appena un paio di ore prima.

L’arresto del 29enne catanese ha dato il via alle indagini serrate per rintracciare il complice che aveva fatto perdere le tracce. Non tutte però: ingenuamente nell’abitacolo dell’auto era rimasto il verbale di una denuncia di smarrimento della carta di identità sporta da un altro catanese di 22 anni.

Inoltre, sul telefonino dell’arrestato, erano memorizzate alcune fotografie che lo ritraevano insieme al 22enne. Proprio in uno di questi selfie, il giovane calzava le stesse scarpe che erano ai piedi del secondo uomo ripreso dalle telecamere durante la rapina.

Ma le indagini sono andate avanti per trovare l’indizio schiacciante: lungo la via Pergolese tra Trecastelli e Marotta era stato rinvenuto il cassettino divisorio del registratore di cassa della farmacia, sul quale vi era un’impronta, quella del dito indice destro del catanese 22enne, fotosegnalato dai Carabinieri di Palagonia (CT) nel 2015.

Il G.I.P. del Tribunale di Ancona Antonella Marrone ha firmato l’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 22enne S.G. per il reato di rapina aggravata dall’aver agito in due persone riunite, con il viso travisato e con armi. Ordinanza eseguita stamattina dai Carabinieri nella sua abitazione a Palagonia, piccolo comune tra Catania e Caltagirone. Infine, per lui, si sono aperte le porte del carcere di Caltagirone, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria dorica.

Niscemi, armi clandestine arrestati due fratelli

Detenevamo armi clandestine nelle campagne di Niscemi. Protagonisti due fratelli del luogo, come riporta accentonews.it,  che sono stati arrestati.

L’operazione é stata svolta ieri sera dai carabinieri di Gela, assieme a quelli di Niscemi e con il supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Sicilia”, ed è stata finalizzata alla  repressione dei reati attinenti le armi, nell’entroterra di Niscemi e di Gela.

In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare, estesa anche ad un terreno sito nel comune di Niscemi, di proprietà dei due braccianti agricoli, i Carabinieri hanno rinvenuto ben occultati: un fucile da caccia cal. 16 con matricola abrasa e 40 cartucce di vario calibro e tipo.

Tutto il materiale, in ottimo stato di conservazione, era stato abilmente occultato nel terreno.

Espletate le formalità di rito, i due fratelli sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Gela che coordina le indagini, mentre il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa di approfondimenti.

Ancora una volta l’attenta azione di prevenzione e contrasto svolta dall’Arma di Gela ha consentito di assicurare i rei alla giustizia e togliere dalla circolazione un’altra pericolosa arma.

Bimba di 6 anni azzannata da pit bull: panico a Marina di Ragusa

Ore di panico a Marina di Ragusa: la bimba giocava quando è stata azzannata all’improvviso senza apparente motivo.

Una grave situazione che poteva finire in tragedia: il fatto è accaduto ieri intorno a mezzanotte.

Come riportato su Ragusaoggi, «sul lungo Mare Andrea Doria a Marina di Ragusa, proprio davanti ad una rivendita di pizze a trancio, stazionavano alcune famiglie con bambini. In transito una ragazza che passeggiava con un pit bull al guinzaglio ma senza museruola.

Ad un certo punto per dinamiche che sono ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Ragusa, prontamente intervenuti sul posto assieme ai mezzi di soccorsi, purtroppo una bambina di circa 6 anni che giocava rincorrendosi con altre bambine, è stata azzannata ad un braccio.

Vista la gravità della situazione sono stati subito chiamati i soccorsi dalla gente che ha assistito al fatto.

Era infatti indispensabile stabilizzare la giovane vittima per evitare che perdesse molto sangue. La proprietaria del cane è sotto choc. Come detto, indagini sono ancora in corso».