Crimini informatici: firmato protocollo in Questura tra polizia, confindustria e confcooperative – GUARDA FOTO

Questa mattina, nella Sala Riunioni della Questura, sono stati siglati le convenzioni tra la Polizia di Stato e le Associazioni provinciali di Confindustria e Confcooperative per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici e per l’innalzamento dei livelli di sicurezza dei sistemi.

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Gli atti d’impegno sono stati firmati, ciascuno per il rispettivo Ente, dal dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia Orientale Marcello La Bella, dal Presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco e dal Presidente di  Confcooperative Gaetano Mancini.

Con questi accordi le parti s’impegnano ad adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a contrastare più efficacemente i crimini informatici, l’indebita sottrazione di informazioni o qualsiasi ulteriore attività illecita in danno dei sistemi informatici. Gli obiettivi del protocollo si ispirano al principio di sicurezza partecipata, nell’intento di assicurare in via sinergica ed efficiente le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell’intera collettività.

Confindustria e Confcooperative, rappresentative del mondo delle imprese, si faranno portavoce con i loro consociati, in particolare piccole e medie imprese, della necessità di innalzare i livelli di attenzione verso tutti gli aspetti che ineriscono alla sicurezza informatica, un interesse nevralgico per la crescita economica del Paese.

I criminali, infatti, da tempo hanno preso di mira le attività commerciali e imprenditoriali: consumano estorsioni bloccando i sistemi e chiedendo un riscatto; rubano dati e attaccano le comunicazioni telematiche di natura commerciale.

La Polizia di Stato svolge già da tempo, in via esclusiva, tramite il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale. In tale contesto, i protocolli sono in linea con la normativa europea introdotta dalla Network and Information Security Directive (NIS), che richiede di incrementare le capacità di scambio di informazioni e di risposta agli attacchi cyber, e con la normativa nazionale in materia di prevenzione di attacchi cibernetici che indica la Polizia Postale quale importante punto di riferimento.

 

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