Dopo 14 mesi riapre a Roma la mensa Atac

Dal 17 settembre riapriranno i refettori della mensa Atac, e la pausa pranzo tornerà ad essere di 30 minuti. Si risolve così, dopo 14 mesi, una questione assai spinosa per la municipalizzata romana dei trasporti. Risaliva infatti al giungo 2017 il documento in cui si comunicavano ai dipendenti le nuove disposizioni relative allo stop di metà giornata, con riduzione da 30 a 10 minuti del tempo destinato alla pausa pranzo: “In applicazione dell’incontro del 12 giugno ribadiamo la validità per tutto il personale con turno fisso della riduzione che fino al ripristino del servizio mensa avrà un durata di 10 minuti anziché 30”.

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Di conseguenza, i 1200 impiegati amministrativi, gli operai e i meccanici, erano stati costretti ad organizzarsi con il pranzo al sacco negli uffici, dopo che il servizio mensa, nella giornata del 24 luglio 2017, era stato cancellato. Il Dopolavoro (in accordo con tutte le sigle sindacali ) aveva deciso per il pugno di ferro, dal momento che l’azienda non aveva mai rimborsato l’appalto da 852mila euro. Dopo decine di richiami scritti, proteste, polemiche e un’ingiunzione di pagamento, la ditta aveva definitivamente optato per la chiusura della sede di via Prenestina, presto seguita dagli altri 18 poli, poichè senza i rimborsi previsti dall’assegnazione non era più in grado di coprire il servizio anticipando i soldi.

Gli impiegati erano quindi rimasti senza refettori e senza buoni pasto, mentre i 60 lavoratori della ditta erano stati licenziati senza stipendi, sebbene siano poi stati rimborsati lo scorso novembre con le derrate alimentari (olio, pasta, pelati e altro), al posto degli ultimi tre stipendi che non erano stati corrisposti.

 

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